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RASSEGNA STAMPA

LUGLIO 2015

 
La Repubblica, 2.7.2015
Luca Zingaretti: "Amo Montalbano, ma non mi basta"

Roma. [...]
Anche Montalbano ha una valenza universale.
"Abbiamo conquistato i mercati stranieri, l'ultimo quello inglese. L'autore di House of cards, Michael Dobbs, ospite da Fazio, ha parlato di Montalbano, questo fa il paio con la conferenza stampa del mio spettacolo Torre d'avorio: c'era il commediografo e sceneggiatore sir Ronald Harwood, che nel bel mezzo dell'incontro s'interrompe: "Scusate solo adesso mi rendo conto che Zingaretti è Montalbano!"".
Si sarà chiesto perché piace così.
"Perché c'è la scrittura di Camilleri, la cura della messinscena: Montalbano è diventato un classico, come l'Arlecchino di Soleri. Ci siamo inventati uno stile, pensi a Catarella, è commedia dell'arte, Peppino Mazzotta che fa Fazio è il migliore attore della sua generazione, ma se non frequenti i salotti giusti sei trasparente. Quelle sono interpretazioni da premiare, non l'attore che va di moda e fa sempre se stesso".
A chi si riferisce?
"A tanti. Ma penso che esista una giustizia e che le cose succedano".
Nei due nuovi episodi torna Livia, interpretata da Sonia Bergamasco.
"Non posso dire molto ma riappare al momento giusto, la verità è che per Montalbano Livia è uno specchio, è la sua coscienza. Una donna impegnativa".
[...]
Silvia Fumarola
 
 

Teatro Stabile di Catania, 4.7.2015
Il Teatro Stabile di Catania partecipa a Expo con i capolavori di Camilleri e Modugno

Milano. Il Teatro Stabile di Catania è tra le istituzioni di eccellenza chiamate dalla Regione Siciliana a partecipare ad Expo. Due produzioni di qualità, all’insegna di autori internazionali come lo scrittore Andrea Camilleri e il cantautore Domenico Modugno, andranno in scena. nella Piazzetta Sicilia del Padiglione Italia, nell’interpretazione di artisti prestigiosi.
Il programma prevede domenica 5 luglio Le Metamorfosi di Camilleri con Valeria Contadino, Mario Incudine e Francesca Incudine; lunedì 6 luglio “Malarazza”, omaggio a Domenico Modugno con Mario Incudine, Kaballà e Tony Canto. Lo Stabile etneo risponde così all’invito dell’Assessorato regionale delle Attività produttive e dell’Assessorato regionale del Turismo, che coprono le spese logistiche, mentre gli artisti offrono gratuitamente la loro prestazione.
Andrea Camilleri si avvicina al genere fantastico con la volontà di descrivere certi paesaggi evitando le modalità di rappresentazione naturalistiche. Per fare ciò ricorre alla sua infanzia, ai ricordi e alla fantasia. Come confessa lui stesso, è proprio partendo da un ricordo, da un dato reale, che il testo viene a costruirsi: la storia narratagli da un contadino quando era piccolo (Maruzza Musumeci), i ricordi dei viaggi in treno con la sosta per il bagno a mare (Il casellante) e la nostalgia per il paesaggio montano (Il sonaglio). Tutto questo conduce al rapporto uomo-natura e al legame che li unisce ad una terra meravigliosa come la Sicilia, ricca di superstizioni, leggende, miti, ma anche una terra che per la prima metà del XX secolo (periodo storico che fa da sfondo alla trilogia) è travagliata dall'arretratezza economica, la guerra, l'avvento del fascismo.
Dall'insieme di questi elementi deriva la decisione di utilizzare la forma narrativa che Camilleri giudica più adatta al progetto: la fiaba. Quest'ultima ha, infatti, la capacità di dare risalto al “trinomio popolo-arcaicità- magia”, e differenziandosi dal romanzo per la sua brevità e per il numero ridotto di personaggi prevedibili, riesce a mescolare ingenuamente magia e realtà, mostrando l’anima vera del popolo. Le metamorfosi di Camilleri, di Andrea Camilleri, vanno in scena con Valeria Contadino, Mario Incudine, autore delle splendide musiche, Francesca Incudine, Antonio Vasta (pianoforte e fisarmonica), Antonio Putzu (fiati).
E veniamo a “Malarazza”. Omaggio alla Sicilia di Domenico Modugno: è già tutto nel titolo il programma dello spettacolo dedicato all’ormai mitico autore di “Nel blu dipinto di blu”. Il concerto vede in campo tre cantautori isolani del calibro di Mario Incudine, Kaballà, Tony Canto. Si ripercorre la leggenda del Modugno “siciliano”, il cantante, compositore e attore che, fingendosi tale, si calò con totale immedesimazione nello spirito della Trinacria da diventarlo veramente. Lo conferma questo viaggio inedito e affascinante nel suo ampio repertorio in dialetto: i brani più rappresentativi (da “La donna riccia” a “U pisci spada”, da “Amara terra mia” appunto a “Malarazza”), e quelli meno noti. Sul palco musicisti diversi per storia artistica e caratteristiche vocali, ma uniti dall’amore per l’Isola e dalla comune forza interpretativa.
La terna non ha certo bisogno di presentazioni. Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. In Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, la ricerca e la contaminazione di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto hanno lasciato via via il passo alla passione per la canzone italiana d’autore e il rock elettroacustico americano. Tony Canto ha un imprinting marcatamente brasiliano, sebbene la sicilianità venga fuori e si misceli con la matrice tropicalista. Li accompagneranno Antonio Vasta (fisarmonica e pianoforte), Antonio Putzu (fiati), Pino Ricosta (basso), Manfredi Tumminello (chitarra acustica), Salvo Compagno (percussioni).
“Malarazza” sarà dunque l’occasione ideale per ricordare alla platea intercontinentale di Expo il grande Modugno, che ha fatto cantare tutto il mondo con il suo “Volare”. Così come la voce di Camilleri, tradotto in tantissimi paesi anche extraeuropei, parla al pubblico internazionale dei visitatori approdati in questi mesi a Milano.
 
 

Corriere della Sera, 5.7.2015
La televisione in numeri
Miracolo a Vigata: il commissario Montalbano moltiplica gli ascolti

Ogni estate, in tv, accade un miracolo. Potremmo chiamarlo il «Miracolo di Vigata» e non ha a che fare con apparizioni, piuttosto con la moltiplicazione dell?audience. È vero che in tempi di incertezze si cerca rifugio nella consuetudine. Ed è anche vero che, qualunque cosa succeda in Italia o nel mondo, il Commissario Montalbano è là, pronto a farsi protagonista, un?altra volta ancora, delle avventure partorite dalla penna di Andrea Camilleri e portate sullo schermo da Palomar.I dati di Montalbano restano però sorprendenti. Nel solo mese di giugno, i sei episodi ri-proposti in prime time da Raiuno hanno raccolto una media di 4.695.000 spettatori, per una share del 20%. Sono livelli d?ascolto che molto faticosamente riescono a toccare fiction inedite o produzioni rodate. Insomma, un fenomeno straordinario, perché Montalbano in tv si vede e si rivede, come un rito (pari solo alle repliche di Pretty Woman ).In sostanza, oltre alla ventina di messe in onda di episodi inediti, nel corso degli anni «Il Commissario» è stato trasmesso per 120 prime serate, con medie da ammiraglia. In queste ultime repliche gli episodi continuano a piacere al pubblico più tradizionale, composto da ultra 65enni (30% di share) e ultra 55enni (25% di share), ma anche dal 12% di adolescenti. La fiction mette assieme il pubblico popolare e quello colto. Come si spiega il «fenomeno Montalbano»? O, meglio, cosa ci spiega dell?attuale tv? Primo, la fiction ? se ben fatta ? ha «utilità ripetuta», è un buon investimento perché può essere variamente replicata. Secondo: nonostante i contenuti siano disponibili ovunque, il palinsesto resta un vero rituale. Terzo, le produzioni di alta qualità come Montalbano fanno identità e spingono il settore della produzione indipendente nazionale.
Aldo Grasso
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel©

 
 

ContattoNews.it, 5.7.2015
Il commissario Montalbano: le anticipazioni di domani 6 luglio 2015 “Il senso del tatto”

Lunedì 6 luglio alle 21.15 sarà riproposto su Rai1 “Il senso del tatto” de “Il Commissario Montalbano”, tratto dall’omonimo racconto di Andrea Camilleri.
[...]
 
 

Sky Arte, 6.7.2015
Parole che restano - Camilleri
1^TV
Durata 35°
Replica Mar 7 LUG 14:30.
[Poiché l'intervista ad Andrea Camilleri non è stata registrata, la puntata è stata cancellata - NdCFC, 5.7.2015]
 
 

l’Unità, 7.7.2015
"Nel nome di Sciascia e dell'Italia che resiste"
Intervista ad Andrea Camilleri sulla Sicilia, Montalbano, la memoria e l'Unità. "Felice che il giornale di Gramsci sia ritornato"
Salvo Fallica
Cliccare qui per leggere l'intervista
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 7.7.2015
Asor Rosa e i siciliani "Scrittori senza lode"

Vitaliano Brancati e Leonardo Sciascia alla fine sono stati in qualche modo risarciti. Estromessi, infatti, dalla porta degli ultimi due volumi della monumentale Storia della letteratura italiana einaudiana a cura di Alberto Asor Rosa, nell'ormai lontano 1996, gli scrittori siciliani in questione sono rientrati dalla finestra di altri due tomi voluminosi, di recente approdati in libreria. Trattasi di "Breve storia della letteratura italiana. II L'Italia della Nazione" (406 pagine, 26 euro) e di "Storia europea della letteratura italiana. III La letteratura della Nazione", entrambi per i tipi della prestigiosa casa editrice torinese.
[...]
Gli scrittori che se la passano meglio, alla fine, sono Elio Vittorini, non tanto il romanziere (oltremodo cariato), quanto l'organizzatore di cultura e il consulente editoriale, e Andrea Camilleri: scrittore di successo, manipolatore del giallo, ma soprattutto «anziano gentiluomo di illibati costumi» (sic!).
Salvatore Ferlita
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 7.7.2015
Montalbano, ancora cinque milioni per «Il senso del tatto»
La replica della fiction con il Commissario di Raiuno continua a stravincere con il 24,68% di share

La puntata "Il senso del tatto" de Il commissario Montalbano (trasmessa per la prima volta nel 2002) nonostante l'ennesima replica ha tenuto incollati al televisore 5.008.000 spettatori con il 24,68% di share aggiudicandosi così gli ascolti della serata.
[...]
 
