La Repubblica, ed. di Palermo, 5.12.2002
Itinerario nel Ragusano alla scoperta delle location dello sceneggiato televisivo
Da Vigàta a Montelusa inseguendo Montalbano
La scalinate e le architetture medievali dell´antico quartiere di Ibla, riconosciuto dall´Unesco patrimonio dell´umanità.
A Scicli c´è Palazzo Iacono, che nella fiction diventa la questura. La casa del commissario è invece a Punta Secca

Un itinerario sulle orme del commissario più amato d´Italia, per tuffarsi in prima persona nella Sicilia un po´ oleografica che in questi giorni entra in tutte le case con le vicende di Montalbano, celeberrimo personaggio di Andrea Camilleri. Prendendo spunto dallo sceneggiato, ecco dunque la proposta per un fine settimana nel Ragusano, una delle zone più affascinanti dell´Isola. È qui, infatti, che il regista Alberto Sironi ha trovato le location più adatte ai telefilm. Con qualche concessione, a dire la verità, anche ad altre zone: la tonnara di Scopello, ad esempio, Favignana, il santuario di Tindari.
Si parte, ovviamente, da Ibla, il quartiere più antico di Ragusa, che nella finzione scenica è appunto Vigàta: la sua piazza principale, un rettangolo allungato che termina nella scenografica fuga di scalini che portano alla cattedrale di San Giorgio, è apparsa in un numerose scene, così come un´altra scalinata, quella lunghissima di Santa Maria delle Scale che lega le due parti della città. Dalla sua cima si gode un panorama stupefacente su Ibla, con le case affastellate una sull´altra in un tipico accrocchio medievale. Nel Settecento la nobiltà locale innestò la ricostruzione barocca su questo reticolo urbano in una suggestiva commistione di stili che è forse il tratto più affascinante di Ibla, che tra l´altro è stata inserita da sei mesi nell´elenco dei beni patrimonio dell´umanità dell´Unesco.
Lasciata Ragusa, dopo pochi chilometri s´incontra il castello ottocentesco Donnafugata, un tempo la residenza più ricca dell´intera provincia. Restaurato, il castello è stato aperto al pubblico che vi riconoscerà la casa dell´anziano boss mafioso Balduccio Sinagra della fiction.
Sempre alle porte di Ragusa si trova Villa Criscione, una bella masseria fortificata che di solito viene utilizzata per concerti e spettacoli estivi: nello sceneggiato è la casa dell´ingegnere Luparello, uno dei personaggi de "La forma dell´acqua". Un´altra splendida dimora ospita Alessia Merz, la vittima in cui il commissario Montalbano s´imbatte all´inizio dell´episodio "La voce del violino": si tratta dell´Eremo della Giubiliana, un convento-fortezza del Cinquecento, oggi raffinato albergo. Se si rientra a Ragusa in tempo per il pranzo si può fare un salto alla Rusticana, il ritrovo preferito del commissario, per un piatto di genuina cucina siciliana.
Donnalucata è la marina di Vigàta, mentre lungo via Mormino Penna a Scicli, una delle strade più spettacolari della Sicilia, si trova Palazzo Iacono alias la questura di Montelusa. La «mannara», cioè il rudere della fabbrica di mattoni Pisciotto è in contrada Sampieri, frazione rivierasca di Scicli. La casa di Montalbano è a pochi chilometri da qui, a un´estremità dell´abitato di Punta Secca. Solo l´esterno, in verità, perché l´interno è stato ricreato altrove. Ma che importa: la terrazza da cui il commissario scende direttamente in mare è proprio questa.
Maria Cristina Castellucci