ROMA - La Rai salvata da Montalbano. E´ ancora record per il commissario
di Camilleri che lunedì, su RaiUno ha conquistato quasi dieci milioni
di spettatori: 9 milioni 892 mila, (share 34.44 per cento) battendo anche
Striscia la notizia, il tg satirico di Antonio Ricci che su Canale 5 ne
ha raccolti 9 milioni 775mila. Numeri da Mondiale di calcio e da Formula
Uno, un´impresa che lascerebbe senza parole anche il più loquace
degli uomini di Montalbano, il fido Catarella. Andrea Camilleri, creatore
di un uomo di legge amatissimo che non rinuncia alle battute caustiche
ma conosce la pietà, ormai scrittore di culto (con 7 milioni 300mila
copie di libri venduti) divide gli onori del successo. «Diciamo che
il mio merito è relativo e non lo dico per complimento, ma perché
risponde alla verità dei fatti. Sceneggiatori, regista e interpreti
- mettendo in primo piano Zingaretti - sono bravissimi, c´è
una resa di recitazione da parte di tutti che è veramente di notevole
livello. Il successo me la godo come spettatore: sono contento per me stesso
e perché è stato fatto un buon lavoro». Pensa che tra
quei dieci milioni di spettatori qualcuno avrà la curiosità
di leggere anche i libri? «Io mi auguro che sia un invito alla lettura
non pro domo mea. Qualcuno, che non leggeva, dopo aver visto il film, mi
ha detto: "Ho letto Montalbano: e adesso?". Semplice: leggete i libri che
legge Montalbano, siete così appassionati al personaggio, cercate
di capirne anche i gusti». La Rai replicherà anche la vecchia
serie. «Oddio, non lo sapevo» commenta Camilleri «mi
auguro che questo stimoli buoni sceneggiatori perché non si può
vivere di solo Montalbano».
Montalbano è la terza fiction più vista del 2002 (meglio
hanno fatto solo Papa Giovanni con 14 milioni 680mila spettatori e Perlasca,
interprete sempre Zingaretti, con quasi 13). In una stagione critica, Viale
Mazzini affida le sue sorti a Montalbano anche nei prossimi mesi: finita
la nuova serie, RaiUno replicherà il venerdì sera i casi
già trasmessi su RaiDue. Che significa battere Striscia? «Striscia
è un programma molto intelligente, noi non ci siamo mai considerati
tanto intelligenti, ma siamo felici di averli superati» dice il produttore
Carlo Degli Esposti «La maniacalità con cui abbiamo mantenuto
le riprese in Sicilia con attori siciliani, facendo attenzione a non tradire,
ma a utilizzare al meglio i libri di Camilleri, è stata premiata.
Il futuro è nelle sue mani e nelle pagine dei suoi bellissimi racconti.
Questa non è una serie televisiva, è una collana di film
tratta da un´opera letteraria. In Rai non ho interlocutori, non c´è
il responsabile della fiction: spero che una volta nominato, metta tra
le urgenze il futuro di Montalbano».
«A me, al di là dell´Auditel, di aver battuto questo
o quell´altro», aggiunge Zingaretti «questo risultato
fa un immenso piacere perché è un segno di stima e di affetto.
Ci aspettavamo che andasse bene, ma non così: ti senti oggetto di
un amore grande. Questa ultima serie è stata realizzata da Sironi
e dai suoi collaboratori in modo magistrale: la fotografia di Ricciotti
è di una bellezza che lascia senza fiato anche me che ho girato
i film. E´ cinema per la televisione. Questo è un momento
particolare della Rai, della televisione in genere, dopo l´11 settembre
c´è stata una crisi, il passaggio su RaiUno presentava delle
incognite. Spero che la gente segua il prossimo film, L´odore della
notte, quello a cui mi sento più affezionato: una storia d´amore
struggente e terribile».
Silvia Fumarola