 

La Repubblica, 7.7.2015
Con Repubblica il 2° libro di Agenda Noir "La piramide di fango" di Andrea Camilleri
 
 

La Sicilia (ed. di Agrigento), 7.7.2015
L'attore empedoclino nel cast
Giugiù Gramaglia sul set di "Montalbano"

L'attore empedoclino Giugiù Gramaglia, è stato impegnato nelle scorse settimane sul set della nuova edizione della fortunata serie del "Commissario Montalbano", per la regia di Alberto Sironi. L'episodio nel quale è stato impegnato l'empedoclino, che interpreta il proprietario di un bar dal nome prettamente "marinisi", è stato girato nelle location di Noto e Scicli, ed è tratto da uno dei due episodi della nuova serie che comprendono "La Piramide di Fango" e "Una Faccenda Delicata" di Andrea Camilleri.
Sul set Gramaglia ha girato insieme al famoso Commissario, interpretato da Luca Zingaretti e a Fazio insieme ad altri attori di fama come il palermitano Lollo Franco, l'attrice Miriam Dalmazio interprete della fiction "Che Dio ci Aiuti", e l'attrice catanese Emilia Greco.
La messa in onda degli episodi è prevista nella primavera del 2016.
[...]
 
 

La Repubblica (ed. di Roma), 8.7.2015
Nei Giardini della Filarmonica dal 15 luglio al 13 agosto serate nel verde sotto il segno della teatralità femminile

Dal ritratto di una donna eccezionale, pianista di talento, regina nel mondo dell'arte, a uno spettacolo di musica e teatro in arrivo da Cuba: da "Io sono Misia"di Vittorio Cielo liberamente ispirato alle memorie di Misia Sert e alle corrispondenze con grandi del suo tempo da Debussy a Picasso a Cocteau, con Lucrezia Lante Della Rovere e la regia di Vittorio Zecca, a "Cuenta de aguas para voce y orquestra" con musiche originali di Domiguez e Virzo. Sono le serate di apertura, il 15 luglio, e di chiusura, il 13 agosto, di "I solisti del teatro 2015", ventiduesima edizione.
Ospitata come di consueto nei Giardini della Filarmonica, è una rassegna caratterizzata dalla grande varietà di richiami in cui, se il teatro resta l'elemento principale, non mancano la musica e la danza. È un programma che, dice Carmen Pignataro, «non è stato facile preparare, proprio per la ricchezza di proposte, ma ho voluto variare le serate in funzione di un pubblico più vasto. Ci sono riuscita grazie alla stima e all'amore di tanti artisti che hanno aderito accettando compensi più bassi del loro cachet».
Tra le prime nazionali [...] "Le Metamorfosi di Camilleri" di Andrea Camilleri con il Teatro Stabile di Catania (il 24).
[...].
Maria Pia Fusco
 
 

Rai Pubblicità, 9.7.2015
Rai 1
7 settembre
lunedì, 21.10
6 puntate
Il Giovane Montalbano 2
Torna la serie di Rai 1, il Giovane Montalbano 2, ispirata ai racconti di Andrea Camilleri e interpretata da Michele Riondino.

Forte degli ascolti della precedente edizione, ritorna il prequel del famoso Commissario che ancora giovanissimo risolve con abilità e arguzia i casi più complessi. Trasferito a Vigata, promosso Commissario, consolida la squadra dei giovani colleghi che ritroveremo, con qualche anno in più, nel Montalbano maturo. Negli inediti episodi il giovane Salvo, tanto bravo a dipanare i misteri, sarà meno capace a fare luce sulle sue insicurezze e sui tormenti legati alla complicata storia d’amore con la genovese Livia.
 
 

ContattoNews.it, 9.7.2015
Guida Tv: i programmi di lunedì 13 luglio 2015 Rai, Mediaset e La7

Rai 1 lunedì alle 21.10 “Il commissario Montalbano” con l’episodio Gli arancini di Montalbano.
[...]
 
 

Gazzetta di Parma, 9.7.2015
La lunga estate calda di Montalbano
Ancora una volta le repliche fanno il pieno di ascolti

Nell’estate delle repliche c’è un prodotto che funziona come se fosse una primizia. Gli ascolti sono da prima serata autunno-invernale. Più di quattro milioni di telespettatori per ogni replica nel giugno scorso.
Lui è il commissario di polizia che tutti i cittadini vorrebbero nella propria città. Un po’ scorbutico, talvolta irascibile, adorato dal pubblico femminile: è il commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri e con il volto di Luca Zingaretti. Anche gli ultimi episodi trasmessi da Raiuno hanno fatto “boom di ascolti” nonostante fossero all’ennesima replica.
Perché tutto questo amore per Montalbano? Forse perché le storie sono costruite bene, l’azione è ridotta al minimo e le caratterizzazioni sono forti. Dall’agente Catarella, che storpia i nomi ma è un genio dell’informtica, all’ispettore Fazio, che rappresenta un po’ la coscienza del commissario, a Mimì Augello, il vice di Montalbano, impenitente donnaiolo. E poi ci sono le figure femminili: l’eterna fidanzata Livia, Beba, prima morosa e poi moglie di Mimì, e Ingrid, sempre pronta ad aiutare il commissario. Non vanno neppure dimenticati il dottor Pasquano, in eterna baruffa con Montalbano, e il questore. Non ultimo, infine, il giornalista Zito dell’emittente Retelibera, sempre pronto ad appoggiare le iniziative del commissario. Senza dimenticare Vigata, città immaginaria ma televisivamente di una bellezza unica. E, come già sottolineato, c’è soprattutto lui: Montalbano. Il “Messi” dei commissari: imprevedibile.
Così, non nasce per caso, il successo delle repliche degli episodi delle nove edizioni dei casi risolti dal commissario Montalbano. E il critico televisivo Aldo Grasso, in merito a questo boom di ascolti di quest’estate, ha scritto: “Montalbano in tv si vede e si rivede, come un rito (pari solo alle repliche di “Pretty woman”)”.
In attesa di vedere la decima stagione, di un fenomeno iniziato nel 1999 con due episodi e messo in onda per le prime tre su Raidue, godiamoci le repliche come se fossero una novità!
Vanni Buttasi
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 10.7.2015
L’editoriale del direttore
Montalbano, si può dire «cabasisi»?
Il commissario è in tv da sedici anni e da sedici anni continua a far impazzire gli italiani

Non so perché, ma ho la sensazione di averlo già scritto, questo articolo. Anzi, so bene il perché: Montalbano è in tv da sedici anni e da sedici anni continua a far impazzire gli italiani (me compreso, che di tanto in tanto mi trovo a scriverne).
Non fa più notizia che la replica della replica della replica della replica di un episodio venga seguita da più di 5 milioni di telespettatori, un risultato che tantissime fiction in prima visione se lo sognano.
A casa mia, ma penso anche a casa vostra, guardare uno dei vecchi episodi è una gara a chi si ricorda prima chi è l’assassino o a chi dice meglio una battuta. Ma ovviamente aspettiamo tutti le sue nuove avventure.
E questa settimana sono particolarmente contento perché grazie a Carlo Degli Esposti, grande amico e soprattutto illuminato produttore (a lui dobbiamo anche «Braccialetti rossi», per intenderci), vi possiamo offrire in anteprima un sacco di notizie, di fotografie e di curiosità dal set siciliano.
Oltre a un’intervista molto divertente a Luca Zingaretti del nostro Ezio Genghini. Un giornalista talmente puntiglioso da avergli chiesto se sia più giusto dire «gli arancini», come fa il commissario, o «le arancine», come si sente andando in giro per Palermo. Zingaretti, che oltre a essere un attore eccezionale è un uomo di grande cultura ed educazione, non gli ha detto: «Non mi spaccare i cabasisi!». Ma avrebbe fatto bene.
Aldo Vitali
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, n.29/2015



Luca Zingaretti ha appena finito le riprese di due nuovi episodi nei panni del Commissario. E parla solo con Sorrisi
Ho ritrovato il mio amico Montalbano
Siamo stati nei luoghi in cui viene girata la fiction di Raiuno insieme col protagonista che ci svela: «Quando sono qui si placa la nostalgia per un personaggio che amo»

