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RASSEGNA STAMPA

AGOSTO 2016

 
Il Foglio, 1.8.2016
Dieci donne per una tv
L'undicesima è Gloria Giorgianni, la produttrice che ha adattato Camilleri a un nuovo linguaggio

C’è la nonna siciliana che parla con la saliera, la sedia, il cucchiaio, gli alberi e le foglie, e passeggia per il giardino come tra le pagine di “Alice nel paese delle meraviglie”, scoprendo a ogni angolo un Cappellaio Matto, e poi si traveste da cliente del barbiere ed entra nell’armadio sotto gli occhi terrorizzati del nipotino, per cacciare il mostro che non se ne vuole andare non perché sia cattivo, dice, ma perché ha un pessimo senso dell’orientamento. E c’è la ragazza bella e solare che, nella prima estate di Dopoguerra, ballando il boogie-woogie, trova l’uomo dell’affinità elettiva, ma poi decide di sposare l’altro, in teoria più giusto per il suo futuro e la sua serenità, e lo fa proprio nel momento in cui prendere una direzione è come andarsene dalla festa appena cominciata, e allora per un attimo decide anche di non rinunciare all’irrinunciabile, ma senza mettere in crisi la scelta forte della vita. E c’è la giovane donna algida e controllata, che si nasconde dietro la sua eleganza e sembra davvero quello che appare, ma chi la osserva percepisce l’inquietudine dell’altra da sé, quella che forse neanche lei sa di poter diventare, e che a un certo punto esplode, lasciando emergere la vera natura di un carattere che è troppo tardi per lasciare libero. Ci sono dieci donne in dieci piccoli film da dieci minuti, e dieci momenti nell’esistenza dell’uomo che le osserva, lungo cinquant’anni di vita sua e del paese. Dieci piccoli film che partono dalla Sicilia di “Donne” di Andrea Camilleri (ed. Rizzoli) – un Camilleri non più padre del commissario Montalbano, ma coprotagonista non giudicante di un universo femminile non del tutto conoscibile – per affacciarsi in tv come se la tv fosse web, ma dopo il tg tradizionale della sera: dieci minuti a sera, su Rai1, dal 30 agosto.
Poi c’è l’undicesima donna: Gloria Giorgianni, la giovane produttrice della serie, anche nipote di Elvira Sellerio, colei che un giorno disse a Gloria la frase fondamentale “qualsiasi cosa ti succeda nella vita, non devi mai neanche per scherzo essere cretina”. E potrebbe forse essere l’undicesimo piccolo film, la storia di Gloria, ragazza quarantenne dai capelli rosso-normanno che è cresciuta in un microcosmo di zie, cugine, mamme e nonne molto camilleriane (non per niente Camilleri, habitué di Sellerio, è amico di famiglia), e che dopo aver lavorato su Montalbano nella casa-madre (la Palomar di Carlo Degli Esposti), si è messa in proprio fondando una sua società (Anele, con cui ora produce la serie “Donne” in collaborazione con Rai Fiction), per tornare a Camilleri da tutt’altra prospettiva. Tuttavia Giorgianni – accento palermitano e modus operandi milanese – previene la domanda sull’“uccisione” metaforica del padre professionale: “Carlo Degli Esposti è la persona che mi ha insegnato tutto e a cui sono grata”, dice, “ma c’è stato un giorno in cui ho sentito che dovevo mettermi a camminare da sola”. E oggi, oltre che ai precetti eterni di zia Elvira, che con quella frase sull’imperativo morale di non essere cretine le ha indicato la via nei momenti bui, Gloria a volte si appoggia, dice, anche ai consigli di Giovanni Minoli, persona che definisce “importante” nella sua formazione nonché punto di riferimento per “la profonda conoscenza del linguaggio televisivo”.
I dieci piccoli film, intanto, prodotti con Tore Sansonetti e Carlotta Schininà, (con regia di Emanuele Imbucci, copertina “animata” di Simone Massi e musica di Matteo Corallo con realizzazione Sugar music), sono per Giorgianni la bandiera di una produzione “economicamente leggera”, dice, e multimediale, con progetti che partono dalla realtà (Giorgianni ha prodotto anche un documentario sulla rivoluzione in Siria e un instant-movie sugli esordi di Federico Pizzarotti, sindaco grillino di Parma), ma soprattutto dalla letteratura (la prossima serie sarà tratta da “Passeggeri notturni” di Gianrico Carofiglio, ed. Einaudi), con l’idea di arrivare contemporaneamente a web, tv e cinema con uno stesso prodotto che si adatti a molti usi. Quando Giorgianni ha fondato Anele, la sua era una start-up. Poi sono arrivate le chiamate dall’estero (Canal Plus) e i progetti televisivi italiani. In nuce, però, c’era già l’obiettivo di una “collaborazione tra media”, come quella con il sito del Corriere.it nel caso del documentario su Pizzarotti, girando il quale Giorgianni si ritrovò, a un certo punto, sul camper del Beppe Grillo non ancora bisbetico, a monte del ballottaggio vincente che diede il via allo “tsunami” a cinque stelle. Sempre dal web è arrivato il primo successo di Anele: la serie “Under”, tratta dal romanzo della giovane Giulia Gubellini (Rizzoli). Anche in quel caso, come oggi, la materia prima era la parola scritta.
Arrivata a Roma nel Duemila, “per amore” e senza ancora sapere bene che cosa fare, Giorgianni era già abbastanza sicura di non voler lavorare nelle biotecnologie, oggetto di studi universitari in quel di Palermo. Come spesso accade, l’ispirazione le venne strada facendo, e cioè dopo l’apprendistato a “Così va il mondo”, programma di Enrico Deaglio, e soprattutto durante i dieci anni da editor e producer nella suddetta Palomar, anni in cui le si chiarì il concetto: “A me piace organizzare”. Pur essendosi messa in proprio nel 2012, non è una rottamatrice in senso classico: non vuole tagliare radici, ma “trasformare nella forma”. E le “Donne” di Camilleri le sono sembrate materia abbastanza universale, nonostante il contesto per metà siciliano, per l’esperimento in prima serata su rete ammiraglia (nel cast, tra gli altri, Neri Marcoré, Carolina Crescentini, Francesco Mandelli, Nicole Grimaudo, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Anita Kravos, Nino Frassica, e Leo Gullotta come voce narrante). L’uomo che guarda – un Camilleri auto-romanzato, e sempre interpretato da attori diversi – è comprimario di un racconto in cui le dieci donne entrano in un percorso di conoscenza (lungo una sera o un anno non importa) e ne escono con lo stupore, l’orgoglio o lo smarrimento di chi ha trovato dentro di sé risorse sconosciute. “Sono ritratti in cui la brevità nulla toglie alle sfumature e all’intensità”, dice Giorgianni, “istantanee di donne molto diverse, di epoca diversa dalla nostra, ma moderne sia nel modo di affrontare dolore e felicità sia nell’autoironia e nella capacità di reagire”.
In qualsiasi punto dei dieci episodi, la protagonista potrebbe essere una donna qualsiasi tra quelle nascoste nel pubblico, in uno degli attimi che hanno deciso la sua vita. E forse per suggestione, forse per gioco di associazioni mentali, anche la selvaggia e apparentemente distante da ogni possibile ragazza “millennial” Nunzia, personaggio del primo episodio (interpretato dalla giovane attrice ragusana Alice Canzonieri), diventa canovaccio per piccole divagazioni esistenziali: Nunzia vive nella natura e in qualche modo ne fa parte, mangia carne cruda di serpente, vive sull’albero come un Barone Rampante e ride come mai si riderebbe a tavola, ma è capace di insegnare ad Andrea (alter-ego bambino di Camilleri) come si possa essere resilienti, inventandosi un modo per stare al mondo: nel suo caso, trattando da suo pari un ragazzino dodicenne, l’unico in grado di capirla e di esserle davvero amico in un mondo contadino e superstizioso, dove amore e scandalo sono sempre connessi e dove non si sa se sia più bestiale l’istinto o le contromisure prese per contenerlo. Né è possibile confinare alla sua epoca Beatrice, la ragazza del boogie-woogie, presa com’è dal dilemma dei dilemmi (per uomini e donne, e non solo a vent’anni): mettersi al sicuro e perdere le altre infinite possibilità quando ancora tutto sembra possibile o andare avanti nell’incertezza, temendo di ritrovarsi, come l’Andrea ormai alle soglie della vita adulta, ancora in mezzo alla pista, sì, ma quando ormai non c’è più nessuno per ballare?
Beatrice è ritratta nel bel mezzo degli anni Quaranta, tra compagni di studi e reduci dalla guerra che hanno riscoperto la voglia di vivere, nella prima estate di pace in cui un disco americano permette a un gruppo di amici di sentirsi tutti compagni e nessuno fidanzato, tutti soltanto parte di spensierate “coppie ballerine”, tutti uguali sul campo innocuo del flirt latente e senza impegno. Ma Beatrice potrebbe benissimo essere una trentenne di oggi, sul campo altrettanto apparentemente spensierato, ma in realtà angosciante, dell’infinita possibilità reale e virtuale (via social network): campo immenso, ma anche stanza le cui pareti sembrano già restringersi addosso. E magari, come fa Beatrice negli anni Quaranta, anche la trentenne del 2016 prenderebbe la strada sicura, larga, forse piacevole e forse noiosa, e saprebbe abbandonare con freddezza, anche se non senza debolezza, l’amour fou che chissà dove potrebbe portare: a perdersi? a essere felici? E il ragazzo che guarda Beatrice, lì per lì sconvolto, ne subisce la decisione ma alla fine sembra pensare la stessa cosa, sembra quasi capirla, anche se in quel momento è lui la vittima, forse perché sa che al posto suo farebbe lo stesso, come faranno lo stesso più avanti molti suoi amici e molti sconosciuti, uomini e donne, nell’attimo della scelta che non si sa più come definire (più stupida? più ragionevole?) tra la cosiddetta “ragione” e la cosiddetta “passione”. (Ed è così che la scanzonata ma razionalissima Beatrice, vista dall’oggi, arriva a sembrare persino una paladina anti società liquida di Zygmunt Bauman).
In dieci minuti, si diceva Gloria Giorgianni prima di iniziare a lavorare al progetto di “Donne”, voglio riuscire a non restare in superficie, a dare profondità a un frammento, lasciando emergere la personalità di quelle dieci donne per com’è nei racconti da cui provengono, ma liberando spazio per la reinterpretazione dello spettatore, l’occhio che guarda e che ci vede quello che ci vuole vedere, a secondo di come e di che cosa sta vivendo. Intanto, resta nell’occhio la solitudine di Pucci (Carolina Crescentini), ragazza di buona famiglia che si difende dal mondo con una maschera di perfezione fatta di cappotti sagomati, capigliatura perfetta e sguardo assente, non scalfito dalle battute altrui, incurante della vita che scorre accanto, fino al momento in cui la prima goccia d’alcol nel bicchiere di astemia risveglia, nel modo meno borghese possibile, la rabbia di non essere vista oltre alla facciata borghese. E resta nell’occhio anche l’ingenuità serena della scandinava Ingrid, studentessa che conosce il professore italiano Andrea mentre è in trasferta a Copenhagen, e con grande naturalezza lo invita a passare la notte a casa sua, al di là dello stretto, in Svezia – e però in Svezia “casa sua” può anche voler dire casa ancora condivisa con gli informalissimi genitori, pronti a soccorrere lo straniero che ha un mancamento all’idea di dormire con Ingrid nella stanza tardo-adolescenziale, piena di cuscini a forma di gatto, pelouche e foto delle amiche, nonostante Ingrid possa già discettare per ore, e a livello universitario, di Luigi Pirandello e dell’incompiutezza de “I giganti della montagna”.
Ma forse c’è una donna che contiene in nuce tutte le altre, ed è la nonna di nome Elvira, protagonista dell’ultimo episodio: una specie di fata pia e burlona che indica al piccolo Andrea (e allo spettatore?) il trucco per trovare il bello nel brutto e il buffo nel triste, e il segreto “per aprirsi alla fantasia ed esercitarla”, senza mai dimenticare di essere “onesti con se stessi”, dice, ma lasciandosi la libertà di andarsene in giro per la propria vita sorridendo delle foglie che sono “verdi d’invidia per l’arcobaleno” o trasecolando, come l’Alice di Lewis Carroll, alla vista del “ghigno senza gatto” e dell’incredibile che è in tutte le cose.
Marianna Rizzini
 
 

Il Tirreno (ed. di Grosseto), 2.8.2016
Un salotto delle idee a “casa” Camilleri
Mariolina, figlia di Andrea, promuove con Alessandra Sardoni tre incontri con personaggi straordinari sull’Amiata

Santa Fiora. “Notizie dall’Amiata. Incontri sulla contemporaneità”: con un titolo “firmato” da Eugenio Montale – che all'Amiata ha dedicato una delle sue “Occasioni” – Notizie dall’Amiata, appunto, si apre, fra Castel del Piano, Arcidosso, Seggiano e Santa Fiora.
Una serie di tre appuntamenti di gran pregio, ideati e organizzati da Mariolina, la figlia di Andrea Camilleri e da Alessandra Sardoni, giornalista di La7. Un altro omaggio culturale a questa Amiata che Andrea Camilleri da anni frequenta, sempre accompagnato dalla figlia, che non manca mai di partecipare a eventi che non mancano di attirare cultori dei romanzi e della persona Camilleri.
E questa volta l’occasione è fra le più ghiotte, perché gli argomenti sono intriganti e i protagonisti conosciutissimi e di grande spessore.
Paura, verità e caso, gli argomenti che verranno trattati da ospiti che non hanno bisogno di presentazioni. Non lo è di certo lo stesso maestro Andrea Camilleri che chiuderà il ciclo di incontri.
Il battesimo si tiene a Castel del Piano venerdì 5 agosto, in Piazza Madonna alle ore 18 e avrà come tema “Della paura in politica”.
I relatori saranno Marco Damilano, giornalista e vicedirettore dell'Espresso, Sofia Ventura, politologa e docente al dipartimento di scienze politiche all’università di Bologna, Maurizio Mannoni, giornalista e conduttore televisivo del Tg3.
Secondo step, sabato 6 agosto, alle 21, nella piazzetta degli Orti Seggiano, dove si parlerà della “verità” in economia e in informazione: pezzo da novanta in piazzetta, Lorenzo Bini Smaghi, economista, membro del comitato esecutivo della Bce e che dal primo gennaio è entrato a far parte del centro per gli affari internazionali dell’Università di Harvard ed è presidente della Fondazione Strozzi. Con lui Giancarlo Loquenzi, giornalista fra i principali conduttori del Tg5, direttore per cinque anni di Radio Radicale, capo ufficio stampa del senato fino al 2007, conduttore di Zapping fino alla sua sostituzione con Ruggero Po.
Terza e ultima giornata domenica 7 agosto, alle 19 a Santa Fiora dove l’argomento scelto è “Del caso nel romanzo e nella vita”.
I relatori saranno Andrea Camilleri, che a Bagnolo di Santa Fiora ha il suo buon ritiro estivo e che non manca mai di incontrarsi col pubblico santafiorese; Antonio Manzini, che lavora prevalentemente come attore cinematografico e televisivo con il ruolo, fra gli altri, dell’ispettore Tucci in “Linda, il brigadiere e....”, ma che è anche narratore notissimo per aver scritto romanzi e racconti che hanno come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, poco attento al potere e alla forma. Tratti, questi che condivide con il commissario Montalbano, figlio letterario di Andrea Camilleri. Al tavolo col maestro anche Antonio D’Orrico, giornalista, critico letterario e scrittore, firma dell’Unità, dell'Europeo, di Epoca e di Sette del Corriere della sera in cui ha una rubrica definita la «più discussa, discutibile, indiscussa e indiscutibile rubrica letteraria italiana».
Mariolina Camilleri, dunque e Alessandra Sardoni che hanno organizzato questi tre eventi che per argomenti e scelta dei relatori candidano l’Amiata al ruolo di una Capalbio di montagna, hanno messo nel piatto del dibattito i tre argomenti caldi della contemporaneità, che se pure in ambiti diversi mostrano quanto sempre sottile e discutibile sia il confine fra realtà e supposizione, fra certezza e incertezza, fra vita e letteratura.
Difficile, nonostante la presenza di esperti, maestri, docenti, ricercatori, strappare il velo di Maia dal volto così sfaccettato e ambiguo della nostra contemporaneità.
Fiora Bonelli
 
 

TG1, 3.8.2016
ore 20:00
Andrea Camilleri racconta le canzoni che hanno segnato la sua vita
Intervista di Vincenzo Mollica


 
 

Gonews, 3.8.2016
Incontri sulla contemporaneità, sull’Amiata intellettuali e giornalisti. Sul palco Andrea Camilleri

Santa Fiora. Tre incontri sulla contemporaneità con giornalisti, intellettuali e personalità di spicco si svolgeranno da venerdì 5 a domenica 7 agosto sull’Amiata. E’ l’omaggio generoso di Mariolina, la figlia di Andrea Camilleri, alla terra che da anni frequenta con la famiglia e per la quale nutre ormai un affetto profondo. E di Alessandra Sardoni, volto noto della televisione italiana, giornalista di La7, che ha casa a Seggiano. Insieme hanno promosso e organizzato questa importante iniziativa.
Il titolo del ciclo di incontri “Notizie dall’Amiata”, volutamente prende a prestito una delle poesie di Eugenio Montale, per ricordare un altro illustre intellettuale, che ha posato il suo sguardo sull’Amiata, un poeta vincitore di un premio nobel, senza dubbio uno dei massimi rappresentanti della cultura contemporanea.
Gli incontri sulla contemporaneità apriranno venerdì 5 agosto, alle 18 a Castel del Piano, in piazza Madonna, per parlare “della paura in politica” con Marco Damilano, giornalista vicedirettore de L’Espresso; Sofia Ventura, politologa, docente del dipartimento di scienze politiche dell’università di Bologna; Maurizio Mannoni, giornalista, conduttore del tg3.
Il secondo incontro, in programma sabato 6 agosto, alle 21 a Seggiano, in piazzetta degli Orti consentirà di affrontare il tema “della verità in economia (e nell’informazione) con Lorenzo Bini Smaghi, economista italiano, in passato membro del comitato esecutivo della banca centrale europea; Giancarlo Loquenzi, giornalista e conduttore radiofonico; Giuseppe De Filippi giornalista e conduttore televisivo del TG5, fondatore del canale news finanziario Class Cnbc.
Grande chiusura a Santa Fiora domenica 7 agosto, alle 19 in piazza Garibaldi, sul tema “del caso nel romanzo (e nella vita)”. Sul palco saliranno Andrea Camilleri, cittadino onorario di Santa Fiora, scrittore sceneggiatore e regista; Antonio Manzini, attore, scrittore, sceneggiatore e regista e Antonio D’Orrico, giornalista, critico letterario e scrittore.
L’iniziativa è organizzata con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Castel del Piano, Seggiano e Santa Fiora.
 
