«Cari amici operai di Termini certe volte anche a uno come me, che campa scrivendo parole, vengono a mancare le parole da scrivere. Perché ci sono casi, come il vostro, nei quali uno sente che le parole sono inadeguate a esprimere tutto quello che si vorrebbe dire. Voi non state difendendo il vostro posto di lavoro, ma il vostro stesso diritto alla sopravvivenza vostra e dei vostri figli e, assieme, per il futuro della nostra isola. Privata del vostro lavoro, la nostra economia arretrerebbe a livelli preindustriali ed è forse questo che qualcuno vorrebbe. La dimensione e la gravità del drammatico problema vostro e dell'isola tutta non mi sembra siano a tutt'ora giustamente valutate da chi ha la responsabilità di questa valutazione e possa quindi proporre opportuni e veloci rimedi. Fate benissimo quindi a resistere, resistere, resistere. E a gridare alto il vostro diritto alla vita. Io non posso essere che al vostro fianco, perché sono un vostro fratello siciliano. Resto a vostra disposizione e vi abbraccio, tutti».
Andrea Camilleri