Sono appena finite le riprese dei nuovi episodi di «Il commissario Montalbano» e Sorrisi si è precipitato da Luca Zingaretti per carpirgli qualche anticipazione e qualche racconto del set siciliano.
Nelle repliche che Raiuno sta mandando in onda, mescolando un po' tutte le stagioni, lei sembra sempre uguale. Ma allora è proprio il commissario Montalbano il segreto della giovinezza di Luca Zingaretti.
«No, in verità il segreto è mia figlia. Per starle dietro occorre mantenersi in forma sia di testa che di fisico».
Per la testa magari basterà applicarsi alla soluzione di qualche caso ma per il fisico come fa?
«Gioco a calcio, ho messo su una squadretta che abbiamo chiamato "Fuori dal set" e scendiamo in campo una volta alla settimana. Inoltre nuoto, vado a correre e faccio perfino pilates».
Pilates?
«Certo, molti pensano, sbagliando, che sia un'attività da donne, invece è perfetta per i maschi che vogliono allungare la muscolatura e mantenerla tonica».
Cosa ci può raccontare dei due nuovi episodi di «Il commissario Montalbano» che ha appena finito di girare?
«Il primo è tratto dall'ultimo romanzo di Camilleri "La piramide di fango", mentre l'altro dai "Racconti". Sono molto soddisfatto di entrambi, perché sono proprio due "Montalbano" classici».
Com'è stato tornare sul set della fiction dopo tre anni di assenza?
«La sensazione più forte è stata la nostalgia. Dei luoghi magnifici e delle persone con le quali ciclicamente ci ritroviamo per questa avventura ormai quasi ventennale. E poi nostalgia di ritrovare un vecchio amico, il personaggio di Salvo, del quale, dopo un po', sento la mancanza».
E come lo ha trovato il suo vecchio amico?
«In grandissima forma. Nei libri di Camilleri il personaggio invecchia, ma il Montalbano televisivo cerchiamo di mantenerlo giovane».
Anche affiancandogli sempre belle ragazze...
«È vero, la nuova Livia, la fidanzata di Montalbano, interpretata in questi nuovi episodi da Sonia Bergamasco, dà un nuovo spessore al personaggio. Prima era un po' una rompiscatole, ora è lo specchio in cui ogni uomo ha bisogno di guardarsi per fare il punto sulla propria vita».
Com'è il lavoro preparatorio prima di andare sul set?
«È un lavoro molto interessante, ci troviamo a casa di Andrea Camilleri e leggiamo assieme il testo. Le indicazioni che lui ci dà, soprattutto quelle linguistiche, sono fondamentali per mettere a punto i personaggi. E ne escono serate davvero indimenticabili».
Ci racconta un po' com'è la vita sul set, quando si spengono le telecamere?
«Sono momenti molto belli. Anche se a causa degli elevati ritmi di lavoro non proprio frequentissimi. Ci concediamo qualche debolezza (soprattutto gastronomica) indotta dalla dolcezza dei luoghi in cui giriamo. Inoltre quest'anno, invece di stare in albergo, abbiamo quasi tutti affittato delle case e quindi è stato bello organizzare delle cene in giardino tutti assieme».
Noi di Sorrisi abbiamo scomodato psicologi e professori universitari per scoprire il segreto del successo di «Il commissario Montalbano» e delle sue repliche. Ora finalmente possiamo chiederlo a lei. Cosa ci dice?
«Per quanto riguarda le repliche credo che un po' dipenda anche dai demeriti altrui: la tv in certi periodi offre davvero poco. Ma ovviamente ci sono anche i nostri meriti e sopra tutti metterei la natura letteraria del prodotto che facciamo, cosa rara in tv. Poi le caratteristiche del personaggio: Montalbano è uno che non ha attaccato il cartellino del prezzo, insomma ha una sua etica molto forte. E questa è una caratteristica che in un mondo come questo non è cosa comune».
Ci tolga un'ultima curiosità: nei libri di Camilleri si parla di arancino (specialità siciliana a base di riso) al maschile, ma se si va a Palermo si sente spesso parlare di arancina, al femminile. Cosa ne pensa Montalbano?
«Credo che Salvo, almeno su questo, non starebbe a farsi troppe domande e si limiterebbe a mangiarselo in un boccone».
Ezio Genghini

In onda nel 2016
Nonostante i risultati delle repliche siano sempre strabilianti (spesso sopra i 5 milioni di spettatori) e nonostante in 16 anni di Montalbano i 26 episodi finora girati abbiano fatto il record d'ascolto per ben 152 prime serate, la sola notizia dell'arrivo di un episodio inedito provoca un terremoto tra i fan. In questo caso poi, gli episodi nuovi sono due. Il primo è «la piramide di fango», tratto dall'omonimo romanzo del 2014 di Andrea Camilleri, e il secondo «Una faccenda delicata», tratto invece dalla raccolta di racconti «Un mese con Montalbano». Andranno in onda la prossima primavera o al più tardi nell'autunno 2016 se la produzione deciderà di trasmetterli insieme agli altri due che presto verranno girati. Secondo il piano di produzione della Palomar, poi, altri due nuovi episodi saranno pronti per il 2017. Per chi però non avesse la pazienza di aspettare, su Raiuno sono ancora in onda le ultime repliche della stagione: lunedì 20 alle 21.20 andrà in onda «L'odore della notte» del 2002 e lunedì 27 «La pista di sabbia» del 2008.

Il produttore Carlo Degli Esposti: «Ogni anno due nuovi episodi»
«Il commissario Montalbano» è prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, una società di produzioni televisive e cinematografiche che sembra proprio non sbagliare un colpo: oltre al Commissario più amato dagli italiani, nel suo catalogo figurano prodotti come «Braccialetti rossi» e «Il giovane favoloso», il film su Giacomo Leopardi che ha riscosso grande successo di pubblico e ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi come il David di Donatello.
Degli Esposti, come ha impostato questa nuova serie del commissario Montalbano?
«Abbiamo deciso di produrre due episodi ogni anno per tre anni, in modo che gli spettatori possano gustarsi ben sei nuovi "Montalbano" originali».
[...]
Per l'autunno che verrà ci può dare qualche altra anticipazione?
«Arriverà la seconda serie di "Il giovane Montalbano" con Michele Riondino e cominceranno le riprese di "Il commissario Maltese" con Kim Rossi Stuart».
 
 

Corriere Quotidiano, 11.7.2015
Expo, fino al 16 luglio
La Sicilia in vetrina, c'è anche un pò del commissario Montalbano

La Sicilia, con i suoi territori dalle aree interne alle grandi città, protagonista da oggi al 16 luglio nello spazio espositivo dedicato alle regioni di Padiglione Italia all'Expo. Nell'ambito del programma promosso dalla Presidenza del Consiglio e dalla Conferenza delle Regioni per valorizzare le eccellenze produttive delle diverse filiere agroalimentari assieme al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e naturalistico, e alle strutture turistiche. [...] Immancabile, anche la sicilianità reinventata dalla fiction "Il Commissario Montalbano", che sara' all'Expo con il regista Alberto Sironi, con il produttore Carlo Degli Esposti, e l'attore Angelo Russo, che impersona l'agente Catarella.
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 11.7.2015
Andreose: “Diamo tempo agli autori siciliani”
Il direttore letterario di Rcs libri a Catania per presentare il suo volume

"La Sicilia è una terra prolifica di talenti letterari, è come pervasa da un clima che conviene molto alla letteratura». Parola di Mario Andreose.
Giornalista, traduttore, editore, direttore letterario di Rcs libri, Andreose è figura di primo piano nella cultura nazionale e una delle voci più autorevoli del nostro panorama editoriale. A Catania per presentare il suo libro Uomini e libri (Bompiani), Andreose riflette sull'importanza e la necessità dei libri e della scrittura in un periodo di profonda trasformazione e di crisi dell'editoria.
[...]
Chi pubblicherebbe oggi tra i siciliani?
«Lasciando stare Camilleri che è fuori da ogni portata, e il cui stile sarà rivalutato al di là dei suoi straordinari successi commerciali - ci sono autori interessanti. Posso dire di avere molto apprezzato il libro di Roberto Andò, da cui è stato tratto anche un film fortunato. A proposito di Camilleri, Nicolò Gallo, finissimo critico letterario, aveva notato l'autore di Montalbano a metà degli anni Cinquanta [Sic!, NdCFC] quando nessuno sapeva chi fosse, e ne aveva lodato un romanzo che poi venne pubblicato da un piccolo editore locale ma che passò del tutto inosservato. Gallo però aveva intuito le sue potenzialità».
Nunzia Scalzo
 
 

Klack, 12.7.2015
Commissario Montalbano
Am 13. 07. um 20:15 Uhr auf Servus TV:

Inhalt
Commissario Montalbano erlebt eine Midlife Crisis und träumt von seinem Begräbnis. Das ahre Leben sieht aber für den italienischen Kommissar nicht besser aus. Dann wird eine gesichtslose Leiche auf einem kleinen, dahin treibenden Boot gefunden. Laut Untersuchungsbericht wurde das Oper vergiftet, bevor das Gesicht demoliert wurde. Einziger Lichtblick bei den Ermittlungen ist das Treffen Montalbanos mit Leutnant Laura Belladonna.
Original-Titel: Il commissario Montalbano
Untertitel: Die Tage des Zweifels
Laufzeit: 120 Minuten
Genre: Mafiaserie, I 2011

Mehr Termine
Sender - Datum - Zeit - Titel der Sendung
SAT.1 emotions - Do 16.07. - 22:30 - Commissario Montalbano(1)
SAT.1 emotions - Fr 17.07. - 02:25 - Commissario Montalbano(1)
SAT.1 emotions - Do 23.07. - 22:30 - Commissario Montalbano(2)
SAT.1 emotions - Fr 24.07. - 02:30 - Commissario Montalbano(2)
SAT.1 emotions - Do 30.07. - 22:30 - Commissario Montalbano(1)
SAT.1 emotions - Fr 31.07. - 02:35 - Commissario Montalbano(1)
Servus TV - Mo 13.07. - 20:15 - Commissario Montalbano(4)
Servus TV - Mo 20.07. - 20:15 - Commissario Montalbano(1)
Servus TV - Di 21.07. - 00:20 - Commissario Montalbano(1)
Servus TV - Mo 27.07. - 20:15 - Commissario Montalbano
Servus TV - Di 28.07. - 00:30 - Commissario Montalbano
Servus TV - Mo 13.07. - 20:15 - Commissario Montalbano
Servus TV - Mo 13.07. - 20:15 - Commissario Montalbano
Servus TV - Mo 03.08. - 20:15 - Commissario Montalbano
Servus TV - Di 04.07. - 00:05 - Commissario Montalbano
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 12.7.2015
“Folclore in letteratura? Serve a smussare”
Parla Giuseppe Strazzeri, il direttore della Longanesi figlio di siciliani

