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RASSEGNA STAMPA

APRILE 2020

 
La Repubblica, 1.4.2020
Montalbano, Nero Wolfe e gli altri: i grandi detective a tavola
La letteratura gialla e il cibo vanno spesso a braccetto, undici investigatori eccellenti per raccontare tra sapori e brividi questa singolare liason

Negli ultimi decenni dell'800 fu inventato l'Esperanto, una lingua che voleva essere universale e che avrebbe dovuto unire tutti i popoli del mondo. Un esperimento, quello di Ludwik Lejzer Zamenhof che non ebbe grande successo e anche se oggi si pensa che il vero Esperanto sia l'inglese, esistono in realtà altri linguaggi universali che uniscono i poli della Terra. I numeri in primis, ma sono il linguaggio più freddo seppur il più concreto, ma ancor di più possono il cibo e la letteratura, capaci in modi e con voci diverse di accomunare tutti gli uomini attraverso le emozioni che scaturiscono. E se è vero che i libri uniscono i popoli e che si può scrivere di cibo in molti modi, c'è un genere che più di tutti assolve a questo compito e che siede molto spesso a tavola: la letteratura gialla. Assolutamente universale, fatta di stilemi comuni, macro temi, trucchi e necessità narrative che ritornano sempre, per poi prendere di volta in volta i colori, i profumi e le tradizioni del paese di chi scrive le pagine o di chi le abita - basti pensare al belga Poirot raccontato dalla britannica Agatha Christie -.
Montalbano, Nero Wolfe e gli altri: i grandi detective a tavola
I grandi detective, quelli che hanno segnato la storia, condividono molto spesso alcuni tratti del carattere: burberi, non sempre amanti della socialità, con situazioni sentimentali più o meno disastrate, dotati di grandi e piccole manie personali - ricordate le orchidee di Nero Wolfe? - che aiutano a identificarli e farli essere come degli amici che conosciamo da sempre. Dei piccoli grandi eroi quotidiani, spesso profondamente più terreni dei Superman all'americana maniera. In questo grande e variegato universo che ha protagonisti in Grecia tanto quanto a New York, il cibo è uno dei pilastri più forti della narrazione fin dall'800 quando Sir Arthur Conand Doyle lo inserisce tanto fra i piaceri di Holmes, quanto fra i suoi doveri sociali. Eppure, nonostante sia sempre stato un elemento importante, dai primi decenni del secolo scorso viene utilizzato sempre di più e il suo ruolo evolve diventando in alcuni caso un vero grimaldello narrativo, diventando dettaglio e metafora nel tempo stesso. Nel thriller britannico, ad esempio, e in gran parte della letteratura gialla nordica vengono utilizzati i super alcolici per delinare attraverso i gesti personaggi - come l'Harry Hole di Jo Nesbo o il Philip Marlowe di Raymond Chandler - spesso solitari fino ai limiti dell'oscuro e dell'auto lesionismo. Il cibo è talmente prossimo all'uomo e legato a doppio nodo con le nostre vite, che man mano che il '900 è andato avanti riempendosi di libri e investigatori, il suo posto tra le pagine si è fatto sempre più importante, sedendosi a tavola con dei veri gourmet, annidandosi tra i cannoli e le sarde di un commissario siciliano che ha rubato il cuore dell'Italia, volando in giro per il mondo fino a fermarsi a riposare ai piedi del Partenone. Ma visto che la materia non è empirica come l'Esperanto, ma piuttosto concreta come un piatto di lasagne, non c'è modo migliore per comprenderla che non sia addentrandosi tra le pagine e i racconti che hanno fatto la storia.
Montalbano
"Amava il cibo e quelli che lo amavano quanto lui, tanto da scriverne in continuazione e da trasmetterne la passione ai suoi personaggi, trasformandoli in apostoli del suo epicureismo pacioso". Con queste parole Marino Niola parla di Andrea Camilleri in "Alfabeto Camilleri" (2019, Sperling&Kupfer) riuscendo a introdurre con poche parole una delle caratteristiche più famose di Salvo Montalbano, quella di essere un grande buongustaio. L'amore del commissario di Vigata per il cibo però, come per il suo autore, non si ferma semplicemente all'appagamento del palato. E' momento di pace, per Salvo - lo conosciamo talmente bene tutti da poterlo chiamare per nome - quello in cui si siede a tavola, a volte l'unico in giornate affannose come quelle in cui deve risolvere qualche delitto, "a tavola non si parla" anche e proprio per questo. È momento di convivialità, quante volte lo abbiamo visto offrire un piatto a una delle sue donne o anche solo a Mimì o Fazio arrivato a interrompere il pranzo con un aggiornamento dell'ultimo minuto. E soprattutto, filosofia di vita: come per il Vazquez Montalban a cui deve il nome, amare il cibo significa amare la vita e le sue passioni. Se queste passioni volessimo tradurle in ricette, dovremmo scandagliare una per una tutte le preparazioni della cucina siciliana, opulenta e ricca. Per citare solo alcuni dei piatti sparsi negli oltre 30 libri che lo vedono protagonisti, non possiamo non partire dalla pasta 'ncasciata, la ricetta più amata da Camilleri per sua stessa ammissione, che ne Il cane di terracotta (1996) descrive come "un piatto degno dell'Olimpo" salvo poi farlo tornare in molti altri romanzi come Un mese con Montalbano del 1998. Tra le pagine di quest'ultimo si nasconde anche l'amata pasta alle triglie, mentre la golosissima pasta alla Norma fa la sua prima apparizione ne Il ladro di merendine (1996), simbolo opulento della tradizione contadina siciliana. Parlare degli arancini di Adelina (Gli arancini di Montalbano, 1999) è quasi pleonastico, ma nello stesso libro, il commissario ci racconta come deve essere cotto secondo lui il polpo - ingrediente principe delle cucine mediterranee - , le cui carni si devono "squagliare in bocca". Il pesce rimane una delle sue grandi passioni, tanto che le triglie tornano, anche cucinate allo scoglio. E i dolci? Montalbano è goloso sempre, ma se ne dovesse scegliere due su tutti, da bravo siciliano, sceglierebbe la Granita o i cannoli (soprattutto quando riusciva a rubarli al Dottor Pasquano).
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Pepe Carvalho
“Pensò che in fatto di gusti egli era più vicino a Maigret che a Pepe Carvalho, che si abbuffava di piatti che avrebbero dato foco alla panza di uno squalo". A parlare in questa frase è Salvo Montalbano che attraverso la punta della penna di Andrea Camilleri si paragona nel fondamentale - per lui - rapporto con il cibo tanto al detective firmato Simenon tanto quanto alla creatura di Manuel Vazquez Montalban, a cui deve il nome.
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Lara De Luna
 