 

Monreale News, 3.8.2016
L’altro capo del filo
Di Andrea Camilleri

Se c’è uno scrittore italiano che non ha alcun bisogno di pubblicità, o di presentazioni, questi è Andrea Camilleri. E dunque, non è per pubblicizzarlo, o per invogliare qualcuno a leggere questo suo centesimo libro, ma è autenticamente il desiderio di condividere con altri il piacere di una lettura intrigante, che fa dimenticare gli impegni, i fastidi, o le incombenze della vita quotidiana.
Si comincia con lo scontrarsi col problema emergente degli sbarchi notturni di immigrati, con cadenza quotidiana. Il nucleo di polizia addetto al controllo degli sbarchi, da solo, non ce la fa e la squadra di Montalbano dà una mano per far sì che lo sbarco sia ordinato, senza incidenti e senza fughe, affinché tutti gli immigrati siano accompagnati al centro d’accoglienza.
Tutto ciò (e siamo alle solite!) fatto in economia di mezzi e di uomini: uomini, quelli di Montalbano, che si sovraccaricano di un lavoro ingrato, immane e pericoloso tutte le notti e che poi devono svolgere il lavoro di routine in commissariato di giorno. In realtà, l’assistenza allo sbarco si avvale della collaborazione spontanea e gratuita di persone grandi e sconosciute come il dottor Osman, che parla l’arabo e si mette a disposizione di Montalbano, semplicemente perché capisce che è necessario il suo intervento per salvaguardare vite umane e impedire sparizioni e fughe verso un destino triste e certo.
Nella prima parte del libro, la narrazione concitata ed emozionante dei fatti è arricchita delle riflessioni personali di Montalbano che si arrabbia contro chi osa affermare che tra gli immigrati affamati, assetati e stremati da un viaggio allucinante, in fuga da guerre, o da destini di miseria e di morte, possano infiltrarsi dei terroristi.
Questa teoria avvalora e giustifica la chiusura mentale e materiale delle persone e delle società “avanzate” che innalzano muri e fili spinati. Montalbano confida al “grancio” che dopo pranzo l’aspetta al molo la sua tristezza di ritrovarsi in un’Europa che ha fallito i suoi principali obiettivi e mette la testa sotto la sabbia nella vana illusione che i muri e le barriere possano risolvere il problema epocale delle popolazioni che abbiamo stoltamente affamato per secoli e che reclamano il loro diritto alla vita.
Ma una notte accade un delitto che costringe Montalbano a rivolgere altrove la sua attenzione e le sue indagini: viene assassinata la signora Elena, la sarta che Montalbano ha conosciuto per caso, perché Livia gli ha imposto di farsi confezionare un abito elegante da indossare in occasione di una cerimonia noiosissima e insignificante alla quale, spontaneamente, non presenzierebbe mai.
Elena è tanto bella quanto simpatica e i Vigatesi l’ammirano e le vogliono bene. Il caso si presenta davvero ostico, perché, se appena appena si profila un possibile colpevole con un movente passabile, questi si rivela innocente perché ha un alibi di ferro.
Non mancano i personaggi cui siamo affezionati: Mimì Augello, che si si intestardisce su una falsa pista, il piemme Tomaseo, sempre propenso al movente passionale di cui immagina e descrive dettagli scabrosi, Catarella che, nella sua bontà d’animo, si affeziona al gatto della vittima, Rinaldo e se ne deve poi dolorosamente distaccare, l’immancabile e bravissimo Fazio e Pasquano, l’infallibile medico legale i cui alterchi con Montalbano sono sempre esilaranti.
Come sempre, la lettura è incalzante e occupa in modo esclusivo l’attenzione del lettore. Per cui bisogna approfittare di un week end, o comunque, dichiarare forfait rispetto ad altri impegni: col centesimo libro di Camilleri non si può scherzare!
Rosa La Rosa
 
 

Corriere Fiorentino, 5.8.2016
La rassegna
Notizie dall’Amiata, un ciclo di incontri sulla contemporaneità
Fino al 7 agosto giornalisti scrittori e intellettuali discuteranno di politica, società economia e costume. L’evento è organizzato da Mariolina Camilleri, figlia dello scrittore siciliano, e dalla giornalista de La7 Alessandra Sardoni

Giornalisti, scrittori ed intellettuali in Amiata per discutere sulla contemporaneità. Tre appuntamenti (5-6 e 7 agosto) con tre volti di spicco dell’informazione che parleranno di politica, economia e vita. Un ciclo di incontri voluto dalla figlia di Andrea Camilleri, Mariolina che da anni frequenta con la famiglia questa montagna e da Alessandra Sardoni, giornalista di La7 che ha casa a Seggiano. «Partiamo da qui con un esperimento che affronta alcuni temi della contemporaneità, in vista di un allargamento futuro ad altri concetti a questa legati». Con queste parole Alessandra ci illustra la serie di incontri che da venerdì sera fino a domenica si svolgeranno in tre paesi dell’Amiata: Castel del Piano, Seggiano e Santa Fiora.
«Siamo partiti da una poesia di Eugenio Montale “Notizie dall’Amiata” per approfondire la contemporaneità sfruttando alcune parole chiave che apriranno ogni dibattito e approfondimento». Un titolo da reportage giornalistico quello scelto da Eugenio Montale nella poesia del 1951 “Notizie dall’Amiata”(da “Le Occasioni”), come una sorta di messaggio inviato da questa terra che oggi viene ripreso come spunto di riflessione su alcuni temi legati alla contemporaneità. Perché proprio l’Amiata è stata scelta per ospitare questo genere di incontri? «Perché è una terra straordinaria e sconosciuta che già ha affascinato scrittori e poeti in passato e dalla quale far partire un approfondimento su tre parole chiave della contemporaneità: paura, verità e caso». Queste le tre parole scelte che saranno al centro dei dibattiti con figure di respiro nazionale del giornalismo, dell’economia e della letteratura.
La paura in politica sarà il tema che introdurrà venerdì sera a Castel del Piano questa rassegna. Se ne parlerà alle 18 in piazza Madonna con Marco Damilano, giornalista e vicedirettore dell’Espresso, Sofia Ventura, politologa e docente di Scienze Politiche all’Università di Bologna e con il giornalista del TG3 Maurizio Mannoni. Domani il secondo incontro previsto a Seggiano in P.zza degli Orti a partire dalle 21 per discutere di verità ed informazione. Un binomio che rapportato all’economia presenta luci ed ombre. I relatori chiamati a discuterne saranno l’economista Lorenzo Bini Smaghi, il giornalista e conduttore radiofonico Giancarlo Loquenzi e Giuseppe de Filippi, giornalista e conduttore del TG5. Il gran finale a Santa Fiora, domenica 7 alle 19 in P.zza Garibaldi con il cittadino onorario Andrea Camilleri per parlare del caso nel romanzo e nella vita.
Parola centrale del genere letterario che ha fatto di Camilleri un’icona indiscussa nel panorama letterario nazionale e che metterà a confronto nel dibattito il maestro e l’allievo (all’Accademia Nazionale Arte Drammatica) Manzini Antonio. Accanto ai due scrittori anche Antonio D’Orrico, giornalista, critico letterario e scrittore. La rassegna che vede schierati giornalisti, scrittori ed intellettuali, in collaborazione dei comuni coinvolti, offre una chiave di lettura sulla contemporaneità attraverso alcune parole che saranno il filo conduttore di ogni dibattito e che in futuro, in base al successo o meno dell’iniziativa potrebbero spaziare su molti altri campi, sempre dall’Amiata però.
Cristiano Bernacchi
 
 

RagusaNews, 5.8.2016
Alice Canzonieri è una delle Donne di Camilleri
La fiction che andrà in onda su RAI 1

 

Santa Croce Camerina - Un incontro tra libro e fiction all’ombra della nota casa del Commissario Montalbano. Sabato 6 agosto Libri d’aMare porta in Piazza Torre un evento che ha il sapore dell’anteprima. Grazie alla casa di produzione Anele di Gloria Giorgianni, la rassegna letteraria di Punta Secca parlerà di “Donne” il progetto cinematografico tratto dall’omonima raccolta di racconti di Andrea Camilleri, edita da Rizzoli. I dieci episodi andranno in onda su Raiuno dal 30 agosto alle ore 20.30, per questo, l’appuntamento del 6 agosto sarà un’occasione imperdibile per gli amanti della fiction di qualità e della penna di Andrea Camilleri.
Ospiti della serata le produttrici Gloria Giorgianni e Carlotta Schininà che, intervistate dal giornalista Domenico Occhipinti, parleranno delle fasi del progetto che gli italiani conosceranno, appunto, dal 30 agosto, imperniato sulle storie di dieci protagoniste di “Donne”. Fra queste anche Alice Canzonieri, attrice ragusana che interpreterà “Nunzia” nel primo episodio che verrà trasmesso. Grazie alla sua presenza a Punta Secca e alla disponibilità di Anele, sarà possibile vedere in anteprima alcune clip del primo episodio e del backstage.
Anele nasce nel 2013 per volere di Gloria Giorgianni che lavora sin da subito su progetti che partono dalla realtà ma soprattutto dalla letteratura e arrivano a web, tv e cinema con uno stesso prodotto multimediale. Dal web è arrivato il primo successo di Anele: la serie “Under”, acquistata da Canal Plus e tratta dal romanzo della giovane Giulia Gubellini (Rizzoli). Un documentario sulla rivoluzione in Siria e un instant-movie sugli esordi di Federico Pizzarotti, sindaco grillino di Parma, fanno parte delle lavorazioni passate della casa di produzione romana che guarda già alla prossima serie che sarà tratta da “Passeggeri notturni” di Gianrico Carofiglio, (ed. Einaudi). Letteratura e cinema si incontreranno dunque a Punta Secca il 6 agosto alle 21.30, nella seconda serata di Libri d’aMare. La rassegna, alla seconda edizione, è organizzata da Christian Recca, titolare della Cartolibreria Excalibur di Santa Croce Camerina con il supporto dell’associazione culturale Libera…Mente e la direzione editoriale di Domenico Occhipinti.
 
 

Télépro, 5.8.2016
Commissaire Montalbano
Le sourire d'Angelica
Samedi 6 Août. France 3 00h35
Série (saison 9, épisode 1)

Montalbano est réveillé par un appel de Catarella, ce qui le met de mauvaise humeur, d'autant que Livia a murmuré un prénom d'homme pendant son sommeil. Un couple de notables a été cambriolé alors qu'il était dans sa villa en bord de mer.
 
 

Grosseto Notizie, 6.8.2016
Anche Camilleri a Santa Fiora per "Notizie dall'Amiata"

Tre giorni di incontri sulla contemporaneità in cui l’Amiata è onorata della presenza di intellettuali, giornalisti e personalità di spicco della cultura italiana. Dopo Castel del Piano e Seggiano, sarà Santa Fiora ad ospitare il terzo ed ultimo appuntamento di “Notizie dall’Amiata”, in programma domenica 7 agosto, alle 19, in piazza Garibaldi.
A parlare “Del caso, nel romanzo (e nella vita)” saranno, Andrea Camilleri, scrittore, sceneggiatore e regista, cittadino onorario di Santa Fiora; Antonio Manzini, attore, scrittore sceneggiatore e regista; Antonio D’Orrico, giornalista, critico letterario e scrittore.
Notizie dall’Amiata è il generoso omaggio di due donne che nutrono un affetto profondo per l’Amiata: Mariolina, la figlia di Andrea Camilleri, che da anni frequenta questa terra con la famiglia e Alessandra Sardoni, volto noto della televisione italiana, giornalista di La7, che ha casa a Seggiano. Insieme hanno promosso e organizzato questo ciclo di incontri di grande valore.
Il titolo “Notizie dall’Amiata”, volutamente prende a prestito una delle poesie di Eugenio Montale, per ricordare un altro illustre intellettuale, che ha posato il suo sguardo sull’Amiata, un poeta vincitore di un premio nobel, senza dubbio uno dei massimi rappresentanti della cultura contemporanea.
L’iniziativa è organizzata con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Castel del Piano, Seggiano e Santa Fiora.
 
 

Santa Fiora, 7.8.2016
Del caso nel romanzo (e nella vita)
Ore 19:00, Piazza Garibaldi

Incontro con Andrea Camilleri, Antonio Manzini e Antonio D'Orrico nell'ambito della manifestazione Notizie dall'Amiata - Incontri sulla contemporaneità.
 
 

Teleclub, 7.8.2016
Commissario Montalbano
Im Spiegelkabinett, Polizei-Serie, I 2013
So 07.08.2016 01.50

Montalbano will nichts gelingen. Er ermittelt in einem Fall mehrerer Bombenanschläge auf leerstehende Lagerhallen. Doch diesmal hat er keine eine heisse Spur, noch nicht einmal einen Ansatz zur Lösung des Falls. Wem galten die Anschläge überhaupt, und wer könnte davon profitieren? Dass die verführerische Nachbarin Liliana Lombardo dem Kommissar Avancen macht, hilft ihm auch nicht unbedingt dabei, sich auf den Fall zu fokussieren. Oder doch?
 
 

La Provincia di Varese, 7.8.2016
«Un onore essere tra i finalisti del Premio Chiara»
A tu per tu con Antonio Manzini, dalla cui penna è nato l’amatissimo vicequestore Rocco Schiavone

È in testa alle classifiche di vendita davanti nientepopodimeno che al monumento Camilleri, che gli fu maestro all’Accademia d’arte drammatica, e il suo vicequestore Rocco Schiavone, antipatico e scontroso, è tra gli eroi di carta più amati dai lettori in ogni luogo della Penisola. Ora Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, un passato di attore in cinema e fiction televisive, romano, 52 anni tra quattro giorni, con la sua raccolta di racconti “Cinque indagini romane per Rocco Schiavone” è nella terna dei finalisti del Premio Chiara, assieme a Giorgio Pressburger e Valeria Parrella.
[...]
Lei ha avuto l’onore di essere citato nell’ultimo romanzo di Camilleri, il numero cento, “L’altro capo del filo”. Montalbano è un suo lettore, e i bene informati sostengono che lei sarà l’erede del Maestro.
Camilleri non ha eredi, è unico come Simenon. Nessuno in Italia ha saputo comporre un’opera così vasta e variegata. Essere menzionato in un suo libro mi fa enorme piacere, lo ricordo mio insegnante all’accademia e poi amico.
[...]
 
 

Teleboy, 8.8.2016
Sonntag, 21. August • 20:15 - 22:15
Der junge Montalbano
Montalbanos erster Fall
Jahr: 2012

Der Viehdieb Casio Alletto wird erschlagen aufgefunden. Der junge Montalbano befasst sich mit dem Fall und entdeckt Verletzungen im Gesicht des Toten, die auf Tritte mit genagelten Stiefeln hinweisen; Stiefel, die nur einer in der Region hat: der Schäfer Barruso. Doch dann wartet eine neue Aufgabe auf den jungen Commissario: Er soll die Dienststelle in Vigata übernehmen, in der kleinen Stadt am Meer, in der er selbst aufgewachsen ist.
 
 

Teleboy, 9.8.2016
Sonntag, 21. August 2016 • 07:10 - 09:00
Commissario Montalbano
Düstere Vorahnung
Jahr: 2013

Eine dunkle Vision, in der ein Sarg vorkommt, verfolgt den Commissario neuerdings jede Nacht. Ob der Traum etwas mit den beiden Fällen zu tun hat, an denen er gerade arbeitet? Ein Bauer vermutet, dass sein Schuppen ohne sein Wissen für Drogengeschäfte benutzt wurde und erstattet Anzeige. Außerdem wird eine Minderjährige überfallen und vergewaltigt. Als der mögliche Täter, ein Mafia-Mitglied, tot aufgefunden wird, fällt der Verdacht auf den Ehemann des Opfers.
 
 

Telkác.sk, 9.8.2016
Komisár Montalbano
Jednotka | 00:25 - 02:15 štvrtok 25. august
Rok: 2006

Vyšetrování krádeže v supermarketu vlastneném mafiánskou rodinou zavede Montalbana až do vyšších pater politiky. Viníka bude potreba lovit jako vzácnou rybu a komisar k tomu použije velmi nekonvencní udicku. Nadrízení se vztekají, média provokují, ale Montalbano nehledí napravo ani nalevo. Hlavní je prece vyrešit prípad, zvlášt když mrtví pribývají.
Komisár Montalbano je typ nekonvencného policajtov, sympatáka. Je odhalený aj jeho súkromný život a prtažlivé prostredia Sicília dodáva deji typickú taliansku "štavu".
 
 

La Repubblica, 10.8.2016
Roma, l'estate crudele della decadenza capitale
La Città eterna guarda con ansia al futuro, un tunnel senza fine tra autobus rotti e il problema dei rifiuti. La nuova sindaca sembra già nella palude. E la candidatura olimpica per il 2024 è l'apoteosi dell'azzardo

[...]
Benemerite questa estate sono state la mostra sul pop romano al Macro, e al Maxxi la mostra sugli architetti distopici di Superstudio. Ma il vero evento popolare è stato la festa, a Massenzio, per il centesimo libro di Camilleri con il dialogo con Renzo Arbore, una folla entusiasta per i due grandi italiani.
[...]
Francesco Merlo
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 10.8.2016
Da Brancati a Camilleri le grandi pagine d'agosto
LAMPEDUSA L'incontro del professore con la sirena è ambientato il 5 agosto: La Ciura è scappato ad Augusta per sfuggire all'afa
CAMILLERI Nella "Vampa d‘agosto" il commissario Montalbano capisce che il caldo del mese estivo può essere pericolosissimo

Grondano sudore le carte degli scrittori siciliani ambientate ad agosto. Il mese più arroventato dell'estate sovente è stato prediletto dai romanzieri siciliani per ambientare avventure al limite dell'autocombustione. Si può addirittura parlare, in certi casi, di una sadica predilezione: nei giorni in cui tutto sembra sospendersi come in una sorta di metafisica fossilizzazione, i personaggi dei romanzi e dei racconti ambientati nell'Isola sono costretti ad agire, a spingere la macchina narrativa.
[...]
La morte, da sempre abbinata in Occidente al nero, in realtà in Sicilia è anche bianca, è il calore dell'estate, è il mezzogiorno, quando le ombre si ritirano e i fantasmi dominano la scena.
Quando cioè si scatena la "vampa d'agosto" per dirla con Andrea Camilleri, nel momento in cui Salvo Montalbano nel giallo così intitolato sperimenta che il caldo può farsi pericolosissimo «foco diavolisco».
[...]
Salvatore Ferlita
 
 

ANSA, 13.8.2016
Le 'Donne' secondo Camilleri in 10 corti
Dal 29 agosto su Rai1 con Crescentini, Grimaudo, Dalmazio

Roma - Per la prima volta si racconta in tv l'universo femminile attraverso gli occhi di Andrea Camilleri.
E' Donne, un innovativo format modulare, in prima tv assoluta da lunedì 29 agosto [Martedì 30 agosto, NdCFC] alle 20.35 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai. Dal libro omonimo di Andrea Camilleri, 10 ritratti femminili, 10 cortometraggi, visti e raccontati in prima persona dallo scrittore siciliano. Il progetto, realizzato da Anele per Rai Fiction, ha la regia di Emanuele Imbucci. Lo stesso Camilleri, che ha supervisionato la scrittura, ha selezionato i 10 ritratti di donne tra le 39 raccontate nel volume. A interpretare lo scrittore nelle versioni adulte sono Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D'Aleo, Davide Tornesi. Nel cast anche Nino Frassica, Francesco Mandelli, Johannes Brandrup. La voce fuori campo è di Leo Gullotta. Tra i volti femminili, Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Miriam Dalmazio, Elizabeth Kinnear, Lucia Sardo.
 