[...]
Parliamo di letteratura siciliana. Le pagine dei suoi autori più importanti rigurgitano di "domande radicali". Gli interrogativi che nell'Europa continentale del XX secolo sono stati sviluppati dai filosofi, lungo le sponde mediterranee sono stati assunti dai poeti e dai narratori. È d'accordo?
«Certo, è vero per Bufalino, Sciascia o Pirandello, lo era per Verga e De Roberto. Oggi forse autori come Camilleri o Alessia Gazzola dimostrano anche l'esistenza di una vena narrativa arguta e leggera, sottolineando tra l'altro la qualità della vena umoristica siciliana».
[...]
Salvatore Falzone
 
 

La Repubblica (ed. di Milano), 12.7.2015
Prezzi pop al Padiglione dei Teatri

Expo chiama, la scena risponde. Prende il via domani il Padiglione Teatri, fitta maratona di 58 spettacoli prodotti dalle realtà milanesi in scena fino al 30 luglio tra Elfo Puccini e Franco Parenti. Il meglio della stagione appena conclusa al prezzo popolare di 10 euro a iniziare, domani appunto, con "La prima cena" del Teatro Officina, fantasia poetico-culinaria che racconta la cucina popolare con le parole e i versi di Scarpetta, Totò, Camilleri, Prévert, Neruda [...].
Simona Spaventa
 
 

TvZap, 14.7.2015
Ascolti tv, l’inossidabile Commissario Montalbano vince in replica e sbaraglia la concorrenza
Con oltre 4 milioni di spettatori la fiction di Rai 1 surclassa il film di Canale 5, Tre all’improvviso, che si ferma a 2,5 milioni di spettatori

Prime time Il prime time va a Rai1 e al suo Il commissario Montalbano in replica con la puntata Gli arancini di Montalbano che ottiene uno share del 20.79% pari a 4.178.000 spettatori [...].
Socialscore. Vince negli ascolti, è solido sui social. Niente può arrestare Il Commissario Montalbano che nonostante presenti in replica una delle sue prime avventure televisive e letterarie, Gli Arancini di Montalbano, ha ottenuto la vittoria sul fronte del tubo catodico ma quello che stupisce e che dà il segno della grandezza di questa fiction è la tranquillità con cui presidia la speciale classifica elaborata da TvZap Socialscore che registra il gradimento online. La serie interpretata da Luca Zingaretti è nella top twenty con un trend stazionario.
[...]
Massimiliano Carbonaro
 
 

Blasting news, 15.7.2015
Il Commissario Montalbano, anticipazioni replica puntata 20 luglio 'L'odore della notte'
Ecco la trama della prossima puntata de 'Il Commissario Montalbano', in replica il 20 luglio 2015 alle 21.20 su Rai Uno.

Mentre gli appassionati spettatori sono in attesa dei nuovi attesissimi episodi della stagione 2016, continua su Rai Fiction il ciclo di repliche della serie tv cult, e il prossimo episodio andrà in onda alle 21.30 circa su Rai Uno, con 'L'odore della notte', tratto dal romanzo di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti, che racconta di una nuova indagine del Commissario Salvo Montalbano nella cittadina di Vigata.
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ANSA, 16.7.2015
Montalbano, fine ciak nuovi episodi e boom per repliche
Zingaretti senza rivali nonostante i 16 anni di messa in onda

Roma - Nonostante 16 anni di messa in onda il commissario Montalbano è sempre evergreen. La fiction nata dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri, interpretato da Luca Zingaretti, non conosce rivali e resta una garanzia per Rai1: sono quattro settimane di seguito che il lunedì trionfa come programma più visto in assoluto, le repliche hanno tenuti alti gli ascolti, l'episodio Gli arancini di Montalbano andato in onda il 13 luglio per l'ottava volta, (la prima messa in onda il 4 novembre 2002, la penultima ad aprile scorso), ha ottenuto uno share del 20.79% pari a 4.178.000 spettatori sbaragliando la concorrenza, mentre quello precedente, Il senso del tatto, addirittura il 24,68% di share. Lunedì 20 luglio andrà in onda L'odore della notte del 2002 e lunedì 27 La pista di sabbia del 2008.
Dopo ventisei film tv, prodotti dalla Palomar di Carlo degli Esposti a partire dal lontano 1999, Montalbano si appresta a tornare finalmente con due nuovi episodi, dietro la macchina da presa Alberto Sironi. Sono da poco terminate le riprese a Ragusa de 'La piramide di fango' e 'Una faccenda delicata'. Tra le novità l'arrivo di Sonia Bergamasco nel ruolo della storica fidanzata di Montalbano, Livia. Nelle scorse stagioni abbiamo visto l'attrice in Una grande famiglia come moglie di Cesare Bocci, che in Montalbano ha come sempre il ruolo del vicecomissario e fidato amico di Montalbano Mimì Augello. Nel cast confermato Peppino Mazzato (Fazio) [Mazzotta, NdCFC].
La piramide di fango è tratto dall'omonimo romanzo di Camilleri del 2014. Salvo è angosciato. Ha trascorso una notte insonne pensando a Livia sola a Boccadasse e proprio quando il sonno è giunto a donargli un po' di sollievo, un incubo inquietante lo ha scosso, svegliandolo definitivamente e riportandolo alla triste realtà. È vivo il ricordo della morte di Francois, il bambino che abbiamo conosciuto nel romanzo Il ladro di merendine e che i due avrebbero voluto adottare. Livia è ancora molto provata, nelle sue telefonate con Salvo emerge tutto il dolore e per l'accaduto e il lettore non può fare a meno che provare affetto per lei. Sono giorni duri per il commissario e il cattivo tempo che persiste da molto a Vigàta non allevia di certo il suo stato d'animo. Montalbano riceve da Fazio una chiamata: lo informa della presenza di un cadavere in un cantiere edile: si tratta di Giugiù Nicotra, freddato da un colpo di pistola alle spalle. Il suo corpo viene ritrovato, riverso, in una condotta edificata per le tubazioni d'acqua, un posto angusto e non semplice da raggiungere. Un caso che coinvolge l'intero mondo dell'edilizia e degli appalti pubblici.
L'altro episodio, Una faccenda delicata, è estrapolato da uno dei racconti della raccolta Un mese con Montalbano del 1998. Era il 1994 quando Montalbano debuttava con Andrea Camilleri in libreria imponendolo subito ai lettori con La forma dell'acqua (Sellerio), indagando sul primo omicidio in terra di mafia della seconda repubblica. Sarà poi l'esordio in tv, nel maggio 1999, a consacrarlo come un eroe cult, complici l'interpretazione sanguigna, gli scatti d'ira, il fascino, la stazza di Luca Zingaretti. Da allora la terrazza sull'infinito e la spiaggia di Marinella, l'eterna fidanzata genovese Livia, gli arancini e la pasta 'ncasciata di Adelina, i pizzini minuziosi di Fazio, l'inguaribile passione per l'universo femminile di Mimì Augello, l'irruenza pittoresca di Catarella sono entrati nelle case degli italiani. Ma non solo: in questi anni, il Montalbano tv è stato venduto negli Usa, in Canada, in tutta l'America Latina, in Australia, Francia, Spagna, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, in Ungheria, Slovacchia, Ex Jugoslavia, Albania, Georgia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Galles, Scozia, Romania e persino in Iran. Intanto in autunno Rai1 manderà in onda la seconda stagione de Il Giovane Montalbano con Michele Riondino.
Nicoletta Tamberlich
 
 

ANSA, 16.7.2015
Serravalle Pistoiese
Allo scrittore Diego Cugia il 'Serravalle Noir 2015'. Personaggio simbolo il commissario Montalbano di Camilleri

Sarà assegnato al giornalista e scrittore Diego Cugia, alias Jack Folla, il premio Serravalle Noir 2015. L’iniziativa si svolgerà sabato e domenica a Serravalle Pistoiese. Il personaggio simbolo dell’edizione 2015 è il commissario Salvo Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri e protagonista di molti suoi romanzi di successo e di una seguitissima fiction Rai.
 
 

Qui News Pistoia, 17.7.2015
Noir nel segno di Jack Folla e Montalbano
Il 25 e 26 luglio appuntamento con la nona edizione della rassegna. Il premio 2015 al giornalista e scrittore Diego Cugia.

Serravalle Pistoiese — Il personaggio simbolo dell’edizione 2015 è il commissario Salvo Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri e protagonista di molti suoi romanzi di successo e di una seguitissima fiction Rai. E "Il commissario Montalbano sul… Montalbano" è il titolo della retrospettiva a cura dell’Associazione Giallo Pistoia che apre la rassegna, sabato 25 alle 21 (Loggiato chiesa di San Michele). A seguire, "Spazio Noir Fumetti" a cura dell’Associazione Fumetti&Cartoons di Pistoia e "Storie gialle targate Disney: arriva il commissario Topalbano" a cura di Paolo Romboni e Igor Beneforti.
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Per informazioni si possono contattare i numeri 0573.7917208 e 0573.917204.
 