 

Novara Today, 1.4.2020
Scuola: la prima "Andrea Camilleri" d'Italia è a Varallo

Si sa che i periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo a causa dell'emergenza sanitaria, si prestano a tragici momenti di raccoglimento ma offrono anche spunti di riflessioni che aprono a nuove opportunità e, perchè no, a iniziative originali e brillanti. A tal proposito, anche se già da tempo il Dirigente scolastico di Varallo Pombia Giuseppe Amato, dopo aver incassato il voto unanime del Collegio docenti, lavorava al progetto di intitolare a un grande scrittore del nostro tempo l'Istituto comprensivo che presiede, solo ieri ha potuto dare l'annuncio: "Ho il piacere di comunicare che con Decreto n.12449 del 27/3/2020, firmato dal dott. Giuseppe Bordonaro, Dirigente dell'Ufficio scolastico Ambito di Novara, l'istituto che ho l'onore di dirigere è stato intitolato allo scrittore agrigentino Andrea Camilleri." L'onore, ma anche l'orgoglio potremo aggiungere, di aver trasformato l'istituto di Varallo nella prima scuola italiana a portare questo nome. Nelle parole di Amato si capisce che non è stato un percorso semplice, andato a compimento solo in "deroga alle procedure ordinarie" in quanto si tratta di un decesso recente, inferiore ai 10 anni. Sufficiente alla causa è stata, tuttavia, la voglia di regalare alla scuola il nome di chi, più di tutti, è riuscito a coniugare alla perfezione la letteratura alla cultura popolare grazie non solo alle sue opere arricchite da espressioni dialettali, ma anche alla serie televisiva sul famoso commissario Montalbano, che ha incollato davanti alla televisione milioni di italiani. Inoltre il Dirigente promette che "questo rappresenta solo il primo passo di una serie di iniziative che il mio istituto intende promuovere per diffonderne le opere e la memoria". Dunque agli studenti, ma anche a tutto il corpo docente, non resta che iniziare il conto alla rovescia fino alla fine delle misure restrittive per poter tornare alla vita di tutti i giorni ma in un'altra scuola...alla prima "Andrea Camilleri" d'Italia.
Giacomo Bianco
 
