Nel 1998 Camilleri scrive per il quotidiano "La stampa" i racconti de
"Il commissario di bordo". Rocco Mortelliti, ex allievo di Camilleri e
suo collaboratore, gli propone un progetto per la tv che però non
va in porto, nasce invece un'opera lirica con le musiche di Marco Betta,
e altre arriveranno. Per "Il fantasma nella cabina" (stasera alle 20.30
al Comunale) il creatore di Montalbano presta a Mortelliti, qui sceneggiatore,
librettista e regista, il suo ironico fonema attraverso le voci di Vincenzo
La Scola, Katia Ricciarelli, Luciana Serra e Fabio Previati. Direttore
Aldo Sisillo.
Dopo il debutto a Bergamo"Il fantasma" appare così al Comunale
prima di fare scalo in molte altre sale che, al nome aurifero di Camilleri,
hanno spalancato i sipari."Il commissario di bordo di nome faceva Vincenzo
(per gli amici Cecè) e di cognome Collura. Il commissario di bordo
non l'aveva mai fatto, anzi a parlare papale papale. Non aveva mai messo
piede su una nave da crociera. E manco mercantile". Lo annuncia la voce
dello stesso Andrea Camilleri emersa da un ticchettio di macchina per scrivere
e ne parla come di"omo di terra ferma che, quando gli toccava viaggiare,
pigliava sempre il treno e l'aereo gli faceva scanto macari a taliarlo
fermo all'aeroporto". Commissario per davvero ma di Polizia, questo Cecè
resta ferito in mezzo ad un conflitto a fuoco con rapinatori di banca e,
durante la convalescenza, merito dell'alzata di ingegno di un parente e
poiché libero da legami femminini, si imbarca sulla nave da crociera
Marco Polo, per l'appunto in qualità di commissario di bordo. E'
lui dunque il protagonista di questo divertissement, non opera in senso
stretto naturalmente, (questo il fulcro dei dissensi di parte del pubblico
al Donizetti di Bergamo e di alcune perplessità della critica) in
cui il libretto è di perseguita semplicità con rime baciate
del tipo"camurrìa" con"fetenzìa". Non proprio di somma elegia
poetica visto che in"mischia" e di"vattela a pigghiare...", che il lettore
immagini dove, alcuni versi incedono. Gioca su una lingua aspra Camilleri,
narra miserie grottesche e sogni di dignità di scalcagnati eredi
di una terra fatta di pietre, ma non lo fa qui piuttosto nei suoi romanzi
storici e a contorno di quelli polizieschi. Col "Fantasma" accoglie piuttosto
la sfida alla costruzione di un genere ancora in fase di codificazione,
musiche leggibile, incrocio fra commedia musicale e colonna sonora che
è poi lo stile di Betta, attivo in campo musicale ed anche cinematografico
e di prosa. Non di giallo a tinte forti si può parlare quanto alla
trama, di farsesco spionaggio: l'anziana signorina Candida Meneghetti in
realtà attrice male in arnese, al soldo di una compagnia navale
concorrente, si finge visionaria di fantasmi per atterrire i croceristi
e rovinare gli affari dell'armatore. Tutto si spiegherà fra una
giornalista impicciona, un Comandante logorroico e perfettino ed una cantante
che per Cecè varrà la traversata.
Protagonista Vincenzo La Scola veste la divisa di Cecè, nei
panni tragicomici dell'attrice in pensione troviamo Katia Ricciarelli,
in quelli della"free lance" capace di fare uscire dai gangheri l'interlocutore,
Luciana Serra, mentre Fabio Previati è il Comandante, Paola Ghigo
è Giorgia, Danilo Formaggia è Scipio Premuda, vice commissario.
Dirige l'orchestra del Donizetti di Bergamo Aldo Sisillo. Maestro del coro
Lirico Lombardo è Fulvio Fogliazza.
Claudia Paparella