La Nuova Sardegna, 4.11.2002
Stasera su Raiuno un nuovo episodio dei film per la tv tratti dai libri di Camilleri
Gli arancini di Montalbano
Il segreto di un grande successo targato Rai Fiction

ROMA. È dal 1998 che il commissario Montalbano domina la fiction televisiva, da quando il successo straordinario e continuato dei romanzi di Andrea Camilleri (quasi due milioni di suoi libri sono stati venduti solo in Italia) spingono il produttore Carlo Degli Esposti, presidente della Palomar, e la struttura Cinema Fiction della Rai a realizzarne la trasposizione televisiva. Vanno in onda su Raidue "Il ladro di merendine" e "La voce del violino" nel 1999.
Poi "Il cane di terracotta" e "La forma dell'acqua" nel 2000 e "La gita a Tindari" e "Tocco d'artista" nel 2001. Il Salvo Montalbano di Luca Zingaretti ha certamente tutti i requisiti per farsi amare dal pubblico: incarna perfettamente l'uomo mediterraneo schivo, solitario, dotato di un saldo senso morale, in sintonia con una forte spigolosità caratteriale. E' anche vero però che questo commissario è molto amato perché non cede ai compromessi e non si preoccupa di far carriera, conduce le sue indagini con grande tenacia e meticolosità fino a scoprire la verità, si sforza di capire le passioni e le ragioni dei personaggi con i quali deve confrontarsi.
Come i milioni di lettori dei libri di Camilleri, così anche molti milioni di telespettatori sono stati conquistati da Montalbano e dalle sue indagini. I film per la tv che raccontano le sue avventure hanno vinto ogni volta la gara dell'audience giornaliero. Anche la critica ha accolto con grande favore queste opere televisive e molti sono stati i riconoscimenti internazionali: diritti venduti in Germania, Francia, Svezia, America Latina, Belgio, Olanda e Spagna e la nomination agli Emmy Awards, come il miglior prodotto della fiction internazionale nel 1999.
L'episodio di questa sera, alle 20.50 su Raiuno, si intitola "Gli arancini di Montalbano", tratto dal racconto omonimo di Camilleri, e comincia con i corpi del commendatore Pagnozzi e della sua giovane moglie che vengono trovati senza vita nella loro auto finita in una scarpata. Tutto lascia pensare ad un normale incidente. Ma ci sono dei particolari che non tornano. Per esempio: perché la donna ha le unghie delle mani spezzate?
Stefania è la seconda moglie del commendatore Pagnozzi, costruttore edile colluso con la mafia. La donna, molto più giovane e assai attraente, lo ha sposato per i soldi. Erede delle fortune di Pagnozzi è il figlio Giacomo, un giovane nullafacente, gracile e pieno di odio per il padre.
La villa dei Pagnozzi è stata svaligiata la sera stessa dell'incidente. I sospetti si dirigono subito sugli operai albanesi che lavorano nei cantieri di Pagnozzi e che stanno ristrutturando la villa. In casa di uno di loro, Ilir, viene trovato con un pezzo della refurtiva. Per il questore Bonetti Alderighi il caso è risolto. Ma Montalbano ha capito che le cose non sono andate così. E come sempre ha ragione.