CASTELLAMMARE - Miracoli alla celluloide. Immagini che si fondono in
un paesino che esiste solo nella fantasia del regista, nomi di città
storpiati e qualche accento messo un po' più in là. «Montalbano
sono».
Luca Zingaretti ha imparato bene il siciliano. Ma nell'episodio di
lunedì sera («Il senso del tatto») del simpatico commissario
di Andrea Camilleri, ci si concentrava su quello che stava dietro gli attori.
L'isola di Levanzo da sdrucciola diventa piana nella pronuncia (Levànza)
e nella materia presta solo i suoi contorni all'immagine voluta dal bravo
regista Alberto Sironi. E' così che l'isoletta delle Egadi si trasforma
magicamente nel borgo marinaro di Scopello, con i suoi faraglioni, le sue
giganti ancore nere da tonnara, le sue acque dai riflessi verdi accarezzate
dalla poseidonia.
E qualche fotogramma viene rubato persino all'isola di Favignana, qualche
altro a Cornino. L'episodio (il primo dei quattro della nuova serie del
commissario Montalbano) ha suscitato parecchia curiosità nei telespettatori
castellammaresi proprio perché girato nei dintorni. La cittadina
del Golfo ha «immolato» anche un suo attore, Baldo Sabella
(impiegato comunale, regista della rievocazione storica del miracolo della
Madonna) nella parte di uno scorbutico marinaio che «viene annegato».
Ottima la sua interpretazione.
Ora c'è però la grande attesa, da parte dei castellammaresi:
vedere Katharina Bohm (la fidanzata di Montalbano) come «Dio l'ha
fatta». E sì, perché chi se le scorda più quelle
scene, girate lo scorso ottobre, quando la bella attrice usciva nuda dal
mare di Guidaloca?
Scene ripetute tre, quattro volte, con la segreta speranza che la Bhom
sbagliasse per vederla ancora. Ora tutti pregano che quella sequenza non
sia stata «crudelmente» tagliata.
Enzo Di Pasquale