 

LiveSicilia, 13.8.2016
L'intervista
Valeria Contadino e il successo del Casellante di Camilleri
E annuncia: "Giorno 3 ottobre, sarò presente a Catania in occasione delle celebrazioni per la giornata nazionale dell'accoglienza".

Catania - Valeria Contadino impegnata in un inedito Camilleri, che conferma la serie di successi degli ultimi anni. Dall’Expo fino alla sua amata Sicilia, con "il Casellante”, spettacolo tratto dall'omonimo testo di Andrea Camilleri ridotto e diretto da Giuseppe Dipasquale, Valeria ha conquistato il pubblico nazionale e si prepara per una nuova stagione di tournée in giro per l’Italia.
Sotto l’ombrellone per una meritata pausa estiva. Come passerai queste vacanze Valeria?
"Tra Catania e San Lorenzo, a Marzamemi. Questo è il mio angolo di gioia, ovviamente in compagnia della mia famiglia e delle persone a me più care. Il modo migliore per godersi l’estate nella propria terra e ricaricare le batterie per la nuova stagione".
Quella che si è appena conclusa sembra essere stata una stagione costellata di successi, ci racconti come è nato questo progetto?
"Tutto nasce all’Expo di Milano; lì abbiamo portato in scena Il Casellante di Andrea Camilleri in un adattamento teatrale di Giuseppe Dipasquale, che ha costruito un innovativo format che fonde reading e musica nel cosiddetto melologo. Dopo l’Expo abbiamo debuttato ai Giardini della Filarmonica di Roma, diretta da Carmen Pignataro, con l’idea di creare uno spettacolo teatrale e da qui, in prima assoluta, abbiamo debuttato al Cinquantanovesimo Festival dei due mondi di Spoleto, invitati da Giorgio Ferrara".
Il melologo e la lingua di Camilleri sembrano uno sposalizio perfetto, ma è la tua interpretazione quella che ha riscosso pareri unanimi di critica e di pubblico.
"Credo che il merito sia di tutti, Mario incudine che ha creato le musiche su un’ idea portante del regista Giuseppe Dipasquale. Moni Ovadia ci siamo trovati da subito. Ma a tutta la compagnia va il merito di questo grande successo: Sergio Seminara, Giampaolo Romania e i musicisti Antonio Vasta, Antonio Putzu ed ed ovviamente al regista che ha saputo sfruttare al meglio le partiture bellissime di questo racconto di Camilleri, e al Teatro Carcano e Promomusic, che insieme al Regina Margherita di Caltanissetta hanno creduto nel progetto".
Secondo te, quando si crea quell’alchimia teatrale tra voi attori e pubblico, tra messa in scena e gioco, che poi rende tangibile il successo che state ottenendo?
"Quando il pubblico torna a casa con un sorriso sulle labbra ed un'emozione nel cuore. Se poi quella emozione riecheggia nella mente del pubblico e lo fa tornare a vedere i nostri spettacoli significa che l’onda d’urto emotiva ha fatto centro, e questo, credo, sia un segnale tangibile di quell’alchimia unica di cui parlavi. Un’alchimia che mi ripaga pienamente dagli sforzi e dai sacrifici che si fanno in nome del teatro".
Una domanda difficile, dove va la drammaturgia contemporanea italiana e dove va Valeria Contadino?
"Una domanda troppo complicata da porgere sotto l’ombrellone, (sorride Valeria) ma ne approfitto per citare dei lavori nuovi ed originali come quello a cui ho preso parte qualche anno addietro. Mi riferisco a Se' nùmmari (Sei numeri) di Salvatore Rizzo. Uno spettacolo in cui l’autore usa una tessitura linguistica siciliana molto connotata, che lavora per immagini, monologhi ed energie. Lo abbiamo portato in scena al Teatro Angelo Musco di Catania per la regia firmata da Vincenzo Pirrotta ed in tournèe anche a Napoli e a Modena. Inoltre quest’autunno porterò in giro “Refugees", di Ugo Bentivegna con Claudia Koll, che parla della condizione dei rifugiati. Questo é uno spettacolo che tocca le corde dell’accoglienza e della solidarietà tra i popoli, argomento di estrema attualità che invita a far riflettere sulle sorti umane di convivenza ed integrazione".
Dacci qualche anticipazione. Avremo la fortuna di vedere a Catania “il Casellante” ?
"Per adesso a gennaio riprenderà la tournée nazionale che farà tappa a Milano, Bologna, Genova, Perugia, Brescia, Roma. In Sicilia sicuramente saremo a Enna e Palermo, ma le altre date sono ancora in fase di definizione. Mi fa piacere dare una anticipazione su un importante evento: giorno 3 ottobre, sarò presente a Catania in occasione delle celebrazioni per la giornata nazionale dell'accoglienza. Ma prima di darvi altri dettagli, per il momento, godiamoci l'estate e vi saluto lasciandovi con un pizzico di suspance".
Gaetano Russo
 
 

Teleclub, 13.8.2016
Commissario Montalbano
Eine Stimme in der Nacht, Polizei-Serie, I 2013
So 14.08.2016 01.45

So hat sich Commissario Montalbano seinen Geburtstag nicht vorgestellt: Erst wird er von einem Strassenrowdy attackiert und dann muss er auch noch einer Beschwerde gegen seinen Vice Augello nachgehen. Doch dann wird dieser tot in seinem Büro aufgefunden ...
 
 

ANSA, 14.8.2016
Tv: Donne, Camilleri attraversa il secolo con 10 corti

Roma - Donne fiere che non cedono a minacce né a lusinghe, pronte ad affrontare il loro destino. Donne misteriose che compaiono e scompaiono nel volgere di un viaggio in nave. Donne soavi e inebrianti, ognuna con una sua storia, di età diversa, proveniente da un epoca differente. Donne scandalose, perché non hanno paura di appropriarsi di ciò che è spetta loro di diritto a cominciare dalla libertà. Semplicemente, donne. Per la prima volta si racconta in tv l'universo femminile attraverso gli occhi di Andrea Camilleri. E' Donne', un innovativo format modulare, in onda in prima tv assoluta da martedì 30 agosto alle ore 20.35 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai. Dal libro omonimo di Andrea Camilleri, dieci ritratti femminili, dieci cortometraggi, visti e raccontati in prima persona dal grande scrittore siciliano. Il progetto, realizzato da Anele per Rai Fiction, ha la regia di Emanuele Imbucci. Lo stesso scrittore, che ha supervisionato la scrittura, ha selezionato i dieci ritratti di donne tra le 39 raccontate nel suo volume.
 
 

Il Piccolo, 14.8.2016
Televisione
C’è anche Anita Kravos tra le “Donne” di Camilleri

Trieste. Tra le dieci donne più importanti della vita di Andrea Camilleri c'è anche una cameriera friulana che nel 1954, con un gesto di generosità gratuita, gli permise di realizzare la sua prima regia teatrale. A raccontare la sua storia, e quella di altre nove figure femminili cruciali per lo scrittore di "Montalbano" sarà "Donne", un nuovo format di dieci cortometraggi ispirati all'omonima raccolta di racconti dell'autore, in onda su Rai Uno a partire dal 29 agosto [30 agosto, NdCFC] dopo il telegiornale delle ore 20.
L'episodio dedicato alla cameriera friulana è in programma il 7 settembre ed è interpretato dall'attrice goriziana Anita Kravos. «A differenza delle altre donne piuttosto fatali che Camilleri racconta, Jolanda è la domestica del suo amico Giovanni, il redattore di una rivista di teatro con la quale lo scrittore collabora a Roma nel 1954», anticipa l'attrice.
«Camilleri sogna di fare una regia teatrale. Un giorno Giovanni gli propone un testo: riescono a trovare un'attrice protagonista che, essendo l'amante di un marchese, porta in dote anche 20mila lire che servono per realizzare lo spettacolo. Ma ad un certo punto la ragazza sparisce e loro si ritrovano senza finanziamento. Per non vedere lo spettacolo andare a monte, la domestica Jolanda porta 20mila lire a Camilleri nascoste nel calzino e gli permette di fare la sua prima regia teatrale».
Tutti i cortometraggi della serie sono raccontati dal punto di vista dello stesso Camilleri, che introdurrà personalmente ogni puntata [Questa informazione è errata, NdCFC], a diverse età della sua vita. In questo episodio lo scrittore è interpretato da Claudio Gioé, mentre l'amico Giovanni da Claudio Castrogiovanni, l'attore che è stato anche protagonista del pluripremiato cortometraggio "Habibi" del triestino Davide Del Degan. «Il regista è Emanuele Imbucci, un trentenne molto bravo. Abbiamo girato nel teatro di Ragusa Ibla», aggiunge Anita, che è stata scelta «non solo perché parlo con l'accento del Nordest, ma anche perché cercavano un viso d'epoca e un "pudore d'epoca": questa donna dà i soldi a Camilleri perché crede in lui ma non c'è nessuna relazione tra di loro. Lei, che non ha studiato, non oserebbe mai proporsi a un intellettuale».
Nel cast degli altri episodi ci sono anche Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Vincenzo Amato, Nino Frassica, Francesco Mandelli, Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini. E in autunno arriveranno su Rai Uno anche le nuove due puntate de "Il commissario Montalbano". Luca Zingaretti con il suo fiuto e il suo fascino si appresta a indagare su alcuni misteriosi sequestri lampo di giovani donne (La giostra degli scambi) e su un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia, il cui progetto è descritto in un diario risalente al 1943 (Un diario del '43) [In realtà questi episodi saranno prodotti -e non trasmessi- nel 2017, NdCFC]. Dietro la macchina da presa Alberto Sironi.
Elisa Grando
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 14.8.2016
Appello per salvare dal crollo la "Mannara" di Montalbano
Lo stanziamento dell'Ars per il recupero non è mai stato speso dai proprietari
Gli appassionati della fiction poliziesca vengono ad ammirarla "Peccato sia ridotta così"

Scicli. Somiglia a un animale morente adagiato sulla spiaggia di Sampieri, smagrito e sfiancato da salsedine e scirocco, che chiede aiuto. La Fornace Penna, monumento dell'archeologia industriale siciliana e icona del territorio ragusano, ogni giorno perde parte della sua imponente mole con cui domina la costa di Scicli.
Questa cattedrale laica rischia di crollare: «il pericolo è concreto » assicura la Soprintendenza di Ragusa. Per i turisti è la Mannara di Montalbano, luogo di intrighi e misteri. «Se l'avessero in mano gli americani ci farebbero un posto pazzesco. Vale per i Templi greci figurarsi per un reperto di archeologia industriale del genere», osserva Luca Zingaretti, che impersona il commissario di Camilleri nella fiction.
[...]
Davanti alla Fornace, passeggia Giovanni, costruttore bergamasco in vacanza. «Io ci realizzerei un hotel», sentenzia, sbirciando dentro. «Siamo venuti qui perché amiamo Montalbano e la Mannara è uno dei luoghi più importanti dello sceneggiato. Però che tristezza vederla crollare». Sul muro esterno alcuni cartelli della polizia municipale vietano l'accesso, il nastro rosso e bianco dei carabinieri ricorda che è sotto sequestro. Ma in pochi minuti entrano tre turisti. E c'è anche chi viene a rubarsi la pietra bianca della Fornace.
[...]
Giorgio Ruta
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 14.8.2016
Luca Zingaretti: "La mia Sicilia di luce e mare è un’Itaca da valorizzare"
L'attore racconta passioni e battaglie civili: "Mi dà fastidio vedere queste potenzialità vanificate da una classe dirigente inetta. Bisogna fare sistema per crescere"

Il vento che rumoreggia all'altro capo della cornetta è l'inconfondibile marchio di fabbrica di Pantelleria. Un respiro costante che scuote i dammusi, che avvolge le rocce nere, che si ama o si odia: Luca Zingaretti ha scelto di amarlo. È lì che l'attore ha trovato il suo rifugio ed è lì che venerdì è stato premiato da "Pantelleria Internet" per il suo impegno contro le trivellazioni nel Mediterraneo.
Quando vent'anni fa girò nella Grotta Scurati di Custonaci la prima scena del primo episodio del "Commissario Montalbano" nessuno poteva pensare che sarebbe diventato il miglior testimonial della Sicilia. Luca Zingaretti, successo televisivo a parte, è uno che la Sicilia l'ha scelta, comprando una casa a Pantelleria, eletta a buen retiro lontano dai riflettori. Lì venerdì sera è stato premiato col "Progetto da Pantelleria" per la sua militanza contro le trivellazioni nel Mediterraneo, "una vicenda da trattare con cautela". Pantelleria per lui è "un'isola con una potenza tutta sua, unica, nel bene e nel male", la Itaca "nella quale tornare" ma che così come tutta la Sicilia andrebbe valorizzata con percorsi di trekking, con un sistema che metta a punto voli e accoglienza. "La Sicilia, come Pantelleria, non è la riviera romagnola, questi sono posti per veri amanti del mare e della natura". E il boom dei luoghi della fiction tv? "Abbiamo lanciato posti che sarebbero rimasti nel loro splendido isolamento".
D'altronde Zingaretti è ormai un testimonial della Sicilia, sin da quando il suo commissario Montalbano ha sbancato l'Auditel lanciando i luoghi dei set, da Ibla a Scicli, nell'olimpo dei circuiti turistici, fino a spostare gli equilibri del business regionale. Insomma, non c'è ambasciatore migliore per disegnare un'ideale mappa d'agosto della Sicilia di charme e di frontiera.
[...]
A proposito di petrolio, che effetto fa sapere di aver lanciato in una vetrina internazionale luoghi come piazza Duomo a Ragusa Ibla o Punta Secca, che prima di "Montalbano" non esistevano nei circuiti turistici?
"Mi fa piacere, perché prima i grandi flussi turistici venivano assorbiti da Palermo e Catania, al massimo da Agrigento per una gita nella Valle dei templi. Abbiamo contribuito a fare scoprire una Sicilia sconosciuta che era rimasta confinata in uno splendido isolamento. Quando siamo arrivati col nostro set abbiamo trovato amicalità, cordialità, porte aperte, anche ingenuità nell'offrirsi. E dal punto di vista architettonico sembrava di entrare nel mondo di Tomasi di Lampedusa. Una situazione che probabilmente sarebbe rimasta così, inesplorata: noi abbiamo fatto emergere anche all'estero questo tipo di Sicilia. Ci sono tante regioni all'interno della Sicilia: c'è Palermo, l'Etna, le Egadi, Sciacca, i Nebrodi, e ogni posto ha un motivo valido per essere visitato ".
[...]
Mario Di Caro
 
 

Marida Caterini, 20.8.2016
Donne: dal 30 agosto su Rai 1, tutti gli attori e la 1 puntata
Del progetto televisivo Donne noi avevamo già parlato in anteprima. Si tratta di una raccolta di racconti dal titolo proprio Donne di Andrea Camilleri, che ruota intorno a 10 figure femminili e rappresenta un vero e proprio viaggio nella vita del grande scrittore e padre de Il commissario Montalbano.

Un lungo excursus vissuto da Camilleri alla scoperta della seduzione, del sesso e di quel grandissimo mistero che è l'universo delle donne. Il progetto televisivo sarebbe dovuto andare in onda il 29 agosto ma attualmente è stato spostato di un giorno in avanti. Non più lunedì 29 agosto ma martedì 30.
Si tratta di dieci pillole di mini fiction che vanno in onda alle 20:30 subito dopo il Tg1. In ognuna di queste mini fiction c'è un personaggio noto del mondo dello spettacolo che impersona Camilleri ed una donna protagonista di puntata. Il progetto televisivo è molto fedele a quello letterario ed è compatibile con una serie di piattaforme che comprendono anche il web ed è realizzato con un linguaggio moderno e cross mediale. Questo è l'obiettivo che insegue Rai1 in molte realizzazioni di fiction fruibili su una piattaforma cross mediale.
Vi anticipiamo la prima puntata prevista per martedì 30.
Il primo appuntamento ha per titolo "Nunzia". Ad interpretare la prima donna di Camilleri, e quindi Nunzia, è l'attrice Alice Canzonieri. Lo scrittore avrà il volto di Giovanni D'Aleo, mentre Nino Frassica interpreterà la parte del nonno.
Andrea ha 12 anni quando vai in vacanza nel mese di agosto dai nonni. Qui incontra Nunzia, una donna bellissima piena di vitalità ma dai tratti molto campagnoli e spesso selvaggi. È una strana ragazza dalla quale il giovane Camilleri rimane affascinato e turbato. E resta addirittura sconvolto quando un giorno la sorprende tra le braccia di un uomo. Andrea fa finta di niente, la loro amicizia continua, ma un giorno Nunzia scompare e non fa trovare più tracce della sua presenza. Andrea comincia a cercarla disperatamente, purtroppo senza successo. Ma un giorno ascolta per caso alcune frasi che lo mettono in grande ansia. Capisce che Nunzia è in pericolo. Ed il suo accanimento nel cercarla diventa ancora più intenso.
Serena Angelucci
 
 

RagusaNews, 20.8.2016
Michele Riondino, giovane Montalbano: Amo Scicli e non cambio canale
Su una sdraio a Sampieri

Scicli - Non chiedetegli di cambiare canale, anche quando finisce di lavorare, smettendo i panni del Giovane Montalbano, e indossando quelli del viaggiatore.
Michele Riondino, tarantino figlio di metalmeccanico, sceglie Scicli e Sampieri.
[...]
Qual è il tuo rapporto con Montalbano?
Confesso. Non lo guardavo. Lo amo, l’ho letto, ma non lo guardavo.
Ho avuto il privilegio di parlare del personaggio con Andrea Camilleri, mi confronto con lui, parliamo dei suoi libri, ma anche di Sciascia, amo la letteratura siciliana, quell’idea di Sicilia degli anni ’70, ’80, ’90, che ho studiato anche con Emma Dante; il concetto di mafia intesa come appartenenza a un territorio.
Temevo molto Montalbano all’inizio, ho capito che non lo dovevo giudicare, non dovevo affezionarmi né essere vittima della sua santificazione. Mi sento… un suo amico.
[...]
Giuseppe Savà
 
 

Rai1, 21.8.2016
Prove di backstage
Prove di backstage sul set di #Pucci con Giampaolo Morelli e #FrancescoMandelli.

