La Nuova Sardegna, 14.11.2002
Camilleri contro la tv Stato
Sul conflitto d'interessi lancia un pesante atto d'accusa

BRUXELLES. Atto d'accusa sulla situazione dei media in Italia oggi a Bruxelles dello scrittore Andrea Camilleri, "padre" del commissario Montalbano, a un convegno nella sede dell'Europarlamento. Camilleri è intervenuto con una video-registrazione al convegno su "Media, potere e democrazia" in Europa organizzato dal gruppo dei Verdi dell'assemblea Ue, e dedicato in buona parte al caso italiano".
Lo scrittore ha denunciato il conflitto d'interesse del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che «non solo continua possedere le sue reti televisive, le sue case editrici, i suoi giornali, ma ha anche tramutato la televisione di stato in televisione del governo».
Secondo Camilleri «nessuno in Italia sembra più volere insistere su questo enorme problema. La situazione dei media in Italia al momento attuale costituisce certamente, e fortunatamente per l'Europa, una vistosa anomalia, ma basta assai poco perchè l'anomalia a forza di non essere considerata tale, lentamente acquisti carattere di non anomalia, cioè di normalità».
Camilleri ha parlato anche di "epurazione" alla Rai.
«Berlusconi - ha affermato - annunziò pubblicamente che non vedeva di buon occhio la permanenza in Rai di due famosi giornalisti contrari alla sua politica, Biagi e Santoro: ebbene il suo ordine è stato prontamente eseguito dal nuovo consiglio di amministrazione a maggioranza filogovernativo» - ha aggiunto - Secondo Camilleri «il cosiddetto spoils system americano è stato tradotto in italiano assai semplicemente e sbrigativamente con la parola epurazione: valenti professionisti dell'informazione sono stati posti ai margini della struttura interna della televisione di Stato, perché colpevoli di idee politiche diverse da quelle di chi attualmente detiene il potere». Per lo scrittore «la vittoria di una sola politica sui media italiani oggi è innegabile».