 

Corriere Quotidiano, 17.7.2015
Il Comune è set della serie
Montalbano, il regista diventa cittadino onorario di Vittoria

Alberto Sironi, regista della fiction televisiva "Il commissario Montalbano" diventera' cittadino onorario di Vittoria (Ragusa), uno dei set della serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. la cerimonia si terra' lunedi' nella chiesa di Sant'Antonio Abate, in via Palestro. Durante la serata nel corso della quale il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia conferira' l'onorificenza, verranno proiettate le immagini degli episodi con ambientazioni girate nella citta' e inediti 'back stage' con gli attori vittoriesi scritturati per l'occasione.
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 21.7.2015
Montalbano vince gli ascolti della serata
La puntata L'odore della notte in replica lunedì sera registra ascolti per 4.202.000 (23,25%)

La puntata in replica "L'odore della notte" de Il commissario Montalbano andata in onda lunedì sera su Raiuno è stata vista da 4.202.000 spettatori con il 23,25% di share. Montalbano non accenna a decrescere battendo così le altri reti generaliste.
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Tv Spielfim, 22.7.2015
Commissario Montalbano: Eine Stimme in der Nacht
Krimi, I 2013
Originaltitel: Il commissario Montalbano: Il sorriso di Angelica
 
 

La Repubblica, 22.7.2015
Ragusa, tra il barocco e le spiagge la golosa terra di Montalbano

La casa del Commissario Montalbano ha la terrazza più piccola di quello che la Rai ci mostra ogni lunedì sera, una balaustra meno importante e decisamente troppa gente appoggiata al muro di cinta a godere la brezza della sera. Ma il mare di Punta Secca al tramonto è proprio quello che accarezzano gli occhi di Luca Zingaretti, così come identico deve essere l'odore degli arancini della rosticceria a lui intitolata che si trova un paio di traverse più in là.
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Donatella Chiappini
 
 

LetteraDonna, 23.7.2015
L'attrice con la musica nella voce
Tra teatro e cinema: intervista a Sonia Bergamasco, futura inteprete della fidanzata del commissario Montalbano e prossima protagonista del nuovo film di Checco Zalone.

Sonia Bergamasco, una delle attrici più brave in Italia, con il mito di Monica Vitti e una presenza scenica unica, si racconta in un’intervista a Letteradonna.it.
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Sul piccolo schermo, invece, sarà Livia, la fidanzata del Commissario Montalbano, parte che ha affrontato con «verità, intensità e ironia».
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D: Sarà il nuovo volto della fidanzata del commissario Montalbano. Com’è andata? La sua Livia riuscirà a tenere a bada Salvo?
R: L’anima de Il Commissario Montalbano non cambia, non ho trasformato quello che è già nelle pagine dei libri di Camilleri e nella scrittura di scena, che è già stata magnificamente impostata in tanti anni di lavoro. Ho accettato con entusiasmo di essere Livia e di avere la possibilità, condivisa con il regista e Luca Zingaretti, di raccontare con intensità, verità e ironia questo rapporto speciale tra due persone.
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Paola Medori
 
 

La Repubblica (ed. di Roma), 24.7.2015
"Il casellante" la microfavola di Camilleri
Giardini della Filarmonica Via Flaminia 118, stasera alle ore 21.30, tel. 06-3210410

Andrea Camilleri ha anche deviato dal naturalismo e s'è avvicinato, con le sue Metamorfosi , al genere fantastico delle fiabe, per dare risalto al "trinomio popolo-arcaicità-magia".
Una di queste sue microfavole s'intitola Il casellante, e vi ricorre la memoria di certi viaggi in treno con la sosta per il bagno a mare. Il Teatro Stabile di Catania diretto da Giuseppe Dipasquale realizza questa tappa sulla scena, con la struttura di un melologo, fondendo recitazione e musica, con l'attrice Valeria Contadino nel ruolo di voce narrante alternata al canto di Mario Incudine (nella foto), autore delle musiche, col supporto sonoro anche di Antonio Vasta e Antonio Putzu. Viene rappresentato un Camilleri la cui cifra è la brevità, e il legame con una terra meravigliosa, coi miti, con l'arretratezza della prima metà del ‘900.
(r.d.g.)
 
 

AnconaToday, 24.7.2015
Tespi, Ascanio Celestini in prima regionale a Maiolati con "Niccioleta", 28 luglio 2015
Presso Parco Colle Celeste

Martedì 28 luglio T.E.S.P.I., festival di teatro sociale promosso da ATGTP, Fondazione Primo Maggio e AMAT, che in occasione del 70° della Liberazione ha quest’anno forma di Festival della Resistenza, si sposta a Maiolati Spontini per due appuntamenti.
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Serata a Maiolati Spontini per la prima regionale dello spettacolo di Ascanio Celestini Niccioleta (ore 21.30 al Parco Colle Celeste, posto unico euro 10). Da un'idea di Andrea Camilleri, Celestini racconta la storia dell’eccidio di Niccioleta, cittadina mineraria della Toscana, in cui il 13 giugno 1944, i reparti nazisti che l’avevano invasa fucilarono 6 di quelli che si erano ribellati per difendere il loro lavoro furono fucilati dietro il forno della dispensa del villaggio, mentre un settimo riuscì invece a scappare nascondendosi nella boscaglia grazie a un attimo di distrazione del fascista di guardia. Dei 150 operai deportati a Castelnuovo di Val di Cecina, 77 furono giustiziati sulla strada per Larderello, 21 mandati nei campi della Germania e gli altri vennero infine liberati.
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Informazioni, programmi dettagliati e prenotazioni: ATGTP (tel. 0731/86634 e 0731/56590) www.atgtp.it e AMAT (tel. 071/2075880) www.amatmarche.net. I biglietti per “Niccioleta” di Ascanio Celestini (posto unico euro 10) sono in vendita nei canali AMAT/Vivaticket e la sera di spettacolo al Parco Colle Celeste di Maiolati. In caso di maltempo lo spettacolo di Celestini sarà trasferito in teatro.
 
 

Cultura e Culture, 24.7.2015
Il Commissario Montalbano: dai libri al film
“Il Commissario Montalbano” è un caso raro in cui libri e film non si contrastano a vicenda, vediamo perché.

Neppure “Caronte”, l’ondata di caldo torrido che riporta alla mente inquietanti memorie di origini mitiche, ha fermato lo sfolgorante successo della serie tv “Il Commissario Montalbano”. Il bello è che non stiamo parlando di prime visioni, ma di repliche, anzi, di “repliche replicate” innumerevoli volte. Il settimanale Tv Sorrisi & Canzoni riporta una media di cinque milioni di spettatori a settimana incollati al televisore per seguire le indagini siciliane più famose al mondo. Non solo: “Il Commissario Montalbano” è un caso felicissimo in cui libri e film non si contrastano a vicenda, entrambe opere di alto livello artistico, stilistico e interpretativo. Non ci sono vinti, solo vincitori e i confronti non tengono, data l’accuratezza di ogni singolo dettaglio nei film e nei romanzi. Molte sono le differenze tra il protagonista descritto da Andrea Camilleri e quello che vediamo nella fiction, a partire dall’aspetto fisico: il primo è paffuto, avanti negli anni, dotato di un bel paio di baffi e di una folta capigliatura, il secondo è più giovane, affascinante, atletico, completamente calvo (questo particolare conferisce charme a molti uomini e le donne lo sanno), ma tutti e due, il Salvo letterario e quello televisivo, si completano, sono le facce della stessa medaglia, proprio come i romanzi e i film. Per creare il suo personaggio più famoso, Andrea Camilleri si è ispirato a un grande attore e regista italiano, Pietro Germi (1914-1974), in particolare al suo aspetto nel film “Il Ferroviere” (1956), da quest’ultimo interpretato e diretto. Questa diversità tra Zingaretti e il modello di riferimento Germi si vede, è ovvia per i fans del commissario, ma non si percepisce, a un livello più profondo, nello slittamento tra libri e film; insomma non rappresenta un ostacolo, anzi, viene tacitamente accettata dal lettore/spettatore, quasi non esistesse.
Per quale motivo? Perché le indagini di Salvo Montalbano hanno questo seguito enorme? Potremmo continuare: per quale ragione non si trovano difetti nelle storie narrate e trasposte? Come mai il pubblico è così appassionato da rinfocolare questo amore a ogni nuova replica (per non parlare delle prime televisive)? Facciamo un salto nell’immaginaria Vigata e cerchiamo di capirlo:
1. Salvo Montalbano e i suoi uomini sono integerrimi, onesti, tutti d’un pezzo. Di questi tempi non è una cosa da niente. Ci dimostrano che è possibile rimanere incorrotti in un mondo corrotto, in una Sicilia meravigliosa ma incatenata ai problemi e ai pregiudizi.
2. Il nostro commissario non è un eroe senza paure e dubbi, ma un uomo che vive e agisce nonostante questi. Ha un carattere forte, a tratti ribelle (emblematico è il rapporto con le figure politiche e con quella, molto attenta alla forma e all’apparenza, del questore), ma non si fa trascinare dalla rabbia, né bloccare dall’incertezza o dai propri limiti. E’ un personaggio che vive nel qui e ora, totalmente concentrato nel caso che vuole risolvere.
3. Il suo metodo ricorda molto quello dei celebri Maigret, Nero Wolfe o Poirot: niente effetti speciali, pochissima tecnologia (ricordate il film “Il Ladro di Merendine” in cui Montalbano si fa dare una videocamera per registrare una confessione e, puntualmente, sbaglia nel premere il tasto per la registrazione?) ma moltissimo intuito e una grande capacità di ragionamento e analisi.
4. Le indagini del commissario siciliano non hanno l’unico, ovvio scopo di catturare i criminali, ma sono una sorta di raffinata inchiesta psicologica sull’essere umano in bilico tra bontà e malvagità, sul mondo e le sue continue, eterne degenerazioni. Nella cittadina di Vigata è racchiuso un microcosmo che è specchio della nostra reale quotidianità.
5. La splendida Sicilia, terra di passioni e misteri, è descritta in tutte le sue mille sfumature e l’uso del dialetto conferisce realismo e vivacità sia ai romanzi che ai film.
6. Le storie non sono mai banali e nulla è come sembra. Odio, amore, gelosia, rabbia, rivalsa sono solo alcuni dei sentimenti che rappresentano quasi dei “personaggi” senza corpo né voce”, ma in grado di conferire a ogni vicenda una particolare e indimenticabile caratterizzazione.
7. “Il Commissario Montalbano” ha dei “padrini letterari” che lo hanno tenuto a battesimo e alcuni li abbiamo già citati, però è unico e irripetibile, dotato di una personalità propria e ben definita. E’ diventato egli stesso un modello a cui ispirarsi.
8. Sia i romanzi che la serie tv sono frutto di un lavoro lungo, paziente e, per questo motivo, si fanno sempre e giustamente attendere. Tutto il contrario, verrebbe da dire, di un certo tipo di televisione (ma anche di letteratura) che punta troppo sulla quantità e sul presenzialismo a tutti i costi e poco sulla qualità.
9. Montalbano è un italiano al 100% e così il suo autore. In ogni storia ritroviamo l’essenza dell’italianità e così nei personaggi (il nostro Salvo, poi, è una buona forchetta e i piatti che gusta sono intriganti esempi della cucina italiana che ci invidiano nel mondo). I vizi e le virtù degli italiani sono narrati senza cadere in facili stereotipi, ma scavando nell’animo di un popolo e di una terra ricchissimi di Storia e tradizioni.
10. Salvo Montalbano è una figura rassicurante: il buon senso e l’intelligenza che lo contraddistinguono ci fanno pensare che il male possa essere battuto, i cattivi sempre scovati e ricacciati dove non possono nuocere. In un’epoca incerta come questa è molto più di una consolazione.
Francesca Rossi
 
