Salvo Montalbano, il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri,
torna su Raiuno con 4 nuovi episodi. E con un amico in più. Il commissario
(come pure il suo interprete, Luca Zingaretti) è pazzo di Orlando,
il terranova di 5 anni e mezzo che arriva sul set ad allargare la famiglia
di Montalbano. A tal punto che il poliziotto, contrariamente alle sue abitudini,
diventa violento quando glielo rapiscono. <Nel corso di un'indagine,
tra i due scocca la scintilla e il commissario si affeziona talmente all'amico
fedele che finisce per portarselo a casa> dice Luca Zingaretti, ora sul
set di "Doppio agguato", diretto da Renato De Maria, nel ruolo di un ispettore
dei Nocs. <Orlando è simpatico e dolce, nonostante la sua mole
di 60 chili, addirittura esilarante quando sul set combina qualche guaio,
andandosene per i fatti suoi o strattonandomi dove gli pare. Abbiamo legato
molto e l'estate scorsa sono andato a trovarlo a casa del suo addestratore
Massimo Perla e ce ne siamo andati a spasso. In casa mia, invece, spadroneggiano
tre gatti>. Siamo in un ristorante romano, in zona Prati. Luca Zingaretti,
in jeans, pullover blu e camicia grigia, è più giovane e
meno imponente di quanto non appare in tv.
Durante la conversazione si rivela irrequieto, impetuoso. Ma anche
tenero, come quando si lascia consigliare sul piatto da scegliere. Diventa
poi inespugnabile quando si scava nei suoi sentimenti più intimi.
Una miscela esplosiva che ha regalato anche al suo investigatore e con
la quale ha incantato milioni di telespettatori, specie di sesso femminile.
<È diventato quasi un amico che vado a trovare due volte all'anno
in uno sperduto paesino siciliano. Mi piace la rettitudine del personaggio,
quello che pensa, come prende la vita, la sua morale. Vive in base alle
sue esigenze, chiedendosi di che cosa ha bisogno per essere felice e agisce
di conseguenza.
Piace alle donne, le quali vorrebbero vivergli accanto, e a noi maschietti,
che gli vorremmo somigliare>
Domanda: <Scatta l'identificazione?>
Risposta: <Io non mi identifico mai con i personaggi che interpreto.
Vi penetro dentro e li racconto, prendendo appunti, memorizzando le emozioni,
tentando di capirne il carattere attraverso piccoli indizi, come quando
Montalbano manda a quel paese qualcuno e ride sotto i baffi. All'inizio
non riuscivo ad afferrare il suo spirito. Poi chiamai Camilleri e gli dissi:
"sono disperato. Non mi esce!>
D: <E Camilleri?>
R: <Mi rispose: "Rilassati e lascia venire fuori quel che hai capito
di lui". È stata l'unica volta che mi ha dato un consiglio. Sono
riuscito piano piano ad "acchiappare" l'anima di Montalbano. Il mio obbiettivo
ora è fare alzare lo spettatore dalla poltrona con la sensazione
che si prova quando si chiude un libro>
D: <Girava voce che volesse abbandonare il commissario.>
R: <Ma quando mai! Si è trattato di un'invenzione bella e
buona. C'è ancora così tanto da raccontare>
D: <Quindi stavolta scopriremo nuovi aspetti della sua personalità?>
R: <Oggi vedi la sua incazzatura, domani la sua dolcezza. In questa
serie Montalbano entra in contatto con extracomunitari, trafficanti di
droga, finanzieri truffaldini, penetrando sempre più nella vita
delle persone>
D: <Ci racconti del set>
R: <Abbiamo girato in splendidi paesini ragusani dagli odori e sapori
incredibili, con la stessa troupe, ormai affiatata. La sera ce ne andavamo
nella piazzetta di un borgo di Marina di Ragusa, dove si vede una macchina
ogni 45 minuti>
D: <Grazie a Montalbano tutti la vogliono, tutti la cercano. Come
vive questo momento?>
R: <L'altro giorno sono andato allo stadio a vedere la Roma e un
ultrà mi ha avvicinato con un: "Te posso dì 'na cosa? Sei
proprio un grande, un grandissimo!" Mi gratifica sentire l'affetto della
gente per la strada>
D: <Che cosa ha in comune con il commissario?>
R: <Il caratteraccio! Sin da piccolo se un compagno veniva tiranneggiato
mi mettevo in mezzo. E ne ho prese tante. Ho lo stesso spirito sanguigno>
D: <Lui con le donne è un macho. E lei?>
R: <Io no, ma in fondo neanche lui. Quando qualche signora tenta
di baciarlo balbetta, abbassa gli occhi, diventa rosso, verde, giallo e
poi dice: "Sono fidanzato!". Anche a me piacciono i modi d'altri tempi>
D: <Montalbano è l'eterno fidanzato di Livia. Lei ha un matrimonio
felice?>
R: <Senza dubbio. Con mia moglie c'è molta affinità.
Per questo l'ho sposata! Si collabora in tutto, anche in cucina. Io preparo
gli spaghetti al pomodoro, lei è brava con le verdure, che mangiamo
in abbondanza anche perché Margherita è vegetariana. Sono
d'accordo con la sua ideologia. Ma a volte la carne è debole e me
ne vado al ristorante sotto casa>
D: <Sua moglie Margherita D'Amico e sua suocera Benedetta Craveri
sono entrambe apprezzate scrittici. Scriveranno per lei?>
R: <Con mia moglie sto già realizzando come regista un documentario
per l'associazione umanitaria africana Amref, di cui sono testimonial.
Ho fatto i sopralluoghi in Uganda e a gennaio inizieremo a girare. Abbiamo
anche il progetto di un film, tratto da un suo libro. Mia suocera scrive
saggi che leggo tutti d'un fiato!>
Lucia Di Spirito