BRUXELLES. Atto d'accusa sulla situazione dei media in Italia oggi a
Bruxelles dello scrittore Andrea Camilleri, "padre" del commissario Montalbano,
a un convegno nella sede dell'Europarlamento. Camilleri è intervenuto
con una video-registrazione al convegno su "Media, potere e democrazia"
in Europa organizzato dal gruppo dei Verdi dell'assemblea Ue, e dedicato
in buona parte al caso italiano".
Lo scrittore ha denunciato il conflitto d'interesse del presidente
del consiglio Silvio Berlusconi, che «non solo continua possedere
le sue reti televisive, le sue case editrici, i suoi giornali, ma ha anche
tramutato la televisione di stato in televisione del governo».
Secondo Camilleri «nessuno in Italia sembra più volere
insistere su questo enorme problema. La situazione dei media in Italia
al momento attuale costituisce certamente, e fortunatamente per l'Europa,
una vistosa anomalia, ma basta assai poco perchè l'anomalia a forza
di non essere considerata tale, lentamente acquisti carattere di non anomalia,
cioè di normalità».
Camilleri ha parlato anche di "epurazione" alla Rai.
«Berlusconi - ha affermato - annunziò pubblicamente che
non vedeva di buon occhio la permanenza in Rai di due famosi giornalisti
contrari alla sua politica, Biagi e Santoro: ebbene il suo ordine è
stato prontamente eseguito dal nuovo consiglio di amministrazione a maggioranza
filogovernativo» - ha aggiunto - Secondo Camilleri «il cosiddetto
spoils system americano è stato tradotto in italiano assai semplicemente
e sbrigativamente con la parola epurazione: valenti professionisti dell'informazione
sono stati posti ai margini della struttura interna della televisione di
Stato, perché colpevoli di idee politiche diverse da quelle di chi
attualmente detiene il potere». Per lo scrittore «la vittoria
di una sola politica sui media italiani oggi è innegabile».