Porto Empedocle. «Chiederò chiarimenti ad Andrea Camilleri
sul perché non è stato scelto il nostro paese quale set dei
film del Commissario Montalbano».
A poche ore dalla «deflagrazione» del caso sul mancato
utilizzo dei luoghi originali citati nelle opere letterarie dello scrittore
empedoclino per le trasposizioni cinematrografiche, interviene in prima
persona il sindaco della cittadina marinara Paolo Ferrara.
«A dire la verità non abbiamo mai parlato con il diretto
interessato della possibilità di girare qualche ciak dei film sul
commissario nella Vigata originale. Non penso però che Camilleri
se ne infischi del suo paese natale».
Il sindaco entra ancor più nel particolare quando, parlando
del fenomeno letterario contemporaneo, raccontando di «quando venne
l'ultima volta in paese e si mise a disposizione per risolvere alcuni problemi
che ci assillano ed impediscono di spiccare il volo verso un rilancio economico
e sociale».
Ferrara fa riferimento all'incontro che ebbe alcuni giorni fa, quando
lo scrittore empedoclino disse di essere pronto ad incontrare l'assessore
regionale ai Beni culturali, Fabio Granata, per invogliarlo ad accelerare
l'iter burocratico necessario ad attivare le procedure che porteranno alla
ristrutturazione della Torre di Carlo V.
«Non è vero che Camilleri non voglia il bene di Porto
Empedocle, anche perché in occasione del suo ritorno in paese, fissato
per la metà del prossimo mese, mi ha detto di essere pronto ad incontrare
Granata. Lo scrittore vuole bene alla sua Vigata e lo dimostra ogni volta
che torna nella sua casa. Tutto il resto mi pare una polemica sterile».
Intanto, il Comune e l'Associazione agrigentina «Il Filo Logico»
hanno preannunciato «battaglia», organizzando l'iniziative
«Sulle orme di Montalbano». Un'iniziativa tesa a fare scoprire
o riscoprire all'opinione pubblica che la spiaggia di Marinella o la trattoria
San Calogero sono a Porto Empedocle, non a Ragusa Ibla, la Vigata della
fortunata serie televisiva.
F.D.M.