 

TvZap, 24.7.2015
Il commissario Montalbano, Salvo alle corse dei cavalli con ‘La pista di sabbia’
Nuovo film tv in replica delle avventure del poliziotto con il volto di Luca Zingaretti lunedì 27 luglio alle 21.10 su Rai1

Lunedì 27 luglio alle 21:20 su Rai1 per il ciclo di repliche dedicate a Il commissario Montalbano, il poliziotto più amato della tv, è il momento de La pista di sabbia, altro film-tv tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore.
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Il Venerdì, 24.7.2015
Come Montalbano, l'investigatore di Antonio Manzini diventa fiction
Ma questo è un donnaiolo, mena le mani e non è un gourmet
Intanto l'autore sforna il nuovo romanzo. Lo abbiamo incontrato
Schiavone, sono e vado anch'io in tv

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I numeri parlano chiaro, tanto che a Schiavone si guarda come a un nuovo Montalbano. Anche se i due personaggi sono agli antipodi: se Montalbano ce lo godiamo anche per il calore dei suoi paesaggi mediterranei Schiavone si muove nelle algide, innevate atmosfere del profondo Nord, se Montalbano ama il buon cibo, è restio alla violenza e tenta - non sempre riuscendoci - di rimanere fedele alla sua compagna di una vita, Schiavone non mangia quasi mai, mena le mani e l fascino delle donne non resiste.
Camilleri e Manzini, però, sono legati: Manzini è stato allievo di Camilleri all'Accademia d'Arte Drammatica. I due sono sempre rimasti in contatto, tanto che a giugno scorso è stato proprio Manzini a dialogare di storie con Camilleri all'interno del festival palermitano Una marina di libri. Anche Schiavone inoltre, come già Montalbano, sta per diventare una serie tv per la Rai, che andrà in onda l'anno prossimo.
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Antonella Lattanzi
 
 

Velvet Cinema Italia, 25.7.2015
Il giovane Montalbano 2: dal 21 settembre su Raiuno

L’annuncio è arrivato tramite Twitter proprio oggi, 25 luglio, da un elettrizzato Alessio Vassallo: “Abbiamo la data! 21 settembre Rai uno. Il Giovane Montalbano 2“. Ebbene sì, finalmente si conosce il giorno di debutto della seconda stagione di questa fiction prodotta dalla Palomar di Carlo degli Esposti e molto apprezzata dal pubblico (che realizza anche Il Commissario Montalbano). Il protagonista è ancora Michele Riondino nei panni del giovane Salvo Montalbano e anche Vassallo fa parte del cast insieme ad Andrea Tidona, Beniamino Marcone e Sarah Felberbaum. Tutti confermati, dunque.
I nuovi episodi – 6, per l’esattezza – sono state realizzati fra settembre e gennaio 2015; non si sa nulla circa gi sviluppi narrativi ma la firma di Andrea Camilleri è senza dubbio una garanzia. Fra le altre location, tutte dislocate ovviamente in Sicilia, anche Scicli, piccolo centro nella provincia di Ragusa, ai piedi delle grotte di Chiafura.
Nella cava di San Bartolomeo, a pochi metri dalla chiesa più bella della città, è stata girata la scena relativa al ritrovamento di un cadavere e, quel giorno, una scia di sangue ha percorso tutta la gradinata… Segno che, ancora una volta, Montalbano e i suoi si troveranno a indagare su una serie di casi a dir poco scottanti. Vassallo, che interpreta Mimì, qualche tempo fa nel corso di un’intervista a Repubblica ha definito “soddisfacente e stimolante” quest’esperienza: “abbiamo girato per sei mesi, da settembre e fino al 9 marzo per tornare presto sugli schermi e raccontare altre indagini del Commissario in giovane età. Ogni storia poi, porta la firma di Camilleri…“. Non resta che attendere il giorno esatto in cui l’estate lascerà il passo all’autunno, dunque!
 
 

Le Monde, 25.7.2015
L’Europe des séries (2/6)
L’Italie: la force de la tradition
Les Anglo-Saxons ont acquis un savoir-faire indéniable dans le domaine des séries. De nombreux pays européens entendent faire de même. Comment s’y préparent-ils? Réponse avec Luca Milano, directeur adjoint de la fiction au sein de la RAI, le groupe de chaînes publiques italiennes.

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La production de séries policières reste-t-elle importante?
Oui, avec des thématiques qui ont sensiblement évolué, dernièrement. Tout en gardant la forme du polar, nous traitons aujourd’hui de sujets très actuels comme la Mafia, sur laquelle nous avons lancé plusieurs projets. Sur RAI1, à la rentrée, nous diffuserons une création originale de douze épisodes, «La Catturandi», titre qui renvoie à l’équipe de police de Palerme spécialisée dans la recherche des grands mafieux en fuite. En octobre, nous programmerons la mini-série «Sotto Copertura» («sous couverture»), une reconstitution fictionnelle de l’enquête policière bien réelle qui mena à l’arrestation du chef de la Camorra, Antonio Iovine, en 2010. Un sujet aussi fort que «Gomorra», à mon sens, mais conçu pour un public plus large.
Nous créons ainsi quatre ou cinq séries policières par an. Mais je dois dire que notre succès le plus incroyable reste la série policière «Commissaire Montalbano», adaptée des livres d’Andrea Camilleri. Elle a beau avoir vu le jour en 1999, le public est là, inchangé, même au dixième passage d’un épisode! Sur cette base, nous lancerons à l’automne «Le Jeune Montalbano», une nouvelle série sur les débuts de ce commissaire sicilien, nouvellement nommé chef de la police: après sa présentation en avant-première au festival Série Series à Fontainebleau, ce sera un titre phare de notre offre de rentrée.
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Martine Delahaye
 
 

La Sicilia, 26.7.2015
«Il mio giovane Montalbano dai rapporti emotivi più complessi»
Festival di Marzamemi. Tavarelli ha presentato il film "Una storia sbagliata". La serie tv in onda a settembre

[...] Gianluca Tavarelli regista torinese adottato da ROma e attratto dalla Sicilia: a Palermo ha girato "Borsellino", nel Ragusano le due serie tv de ""Il giovane Montalbano" - la seconda in onda il 21 settembre su Raiuno [...].
Come si trova con la serialità tv?
«Montalbano parte dagli scritti di Camilleri: storie che hanno forza e intelligente ironia. Questa serie è più maura rispetto all'altra. Qui i personaggi si conoscono già e ci occupiamo di gialli, di rapporti emotivi più complessi. Tutti gli esterni sono stati fatti tra Scicli, Ibla, Donnalucata. La gente dei luoghi dice che c'è il Montalbano con Zingaretti e quello finto... potrei riferire un sacco di aneddoti».
Rivedremo quindi Michele Riondino e Sarah Felberbaum con Alessio Vassallo, Alessio Piazza e poi tanti altri attori siciliani per ben 140 ruoli.
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Maria Lombardo
 
 

Giornale di Sicilia, 26.7.2015
Ambiente
Scala dei Turchi simbolo Fai dei luoghi del cuore

Realmonte. Il commissario di Vigata Salvo Montalbano di intuito ne avrà tanto, ma non sa leggere nel futuro. Suo padre, Nenè Camilleri, invece sì. E così quando qualche anno fa si mise a raccontare della sua giovinezza, si soffermò su un tratto di mare: «Ho tanti luoghi del cuore soprattutto nella mia Isola. Penso alla mia amata Scala dei Turchi con la sua luce irreale...». Camilleri ricordava nuotate e tuffi dalla marna bianca scalata dai mori, e che guarda al mare africano. Parlava di un luogo scoperto dai più imprepidi ragazzi marinisi (abitanti di P. Empedocle) che se ne erano appropriati pur essendo la Scala dei turchi in territorio di Real monte.
Camilleri scrittore ed anche veggente. Questo luogo magnifico, infatti, oggi fa parte dell'"album di famiglia" del Fondo Ambiente Italiano che, a dieci anni dal suo primo censimento, ha raccolto e messo in fila 138 siti nel libro "I luoghi del cuore" (prefazione di Andrea Carandini e testi curati da Federica Armiraglio). «Il volume - dice Giuseppe Taibi del Fai di Agrigento - ha due parti. Una riguarda le strutture, l' altra i luoghi. Quest' ultima sezione eleva la Scala dei Turchi a simbolo dei «Paesaggi del cuore», ovvero uno scorcio del Paese cui, secondo gli italiani di oggi, non dovranno rinunciare gli italiani di domani. Quelli che devono essere consegnati alle generazioni future perché hanno un valore simbolico ed emozionale inestimabile. Sono state oltre un milione le segnalazioni. Ne è venuto fuori un elenco di tesori dimenticati ed una campagna fotografica condotta da otto fotoreporter a corredo di 300 pagine di "grande bellezza" che rende conto dell'"Italia da salvare scelta dagli italiani" . Il Fai ha già messo gli occhi sulla Scala dei Turchi, mettendo a disposizione un fondo di trentamila euro destinati alla demolizione degli scheletri di villette ed un albergo. Ma poi sono stati abbat tuti dagli stessi proprietari.
La stessa somma è stata ora consegnata al sindaco per demolire l' ultimo ecomostro della zona: un fabbricato che si trova sul costone di marna bianca, costruito in ferro ed eternit e poggiante su un basamento in cemento armato che deturpa significativamente la scogliera. Il Comune di Realmonte interverrà per la bonifica dell' area, che ha acquisito, realizzando un belvedere con una staccionata in legno e panchine in legno e pietra. Restituendo la zona al suo splendore. Ed alle nuotate di Salvo Montalbano.
Alfonso Bugea
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 26.7.2015
"Io, Sciascia e Guttuso La mia Sicilia dei maestri"