#DonneCamilleri dal 30 agosto subito dopo il Tg delle 20.00 su #Rai1
Emanuele Imbucci
 
 

La Repubblica, 21.8.2016

Roma. Ordina un succo di arancia a limone apsrissimo che sorseggia diligente. Nel Solleone di agosto Sonia Bergamasco è più diafana che mai. I capelli biondi corti, gli occhi azzurri senza trucco, la camicia chiara e vaporosa. Quartiere Prati, a un passo da casa sua, «ma io non ho un bar di riferimento, Fabrizio invece sì ne ha uno dove s'incontra con i genitori della scuola». Fabrizio è Gifuni, collega, marito e padre delle due figlie, more come lui, che ridono e saltano in costume da bagno nella schermata "Home" del cellulare di Sonia. Si siede al tavolo del localino bio scelto a caso e arriva l'implacabile coppia da selfie: «la vedremo sempre nella serie con Zingaretti?».
Sonia Bergamasco, cinquant'anni d'età e trenta di palcoscenico, non è ancora abituata alla popolarità da fidanzata televisiva di Montalbano e antagonista cinematografica di Checco Zalone.
[...]
L'altro grande bagno di popolarità è stata l'avventura televisiva con Montalbano. «Il regista Alberto Sironi mi ha fatto entrare in un mondo speciale, la Sicilia fuori dal tempo, l'invenzione e sogno di Camilleri. Schiere di turisti seguono i cartelli stradali per "casa di Montalbano". Che bella l'invenzione di un autore che diventa una realtà geografica».
[...]
Arianna Finos
 
 

MediaLive, 23.8.2016
Un ritratto inedito del famoso scrittore siciliano, Andrea Camilleri.
Con “Hoefer incontra Camilleri” , terzo e ultimo appuntamento della mini rassegna ”Porto un libro” al porto turistico di Marina di Ragusa. Appuntamento giovedì 25 agosto alle 19.00.

Ragusa – Con il libro "Hoefer racconta Camilleri - Gli anni a Porto Empedocle" di Andrea Cassisi e Lorena Scimè, edito da Dario Flaccovio Editore, si chiude la mini rassegna "Porto un libro - letture d'estate sotto l'ombrellone” al Porto Turistico di Marina di Ragusa. Giovedì 25 agosto alle 19.00 terzo e ultimo appuntamento alla Piazzetta Mare del porto ibleo. Protagonista di questo terzo incontro sarà il libro scritto a 4 mani da Andrea Cassisi, giornalista e presidente del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela e Lorena Scimè, giornalista, appassionata di teatro e organizzatrice di eventi culturali. Un libro interessante in cui Federico Hoefer, autore di numerosi libri di poesia, presente in diverse antologie italiane e straniere, raccoglie i racconti di infanzia a Porto Empedocle del grande scrittore Andrea Camilleri. I due, amici da una vita, sono legati da ricordi indelebili, quelli della giovinezza trascorsa insieme. Un viaggio nel passato, che sa di malinconia e tenerezza e che regala un ritratto inedito del famoso scrittore siciliano, noto al grande pubblico per le vicende del Commissario Montalbano. All'incontro saranno presenti i due autori, Andrea Cassisi e Lorena Scimè mentre a condurre sarà Carmen Attardi. La mini rassegna “Porto un libro” è promossa dal Porto Turistico di Marina di Ragusa e dal Mosac (Movimento Sicilia Arte e Cultura), in collaborazione con il Centro Servizi Culturali, ed è curata da MediaLive. Termina così questa prima edizione, nata senza pretese: un modo per conoscere autori locali, approfondire i loro libri, ammirando uno straordinario tramonto sul mare.
 
 

25.8.2016
"Hoefer racconta Camilleri"
Incontro con Andrea Cassisi e Federico Hoefer

In Sicilia per visitare le location del Montalbano televisivo, dietro "dritta" del Presidente andiamo a Marina di Ragusa per un incontro con Hoefer e gli autori del libro, purtroppo mancava Lorena Scimè.
Bel posto, porto turistico di Marina di Ragusa che per me, appassionato velista è come essere un topo in una forma di parmigiano.
Arriviamo appena in tempo per l'inizio dell'evento, ci sediamo e iniziano.
Dopo una decorosa presentazione da parte di una giornalista (di cui non ricordo il nome), la parola va a Federico, e qui amici miei, ci incantiamo per la lucidità e l'eloquenza di un novantenne (cosa mangiavano a Porto Empedocle da giovani?).
I ricordi di Fefè e Nenè da ragazzi, che misero incinte decine di ragazze (incinte decine di ragazze?!?!? Si sono alzati parecchi sopraccigli) a Porto Empedocle con abili "taliate" (ah... Beh!), Federico ha spiegato che la "taliata" aveva il suo significato ed una particolare voleva dire "ci rivediamo", la loro passione per la musica jazz, la letteratura, Camilleri scriveva delle poesie sulla rivista "Pesci Rossi" ed il primo a leggerle era Fefè che non capiva nulla perché erano ermetiche, gli scherzi a e con gli amici, insomma ricordi di ragazzi; ma quello che ha colpito veramente tutti è stata la loro speciale amicizia che è sopravvissuta a cinquant'anni senza vedersi, pur sentendosi al telefono settimanalmente.
Per via di questo libro, Fefè e Nenè si sono rivisti di persona, e alla domanda - cosa è successo quando vi siete rivisti dopo cinquant'anni? - Federico Hoefer si è commosso ancora, anche se gli avranno fatto questa stessa domanda per decine di volte e, amici miei senza dubbio era sincero e tutti noi siamo esplosi in un applauso liberatutti.
In questo libro Hoefer racconta Camilleri come dice il titolo, dalle cose meno note quali il fischio, si riconoscevano da un fischio particolare che imitava un motivo jazz alle più banali, tipo quando si telefonano questo Ferragosto e si chiedono cosa mangeranno a pranzo - U sfincione - dice Camilleri - Unn u saccio Nenè - risponde Federico...
Si sono fatti una reciproca promessa, di vedersi a fine settembre a Porto Empedocle ad ascoltare il mare e sbattere un polpo sugli scogli...
Amici miei, non è un libro di pettegolezzi e curiosità ma come avrete capito malgrado la mia indegna cronaca un libro sull'amicizia pura vera e immortale di due ragazzi che si definiscono "l'aliga e lu lippu" e hanno avuto la fortuna ed il merito di protrarla per tutta la vita, leggiamolo e impariamo qualcosa.
Un bacioaipupi.
Fabio Angeletti - Camilleri Fans Club
 
 

Giornale di Sicilia, 26.8.2016
Le novità dei siciliani
Camilleri torna a Vigata, il giallo di Savatteri

Palermo. In attesa della nuova raccolta di Andrea Camilleri -con "La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta" ritorna a cavallo degli ultimi due secoli, riannodando il filo di otto storie, sei inedite, su altrettanti fatti, noti o poco noti della Sicilia post unitaria-, la casa editrice Sellerio si appresta a varare un nuovo autunno pieno di libri. Ad iniziare dal ritorno di Saverio Lamanna, giornalista ed alter ego del suo autore, Gaetano Savatteri, che stavolta lo spedisce alla Mostra del cinema di Venezia in "La fabbrica delle stelle". Ma la casa editrice di via Siracusa sembra come sempre adorare i noir: ecco "Il sentiero della speranza " di Dominique Manotti che scende nella Parigi alla Simenon, cinquant'anni dopo. Riecco anche il giovane capitano del controspionaggio militare e protagonista fisso dei thriller bellici di Ben Pastor, in questo nuovo "I piccoli fuochi"; così come l'ispettore Morse di Colin Dexter ne "La strada nel bosco", alle prese con la sparizione di una giovane svedese. Oppure ci sono le sicurezze: la nuova edizione "allargata" di "Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno" di Ella Berthoud e Susan Elderkin. O i vecchietti di Malvaldi che stavolta manda in stampa "Sei casi al BarLume", racconti finora parte di diverse antologie. Oppure la raccolta natalizia, le "Storie di Natale", puntuale come ogni anno e stavolta affidata a Giosuè Calaciura, Andrea Camilleri, Francesco M. Cataluccio, Alicia Giménez-Bartlett, Antonio Manzini, Francesco Recami, Fabio Stassi. [...] O anche il nuovo libro di Roberto Alajmo, "Il contesto" che racconta una storia dura, intimamente siciliana, cresciuta al Borgo e trasferita in Spagna [In effetti il titolo del romanzo è "Carne mia", "Il contesto" è la collana in cui verrà pubblicato, NdCFC].
[...]
Simonetta Trovato
 
 

RagusaNews, 26.8.2016
Hoefer al porto per parlare di Camilleri
Storie di amicizia

Ragusa - Incontri e ricordi fatti di sale, zolfo, mare e sogni. Memorie di un’amicizia che non avrà mai fine, tra due uomini straordinari, stravaganti, “pazzoidi” come loro stessi si definiscono. Un legame unico, indissolubile, raccontato con malinconia, mista a commozione. Loro sono Federico Hoefer e Andrea Camilleri, due intellettuali, due amici per la pelle, come si diceva una volta, che non si sono mai lasciati. La loro amicizia è raccontata nel libro "Hoefer racconta Camilleri - Gli anni a Porto Empedocle", scritto da Andrea Cassisi e Lorena Scimè, edito da Dario Flaccovio Editore, che ieri sera ha chiuso la mini rassegna "Porto un libro - letture d'estate sotto l'ombrellone” al Porto Turistico di Marina di Ragusa. Alla presenza di Andrea Cassisi e dello stesso Federico Hoefer, detto Fefè, il pubblico presente in Piazzetta Mare al porto ha vissuto in prima persona quel rapporto, grazie agli aneddoti, divertenti, malinconici, profondi, raccontati dall’amico fraterno dell’autore di Montalbano. A fare da sfondo sempre il mare, quello visibile del porto e quello immaginato che inebria tutte le pagine del libro. Un romanzo, una storia di parte della Sicilia, quella di Porto Empedocle da cui i due protagonisti provengono e che tuttora rappresenta il sugello del loro legame: figli di una terra che rispondono costantemente e quasi senza averne coscienza ad un richiamo viscerale, silenzioso e insieme assordante. Il libro diventa allora un inno, e anche un insegnamento, all’amicizia, quella vera, che non conosce confini fisici e che si mantiene viva nei ricordi del passato e nelle condivisioni, anche semplici, del presente. Tanti i momenti raccontati da Hoefer da cui è emerso un ritratto diverso, ora divertente ora profondo, dell’uomo Camilleri. Non poteva concludersi nel migliore dei modi la prima edizione della mini rassegna “Porto un libro - letture d’estate sotto l’ombrellone”, promossa dal Porto Turistico di Marina di Ragusa e dal Mosac (Movimento Sicilia Arte e Cultura), in collaborazione con il Centro Servizi Culturali, e curata da MediaLive. La rassegna, nata senza pretese, per far conoscere autori locali e invogliare alla lettura, magari approfittando delle ferie estive, è iniziata, lo ricordiamo, giovedì 11 agosto con la presentazione del libro "Mare Bianco" di Bruna Fornaro, edito da Le Fate, ed è proseguita il 18 agosto con il libro "Bestiario Ibleo" di Alessandro D'Amato e Giovani Amato, edito sempre da Le Fate. Appuntamento quindi al prossimo anno, con altri incontri dedicati alla buona lettura, ammirando un fantastico tramonto sul mare.
 
 

ZeroDelta, 26.8.2016
Quartieri dell’Arte 2016 - Viterbo
Parte domenica 4 settembre a Viterbo la XX edizione di Quartieri dell’Arte, Festival Internazionale di teatro e drammaturgia. Il direttore artistico Gian Maria Cervo e il co-direttore Alberto Bassetti annunciano il calendario teatrale completo.

[...]
“Il colore del sole” (sabato 24 e domenica 25 settembre) dal romanzo su Caravaggio di Andrea Camilleri adattato per il palcoscenico da Gian Maria Cervo per la regia di Franco Eco. L'opera racconta, tra passato e presente, le vicende di Caravaggio in fuga da Malta e lo stesso Camilleri è uno dei personaggi, coinvolto in una serie di misteri via via più fitti e inquietanti.
[...]
 
 

Nello, 26.8.2016
RTS
08:55 bis 10:55
26.08.16
Montalbano, les premières enquêtes
Land: I Jahr: 2012 Serien-Nr.: 0 Dauer: 120 min

Le jeune inspecteur Salvo Montalbano est nommé dans un village reculé des montagnes siciliennes, où il s'efforce de s'adapter à un climat hostile, avant qu'une promotion ne l'envoie à Vigata, une ville balnéaire plus agréable.
 
 

ANSA, 27.8.2016
Le 'Donne' di Camilleri in serie corti
Da 30 agosto su Rai1 e sul web 10 episodi da 10 minuti ciascuno

Roma - Protagoniste di un'autobiografia d'amore in cui scopriamo anche Camilleri ragazzino, le affascinanti e misteriose figure femminili raccontate dal creatore del Commissario Montalbano in 'Donne' (Rizzoli) sono diventate una serie cross mediale di dieci corti da 10 minuti ciascuno, in onda da martedì 30 agosto alle 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai. Gli episodi saranno poi trasmessi ogni giorno per due settimane (con stop nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5 settembre).
Immaginate o realmente incontrate dallo scrittore, nel format 'Donne', realizzato per Rai Fiction da Anele, regia di Emanuele Imbucci, viene raccontato l'enigma che resta il mondo femminile.
Dagli anni '30 agli '80 ci sono i cambiamenti della società ma anche le diverse età del grande scrittore. Fra le interpreti Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Lucia Sardo, Neri Marcorè. Ad aprire la serie, girata a Ragusa e Agrigento, la selvatica 'Nunzia' (Alice Canzonieri) con nell'episodio Giovanni D'Aleo e Nino Frassica.
 
 

La Sicilia, 27.8.2016
Le donne secondo Camilleri in dieci corti
Da 30 agosto su Rai1 e sul web gli episodi da 10 minuti ciascuno

Protagoniste di un’autobiografia d’amore in cui scopriamo anche Camilleri ragazzino, le affascinanti e misteriose figure femminili raccontate dal creatore del Commissario Montalbano in 'Donnè (Rizzoli) sono diventate una serie cross mediale di dieci corti da 10 minuti ciascuno, in onda in prima tv assoluta da martedì 30 agosto alle 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai. Gli episodi saranno poi trasmessi ogni giorno, dal lunedì alla domenica, per due settimane (con stop nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5 settembre).
Immaginate o realmente incontrate dallo scrittore, nel format innovativo e multipiattaforma 'Donne', realizzato per Rai Fiction da Anele di Gloria Giorgianni, con la regia di Emanuele Imbucci, viene raccontato in fondo l’enigma che resta il mondo femminile. Dagli anni Trenta agli Ottanta si attraversano i cambiamenti della società, del costume ma anche le diverse età della vita del grande scrittore siciliano. Fra le interpreti Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Miriam Dalmazio, Lucia Sardo, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè. Con la partecipazione di Nino Frassica, Francesco Mandelli e Johannes Brandrup.
Ad aprire la serie, girata negli scenari di Ragusa e Agrigento, la ferina e selvatica 'Nunzia' interpretata da Alice Canzonieri con nell’episodio Giovanni D’Aleo e Nino Frassica. "La libertà di Nunzia è una libertà primordiale. Nunzia ispira fiducia perché è assolutamente spontanea, sia nel rapporto con il piccolo Andrea che con il mondo che la circonda. Vive le proprie passioni, quando ama lo fa apertamente e liberamente, in modo quasi animalesco nonostante sia una giovane donna siciliana degli anni '30 che dovrebbe passare il proprio tempo a pulire e rammendare in attesa del ritorno del marito dalla guerra» dice la Canzonieri. E aggiunge di aver dovuto «cercare comunque la giusta misura per lasciare spazio alla parte di Nunzia che entrava in relazione con Andrea, che allora aveva 10-12 anni, e rendere la qualità di un rapporto di complicità tra i due».
Ci sono poi la prostituta socialista Oriana (Nicole Grimaudo), la splendida svedese Kerstin (Giulia Achilli), la giovane Ofelia (Linda Caridi) sconvolta dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la bellissima Beatrice (Miriam Dalmazio), amica e compagna di boogie del protagonista. Il percorso simbolico di 'Donnè segue anche lo scrittore a Roma, dove incontra la cameriera friulana dal grande cuore Jolanda (Anita Kravos) e la nobile ed elegante Pucci (Carolina Crescentini), e nei suoi viaggi, che lo portano a conoscere l’affascinante ed emancipata studentessa Ingrid (Elizabeth Kinnear) e la misteriosa Ines (Catrinel Marlon). Il racconto si conclude in Sicilia con il ritratto dell’amatissima nonna Elvira (Lucia Sardo). «Elvira è pura anima dunque pura magia» spiega la Sardo.
A dare volto e voce ad Andrea Camilleri nelle fasi della sua vita anche: Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo e Davide Tornesi. Il voice over è di Leo Gullotta. «Mi sono ritrovato catapultato in un’epoca che nessuno mi aveva mai raccontato. Mi sono chiesto come poteva giocare il piccolo Andrea» dice D’Aleo, nell’episodio che apre la serie.
«Il format da 10 minuti, con le sue declinazioni multipiattaforma, rappresenta un’innovazione nella produzione fiction - afferma la produttrice Gloria Giorgianni - perché mantiene nella trasposizione televisiva la leggerezza e la potenza del racconto breve e al contempo coniuga la qualità letteraria a un linguaggio moderno e cross-mediale». E tutti i ritratti sono indipendenti ma collegati fra loro. «Sono disseminati, nell’arco di tutto il racconto, piccoli riferimenti trasversali, inseriti in ciascun episodio: a volte attraverso gesti ricorrenti e riconoscibili del personaggio, altre volte - viene spiegato nelle note di regia - con oggetti di scena o accessori che aiutano a ricreare un unicum coerente».
 
