Il Manifesto, 20.3.2002
"Stiamo in contatto"
La primavera dei movimenti a confronto: Camilleri, Bettin, Sabattini e Pintor Nanni Moretti show.
Interpreta la lunga sequenza di "conflitti" del Cavaliere e prova a dire qualcosa di sinistra al vertice dell'Ulivo. La politica bricolage della democrazia partecipata

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Come sintetizza al termine lo scrittore Andrea Camilleri, "ci siamo. Teniamoci in contatto".
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"Le avvisaglie del regime ci sono tutte, c'è da essere preoccupati" afferma Andrea Camilleri, rassicurando che il commissario Montalbano legge Micromega. Come Moretti, spiega cosa significa sinistra all'epoca di Berlusconi-2: "I politici improvvisati sono più pericolosi dei veri politici: quando si stravolge il senso di manifestazioni come quella del Palavobis, quando i servizi segreti si interessano alle manifestazioni dei sindacati, quando il ministro Scajola parla di emergenza davanti a trecento bambini disperati a bordo di una nave, c'è da aver paura". Camilleri, vecchio e stanco, ai giornalisti stanieri che lo intervistano cerca di spiegare: "Dalle mie parti due cose si guadagnano a fatica, la lingua italiana e l'idea di democrazia. E io non voglio rinunciarvi".
Ernesto Milanesi