Corriere della Sera 14.10.2001
BIOGRAFIA Giallista ma non solo: un bilancio raffinato su Camilleri e sui gusti dei suoi personaggi
Tutta la verità sul padre di Montalbano

Questa ampia monografia sul "caso" Camilleri, prodiga di riferimenti talora insospettati, tiene nel giusto conto anche interessi e curiosità del grande pubblico. Gli ammiratori di Montalbano, personaggio cui deve la sua fortuna il più popolare romanziere (non è soltanto un giallista) italiano del momento, troveranno tutto sul commissario di Vigata. L’autrice, la cagliaritana Simona Demontis, non trascura nulla: dalle digressioni sulla meteoropatia di Montalbano ai suoi gusti fin troppo raffinati (tanto che li confessa con pudico imbarazzo) in fatto di letteratura, musica e pittura. Dopo aver ricordato analoghe inclinazioni in altri popolarissimi investigatori, a cominciare da Nero Wolfe di Rex Stout a Pepe Carvalho di Manuel Vàsquez Montalbàn, fa presenti le predilezioni gastronomiche da vero "gourmet" del detective siciliano. Si farebbe tuttavia torto alla natura di una monografia, nata da diligenti e approfondite comparazioni letterarie, soffermandosi solo sui suoi aspetti facilmente divulgativi. La Demontis ha esaminato, in realtà, tutta l’opera del Camilleri, analizzando in primo luogo la lingua personalissima e sontuosa di questo scrittore. Una lingua dove si fondono, ubbidendo a un personalissimo equilibrio, l’italiano della tradizione letteraria e il dialetto siciliano, il parlato dell’isola. «Andrea, ma così chi ti legge?» pare abbia domandato una volta Sciascia, esprimendo scetticismo sulle scelte linguistiche dell’amico e discepolo. Come si vede, anche i grandi ingegni a volte si rivelano cattivi profeti dal momento che a Camilleri i lettori non mancando davvero!
«I colori della letteratura» evidenzia i debiti culturali e di scuola che il Camilleri giallista ha in primo luogo con autori come Simenon, lo stesso Sciascia e Montalbàn senza dimenticare i Gadda o i Dürrenmatt. Mentre, su altro piano, vengono fatti i nomi di maestri della suspense come Van Dine e Ellery Queen. Nelle pagine della Demontis, che in appendice propone utilmente i riassunti delle opere più note di Camilleri, fa più volte capolino il nome di Pirandello quale autentico, insostituibile nume tutelare.