 

La Repubblica, 28.8.2016
La tenera amicizia tra un bambino e un pulcino. In un libro illustrato lo scrittore racconta le sue estati siciliane in campagna dai nonni: "Perché è da vecchi che la nostra infanzia ci precipita addosso"
La favola vera del piccolo Camilleri
Uscirà il 6 settembre (giorno del suo 91esimo compleanno) "Topiopì", il nuovo libro di Andrea Camilleri (Mondadori, 96 pagine, 16 euro). Lo scrittore racconta la sua infanzia in Sicilia con i disegni di Giulia Orecchia


Un disegno di Giulia Orecchia, che ha illustrato il libro

Roma. Nelle foto da piccolo il capo è inclinato verso il basso, come di chi cerca riparo dall'obiettivo. Ma gli occhi mirano dritti verso il fotografo, due fessure che brillano di curiosità, perché Nenè era fatto così: timido, molto timido, arrivava a nascondersi sotto il letto per rendersi invisibile al mondo, però lui il mondo doveva coglierlo nei dettagli minimi, anche in quelli apparentemente più insignificanti. E molto di quel ragazzino minuto deve essere rimasto in Andrea Camilleri se finisce per tornare sempre lì, nei libri di ricordi e anche nei racconti per bambini, come il suo ultimo Topiopì, ambientato nella campagna di Porto Empedocle che ospitava la grande tenuta dei nonni materni. È una storia d'amore, Topiopì, la storia dell'incontro tra il piccolo Nenè e un pulcino spelacchiato che perde la sua zampetta sotto lo zoccolo di un cavallo. Ed è la storia di un apprendistato sentimentale, dal momento che Nenè impara quella cosa essenziale che è prendersi cura di un altro essere vivente. Un'amorosa intesa valorizzata dalle illustrazioni di Giulia Orecchia intorno al gioco ipnotico di sguardi. E a sfogliare l'album fotografico del vero Nenè Camilleri, venuto alla luce a Porto Empedocle il 6 settembre di novantuno anni fa in un'agiata famiglia di commercianti di zolfo, la favola coincide perfettamente con la realtà.
Camilleri, sembrerebbe una storia autobiografica.
"Sì, non c'è niente di inventato. È una storia che mi accadde da bambino e ho cercato di raccontarla nel modo più semplice possibile".
Si riconosce il retroterra contadino di Porto Empedocle, con la grande casa dei nonni dove lei andava in vacanza d'estate.
"Era una bella villa di campagna, con stalle, carrozzerie, ex sale da biliardo che raccontavano un tramontato splendore. C'erano anche grandissime cantine piene di botti enormi ma ormai vuote, luoghi tutti da esplorare. E mi ricordo poggiata su vecchie assi di legno una vecchia Scat, una delle prime automobili dentro la quale mi mettevo al volante e sognavo. Poi stavo appresso ai contadini che lavoravano la terra e mi raccontavano storie bellissime".
Nasce lì quel serbatoio di storie, sogni e fantasie che avrebbero alimentato la sua scrittura.
"Sì, tenga conto che poi dalla campagna da me vissuta soprattutto in estate tornavo al mare di Porto Empedocle, dove in autunno e in inverno passavo ore a guardare i pescatori che riparavano le reti o i pescherecci che tornavano dalla pesca. Anche questo fa parte del mio mondo".
Da bambino era abituato ad addormentarsi con il rumore del mare, abitudine che poi le è mancata. Un tratto che ha poi proiettato nel giovane Montalbano.
"Sì, è vero. La prima volta che andai con papà in un paese al centro della Sicilia non riuscii a prendere sonno. Solo dopo avrei capito che mi mancava il rumore del mare, che evidentemente mi serviva da ninna nanna".
Che tipo di bambino era Camilleri?
"Un bambino solitario e malinconico. Spesso cadevo in profonde crisi di noia che mi facevano nascondere sotto il letto per ore intere. Mi accorgo di aver perduto nel corso degli anni sia la noia che la malinconia - ed è una fortuna! - ma non la curiosità".
Che rapporto aveva con i suoi genitori? Di intimità anche fisica o prevaleva la distanza?
"No, nessuna distanza. Non avevo segreti con loro, né ricordo forme di ritegno da parte mia. Era una famiglia molto numerosa, composta di nonne, nonni, zie, zii e io mi trovavo perfettamente a mio agio con tutti".
Forse però lei soffriva per la sua condizione di figlio unico.
"Sì, desideravo ardentemente una sorella che mia madre non poteva più darmi. Allora quando avevo l'età di sei anni, per confortarmi, mi comprò una grandissima bambola, alta quasi quanto me, che immediatamente divenne un sostituto della sorella che non avevo. Non la portai mai fuori di casa per paura che i miei compagni mi sbeffeggiassero. La chiamai Lina, le confidavo un sacco di cose, e la facevo dormire con me".
Proprio come faceva con il pulcino. Che conseguenze ha avuto nella sua vita e nella sua immaginazione l'assenza di una sorella?
"Forse mi ha sollecitato una particolare attenzione verso le donne".
C'è una donna saggia e autorevole che compare nel suo racconto: la mitica nonna Elvira.
"Non solo era saggia e autorevole ma è stata anche la figura che ha aperto la mia fantasia. Parlava agli oggetti e agli animali come se fossero creature umane. E cambiava voce a seconda dell'oggetto, dicendomi: "Ma secondo te posso parlare al pianoforte come parlo alla saliera?". Aveva l'abitudine di inventarsi le parole. E quando ancora non ero in grado di leggere, mi raccontò tutt'intero Alice nel paese delle meraviglie, un romanzo completamente estraneo alla nostra cultura. Fu il mio primo libro".
Che rapporto aveva con la lettura?
"Ho cominciato a leggere prestissimo. A sei anni chiesi a papà il permesso di prendere i libri dalla sua biblioteca, permesso che mi fu subito accordato. Presi a caso La follia di Almayer di Conrad e lo divorai".
E che cosa ha capito?
"Ah non so cosa capii veramente, comunque leggere mi affascinò moltissimo. La scoperta più importante di quell'età è stata l'Orlando Furioso, un'edizione con magnifiche illustrazioni di Dorè che ho stampate nella memoria".
Torna spesso al Nenè bambino: credo sia naturale alla sua età.
"Sì, con la vecchiaia si ha la cosiddetta presbiopia della memoria per cui l'infanzia ti precipita addosso con un'intensità incredibile. E infatti a me capita di indugiare molto spesso in questi ricordi".
Quanto del suo essere bambino e dunque figlio l'ha aiutata nell'essere padre e oggi nonno?
"Il lavoro mi ha portato frequentemente via da Roma, dove sono cresciute le mie figlie, e questo non mi ha permesso di essere un buon padre. Credo invece di essere stato un ottimo nonno. Devo dire che ho cercato di dare alle mie figlie la stessa libertà e la stessa autonomia nelle decisioni che i miei genitori mi hanno sempre lasciato".
Tutti i grandi scrittori per ragazzi, da Lewis Carroll a Saint-Exupéry, hanno scritto le loro storie per bambini conosciuti, non per un pubblico generico. Lei per chi ha scritto "Topiopì"?
"Non l'ho scritto per nessun bambino in particolare, anche perché io non sono uno scrittore per ragazzi. Tutto è successo per caso. Cinque o sei anni fa ho incontrato una dottoressa specialista in Aids infantile che lavora in Africa, nelle zone più colpite da questa malattia. Fu lei a chiedermi un racconto per bambini che non possedevano giocattoli. Fu così che mi venne in mente la storia di Topiopì, che è poi è stata tradotta in swahili e addirittura figura in un sussidiario adottato nelle scuole elementari".
Una volta mi ha raccontato di sognare moltissimo, soprattutto nella siesta pomeridiana. E di sognare soprattutto bambini. Secondo lei c'è una relazione con il suo tornare di frequente all'infanzia?
"Non so rispondere. Posso dirle però che i bambini dei miei sogni sono sempre allegri. E i miei sogni pomeridiani sono coloratissimi, addirittura buffi. Pensi che ho sognato di viaggiare con un treno pieno di clown! Anche io naturalmente vestito da clown".
Simonetta Fiori
 
 

La Sicilia, 28.8.2016
Televisione. Martedì 30 agosto il primo episodio della serie di corti ispirati ai racconti dello scrittore siciliano
Il format. Corti trasmessi ogni giorno alle ore 20.30 su Rai1, dal lunedì alla domenica, per due settimane
Dieci donne per dieci Camilleri da dieci minuti
In Tv ritratti femminili per un viaggio dagli anni Trenta agli Ottanta
La maggior parte girati in Sicilia, tra Ragusa ed Agrigento
La serie. Dieci corti da 10 minuti ciascuno, in onda in prima tv assoluta da martedì 30 agosto alle 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai. Gli episodi saranno poi trasmessi ogni giorno, dal lunedì alla domenica, per due settimane (con stop nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5 settembre).

Conoscere Andrea Camilleri soltanto attraverso i racconti del commissario Salvo Montalbano sarebbe un vero delitto. Di quelli che il papà del poliziotto letterario più famoso d’Italia approfondirebbe con un’investigazione nel profondo dell’animo umano. Lo scrittore empedoclino, maestro dell’indagine dei caratteri, dei vizi e delle virtù del popolo siciliano, infatti, nei suoi trentotto anni di attività letteraria (il primo romanzo è stato Il corso delle cose pubblicato nel 1978) non si è limitato a narrare le storie del solo Montalbano, nato dalla sua penna nel 1994 e quindi ancora poco più che ventenne. La sensibilità dell’ormai quasi 91enne (spegnerà le sue candeline il 6 settembre) si è spinta in mille rivoli, anche nell’esplorazione dell’universo femminile. Se già nei casi del commissario Montalbano le donne non sono mai personaggi secondari, a partire dalla presenza-assenza dell’eterna fidanzata Livia, è in Donne, la raccolta di racconti firmata dal Maestro pubblicata due anni fa dalla Rizzoli, che Camilleri si dedica con tutto se stesso all’approfondimento di ogni sfumatura dell’altra metà del cielo. Da dieci dei trentanove camei letterari dedicati ad altrettante donne, i cui nomi vanno dalla A alla Z, la Anele di Gloria Giorgianni in collaborazione con Rai Fiction, ha tratto l’innovativa serie crossmediale Donne. In onda dal 30 agosto, i dieci corti da dieci minuti l’uno saranno trasmessi sia su Rai1, sia sul web con l’eccezione di giovedì 1, domenica 4 e lunedì 5 settembre. A rendere unico il racconto di Donne è la presenza dello stesso Camilleri, nelle sue diverse età, come partner e narratore delle figure femminili talvolta reali, come nonna Elvira, un’intensa Lucia Sardo che introduce e chiude la serie, altre soltanto immaginate dallo scrittore e intellettuale siciliano.
UN VIAGGIO NEL TEMPO. Della galleria delle donne di Camilleri, che attraverso un viaggio temporale che parte dagli anni Trenta per arrivare agli Ottanta mettono a fuoco anche i cambiamenti della società e del costume, oltre a quello della stessa immagine femminile, fanno parte la selvatica Nunzia, la prostituta socialista Oriana, la svedese Kerstin, la giovane Ofelia, la compagna di ballo Beatrice, la cameriera Jolanda, l’elegante aristocratica Pucci, l’emancipata studentessa Ingrid e la misteriosa Ines. A prestare loro i volti, invece, sono nell’ordine Alice Canzonieri, Nicole Grimaudo, Giulia Achilli, Linda Caridi, Miriam Dalmazio, Anita Kravos, Carolina Crescentini, Elizabeth Kinnear e Catrinel Marlon. Accanto a loro, entrando puntata dopo puntata nei panni di Camilleri, si passano la staffetta Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo e Davide Tornesi. I set, come accade per Il Commissario Montalbano e Il giovane Montalbano, sono stati rigorosamente siciliani e sono stati allestiti in provincia di Ragusa e di Agrigento. A dirigere gli attori, tra cui in ruoli secondari ci sono anche Nino Frassica, Francesco Mandelli e Johannes Brandrup, è stato Emanuele Imbucci che ha affidato il racconto fuori campo a Leo Gullotta.
ESSERE CAMILLERI. «Andrea Camilleri è stato uno dei miei insegnanti in Accademia in occasione di un saggio, già allora sarei rimasto ad ascoltato per ore. È stato molto bello essere chiamato a cercare di restituire il carattere all’Andrea che comincia a fare il regista e cerca i soldi per allestire il suo primo lavoro perché ho trovato il racconto molto calzante con i miei primi ricordi di questo mestiere – ha confessato Claudio Gioè, attore palermitano che ha recitato accanto Anita Kravos in Jolanda, una cameriera friulana dal cuore grande incontrata dallo scrittore a Roma - Per me Camilleri è un trattato di saggezza siciliana, placida calma dietro la quale si nasconde grande lucidità».
«Fa sempre piacere interpretare un personaggio che si ammira e che è amato da tutti – ammette Neri Marcorè, interprete con Elizabeth Kinnear dell’episodio Ingrid - Ovviamente, essendo così diverso da lui, non ho lavorato in direzione mimetica attenendomi più che altro al copione e tenendo comunque presente la figura di Camilleri come riferimento lontano. Oltretutto avevo già avuto il piacere di interpretare al cinema un suo testo grandioso, La scomparsa di Patò».
Giampaolo Morelli, già ispettore Coliandro nel serial investigativo di Rai2, è il protagonista con Carolina Crescentini e Francesco Mandelli dell’episodio Pucci. «Questo cortometraggio diretto con mano sicura da Emanuele Imbucci mi ha dato la possibilità di vivere il periodo milanese della vita del Maestro Camilleri – dice Morelli - È stato il momento in cui lo stesso iniziava a farsi apprezzare anche nei salotti della borghesia e della nobiltà di quel periodo costituita da una “fauna” di personaggi stravaganti che Camilleri osservava con un certo distacco e la sua immancabile ironia».
La ricerca del Camilleri dentro se stesso è stata la chiave d’interpretazione di Glen Blackhall, che presta la sua recitazione nel corto dedicato a Beatrice. «Del primo contatto telefonico avuto con il regista Emanuele Imbucci ricordo che mi ha detto: “Siamo tutti un po’ Camilleri…” – sottolinea Blackhall - Da quel momento in poi il mio lavoro è stato lasciare che quel frammento della vita di Camilleri parlasse il più possibile al Camilleri che è in me. È stato un bell’incontro e non posso che ringraziarlo per questo».
Il Camilleri adolescente è Davide Tornesi, che gli restituisce il carattere in Oriana, episodio con Nicole Grimaudo nel ruolo di una prostituta socialista. «È stato emozionante rivestire i panni di un grande scrittore e regista che ha dato, e continua a dare, tanto alla letteratura italiana – confessa Tornesi - Io, poi, ho seguito tutti gli episodi della serie Il Commissario Montalbano. Mi sono sentito vicino al personaggio di Andrea adolescente che, un po’ come me, era timido, riservato, sensibile e delicato con le donne. Ho apprezzato la generosità di quest’uomo e la sua capacità di avvicinarsi all’universo femminile quasi in punta di piedi».
È palermitano, ma dal respiro internazionale avendo lavorato spesso negli Stati Uniti, Vincenzo Amato, protagonista di Ines. «Ho interpretato Camilleri che ritorna da un viaggio di lavoro in Brasile e durante il viaggio in aereo instaura uno strano rapporto con la bella e misteriosa passeggera che gli si è seduta accanto – svela Amato - Una vicenda raccontata in modo intelligente che provocherà dubbi e curiosità. Nei panni di Camilleri ho dovuto conquistare l’interesse di una bella signora con l’intelligenza. E, senza mai sfiorarla, le cambierò la vita, in meglio, per sempre».
Altro palermitano è Dario Aita. «I gialli di Camilleri, sottratti dal comodino a mio padre, hanno ricoperto nella mia adolescenza il ruolo che forse nella giovinezza di mio padre ricoprirono i gialli di Simenon – riflette l’attore ventinovenne protagonista di Ofelia, una donna sconvolta dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale - Per me Camilleri è come un nonno che racconta storie sempre piene di vita e di suspence e da cui hai sempre da imparare. Quando poi i nonni iniziano a raccontarti le storie delle donne che hanno incontrato nella loro vita allora vuol dire che sei diventato grande. Così, interpretare Camilleri è stato, nello stesso tempo, un tuffo nel passato e un salto nel futuro».
È ancora un ragazzino Giovanni D’Aleo alle prese con la ferina e selvatica partner di set Alice Canzonieri in Nunzia.
«Ho interpretato questo ruolo cercando di non utilizzare il telefonino per tutto il periodo delle riprese – dice il dodicenne di Balestrate - È stato strano, mi sono ritrovato catapultato in un’epoca che nessuno mi aveva mai raccontato. Mi sono chiesto come giocasse il piccolo Andrea, senza telefonino o PlayStation; forse si divertiva a catturare lucertole o portando a spasso la sua capra, a girare per la campagna senza paure. E un po’ di nostalgia mi è venuta».
Mariella Caruso


L'intervista/1
Lucia Sardo «Io, la nonna di Camilleri»

Per diventare Elvira, la nonna di Andrea Camilleri, «la donna che l'ha introdotto alla magia del racconto», Lucia Sardo si è ispirata a sua madre. «Che era donna anziana, tanto da poter essere mia nonna. Io sono una figlia della vecchiaia, ho fratelli e sorelle di quasi 18 anni più grandi di me», rivela l'attrice siracusana che, simbolicamente, aprirà e chiuderà Donne.
Come ha costruito la sua Elvira?
«Leggendo quello che lui ha scritto. A un certo punto dice di non aver mai dedicato nulla a sua nonna, ma nello stesso tempo di averle dedicato tutto perché ogni volta che scriveva era come se a scrivere fosse lei stessa».
Quale risvolto c'è nell'approcciarsi a un'interpretazione così condensata?
«Per restare in campo letterario è come avere a che fare con la poesia anziché con la prosa. Per certi versi è più affascinante perché devi andare subito all'essenza del personaggio, non c'è tempo da perdere in fronzoli e concentrare sin da subito l'interpretazione».
Ci svela qualcosa di Elvira..
«È una donna straordinaria, di quelle che di una volta quando si cominciavano a fare i figli molto presto e questo contribuiva a far piazzare i piedi in terra. Oggi, invece, la normalità è fare figli a 40 anni e questo rende tutti più perduti. Se tornassi indietro nel tempo anch'io sceglierei di diventare madre più presto perché non è vero che un figlio ti toglie la libertà».
Cosa ha messo di sua madre in Elvira?
«Elvira, così come faceva mia madre, non parla il linguaggio intellettuale che tocca il cervello, ma parla il linguaggio simbolico dell'anima. L'anima si nutre attraverso la danza, il canto, la poesia, il gioco e noi post-moderni non ci nutriamo più di queste cose, siamo avidi e cediamo nel nutrimento del corpo tralasciando quello dell'anima».
Sarà nonna Elvira a guidare il telespettatore?
«Assolutamente sì. Nell'immaginario di Camilleri tutto parte da nonna Elvira cui attribuisce il merito di essere diventato uno scrittore».
Mariella Caruso