Ma che cos'è questa Sicilia, se non il «cuore irradiante e ispirante delle opere di ogni scrittore siciliano»? Che cos'è quest'Isola che «sempre apre alla comprensione del mondo»? E la letteratura che si è sviluppata lungo le sponde mediterranee (con le sue «domande grandi», per dirla con Bufalino)? È luce tra le menzogne della notte? È «il più breve e il più bel cammino » - risponde Jean Noel Schifano - per capire qualcosa di questo pianeta.
Intellettuale e scrittore francese, traduttore delle opere di Leonardo Sciascia e, tra gli altri, di Umberto Eco e Italo Svevo; innamorato del Meridione (ha diretto l'Istituto francese di Napoli), Schifano, classe 1947, racconta la «sua» Sicilia: quella di un paese dell'entroterra – Serradifalco – dov'è nato suo padre e dov'è nato anche Candido Munafò, il personaggio «più autobiografico» di Sciascia, suo secondo padre.
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Quando ha capito veramente la natura del rapporto che lega la Sicilia ai suoi artisti?
«Leggendo Questa Sicilia di Sebastiano Aglianò, che Sciascia m'ha fatto scoprire e comprare ad un ottimo prezzo in un antiquario di via dell'Anima, scendendo da Clerici e uscendo dai suoi quadri di struggente bellezza. Senza dire quanto le opere di Guttuso e di Bruno Caruso mi abbiano sconvolto: grande sempre è la Sicilia che secerne tali artisti. Altro libro, bibbia laica d'infinita intelligenza: Pirandello e la Sicilia di Sciascia. E poi De Roberto, Verga, Brancati, Vittorini, Buttitta, Consolo, Lampedusa, D'Arrigo e, fra i più giovani, Vasta, Schillaci, Catalano».
Non ha citato Camilleri.
«È un vero fenomeno, ma un fenomeno sarà destinato ad iscriversi nella durata? Lo spero perché Camilleri è, a volte, un ottimo scrittore. Sciascia mi diceva che se avesse voluto avrebbe scritto un romanzo al mese. Me lo diceva con una certa ironia. Ma Camilleri è il contrario di Sciascia e viceversa. Sciascia, che non avrebbe mai voluto essere Camilleri, mi diceva appunto nella sua prima intervista di essere troppo letterato per mettersi a giocare con la letteratura. Era scrittore di "cose", non di "parole"».
Salvatore Falzone
 
 

Elisa Viihde, 27.7.2015
Nuori Montalbano (12)
Yle TV1
29.07.2015 22:05
110 min

Kausi 1, 3/6. Paluu perusasioihin. Mimì Augello astuu palvelukseen. Kahden poliisimiehen välillä lyö ensin kipinää. Onko tulokkaassa ainesta? Montalbano uppoutuu nuoren tytön kaappaukseen, jolla on kauaskantoisia seurauksia.
 
 

Teleboy, 27.7.2015
20:15 - 22:15 Uhr | Kriminalfilm
Commissario Montalbano - Im Spiegelkabinett
Die Sendung ist schon vorbei.

Nach den Bestsellern Andrea Camilleris: Commissario Montalbano, die herrlich italienische Mischung aus Sherlock Holmes und Kurt Wallander. Diesmal beschäftigen den temperamentvollen Ermittler zwei Bombenanschläge.
Italien, 2013
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 27.7.2015
Montalbano torna… in edicola!
Il 27 luglio l'ultima puntata della serie sul Commissario più amato, ma l'estate la possiamo trascorrere comunque in sua compagnia. Coi libri di Andrea Camilleri in edicola con Sorrisi

L'ultima puntata delle avventure del Commissario Montalbano va in onda il 27 luglio alle 21.10: si conclude così il ciclo di repliche con La pista di sabbia, un episodio andato in onda per la prima volta nel 2008.
Se le indagini televisive di Salvo Montalbano (interpretato da Luca Zingaretti) vanno in vacanza, non si può dire lo stesso dei libri: quest'estate infatti potrai acquistare, tutti i giovedì insieme alla tua copia di Tv Sorrisi e Canzoni, un libro del commissario a un prezzo bassissimo: solo 5 euro!
La raccolta dei testi di Andrea Camilleri è iniziata il 23 luglio e prosegue fino al 20 agosto.
Ecco le date di uscita:
23 luglio - Un mese con Montalbano
30 luglio - Gli arancini di Montalbano
6 agosto - La paura di Montalbano
13 agosto - La scomparsa di Patò [Sic!, NdCFC]
20 agosto - Il tailleur grigio [Sic!, NdCFC]
Paola Toia
 
 

TvZap, 28.7.2015
Ascolti tv, in replica Il Commissario Montalbano stravince, sui social è Temptation Island mania

Luca Zingaretti nei panni del Commissario più famoso della tv italiana fa segnare oltre 4 milioni di telespettatori mentre il film di Canale 5, anche questo in replica, Prima o poi mi sposo si è fermato a 2,2 milioni.
Prime time Il Commissario Montalbano su Rai1 vince ancora una volta la prima serata tv nonostante l’ennesima replica. Il poliziotto interpretato da Luca Zingaretti ha ottenuto 4 milioni 309 mila spettatori con il 22.21% di share, risultando il programma più visto della giornata.
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Massimiliano Carbonaro
 
 

Comune di Vittoria, 28.7.2015
Cittadinanza onoraria al regista Alberto Sironi

Dalle “Terre di Montalbano” un riconoscimento ad Alberto Sironi.
Testimonial d'eccezione la principessa Esther Kamatari, membro della famiglia reale del Burundi e dal 1970 in esilio a Parigi, dove si è affermata come top model ed ha iniziato un'intensa attività umanitaria a favore delle donne e degli orfani del suo paese, il regista della fiction tv “Il commissario Montalbano”, Alberto Sironi, ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Vittoria.
Un riconoscimento che dalle “Terre di Montalbano” vuole testimoniare il grande apporto che il noto commissario, nato dalla penna di Andrea Camilleri, ha dato a dei luoghi che racchiudono grandi tesori d'arte, quali il Barocco e il Liberty, o spiagge incontaminate dalla selvaggia bellezza. Tesori che le indagini di Salvo Montalbano, Mimì Augello e Pippo Fazio hanno svelato, man mano che le varie vicende si dipanavano sugli schermi televisivi nazionali, e non solo: Palazzo Beneventano, a Scicli, sede del Commissariato di Vigata; la casa di Montalbano, con la splendida verandina a mare, sotto il faro di Punta Secca; il Duomo di Ragusa Ibla, diventato la Chiesa madre di Vigata; il castello di Donnafugata, residenza blindata di don Balduccio Sinagra, con il suo particolare labirinto; Palazzo Villalba, a Vittoria, casa del preside Burgio; o, sempre a Vittoria, Piazza San Giovanni; l'antica fornace del Pisciotto, a Sampieri, “a mannara”; l'antico Circolo di conversazione di Ragusa Ibla, teatro delle accanite partite a poker del dottor Pasquano.
Un elenco che potrebbe risultare molto lungo, a testimoniare un patrimonio d'arte che le “terre iblee” custodiscono da sempre e che Alberto Sironi ha rivelato, scegliendole come location per i numerosi episodi con protagonista Montalbano, entrato ormai a far parte della loro quotidianità: sembra quasi di trovarcelo accanto mentre attraversiamo le piazze delimitate da palme secolari o costeggiamo le spiagge dorate della costa iblea.
Sironi ha creato un legame magico e indissolubile tra la nostra terra e Montalbano e lo ha fatto da maestro qual è, lasciando parlare i luoghi, che sembrano cuciti addosso al funzionario di polizia più amato dagli italiani.
Vittoria e gli iblei sono, ormai da quindici anni, i luoghi di Montalbano: le nostre chiese, i nostri palazzi nobiliari, il litorale sabbioso, i carrubi, i muretti a secco, il verde degli altipiani, lo splendore di Ibla, la sontuosità di Modica e Scicli sono diventati un tutt’uno con la fiction televisiva.
E oggi, grazie al nuovo aeroporto di Comiso, sono luoghi facilmente raggiungibili da ogni dove.
Come ha ricordato Andrea Sironi, subito dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, “Montalbano ha dato tanto a questa terra, ma anche questa terra ha dato molto a Montalbano”.
Salvatore Genovese
addetto stampa Comune Vittoria

 
 

TvBlog.it, 28.7.2015
Fiction italiane, novità: Marco Bocci ne Il giustiziere, Dario Argento gira Suspiria de profundis

Il commissario Montalbano: nei nuovi film tv che andranno in onda su Raiuno nel 2016, oltre all'ingresso di Sonia Bergamasco nei panni di Livia, ci sarà anche quello di Polpetta, una cagnolina di 5 anni e di 7 chili di peso, che interpreterà il ruolo di Selene. (Fonte Tv Sorrisi e Canzoni)
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Mr. Odo
 
 

LetteraDonna, 28.7.2015
La parità non passa dalle corna

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D: Nel documentario Andrea Camilleri – Il maestro senza regole ha seguito i ricordi del papà del Commissario Montalbano. Che cosa le ha lasciato questo grande siciliano?
R: È stata un’esperienza che mi ha cambiata, di quelle che, per alcuni aspetti, ti conducono a un punto di non ritorno. Da un punto di vista personale mi ha fatto ritornare alle origini. Camilleri mi ha ricordato chi ero perché lui ha questa grandissima capacità di farti essere te stessa, perché non ti giudica. È un uomo molto libero che ha vissuto la vita pienamente senza giudicarsi e senza giudicare gli altri, senza preconcetti e pregiudizi. Mi ha insegnato tutto questo.
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Paola Medori
 
 

teXXas, 30.7.2015
heute, 22:30 Uhr - 00:25 Uhr | SAT.1 Emotions
Commissario Montalbano
Die Form des Wassers, Serie, I 2000
 
 

Directv, 31.7.2015
Il commissario Montalbano (Canal 766)

Una adaptación de las novelas policíacas del escritor italiano Andrea Camilleri sobre las aventuras del detective siciliano, el Inspector Montalbano.
 
