La Repubblica,
ed. di Palermo, 6.3.2002
Il convegno. Vita, opere e miracoli di un asso pigliatutto
"Letteratura e storia. Il caso Camilleri" è il titolo del convegno
organizzato dal dipartimento dei Beni culturali dell'Università
di Palermo, in collaborazione con la casa editrice Sellerio; vi parteciperanno
storici, critici e studiosi provenienti dall'Italia e dall'estero, assieme
ad alcuni traduttori dei libri dello scrittore siciliano. Al centro degli
interventi dei relatori l'ultima fatica di Camilleri, "Il re di Girgenti".
«È un ottimo libro - precisa Salvatore Silvano Nigro, ordinario
di Letteratura italiana a Catania e promotore della manifestazione - che
si inserisce a pieno titolo nel solco della tradizione picaresca. Si tratta
di un romanzo vero, per niente discontinuo, che coniuga insieme la tragedia
e la favola».
Il convegno avrà inizio venerdì alle 9 a Palazzo Steri,
in piazza Marina. Interverranno lo storico Salvatore Lupo, Silvano Nigro,
Antonio Calabrò, Marcello Sorgi, Nino Borsellino, Piero Dorfles,
che parlerà di "Montalbano e altri poliziotti antiistituzionali",
e Beppe Benvenuto. Alle 15,30 interverranno invece Gioacchino Lanza Tomasi,
Jana VizmullerZocco, Giuseppe Marci, Ermanno Paccagnini, che svelerà
la trama complessa di rimandi che soggiace alle pagine di Camilleri: «"Il
re di Girgenti" è pieno di citazioni manzoniane - afferma il critico
letterario del "Corriere della Sera" - ma già nell'ultimo Montalbano
l'autore aveva dichiarato il suo amore per "La colonna infame"».
E ancora Sergio Valzania, Carmelo Occhipinti e Angelo Guglielmi, che si
soffermerà sulla nuova lingua inventata da Camilleri, «non
riconducibile a uno schema dato, sotto la quale si celano ricordi di altre
scritture, come quelle di Gadda, Pasolini, Meneghello». Sabato il
convegno si sposterà nell'aula magna della facoltà di Lettere,
dove si susseguiranno gli interventi di Nunzio La Fauci, Moshe Kahn, Dominique
Vittoz, Serge Quadruppani, Blanca Muniz, Stephen Sartarelli e Paolo Mauri,
responsabile delle pagine culturali di "Repubblica": «Un convegno
del genere di certo non è una cosa usuale, ma è innegabile
che l'attenzione della critica attorno allo scrittore agrigentino stia
aumentando sempre più. I lettori per i suoi libri impazziscono,
ma senza dubbio a Camilleri non si può imputare di essere uno scrittore
facile. Per questo occorre chiedersi da dove venga Camilleri, e se nel
suo caso si possa parlare di scrittura postmoderna».
Nel pomeriggio di sabato, alle 15,30, avrà luogo una tavola
rotonda, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Gianni Riotta, Francesco
Renda, Natale Tedesco, Michela Sacco Messineo; le conclusioni a margine
saranno dello stesso Camilleri.
Salvatore Ferlita