L'intervista/2
Carolina Crescentini «Il mio episodio è il più divertente»

«Andrea Camilleri è un grandissimo scrittore e sa raccontare in maniera perfetta i caratteri e le sfumature delle persone. E con le donne ha l'abilità particolare di tratteggiarle benissimo». Parola di Carolina Crescentini, l'attrice romana trentaseienne che presta la sua interpretazione a Pucci, un'elegante aristocratica incontrata dallo scrittore siciliano nel suo periodo milanese.
Com'è stata la sua esperienza sul set di "Donne"?
«Molto bella e soddisfacente. Il mio episodio, Pucci, è uno dei racconti più divertenti della serie. La donna che porto sullo schermo è un'aristocratica milanese che si circonda di artisti, pur non sapendo nulla di arte. Questo non le impedisce di cercare di riempire il suo salotto di professionisti delle arti che gli servono per darsi un tono».
Invece chi è Pucci nella realtà?
«Una donna perennemente in cerca di controllo, una che osserva ogni cosa e che vuole sempre gli occhi addosso di tutti. Però gli basta bere un bicchiere di vino per fare uscire fuori la sua vera identità. È questo che rende l'episodio molto divertente. Il suo sforzo di apparire e atteggiarsi come una nobildonna, infatti, si vanifica in men che non si dica».
Il suo rapporto con Gianpaolo Morelli, il "suo" Camilleri?
«Ottimo, con Gianpaolo avevano già lavorato insieme a teatro. Lui è un uomo molto affascinante e un bravo attore. Con noi c'è stato sul set anche Francesco Mandelli nel ruolo di uno degli altri artisti che frequentano la casa di Pucci».
Come ha preparato il personaggio?
«Leggendo non solo la sceneggiatura del mio episodio, ma tutto il libro da cui sono tratte le storie della serie che mi auguro possa continuare».
Che idea si è fatta della visione delle donne da parte di Camilleri?
«Che il più delle volte azzecca alla perfezione il racconto dei caratteri dell'universo femminile. Le donne dei suoi racconti sono tutte diverse tra di loro, ma sempre ben delineate e vere».
M. CA.
 
 

Corriere della Sera, 28.8.2016
In Tv
Giampaolo Morelli «Set per il nuovo Coliandro e sarò il giovane Camilleri»
Morelli torna in tv per raccontare le «Donne» dello scrittore siciliano e si prepara per le nuove puntate de «L’ispettore Coliandro», personaggio che interpreta dal 2006

«Sono riuscito a far incontrare l’ispettore Coliandro e il commissario Montalbano. Due poliziotti straordinari, ma agli antipodi. Un eroe e un antieroe. Non potrebbero esistere due personaggi più diversi». Sorride Giampaolo Morelli, attore e autore di questa singolare impresa, ma pure cantante e conduttore. Un’infanzia tra la borghesia napoletana, con papà magistrato, una giovinezza divisa tra gli studi, abbandonati, di Giurisprudenza e il sogno, realizzato, della recitazione. Morelli, già volto e voce dell’ispettore Coliandro su Rai Due, interpreta anche un giovane Andrea Camilleri in «Donne». Una fiction di Rai Uno, in onda dal 30 agosto, che racconta la vita dello scrittore attraverso le figure femminili più significative per lui, con attori diversi in ogni puntata. Nel cast Vincenzo Amato, Neri Marcorè, Francesco Mandelli e Nicole Grimaudo.
L’episodio di cui Morelli è protagonista si intitola «Pucci» e ripercorre i giorni milanesi di Camilleri, allora 40enne. L’inizio dei suoi successi, gli incontri con l’alta borghesia meneghina e una splendida ragazza, interpretata da Carolina Crescentini. «Mi sono divertito a vestire i panni di uno scrittore importante—racconta—Anche questa volta ho avuto la fortuna di lavorare con una bella sceneggiatura. Montalbano e Coliandro sono due prodotti diversi, ma ben fatti. Certo, Coliandro ha un linguaggio duro: non potrebbe mai andare in onda su Rai Uno. Lui è un outsider e, in fondo, un perdente. Montalbano è un’istituzione». «L’ispettore è il personaggio che mi ha dato di più —spiega— Non posso negarlo. So di avere una fisicità piacente, ma non mi sono mai fermato ai ruoli da “belloccio”. E in questo senso Coliandro è stata una sfida. E’ spigoloso, ma umano. Cerca l’amore e una promozione sul lavoro, in cui spesso sbaglia. Ha dei lati drammatici e veri. La serie poi è molto moderna. Ogni episodio è un film di genere diverso e questo mi diverte».
La fiction diretta dai Manetti Bros e sceneggiata da Carlo Lucarelli ha una vicenda complessa quasi quanto il suo protagonista. I primi episodi furono girati nel 2004, ma la Rai ne bloccò la messa in onda, temendo che lo stile potesse infastidire pubblico e forze dell’ordine. Poi nel 2006 il debutto. Nel 2009 una nuova interruzione per mancanza di budget, e, nel 2016, il ritorno, dopo le proteste dei fan. I nuovi episodi arriveranno nella primavera 2017. «Ho toccato con mano la crisi e la diffidenza verso i prodotti fuori dagli schemi. Curiosamente ho avuto una sorta di contrappasso. In«Studio Uno» (fiction di Rai Uno sulla genesi dello storico varietà in onda a ottobre ndr), interpreto un funzionario che ostacola il programma». A settembre Giampaolo Morelli salterà a bordo di un auto per condurre Fan Karaoke, versione nostrana del «Carpool Karaoke» di James Corden. Un’ora a zonzo per una città tra canzoni e chiacchiere. Gli ospiti, per ora, restano top-secret. «Posso dire quello che avrei voluto avere, ma non avrò: Pino Daniele. Un poeta». «Il mio sogno tra qualche anno? Un bella parte a teatro in una commedia di De Filippo. Napoli fa parte di me, è il mio Dna. Non mi abbandona mai, anche se Camilleri è siciliano e Coliandro vive a Bologna».
Micol Sarfatti
 
 

Blasting News, 28.8.2016
Le donne di Camilleri per dieci minuti al giorno in TV
Donne: un ciclo di dieci minifiction in onda dal 30 agosto su Raiuno dopo il Tg.

Dal 30 agosto ogni sera su Raiuno, dopo il Tg alle ore 20.30, andrà in onda un ciclo di minifiction: #donne. Saranno in tutto dieci cortometraggi della durata di dieci minuti, che parleranno dell'universo femminile, visto attraverso gli occhi del grande scrittore siciliano Andre #Camilleri. Infatti la miniserie è tratta dal libro pubblicato nel 2014 dallo scrittore e intitolato appunto, Donne. Il libro è composto da trentanove racconti in cui il Camilleri descrive in modo romanzato il suo rapporto con il gentil sesso. La serie vuole percorrere l'evoluzione sociale della figura femminile dagli anni Trenta agli anni Ottanta. In ognuno dei dieci episodi i protagonisti della storia sono sempre due: una donna e Andrea (l'evocazione dello stesso Andrea Camilleri).
Il ciclo comincia con il primo episodio in cui troviamo un Andrea (Giovanni D'Aleo) di soli dodici anni che si approccia al mondo femminile grazie alla selvatica Nunzia (Alice Canzonieri), una ragazza che vive su un albero e si nutre di uova di uccello. Nel secondo Andrea di vedute comuniste ha un'intesa con Oriana (Nicole Grimaudo), una prostituta socialista dall'anima sincera, conosciuta in un bordello in una Sicilia distrutta dalla Seconda guerra mondiale. Nella terza ci sarà Kerstin (Giulia Achilli), una svedese dai costumi all'avanguardia. Si susseguiranno la sconvolta Ofelia (Linda Caridi), Beatrice (Miriam Dalmazio) giovane ballerina con cui Andrea si accompagna nelle piste da ballo fino ad innamorarsene. Seguiranno Jolanda (Anita Kravos) la cameriera friulana, Pucci (Carolina Crescenti) la nobildonna che nonostante la sua poco cultura amava circondarsi da scrittori e pittori, Ingrid (Elizabeth Kinnear) la donna emancipata e sicura, Ines (Catrinel Marlon) donna misteriosa. Il ciclo si conclude con la nonna del Camilleri, Elvira (Lucia Sardo) e con un Andre nuovamente bambino. Degno di nota è la presenza anche di Nino Frassica che rappresenterà il nonno dello scrittore e quindi presente nel primo e nell'ultimo episodio.
Non ci resta che aspettare martedì per potere vedere questo esperimento targato Andrea Camilleri e Emanuele Imbucci, il regista e lo sceneggiatore di Donne.
Teresa Sudrio
 
 

Ultime Notizie Flash, 28.8.2016
Le Donne di Andrea Camilleri da martedì su Rai1: si inizia con Nunzia

Andrea Camilleri ci racconta le sue Donne. Sono le storie di volti femminili che hanno segnato in qualche modo la vita dello scrittore siciliano che ama da sempre le donne e che ha deciso di raccontare, le varie sfaccettature, di personaggi semplici e allo stesso modo complessi, che hanno cambiato la sua vita. Persone comuni ma anche personaggi di spicco che durante il suo percorso di successo nel mondo della letteratura ha incontrato, per sbaglio, per caso o perchè era scritto! Su Rai 1 le Donne di Camilleri sbarcano in access prime time: vedremo ogni giorno un racconto. Dieci cortometraggi che ci raccontano le Donne di Camilleri partendo con la storia di Nunzia che ci porta indietro nel tempo e che ci racconta di un bambino siciliano curioso e voglioso di conoscere quale fosse il suo posto nel mondo. I racconti che vedremo in tv a partire da martedì sera, si ispirano a quelli composti da Camilleri per il suo libro Donne uscito per Rizzoli nel 2014. La Rai, visto il grande successo de Il commissario Montalbano, ha deciso di raccontarci su video, anche le Donne di Camilleri. I cortometraggi andranno in onda alle 20,30 subito dopo il telegiornale e hanno una durata di 10 minuti. Donne è una delle prime novità della Rai per la stagione 2016/2017. E seguendo i dieci appuntamenti con le dieci donne di Camilleri, ci sembrerà di conoscere già qualcuno. Basti pensare a Ingrid, un personaggio che i fan de Il commissario Montalbano conoscono molto bene. Le riprese si sono svolte fra Agrigento, Porto Empedocle, Ragusa, Caltanissetta e i loro dintorni, e a Comiso, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Roma. Fra le location il Teatro Donnafugata, il Castello di Donnafugata, piazza Duomo di Ragusa Ibla, le spiagge di Marina di Ragusa, i vicoli di Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo.
LE DONNE DI CAMILLERI SU RAI1: DA NUNZIA A ORIANA, STORIE CHE HANNO CAMBIATO LA VITA DELLO SCRITTORE, DONNE CHE HANNO CAMBIATO LA SUA VITA
NUNZIA LA PRIMA DONNA DI CAMILLERI - Le donne di Camilleri descrivono diverse epoche, diverse classi sociali e diversi modi di vivere. Si inizierà con Nunzia, una giovane ragazza davvero singolare. Nunzia vive nella natura e cerca di fare tutto quello che le riesce senza dover chiedere nulla a nessuno. Dorme sugli alberi e mangia la carne cruda del serpente. Tra lei e Andrea c’è un rapporto molto particolare che va ben oltre le tante superstizioni di chi vive in una Sicilia anche profondamente superstiziosa e arretrata.
ANDREA CAMILLERI PROTAGONISTA CON LE SUE DONNE - In questo racconto non poteva ovviamente mancare anche Andrea: da piccolo, da adolescente, da giovane e da uomo maturo. Nei cortometraggi in onda su Rai1 Camilleri sarà interpretato da Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo, Davide Tornesi. La serie vede inoltre la partecipazione di Nino Frassica, Francesco Mandelli, Johannes Brandrup. Il voice over è di Leo Gullotta.
Filomena
 
 

Teleclub, 28.8.2016
Der junge Montalbano
Montalbanos erster Fall, Polizei-Serie, I 2012
So 28.08.2016 01.45

Der Viehdieb Casio Alletto wird erschlagen aufgefunden. Der junge Montalbano befasst sich mit dem Fall und entdeckt Verletzungen im Gesicht des Toten, die auf Tritte mit genagelten Stiefeln hinweisen; Stiefel, die nur einer in der Region hat: der Schäfer Barruso. Doch dann wartet eine neue Aufgabe auf den jungen Commissario: Er soll die Dienststelle in Vigata übernehmen, in der kleinen Stadt am Meer, in der er selbst aufgewachsen ist.
 
 

SpettacoloMania.it, 29.8.2016
TV
Le Donne di Camilleri in 10 corti in TV e sul Web

 
 

Nunzia, Oriana, Kerstin, Ofelia, Beatrice… Andrea Camilleri non ha scritto solo del Commissario Montalbano, ma anche di loro, donne vere che ha incontrato nella sua vita, che lo hanno colpito, che lo hanno accompagnato nel suo viaggio reale e virtuale, quello fatto di luoghi e posti, e l’altro che si svolge tra gli anni, le età, il tempo. Figure femminili a tutto tondo raccontate nelle pagine di Donne, antologia tutta al femminile dell’autore siciliano (Rizzoli), legate con le loro storie da quell’unico filo possibile che è il loro essere tali, ma anche dall’uomo che tutte le ha conosciute e in qualche modo certo amate tentando di comprenderle e fermarle nel tempo. E adesso dalla carta passano anche loro alla televisione e al web, contemporaneamente, prendendo corpo in un format modulare e multipiattaforma intitolato anch’esso Donne, prodotto da Anele in collaborazione con Rai Fiction e fatto di 10 corti di 10 minuti ciascuno diretti da Emanuele Imbucci, uno al giorno, ognuno a raccontare la storia di una di loro, le donne di Camilleri appunto, con il loro fascino, il loro mistero e in tutta la loro sfaccettata e unica femminilità, una sorta di striscia preserale ma non solo, al via martedì 30 agosto in prima assoluta alle 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma RAI.
Un viaggio che va dagli anni Trenta agli Ottanta, un percorso circolare, un po’ come la vita, che passando per Roma parte e arriva in un sol luogo, la Sicilia, a raccontare i cambiamenti della donna nella società attraverso i suoi stessi occhi e quelli dell’autore che le incontra e nel frattempo da bambino diventa adulto, vivendo sulla propria pelle il fascino della seduzione, della sensualità e del sesso. Si comincia con Nunzia, una ragazzina che è tutt’uno con la natura, mangia persino carne di serpente e vive su un albero e ad Andrea bambino insegna tante cose come la resilienza, quella capacità utilissima nella vita a sfruttare bene le cose quando vanno male, a lui che forse è il solo che può capirla in un mondo contadino che troppo spesso cede alla superstizione. Poi c’è Oriana, giovane prostituta che durante la Seconda guerra mondiale vive alla Pensione Eva senza sorridere quasi mai: è determinata e socialista e Andrea, che ora ha 17 anni, se ne innamora perdutamente. Poi ci sono la bella svedese Kerstin, Ofelia sopravvissuta alla guerra e colpita dai suoi orrori, Beatrice che con Andrea balla il boogie woogie ma poi si fidanza con Filippo. A Roma il nostro incontra poi Jolanda, la friulana dal grande cuore che fa la cameriera da un amico e collega di Andrea, Giovanni, redattore della stessa rivista di teatro con cui Camilleri collabora in quegli anni sognando una sua regia: riuscirà a farla solo grazie a lei. Ed ecco Pucci, nobile milanese che frequenta artisti e intellettuali, sicura e spavalda anche quando rischia di fare la gaffe del secolo. E Ingrid, studentessa scandinava che Andrea conosce a Copenaghen dove insegna, e che lo invita a casa sua per passare la notte insieme, anche se ci sono i suoi genitori, e lui sviene tra i peluche e le foto della sua stanza di bambina. E Ines, donna misteriosa che incontra in aereo a sessant’anni. E infine lei, la donna dalla quale era partito tutto, ancora lì nel luogo dove ogni cosa era iniziata: l’amata nonna Elvira nella sua adorata Sicilia, la fata buona e burlona che al piccolo (di nuovo) Andrea insegna l’onestà, l’ottimismo e la fantasia.
Un cast degno di nota con Alice Canzonieri (Nunzia), Nicole Grimaudo (Oriana), Giulia Achilli (Kerstin), Linda Caridi (Ofelia), Miriam Dalmazio (Beatrice), Anita Kravos (Jolanda), Carolina Crescentini (Pucci), Elizabeth Kinnear (Ingrid), Catrinel Marlon (Ines), e Lucia Sardo (Elvira). Cambiano le donne e cambia il volto di Andrea Camilleri: a prestarglielo sono via via Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo, Davide Tornesi. Ci sono anche Nino Frassica, Francesco Mandelli e Johannes Brandrup mentre la voce narrante è quella di Leo Gullotta e le musiche originali sono di Matteo Curallo (Edizioni Sugar Music).
Patrizia Simonetti
 
 

Il Giornale, 29.8.2016
Piccole storie di donne (e di seduzione) subito dopo il tiggì
Una serie di 10 corti di 10 minuti con 10 attrici... Belle, combattive, decise. Come Nicole Grimaudo