 

tele.at, 31.7.2015
SAT.1 emotions
Freitag, 07.08.2015
02:25 bis 04:05
Sonstiges
Commissario Montalbano
I 2000

2. Staffel, Folge 2: Commissario Salvo Montalbano ist überrascht, als ihn der flüchtige Mafia-Killer Tano u Greco um seine Verhaftung bittet, aber Tano fürchtet die Mafia mehr als die Polizei - mit Recht, denn wenig später wird er erschossen. Was zunächst nach einem typischen Rachemord der kriminellen Auftraggeber inklusive dunkler Waffengeschäfte aussieht, entwickelt sich zu einem weitaus komplizierteren Fall.
 
 

succedeoggi, 7.2015
“La relazione" e "La giostra degli scambi”
Camilleri uno e due
Perché i romanzi che Camilleri pubblica con Mondadori sono futili e di poco peso mentre quelli che pubblica con Sellerio sono sempre azzeccati? Illazioni su un grande della scrittura

Scrivo in prima persona nella presunzione, che non è poi così esagerata, che migliaia e migliaia di lettori siano d’accordo. Inoltre l’uso del noi è ormai annebbiato, vetero-giornalistico se vogliamo, oppure di sapore papale (lo stesso pontifex Francesco non è ligio alle regole). Se afferro un libro il cui autore è Andrea Camilleri, non solo non ho dubbio alcuno, ma sono contento di gustarmi pagine bellissime, senza aspettarmi alcun “tradimento” – leggasi cedimento – all’angolo. A patto però che il libro sia di formato piccolo, copertina blu e il basso la scritta “Sellerio editore Palermo”.
Se invece ho tra le mani un libro del medesimo autore, che però è edito dalla Mondadori, sono consapevole di trovarmi davanti a un romanzo di serie B, sia pure con scrittura corretta, levigata (fin troppo) e con una trama che talvolta è tirata come un elastico, a rischio grande di banalità inventiva. Insomma, un giallino che, se a Segrate lo porta uno senza raccomandazione in tasca glielo tirano indietro. O, come spesso accade, non ha manco uno straccio di risposta. L’ultima riprova è La relazione, edito appunto da una Mondadori (177 pagine, 17 euro) in attesa di diventare un pachiderma di carta con l’incorporazione della Rizzoli. L’autore è ovviamente Camilleri.
Quest’opera, che si svolge attorno al quartiere Prati di Roma (ove l’autore abita, peraltro), ha come protagonista il timido e rigoroso Mauro Assante, incaricato di redigere una relazione delicatissima su un gruppo bancario prima dell’esame finale (il rischio è il commissariamento) da parte delle massime autorità. Mauro, pignolo, abitudinario, scrupoloso, si trova a vivere e a lavorare da solo perché la moglie è in montagna a causa della salute cagionevole del figlio. Prima riceve una stonata telefonata da un gruppo editoriale: inesistente, come si appurerà. Poi suonano alla porta. Si presenta una donna attraente, Carla. La quale, astutamente ammette che ci dev’essere stato un equivoco. D’altra parte, aggiunge, è stata proprio l’agenzia di escort per cui lavora a fornirgli le coordinate giuste. Mauro la reincontrerà, deciso a scoprire l’autore dello “scherzo”.
Intanto da dietro i vetri delle finestre continua ad accorgersi della presenza di un giovanotto con grandi baffi. Ingenuo lo è, e non poco, Mauro Assante, ma fiuta una sorta di complotto. L’errore che compie è quello di fidarsi di Carla, della quale subisce uno stordente fascino, in una foresta di sensi di colpa coniugali. Carla promette e non mantiene, salvo rimettersi in scena, simulando la casualità. E lui ci crede, eccitato da questa caccia al tesoro, anzi di segreti. E poi la bella Carla fa rimescolare il sangue di un uomo il cui metabolismo di “fimminaro” è decisamente a passo ridottissimo. Il titolo del romanzo ha un significato duplice: relazione bancaria e relazione amorosa.
A questo punto – evito accuratamente di accennare al finale, come si conviene – la domanda principe è la seguente: perché Camilleri, straordinariamente prolifico, avverte il bisogno di imbastire libri «d’invenzione romanzesca che come tale vanno letti» (leggasi nella nota finale) quando, oltretutto, in molte occasioni, ha sempre confessato di non possedere l’arte della fantasia pura, affidandosi semmai a un “gnommero” (termine romanesco usato da Gadda per indicare garbuglio, intrigo) di vicende tutte ben incastrate? Perché, caro dottor Camilleri, fa uscire la sua penna da quel meraviglioso triangolo ragusano dove si muove così bene il commissario Montalbano assieme alla sua famiglia di sbirri e di siciliane adoranti?
Non voglio ricorrere alla psicoanalisi, verso la quale nutro una certa diffidenza. Possono bastare la logica, il conoscere o intuire certe cose, o il sano e intramontabile buonsenso. Io credo che Camilleri (il cui primo libro ha dovuto aspettare dieci anni prima di essere pubblicato), coltivi, forse ossessivamente, come modello Georges Simenon. Questi si divideva tra i racconti-inchiesta di Jules Maigret ( in tutto sono 76) e quelli senza il commissario parigino, i cosiddetti “roman-roman”. Noto perché padre di Maigret, Simenon è diventato scrittore straordinario (André Gide sosteneva che era tra i più grandi romanzieri viventi) con opere non strettamente poliziesche (ne avrebbe scritte quasi 300: “formidable!”, “extraordinaire!” dicevano e dicono a Parigi, e non solo nella “douce” Francia). L’altra faccia romanzesca del narratore franco-belga conteneva la capacità di uno scavo psicologico tratteggiato anche in un capoverso o addirittura in cinque-sei parole. Una pennellata da grande artista. Operazione che non riesce proprio a Camilleri: le sue operette mondadoriane, grazie al suo nome, compaiono una, due volte al massimo nelle classifiche dei libri più venduti: che saranno anche approssimative, ma a volte c’azzeccano.
Dottor Camilleri, rimanga nella sua Sicilia (lei si è definito «italiano nato in Sicilia»), sia fiero della sua ostinazione nell’impasto lessicale che pende verso l’agrigentino, come del resto quello di Luigi Pirandello che scrisse direttamente Liolà nel dialetto di Girgenti, quello più deputato al paragone con l’idioma italiano. Sia con Montalbano sia con libri a carattere storico (Il birraio di Preston è entrato in cinquina al premio Strega, se ricordo bene). Ha fatto benissimo a non dare retta al suo amico Leonardo Sciascia, scettico su quella parlata, quando controbatté: «Magari hai ragione tu, ma io insisto, a costo di avere solo decine di lettori». Le centinaia di migliaia di copie vendute a ogni uscita di “un Montalbano” gli hanno reso giustizia. Camilleri si distanziava da Sciascia parlando di “dialettitudine”, mentre il “maestro di Regalpetra” preferiva discettare sulla “sicilitudine”. E a proposito di opinioni isolane, va ricordato che il premio Nobel Pirandello sosteneva che di una parola la lingua italiana ne spiega il significato, mentre il dialetto va più in profondità perché ne esplora il sentimento.
Gentile e stimatissimo Camilleri: è Vigata (borgo d’invenzione lessicale) la vasca più adatta per i suoi pesci letterari, non il finto laghetto di Segrate, dove pare non planino più i cigni. Ci sono oche e anatre, ma, con tutto il rispetto per quella specie animali paiono non saper che farsene delle ali. Più o meno contemporaneamente all’uscita de La relazione (Mondadori), Camilleri ci ha regalato La giostra degli scambi, edito da Sellerio (255 pagine, 14 euro), tra le pochissime vicende, precisa l’autore, «che non abbiano origine da un fatto di cronaca… tutta di mia intenzione». Ancora una volta, in un clima vigatese d’insolita stranezza, Montalbano (“in rannicchiata solitudine”) prosegue – lo ha già fatto nelle ultime sue indagini – nell’insistere sui propri sogni, che paiono premonitori. Sogni mattutini, in “fase Rem” come dicono gli esperti, quindi più attendibili. C’è un forte senso d’irrealtà che avvolge tutto. Ma c’è anche un’accentuata e profonda capacità di ascolto umano di Montalbano, unitamente alla tenerezza che avverte dinanzi alle incipienti rughe e ad alcuni capelli bianchi dell’eterna fidanzata genovese Livia. Per la quale i lettori siciliani, e forse anche di altre regioni, non hanno mai manifestato una spiccata simpatia, in questo interminabile “gioco di pupari”. Che altro non è che la vita.
Pier Mario Fasanotti
 
 

 


 
Last modified Monday, August, 09, 2021