Gazzetta di Modena, 18.12.2002
Prende il via questa sera al teatro Comunale la stagione lirica con un lavoro inedito
Fantasma per Ricciarelli e La Scola
Tra opera e musical va in scena uno spettacolo innovativo

Nel 1998 Camilleri scrive per il quotidiano "La stampa" i racconti de "Il commissario di bordo". Rocco Mortelliti, ex allievo di Camilleri e suo collaboratore, gli propone un progetto per la tv che però non va in porto, nasce invece un'opera lirica con le musiche di Marco Betta, e altre arriveranno. Per "Il fantasma nella cabina" (stasera alle 20.30 al Comunale) il creatore di Montalbano presta a Mortelliti, qui sceneggiatore, librettista e regista, il suo ironico fonema attraverso le voci di Vincenzo La Scola, Katia Ricciarelli, Luciana Serra e Fabio Previati. Direttore Aldo Sisillo.
Dopo il debutto a Bergamo"Il fantasma" appare così al Comunale prima di fare scalo in molte altre sale che, al nome aurifero di Camilleri, hanno spalancato i sipari."Il commissario di bordo di nome faceva Vincenzo (per gli amici Cecè) e di cognome Collura. Il commissario di bordo non l'aveva mai fatto, anzi a parlare papale papale. Non aveva mai messo piede su una nave da crociera. E manco mercantile". Lo annuncia la voce dello stesso Andrea Camilleri emersa da un ticchettio di macchina per scrivere e ne parla come di"omo di terra ferma che, quando gli toccava viaggiare, pigliava sempre il treno e l'aereo gli faceva scanto macari a taliarlo fermo all'aeroporto". Commissario per davvero ma di Polizia, questo Cecè resta ferito in mezzo ad un conflitto a fuoco con rapinatori di banca e, durante la convalescenza, merito dell'alzata di ingegno di un parente e poiché libero da legami femminini, si imbarca sulla nave da crociera Marco Polo, per l'appunto in qualità di commissario di bordo. E' lui dunque il protagonista di questo divertissement, non opera in senso stretto naturalmente, (questo il fulcro dei dissensi di parte del pubblico al Donizetti di Bergamo e di alcune perplessità della critica) in cui il libretto è di perseguita semplicità con rime baciate del tipo"camurrìa" con"fetenzìa". Non proprio di somma elegia poetica visto che in"mischia" e di"vattela a pigghiare...", che il lettore immagini dove, alcuni versi incedono. Gioca su una lingua aspra Camilleri, narra miserie grottesche e sogni di dignità di scalcagnati eredi di una terra fatta di pietre, ma non lo fa qui piuttosto nei suoi romanzi storici e a contorno di quelli polizieschi. Col "Fantasma" accoglie piuttosto la sfida alla costruzione di un genere ancora in fase di codificazione, musiche leggibile, incrocio fra commedia musicale e colonna sonora che è poi lo stile di Betta, attivo in campo musicale ed anche cinematografico e di prosa. Non di giallo a tinte forti si può parlare quanto alla trama, di farsesco spionaggio: l'anziana signorina Candida Meneghetti in realtà attrice male in arnese, al soldo di una compagnia navale concorrente, si finge visionaria di fantasmi per atterrire i croceristi e rovinare gli affari dell'armatore. Tutto si spiegherà fra una giornalista impicciona, un Comandante logorroico e perfettino ed una cantante che per Cecè varrà la traversata.
Protagonista Vincenzo La Scola veste la divisa di Cecè, nei panni tragicomici dell'attrice in pensione troviamo Katia Ricciarelli, in quelli della"free lance" capace di fare uscire dai gangheri l'interlocutore, Luciana Serra, mentre Fabio Previati è il Comandante, Paola Ghigo è Giorgia, Danilo Formaggia è Scipio Premuda, vice commissario. Dirige l'orchestra del Donizetti di Bergamo Aldo Sisillo. Maestro del coro Lirico Lombardo è Fulvio Fogliazza.
Claudia Paparella