Alla «Pensione Eva», casa chiusa per clienti di provincia, è l'unica che non sorride: fa la prostituta per sbaglio, non perché l'abbia scelto.
E poi è di fede socialista, in pieno fascismo. Così Nicole Grimaudo, la bella attrice di Caltagirone che tanta strada ha fatto, da quand'era un'adolescente riccioluta in Non è la Rai, si è buttata a corpo morto nell'interpretazione di Oriana, una delle figure femminili più interessanti di Donne, serie tv ispirata all'omonimo libro di Andrea Camilleri, pubblicato da Rizzoli. Si tratta di una nuova fiction dal formato inconsueto, dieci corti da dieci minuti ciascuno, in onda su RaiUno da domani, 30 agosto, alle 20.30, subito dopo il tg, e visibile anche sul web. La serie - che ruota attorno a dieci figure femminili e rappresenta un viaggio alla scoperta della seduzione, del sesso e dell'universo femminile - è prodotta con la sua «Anele» da Gloria Giorgianni, la nipote di Elvira Sellerio, editrice storica del «papà» di Montalbano, insieme a Rai Fiction. Tra le attrici, oltre a Nicole Grimaudo, tra le altre, anche Alice Canzonieri, Giulia Achilli, Anita Kravos e Carolina Crescentini...
Si gioca in casa, dunque: la siciliana Nicole adora il conterraneo Andrea Camilleri, presente in ogni episodio, interpretato da un attori ogni volta diversi (tra i quali Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato...), nelle vesti di un diciassettenne alla scoperta del pianeta donna. «In Italia mancano i lavori al femminile e questi piccoli corti, con personaggi in rosa, scolpiti da una scrittura precisa e leggera, mi hanno subito affascinata», spiega l'attrice dal suo buen retiro, dov'è in vacanza con il figlio Pietro, due anni e mezzo, avuto dal compagno Francesco, giornalista di Caltagirone come lei, conosciuto nel più tipico dei modi: seduti allo stesso tavolo, al matrimonio di amici comuni. «Un amore cotto e mangiato. In un anno e mezzo abbiamo fatto tutto, figlio compreso», dice con la sua voce squillante. «La mia Oriana è una donna a suo modo severa. Ha dovuto fuggire da casa, perché i fascisti la tenevano nel mirino e, per mantenere la madre in difficoltà, si è messa a esercitare il mestiere più antico del mondo. Però con altero distacco e molto coraggio».
Le parti da donna forte non sono nuove, per Nicole: in Medicina generale, il successo televisivo che l'ha fatta conoscere al grande pubblico, era un'infermiera battagliera. Nella vita vera, è una donna che lotta? «Decisamente, mi piace mettermi in gioco e fare scelte azzardate. Come nel film Workers, dov'ero Alice, aspirante make-up artist, che finisce a truccare cadaveri in un'agenzia di pompe funebri. O come nella serie tv per Canale 5 Immaturi, dove impersono Francesca, chef che soffre di sesso-dipendenza. Nella vita ho avuto la fortuna di poter scegliere i copioni. E durante la lettura di Oriana, mi sono entusiasmata. Il suo carattere mi assomiglia», risponde l'attrice classe 1980, che ha lavorato con Lavia, Polanski,Ozpetek, Tornatore e Lina Wertmueller.
Nonostante i meriti, le attrici guadagnano meno dei loro colleghi maschi, come spesso lamentano le star di Hollywood. Ciò vale anche per la scena italiana? «Certo. Viviamo ancora in un mondo in cui le donne, per arrivare in alto, debbono darsi da fare il triplo degli uomini. E poi, una donna non è mai una donna e basta: è una madre, un'amante, una compagna, una lavoratrice. Porta con sé un mondo intero e fa fatica a reggere tutto in equilibrio. Non a caso, quando si trova una donna a capo di un'azienda, o in un ruolo politico di spicco, ancora sembra qualcosa di eccezionale. E poi, non esistono molti ruoli femminili da protagonista. Avere un intero film sulle spalle, da donna, è raro», considera Nicole, che di recente sul piccolo schermo ha dato vita al personaggio della moglie di Boris Giuliano, il vice questore capo della squadra mobile di Palermo, ucciso da Cosa Nostra nel 1979.
Con Andrea Camilleri, che di donne ha scritto molto, quale rapporto ha Nicole? «Di grande stima e apprezzamento. Le sue protagoniste attraversano la grande storia con le loro piccole storie di vita vissuta». Non a caso Oriana, nella casa di tolleranza ammazzerà un fascista con la sua ars amandi...
Oriana, come la Fallaci. È un nome da gran donna, combattiva e tenace. Se avrò una figlia, la chiamerò Oriana».
Cinzia Romani
 
 

TG1, 30.8.2016
ore 20:00
Presentazione della serie Tv “Donne”, tratta dai racconti di Andrea Camilleri
In studio Alice Canzonieri e Giampaolo Morelli
Cliccare qui per vedere l'intera edizione del TG1
 
 

Corriere TV, 30.8.2016
Le dieci donne di Camilleri

10 film fiction da 10 minuti ciascuno, 10 storie di altrettante figure femminili affascinanti e misteriose: "Donne", tratto dall'omonima raccolta di racconti di Andrea Camilleri edita da Rizzoli, è un nuovo format modulare e multipiattaforma, in onda in prima tv assoluta a partire da martedì 30 agosto alle ore 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma Rai.
Nel cast Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Miriam Dalmazio, Lucia Sardo, Neri Marcorè, Nino Frassica, Francesco Mandelli, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè
Tratto dall'omonima raccolta di racconti "Donne" di Andrea Camilleri, edita da Rizzoli, il progetto tv/web ruota attorno a dieci figure femminili e rappresenta un viaggio alla scoperta della seduzione, del sesso e di quel formidabile e irrisolvibile enigma che è l'universo delle donne. Gli episodi raccontano incontri ed esperienze personali di Camilleri e l'innovativo format da 10 minuti mira a mantenere, anche nella trasposizione televisiva, la leggerezza e la potenza del racconto breve, oltre che a rappresentare l'essenza di ognuna delle donne descritte. Si tratta di un progetto modulare, sfruttabile in varie piattaforme, che coniuga la consistenza e la qualità letteraria con un linguaggio moderno e cross-mediale.
Andrea ha dodici anni quando, durante le vacanze estive dai nonni, conosce Nunzia, una giovane donna selvatica, bellissima e vitale, che lo invita a salire sui rami di un albero e gli offre uova fresche prese dai nidi e carne fresca di serpente. Andrea è affascinato da quella strana ragazza e resta turbato quando la sorprende fra le braccia di un uomo. La loro amicizia prosegue, ma la ragazza, all'improvviso, scompare. Andrea non smette di cercarla, ma coglie parte di una accesa conversazione tra il mezzadro, suocero di Nunzia il cui figlio è lontano per la guerra, e il nonno, da cui capisce che le è successo qualcosa di grave. Andrea corre a casa di Nunzia e la trova legata e prigioniera, ma non può fare nulla per lei. Le vacanze sono finite ma, non appena torna a far visita ai nonni, Andrea si precipita a cercare Nunzia: questa volta la trova nei campi, libera e ferina come sempre. Davanti a lui Nunzia partorisce un bambino, un maschio, e il suo nome sarà proprio Andrea.
 
 

Panorama, 30.8.2016
Serie TV
Donne: al via le dieci minifiction tratte dai racconti di Andrea Camilleri
Tra le protagoniste ci sono anche Nicole Grimaudo, Miriam Dalmazio, Carolina Crescentini, Catrinel Marlon e Lucia Sardo

 
 

È un vero e proprio viaggio nell'universo femminile e nella storia del costume italiano dagli anni '30 per arrivare agli '80 Donne, il nuovo progetto di Rai 1 al via da questa sera. Dieci storie raccontate in dieci minifiction da dieci minuti ciascuna, tratte dall'omonima raccolta di racconti scritta da Andrea Camilleri e edita da Rizzoli. Lo scrittore siciliano tratteggia alla sua maniera temi come la seduzione, il sesso, l'emancipazione femminile, cavalcando l'autobiografia e il romanzo per raccontare i cambiamenti sociali e al tempo stesso la sua vita, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta.
Donne, il viaggio di Camilleri nell'universo femminile
L’appuntamento con il primo episodio di Donne - in onda stasera alle 20.30 - è con Nunzia, la "femmina" ferina e selvatica intepretata da Alice Canzonieri. Poi il viaggio alla scoperta dell'enigmatico universo femminile visto da Camilleri prosegue con la prostituta socialista Oriana (Nicole Grimaudo), la splendida svedese Kerstin (Giulia Achilli), la giovane Ofelia (Linda Caridi), travolta dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, e ancora con la bellissima Beatrice (Miriam Dalmazio), amica e compagna di ballo del protagonista.
Un percorso simbolico, in cui lo scrittore siciliano incontra a Roma la generosa cameriera friulana Jolanda (Anita Kravos) e la nobile ed elegante Pucci (Carolina Crescentini), per poi conoscere in uno uno dei suoi tanti viaggi l’affascinante ed emancipata studentessa Ingrid (Elizabeth Kinnear) e ancora la misteriosa Ines (Catrinel Marlon). Donne si conclude però dove tutto è iniziato, ovvero in Sicilia durante l’infanzia di Camilleri, con il ritratto dell’amatissima nonna Elvira, interpretata dalla strepitosa Lucia Sardo.
Le dieci minifiction di Rai 1
Girato tra Ragusa e Agrigento, Donne è una fiction multipiattaforma pensato in chiave moderna e multipiattaforma. "Il format da dieci minuti, con le sue declinazioni multipiattaforma, rappresenta un’innovazione nella produzione fiction", spiega la produttrice Gloria Giorgianni. A dare il volto ad Andrea Camilleri nelle diverse fasi della sua vita sono Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo, Davide Tornesi. La serie vede anche la partecipazione di Nino Frassica, Francesco Mandelli e Johannes Brandrup. La voce fuori campo è di Leo Gullotta.
Francesco Canino
 
 

il manifesto, 30.8.2016
Visioni
Ritratti di «Donne» secondo Camilleri
Televisione. Stasera su Rai 1 e online alle 20.30 il primo di dieci cortometraggi ispirati ai personaggi creati dallo scrittore siciliano. Nel cast Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Giampaolo Morelli

C’è Nunzia (Alice Canzonieri), quella strana ragazza che si diverte a salire sugli alberi e non teme le convenzioni nella Sicilia anni ’30, e poi Oriana (Nicole Grimaudo) costretta dalla miseria e dal fascismo che hanno fatto perdere il lavoro a lei, al padre e alla madre perché «socialisti» a vendersi in una casa chiusa. Pucci (Carolina Crescentini) è l’opposto, algida, elegante, mai sopra le righe. Rampolla di una nobile famiglia, complice una sera ad alto tasso alcolico, perde completamente il controllo.
Sono tre delle protagoniste di un’autobiografia d’amore in cui scopriamo anche Andrea Camilleri ragazzino, affascinanti e misteriose figure femminili raccontate dal creatore del Commissario Montalbano, prima in una serie di racconti racchiusi in Donne (Rizzoli) e ora con lo stesso titolo adattate per una serie composta da dieci corti da 10 minuti ciascuno, in onda in prima tv assoluta da stasera alle 20.30 su Rai1 con l’episodio Nunzia – in contemporanea online sulla piattaforma Rai.
Gli episodi saranno poi trasmessi ogni giorno, dal lunedì alla domenica, per due settimane (con stop nelle giornate previsto nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5 settembre). «Il format da 10 minuti, con le sue declinazioni multipiattaforma, rappresenta un’innovazione nella produzione fiction – spiega la produttrice Gloria Giorgianni (per Anele) – perché mantiene nella trasposizione televisiva la leggerezza e la potenza del racconto breve e coniuga la qualità letteraria a un linguaggio moderno e cross-mediale». Le storie sono certo indipendenti ma in qualche modo collegate fra loro. «Sono disseminati, nell’arco di tutto il racconto, piccoli riferimenti trasversali: a volte attraverso gesti ricorrenti e riconoscibili del personaggio, altre volte – si legge nelle note del regista dei dieci cortometraggi Emanuele Imbucci – con oggetti di scena o accessori che aiutano a ricreare un unicum coerente».
Forse immaginate o pure realmente incontrate da Camilleri, le «sue» donne raccontano anche i cambiamenti della società, del costume nel corso di cinquant’anni ma anche le diverse età della vita dell’autore. La serie di ritratti si conclude ancora in Sicilia con il ritratto (reale) della nonna di Camilleri Elvira (Lucia Sardo). «Elvira è pura anima dunque pura magia», spiega la protagonista.
Tra gli attori che prestano volto e voce ad Andrea Camilleri nelle fasi della sua vita troviamo anche: Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo e Davide Tornesi. La voce fuori campo è di Leo Gullotta.
Stefano Crippa
 
 

La Sicilia, 30.8.2016
La selvatica "Nunzia", la prima delle “Donne” di Camilleri
SU RAI1 ALLE 20.30. Da stasera il primo cortometraggio di 10 minuti tratto dalla raccolta di racconti dello scrittore

Roma. Protagoniste di un'autobiografia d'amore in cui scopriamo anche Camilleri ragazzino, le affascinanti e misteriose figure femminili raccontate dal creatore del Commissario Montalbano in Donne (Rizzoli) sono diventate una serie cross mediale di dieci corti da 10 minuti ciascuno, in onda in prima tv assoluta da stasera alle 20.30 su Rail e online sulla piattaforma Rai. Gli episodi saranno poi trasmessi ogni giorno, dal lunedì alla domenica, per due settimane (con stop nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5 settembre).
Immaginate o realmente incontrate dallo scrittore, nel format innovativo e multipiattaforma Donne, realizzato per Rai Fiction da Anele di Gloria Giorgianni, con la regia di Emanuele Imbucci, viene raccontato in fondo l'enigma che resta il mondo femminile. Fra le interpreti Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Miriam Dalmazio, Lucia Sardo, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè. Con la partecipazione di Nino Frassica, Francesco Mandelli e Johannes Brandrup.
Ad aprire la serie, girata negli scenari di Ragusa e Agrigento, la ferina e selvatica Nunzia interpretata da Alice Canzonieri con nell'episodio Giovanni D'Aleo e Nino Frassica. «La libertà di Nunzia è una libertà primordiale. Nunzia ispira fiducia perché è assolutamente spontanea, sia nel rapporto con il piccolo Andrea che con il mondo che la circonda. Vive le proprie passioni, quando ama lo fa apertamente e liberamente, in modo quasi animalesco nonostante sia una giovane donna siciliana degli anni '30 che dovrebbe passare il proprio tempo a pulire e rammendare in attesa del ritorno del marito dalla guerra» dice la Canzonieri. E aggiunge di aver dovuto «cercare comunque la giusta misura per lasciare spazio alla parte di Nunzia che entrava in relazione con Andrea, che allora aveva 10-12 anni, e rendere la qualità di un rapporto di complicità tra i due».
Ci sono poi la prostituta socialista Oriana (Nicole Grimaudo), la splendida svedese Kerstin (Giulia Achilli), la giovane Ofelia (Linda Candì) sconvolta dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la bellissima Beatrice (Miriam Dalmazio), amica e compagna di boogie del protagonista. Il percorso simbolico di Donne segue anche lo scrittore a Roma, dove incontra la cameriera friulana dal grande cuore Jolanda (Anita Kravos) e la nobile ed elegante Pucci (Carolina Crescentini), e nei suoi viaggi, che lo portano a conoscere l'affascinante ed emancipata studentessa Ingrid (Elizabeth Kinnear) e la misteriosa Ines (Catrinel Marion). Il racconto si conclude in Sicilia con il ritratto dell'amatissima nonna Elvira (Lucia Sardo). «Elvira è pura anima dunque pura magia» spiega la Sardo.
A dare volto e voce ad Andrea Camilleri nelle fasi della sua vita anche: Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D'Aleo e Davide Tornesi. Il voice over è di Leo Gullotta. «Mi sono ritrovato catapultato in un'epoca che nessuno mi aveva mai raccontato. Mi sono chiesto come poteva giocare il piccolo Andrea» dice D'Aleo, nell'episodio che apre la serie.
«Il format da 10 minuti, con le sue declinazioni multipiattaforma, rappresenta un'innovazione nella produzione fiction - afferma la produttrice Gloria Giorgianni - perché mantiene nella trasposizione televisiva la leggerezza e la potenza del racconto breve e al contempo coniuga la qualità letteraria a un linguaggio moderno e cross-mediale».
Mauretta Capuano
 
 

Glamour, 30.8.2016
Catrinel Marlon sarà una delle “Donne” di Andrea Camilleri
Parte stasera la serie tv che ha come protagonista il celebre scrittore siciliano. A interpretare una delle sue donne, un’attrice che noi conosciamo molto bene…

Guardateli bene e non dimenticateli: saranno due grandi protagonisti dell’autunno televisivo italiano. Lei è Catrinel Marlon, 30 anni, modella divenuta attrice, rumena stabilita in Italia, bambina pestifera cresciuta in una donna sensibile e pacata (vi raccontiamo tutto a p. 175 di Glamour di settembre). Lui è Vincenzo Amato, 50, scultore del ferro divenuto attore, palermitano residente a New York, animo gentile dentro un viso ruvido che gli vale sempre un ruolo da cattivo. Persino quando, come in questo caso, interpreta un personaggio positivo. Nello scatto sopra, infatti, Amato si cala nei panni di un Andrea Camilleri leggermente controverso. Anni ’80, volo transoceanico, lo scrittore siciliano incontra Inès, affascinante donna argentina (Catrinel, appunto). E le fa un ricatto sentimentale. La storia è verissima: Camilleri ne parla nel suo libro autobiografico Donne da cui sono stati tratti dieci cortometraggi, di dieci minuti ciascuno, in onda su Raiuno a partire dal 30 agosto alle 20.30. Per l’episodio che ha come protagonisti Vincenzo e Catrinel bisognerà attendere fino al 9 [10, NdCFC] settembre.
[...]
Nina Verdelli
 
 

Monreale News, 30.8.2016
L'attore monrealese Giuseppe Tantillo protagonista su Raiuno nella serie di minifilm intitolati “Donne” tratti dal libro di Camilleri
Tra le protagoniste ci sono anche Nicole Grimaudo, Miriam Dalmazio, Carolina Crescentini, Catrinel Marlon e Lucia Sardo
La puntata, in onda il prossimo 6 settembre, è intitolata “Beatrice”

Roma – Ancora un appuntamento di prestigio per l'attore monrealese Giuseppe Tantillo, che parteciperà ad una puntata compresa nella serie di dieci minifilm che andranno in onda a partire da stasera alle 20,30 su Raiuno.
La serie si intitola "Donne" ed è tratta dall'omonimo libro di Camilleri. Si tratta di dieci minifilm da 10 minuti ciascuno. Ognuno episodio è incentrato su una donna che ha contribuito alla formazione sentimentale dell'autore. Ogni film ha un cast diverso. La puntata che vedrà protagonista Giuseppe Tantillo andrà in onda il 6 settembre, come detto alle 20,30, e si intitolerà “Beatrice”.
“Per chi è curioso di vedermi con questo look d'altri tempi – dice l'attore sul suo profilo Facebook – l'appuntamento è per il 6 settembre con l'episodio "Beatrice". Però io vi consiglio di vederli tutti. Perché sono belli. Perché il regista Emanuele Imbucci è bravo. E la sceneggiatura dello stesso Imbucci e di Alessandra Mortelliti è bella. Insomma mi pare sufficiente, no?”.
 
