Il commissario Montalbano si è preso un periodo di congedo, un
po' di tempo per riflettere. Dopo i fatti del G8 (a Genova buona parte
della polizia non si è comportata come ci saremmo aspettati), dopo
l'11 settembre (il terrorismo-spettacolo non lo aveva immaginato proprio),
Montalbano si è tirato indietro. Capire il mondo di oggi è
diventato molto difficile. Del resto anche lui comincia ad avere i suoi
anni. Giunto alla fine della lunga conversazione con il giornalista e scrittore
Saverio Lodato, Andrea Camilleri parla del personaggio che l'ha reso famoso.
Anche Camilleri prova quello che provava Conan Doyle nei confronti di Sherlock
Holmes, e si chiede quanto tempo può durare il suo detective. Conan
Doyle fece morire (e poi resuscitare) l'investigatore di Baker Street;
lo scrittore di Porto Empedocle non ha propositi così drastici.
Anche perchè a lui quel commissario che cerca di scoprire che cosa
non va nella nostra realtà piace troppo. Ritratto in forma di intervista,
La linea della palma (il titolo riprende una metafora di Sciascia: come
la palma va a nord, anche la mentalità para-mafiosa sale un anno
dopo l'altro) è il racconto civile di una vita dedicata al teatro,
alla televisione e finalmente alla letteratura. Prima del 1978, quando
uscì il primo libro, Il corso delle cose, Camilleri aveva realizzato
importanti regie sia per varie istituzioni teatrali che per la Rai (sua
la produzione per la tv di tutto Eduardo). Una vita anche di grandi amicizie,
attori scrittori uomini di cultura (Salvo Randone, Sciascia). Poi, ecco
la scrittura, e, dopo l'incontro con la casa editrice Sellerio, il successo
mondiale con romanzi come La forma dell'acqua, La voce del violino, La
gita a Tindari. Un successo arrivato piuttosto tardi (Camilleri è
del 1925) ma che comunque non ha tolto nulla allo spirito critico, intransigente
con cui continua a guardare alla Sicilia e all'Italia. Anzi la sua indignazione
gli ha fatto assumere posizioni sempre più decise contro Berlusconi
e il suo governo. Al Camilleri politico (dalla questione mafia alla questione
Italia) il libro dedica molte pagine. Si chiude comunque con un messaggio
di speranza: nei giovani che, in forme nuove forse confuse, hanno fatto
ripartire l'impegno a cambiare il mondo.
Ranieri Polese