Ma Luca Zingaretti esiste davvero? E siamo sicuri che Salvo Montalbano
sia un personaggio inventato dalla fantasia di Andrea Camilleri? Francamente
non lo sappiamo. Siamo sicuri, però, che il successo de «Il
senso del tatto» film tv da «Gli aranci di Montalbano»,
che lunedì scorso su Raiuno ha oltrepassato i 9 milioni di telespettatori,
dipenda in gran parte dalla bravura di Luca Zingaretti così bravo
a incarnare la figura creata da Camilleri da apparire insostituibile. Ci
spieghiamo meglio. Camilleri è il nostro Ian Fleming. Fatte le dovute
proporzioni, il suo agente 007 al servizio di Sua Maestà è
uguale al nostrano commissario. Ha poca importanza, ovviamente che uno
combatta la Spectrea e l'altro la criminalità di Vigata, ambedue
hanno uno stile proprio, James Bond ama il martini cocktail mescolato o
shekerato adesso ha poca importanza, a Salvo Montalbano piacciono i calamari
ripieni, è uguale. L'agente segreto sopravvive grazie ad armi tecnologiche
sempre più sofisticate, il funzionario di Stato ha un'unica e invincibile
arma segreta, un effetto speciale sofisticatissimo: una spettacolare ironia.
E le Bond girl? A noi basta Livia, sdraiata sulle onde di un mare limpido,
altro che il mitico bikini di Ursula Andress. Ma in una cosa Bond e Montalbano
non saranno mai uguali, quando vengono fuori dalle pagine dei libri. E
qui sta l'infungibilità. Di agenti 007 ne abbiamo visto un tot:
Sean Connery, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan, andavano tutti
bene, avevano l'aplomb giusto, il phisique du role. Erano tanti, ma il
pubblico vedeva solo Bond. Non siamo sicuri, invece, che, se cambiasse
Zingaretti sarebbe la stessa cosa. Non siamo sicuri affatto che la resa
sarebbe uguale perché, per i telespettatori Zingaretti e Montalbano
sono ormai la stessa cosa. Ma ancora un plauso dobbiamo fare a chi ha scelto
le location del film. Un film così non vale 1000 pubblicità
che invitano a venire in Sicilia. Certo, da siciliani non siamo imparziali,
ma bravo, bravo, bravo, a chi, senza che gli scenari prendessero il sopravvento,
ha scelto scorci, piazze, scalinate e chiese barocche che hanno fatto pensare
a luoghi pieni di storia e sole, da visitare anche se non c'è Montalbano
ad aspettare i turisti.
Donatella Cuomo