 

News - Libri Ragazzi Mondadori, 31.8.2016
Andrea Camilleri, "Topiopì" e l'infanzia in Sicilia

I più grandi lo conoscono soprattutto per il suo personaggio più celebre, quello del commissario Montalbano.
Ma Andrea Camilleri sa rivolgersi con disinvoltura e delicatezza anche ai bambini. In “Topiopì”, in uscita a Settembre, il Maestro racconta ai piccoli lettori come sia stato crescere in Sicilia, circondato dagli animali e dagli alberi da frutto, immerso in una natura rurale che a volte, oggi, sembra non esistere più.
Attraverso la storia autobiografica di Nenè e del suo pulcino Piopì, salvato prima dalla solitudine e poi da un brutto incidente, l’autore riesce a trasmettere ai bambini l’importanza dell’amicizia, della diversità e del prendersi cura l’uno dell’altro.
Insieme alla parole dell’autore, l’avventura prende vita grazie alle illustrazioni splendenti e briose di Giulia Orecchia.
Un libro colorato, che non potrete trattenervi dallo sfogliare e risfogliare, e che conferma ancora una volta la capacità di Andrea Camilleri di arrivare dritto al cuore dei suoi lettori di ogni età.
 
 

Tvzap, 31.8.2016
Ascolti tv, vince Superquark ma il più visto della giornata è ‘Donne’
Gran debutto del ciclo di minifiction tratto dai racconti di Andrea Camilleri. In prima serata vince Piero Angela con 2.782.000 spettatori

Gran debutto per ‘Donne’, il ciclo di 10 minifiction tratte dall’omonima raccolta di racconti di Andrea Camilleri, in onda su Rai1 alle 20.30. Il primo appuntamento ‘Nunzia’ è stato il più visto della giornata con 3.772.000 (share 19.48%).
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Stefano Padoan
 
 

Prima Comunicazione, 31.8.2016
Il direttore di Rai1, Andrea Fabiano: grande soddisfazione per l’ottimo esordio di ‘Donne’. La minifiction di Camilleri ha registrato il 19.5% di share con 3,7 milioni di telespettatori

“Esprimo grande soddisfazione per l’ottimo esordio di “Donne” che ieri sera, con la puntata intitolata “Nunzia”, la prima di dieci minifiction tratte dai racconti di Andrea Camilleri, ha inaugurato un nuovo spazio di qualità nel palinsesto della rete ammiraglia”.
Lo ha dichiarato Andrea Fabiano, direttore di Rai1, alla luce dell’ottimo risultato decretato dal pubblico da casa. Sono stati 3 milioni 772 mila i telespettatori che ieri sera hanno visto su Rai1 il primo appuntamento di “Donne” di Andrea Camilleri con il 19.5% di share. La puntata è stata seguita più da donne (2 milioni 223 mila) che da uomini (1 milione 548 mila), più al Nord in termini assoluti con 1 milione 616 mila telespettatori (17.4%) ma più al Centro in termini di share (24.9%).
La regione con più telespettatori è stato il Lazio con 508 mila telespettatori, seguita da Lombardia con 438 mila e dall’Emilia Romagna con 413 mila. [...]
 
 

La Stampa, 31.8.2016
Le “Donne” di Camilleri sulle note di Matteo Curallo
Il musicista astigiano firma la colonna sonora della nuova serie tv

Asti. Le «Donne» di Camilleri nelle note di Matteo Curallo. Il musicista astigiano, autore di casa Sugar (l’etichetta di Caterina Caselli) firma la colonna sonora di «Donne»: serie tv Rai tratta dai racconti dello scrittore siciliano, va in onda da martedì 30 agosto, ogni sera dopo il Tg1. «Tratto dall’omonimo libro di Camilleri, la serie propone dieci affreschi di donne – racconta Curallo – Racconti molto belli che coprono un arco temporale ampio: dagli anni ’30 agli anni ’80, dal ragazzino all’adulto Camilleri. E’ uno sguardo sulle donne con atmosfere diverse: dalla commozione al sorriso, dal drammatico al comico, ci sono tutti i colori dell’emozione. Dare suoni a questi colori non è stato facile: è stata una sfida, bella e interessante».
Curallo ha cercato per ogni donna una musica, modulandola in base a caratteri, epoche e storie: «Ho pensato a un grande tema con variazioni. Ho realizzato una musica portante, una sorta di sigla, aggiungendo correzioni sonore per ogni figura femminile raccontata da Camilleri. Pur mantenendo una riconoscibilità del tema di base, ho cercato di dare una caratteristica musicale a ognuna di loro, nel tentativo di rispettare sia la scrittura di Camilleri e il suo arco narrativo così perfetto, che le scelte del regista Emanuele Imbucci».
L’ok dello scrittore
Curallo non ha incontrato Camilleri: «Purtroppo no. Però la colonna sonora ha avuto la sua supervisione». Nelle dieci puntate, tanti i protagonisti: Carolina Crescentini, Neri Marcoré, Nino Frassica e molti altri. La colonna sonora si potrà ascoltare in tv e scaricare dalle principali piattaforme digitali.
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Valentina Fassio
 
 

Ultime Notizie Flash, 31.8.2016
Le Donne di Camilleri: stasera Oriana la giovane prostituta

Il secondo dei dieci cortometraggi dedicato alle donne di Andrea Camilleri andrà in onda oggi, 31 agosto 2016 dopo il telegiornale. Dopo il debutto di Donne, con la storia di Nunzia, la bellissima ragazza conosciuta dal piccolo Andrea Camilleri, questa volta tocca a Oriana. Di anni sono passati e adesso Andrea è un giovane ragazzo che incontra per la prima volta Oriana. Anche lei ha segnato in qualche modo la sua vita. Oriana è una giovane prostituta. Ma scopriamo qualche dettaglio in più prima di vedere il corto in onda stasera, intanto vi diciamo che la donna sarà interpretata dalla bella e brava Nicole Grimaudo. A dare invece volto a un giovanissimo Andrea Camilleri sarà Andrea Tornesi.
LE DONNE DI CAMILLERI: STASERA SU RAI1 CONOSCIAMO ORIANA
Siamo negli anni 40, la seconda guerra mondiale sta devastando il nostro paese e la Sicilia sembra più vicina che mai all’Italia. La guerra qui fa male e si sente. Oriana è una giovane prostituta, vive nella casa chiusa del paese (la Pensione Eva) ma è capitata in quel postaccio per caso mentre fuori infuria la Seconda guerra mondiale. Il suo sguardo senza sorriso e il suo abbigliamento semplice fanno trasparire il suo carattere deciso e il suo credo politico: Oriana è socialista. In quella casa passerà anche Andrea, giovane ragazzo di 17 anni che non potrà non innamorarsi di questa ragazza fuori dal comune.
Filomena
 
 

TvZoom, 31.8.2016
Le Donne di Camilleri tra romanzo e realtà
Dirette da Emanuele Imbucci, le dieci storie, dieci minuti dopo il Tg1, sono tutte narrate da Leo Gullotta, l'attore siciliano che ha il compito di dare voce allo spirito del maestro siciliano.
Dopo la prima puntata, in onda ieri, stasera tocca alla storia di Oriana, una donna costretta a fare “la vita” per non piegarsi al fascismo, interpretata da Nicole Grimaudo.

Dieci minuti, un racconto. E la firma indelebile di Andrea Camilleri. È cominciata ieri sera la nuova serie Donne, in onda alle 20.30 su Rai 1, tratta dall’omonima raccolta di racconti incentrati su dieci figure femminili che hanno segnato la vita dello stesso autore siciliano. Tra romanzo e ricordi il padre di Montalbano tratteggia l’Italia dagli anni ’30 agli anni ’80, attraverso la storia di donne che molto gli hanno insegnato. Dal sesso, alla seduzione, all’emancipazione in un percorso di dieci puntate che questa sera si ferma negli occhi della fascinosa Oriana, interpretata da Nicole Grimaudo, socialista e costretta alla vita in una casa chiusa per non aver voluto piegare le sue idee al fascismo. A lei seguiranno Kerstin (Giulia Achilli) giovane e bella moglie di un ufficiale norvegese, travolta dagli orrori della seconda guerra mondiale, Beatrice (Miriam Dalmazio) amica e compagna di ballo del protagonista, Jolanda (Anita Kravos) una cameriera friulana, ottima cuoca, capace di spingere il giovane Camilleri al mestiere di regista, Pucci, (Carolina Crescentini), una nobile signora in competizione con una sfrontata modella, Ingrid (Elizabeth Kinnear) una danese che brilla per la sagace intelligenza e per la bellezza, Ines (Catrinel Marlon), misteriosa stilista che siede accanto a Camilleri durante un lungo volo intercontinentale e infine Elvira (Lucia Sardo) dedicato all’amata nonna.
In ciascuna puntata Camilleri ha un volto sempre nuovo: da Nino Frassica, a Claudio Gioè, Giampaolo Morelli, Neri Marcorè, Giorgio Pesce. «Lo stile narrativo è nato a partire sia dal minutaggio, sia dalla scelta ben precisa di cambiare interprete di Camilleri per ogni corto, senza ricercare alcuna somiglianza fisica con l’originale – ha spiegato il regista Emanuele Imbucci -. Tale scelta deriva dall’idea che “siamo tutti Camilleri”: tutti possiamo riconoscerci negli incontri tra un uomo e una donna nell’arco di una vita, che coincidono spesso coi momenti di maturazione e cambiamento per ciascuno di noi». La voce narrante di ogni racconto è di Leo Gullotta. «Ho dato voce al racconto di Camilleri – racconta l’attore a TvZoom –. È la voce di un’anima che è quella di questo meraviglioso autore». Impossibile decidere quale fra queste donne amare di più. «Tutte hanno una poesia incredibile – va avanti Gullotta – ogni storia è raccontata con quel po’ di leggerezza unita a una punta di sarcasmo che le rende poetiche». Avrebbe voglia il siciliano Gullotta di interpretare uno dei protagonisti del Commissario Montalbano? «Ho grande stima di Zingaretti, del regista, della casa di produzione che realizza la serie – conclude Gullotta – Da attore confesso che ogni ruolo tracciato da Camilleri è “stuzzicante” da interpretare. E comunque per la Sicilia politicamente ha fatto quasi più Montalbano di quanto non abbiano fatto molti altri, basta vedere quanto turismo ha portato».
Tiziana Leone
 
 

Malgrado tutto, 31.8.2016
Camilleri e Hoefer si “incontrano” a Regalpetra
Oggi a Racalmuto la presentazione del libro di Andrea Cassisi e Lorena Scimè “Hoefer racconta Camilleri. Gli anni a Porto Empedocle”.

Continuano a Racalmuto gli appuntamenti con “Autori a Palazzo”. Questa sera, mercoledi’ 31 agosto, nell’atrio del Comune, a partire dalle 19, sara’ presentato il libro “Hoefer racconta Camilleri. Gli anni a Porto Empedocle” di Andrea Cassisi e Lorena Scime‘.
Un omaggio dovuto allo scrittore Andrea Camilleri dalla citta’ di Sciascia, di cui il papà del Commissario Montalbano è “cittadino onorario”.
Il libro, che si avvale della prefazione di Melo Freni, racconta ricordi di infanzia e giovinezza di Camilleri, nella nativa Porto Empedocle, narrati dal suo carissimo amico Federico Hoefer
Hoefer, oggi, vive a Gela, e recentemente ha incontrato Camilleri a Roma. “È successo -raccontano Andrea Cassisi e Lorena Scimè– dopo 50 anni. Andrea e Federico si erano separati quando erano poco più che adolescenti nella natia Porto Empedocle. All’epoca erano giovani scanzonati che a furia di fare andata e ritorno da un capo all’altro della via Roma, avevano spardato le basole della cittadina agrigentina. Ma né Andrea Camilleri, né Federico Hoefer si sono mai dimenticati l’uno dell’altro. C’è voluto mezzo secolo perché lo scrittore empedoclino e il suo migliore amico Hoefer potessero tornare ad abbracciarsi senza quel ruffiano del telefono che si mettesse in mezzo”.
Tutte le settimane, o l’uno o l’altro-raccontano ancora Cassisi e Scimè- hanno alzato la cornetta mantenendo un’amicizia che, seppure a distanza, ha custodito un volersi bene nobile e puro. “L’interessante è sentirsi”, aveva detto Hoefer. “Anche se prima dovevo fare i conti con quella segreteria rompiballe”. Ma la voglia disperata di riabbracciare lo scrittore empedoclino era davvero tanta. Federico Hoefer, il miglior amico di Andrea Camilleri ce l’aveva trasmessa durante le nostre lunghe chiacchierate in casa sua che hanno dato vita ad un filo narrativo “Hoefer racconta Camilleri – Gli anni a Porto Empedocle”, uscito in Italia lo scorso giugno per Dario Flaccovio Editore”.
“Nel libro -si legge nel risvolto di copertina- Hoefer tratteggia episodi, giornate e ricorrenze che lo legano allo scrittore empedoclino e che continuano a commuoverlo. Compie un viaggio a ritroso trascrivendo i ricordi che la memoria fa riaffiorare e prova ad offrirli freschi e vividi come furono un tempo. Il suo è un racconto tenero, affascinante, magico: come le storie che i nonni sussurrano ai nipoti seduti sulle loro ginocchia. Ogni parola è incanto, ogni aneddoto genera stupore. Viene fuori l’inedito ritratto di un giovane Camilleri che solo un fraterno amico può conoscere e regalare ai lettori”.
All’incontro di oggi, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune e dalla Pro loco, interverranno, oltre agli autori del libro, l’assessore Salvatore Picone, Alessandro Accursio Tagano e Alan David Scifo.
 
 

Giornale di Sicilia, 31.8.2016
Cinema
Ciak tra i templi, a Selinunte si gira «Ninna Nanna»

Trapani. Da città dei templi e degli ulivi a città ideale per il cinema e per l'industria dello spettacolo. Questo potrebbe essere uno scenario interessante per Castelvetrano, che in questi giorni sta ospitando alcune scene del nuovo film interpretato da Fabrizio Ferracane e che tra qualche settimana trasformerà Selinunte in un set cinematografico per realizzare la trasposizione del romanzo di Andrea Camilleri, «Il Casellante».
[...]
Filippo Siragusa
 
 

Telkác, 31.8.2016
Komisár Montalbano: Macka a kanárik
Jednotka | 01:20 - 02:55 štvrtok 15. september
Pôvodný názov: Il commissario Montalbano
Dlžka: 95 minút
Rok: 2002
Réžia: Alberto Sironi
Napísal: Francesco Bruni , Andrea Camilleri , Salvatore De Mola
Hrajú: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Marco Cavallaro

Vyšetrování krádeže v supermarketu vlastneném mafiánskou rodinou zavede Montalbana až do vyšších pater politiky. Viníka bude potreba lovit jako vzácnou rybu a komisar k tomu použije velmi nekonvencní udicku. Nadrízení se vztekají, média provokují, ale Montalbano nehledí napravo ani nalevo. Hlavní je prece vyrešit prípad, zvlášt když mrtví pribývají.
Komisár Montalbano je typ nekonvencného policajtov, sympatáka. Je odhalený aj jeho súkromný život a prtažlivé prostredia Sicília dodáva deji typickú taliansku "štavu".
 
 

La Sicilia (ed. di Agrigento), 31.8.2016
Porto Empedocle
Giochi pericolosi nel pluripiano

[...]
Porto Empedocle da questo punto di vista "brilla" per ruderi immersi nel degrado, in balìa di chiunque.
[...]
Per non parlare poi di case antiche nella zona di contrada Inficherna, come quella che avrebbe dovuto fungere da sede della Fondazione Andrea Camilleri che prima o poi collasserà.
[...]
Francesco Di Mare
 
 

succedeoggi, 8.2016
Consigli per gli acquisti
Montalbano sogna
La realtà nera e la coscienza ferita di Montalbano nel nuovo Camilleri. Poi, il recupero di Emmanuel Bove, scrittore francese del (primo) Novecento, innamorato della tristezza

[...]
Migranti. Sempre più spesso Andrea Camilleri, riporta i sogni del suo commissario Montalbano. Sogni a volte premonitori, a volte intrisi di simboli che però sono facilmente decifrabili, come la morte e la vecchiaia. Lo fa anche nel suo centesimo libro (auguri di lunga vita, caro Camilleri: sappiamo che la vista la sta abbandonando) che s’intitola L’altro capo del filo, edito da Sellerio ( 298 pag., 14 euro). Avviene un delitto, vittima è una sarta raffinata che il protagonista ha conosciuto giorni prima. Caso molto difficile, intricato perché gli indizi sono esigui. Oltre a questo nodo impegnativo, c’è un contorno sociale drammatico: l’incessante sbarco a Vigata (invenzione geografica) di centinaia di migranti. Scattano l’urgenza e le difficoltà organizzative, cui Montalbano, nei suoi limiti, cerca di rimediare. Una sequela di casi umani molto toccanti. Arriva sulla costa siciliana, per esempio, un uomo vestito assai meglio degli altri che rivelerà poi di essere un musicista, con alle spalle varie tournée di prestigio. In piccolo, si fa per dire, Camilleri fotografa bene la realtà del nostro meridione, meta di barconi di disperati e di scafisti delinquenti. E l’autore, immedesimandosi nei pensieri di Montalbano, scrive: «La sò disciplina di sbirro gli consintiva di fari quello che doviva fari, ma a la so anima d’omo non ce la faciva a continiri tutta ‘sta tragedia». Catarella, il poliziotto che storpia comicamente ogni parola, la dice giusta quando chiama i migranti “sfollati”. Montalbano all’inizio nega il raffronto, ma poi gli dà ragione: se gli sfollati della seconda guerra mondiale si allontanavano dalle bombe e dalle sparatorie, la differenza sostanzialmente non sta in piedi. Altre curiosità. La fidanzata del poliziotto, la genovese Livia, diventa sempre più petulante e arrogante. Il commissario fuma più sigarette. Infine Montalbano, come del resto fa sempre, è un buon consumatore di libri. In questa vicenda legge un poliziesco italiano, storia di un vice-questore romano trasferito ad Aosta, confessando a se stesso che certe trame televisive rischiano di far capire poco.
[...]
Pier Mario Fasanotti
 
 

 


 
Last modified Monday, August, 09, 2021