 

Tribuna do Norte, 4.4.2020
Em tempos de isolamento

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Para diversificar, um livro policial da melhor qualidade literária: “Uma voz na noite” (2019), de Andrea Camilleri, criador do comissário Montalbano, um personagem que transcende as fronteiras do romance policial. E, em 2019, a literatura perdeu Andrea Camilleri...
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Ivan Maciel de Andrade
 
 

Semana, 4.4.2020
Libro
‘Km 123’, el último kilómetro de Andrea Camilleri
La novela que el reconocido escritor italiano publicó poco antes de morir, disponible en formato digital, transgrede desde lo esencial del género policíaco, que Camillieri consideraba esencial para conocer la realidad social de un país. Reseña de Luis Fernando Afanador.
Andrea Camilleri, Km 123, Destino, 2020, Libro digital

En marzo de 2019, cuatro meses antes de morir, con 93 años de edad, el reconocido escritor italiano de género policíaco Andrea Camilleri publicó su última novela, Km 123. Es admirable que la escribiera estando ciego, que la hubiera dictado, pero aún más admirable es que se trata de una novela innovadora.
El comienzo es vertiginoso. Ester llama desesperadamente a Giulio por el celular: “No entiendo Xqué tu móvil está apagado desde ayer por la tarde. Es absolutamente necesario que hablemos. Llámame… Te lo ruego, te lo ruego, te lo ruego. ¿Dónde te has metido? ¿Xqué no me llamas?... No me obligues a telefonear a tu mujer para tener noticias”. Nada que hacer, el celular de Giulio está apagado: acaba de ser trasladado al hospital en estado grave a causa de un accidente en el kilómetro 123 de la Vía Aurelia de Roma. La que conecta el teléfono y finalmente contesta será Giuditta, la mujer de Giulio, quien no sabe nada de Ester. Parece una comedia de enredos, pero muy pronto aparece un testigo que afirma que el accidente de Giulio es en realidad un intento de asesinato, por lo cual la investigación será asignada al inspector de la policía criminal Attilio Bongioanni. Hay investigador, hay muerto: hay novela policíaca.
No trae digresiones costumbristas ni culinarias –Camilleri era siciliano–, como en sus anteriores novelas, aprendidas de su maestro Simenon, que nos describían los bares en las mañanas y el gusto de su comisario Maigret por las pintas de cerveza y los bocadillos. No hay referencias a Roma ni a Grosseto, lugares en los que vivió por muchos años y donde se desarrolla la historia. Acá, el relato se reduce a lo esencial. Diálogos directos sin acotaciones, mensajes de texto, correos electrónicos, notas manuscritas, informes de policía y noticias de prensa. Múltiples voces, intensidad, acción y una trama que se irá enredando para desovillarse de la forma más inesperada. Para sorpresa de todos, incluidos el inspector Bongioanni y Bongioà, su agudo y desconfiado asistente. “La escritura dramatúrgica, por su propia naturaleza, no puede abandonarse a la divagación o la dilación sobre un detalle marginal, so pena de la caída de la tensión dramática”. Todo muy teatral y vanguardista, como corresponde a un experto en Luigi Pirandello. A un joven escritor de 93 años.
La novela termina, a manera de epílogo, con un texto titulado ‘Defensa de un color’. Se refiere al color amarillo, “el giallo”, con el que en Italia se conocía a la literatura policíaca desde 1929, porque era el color distintivo de una colección de la editorial Mondadori, llamada ‘Il giallo Mondadori’, por el amarillo de sus portadas. Desde luego, se trata de una defensa del género policíaco. Una ponencia de Camilleri en un congreso de escritores y críticos en 2003, que él quiso incluir especialmente en Km 123. Una suerte de testamento. Allí, reitera la importancia del género policíaco para conocer la realidad social de un país. “Para saber hoy cuál es la situación socioeconómica de Suecia o para conocer los problemas de España, los gialli, de Henning Mankell y de Manuel Vásquez Montalbán sirven mejor que un ensayo dogmático reservado a especialistas”.
Quizá resolver los grandes misterios criminales –dice Camillieri para el caso de Italia– no sirve de mucho en la medida en que nunca se convierten en una verdad oficial y los culpables no son entregados a la Justicia. Pero la indagación social que hacen los autores policiales siempre valdrá la pena: “Marcello Fois ha podido escribir sobre su Cerdeña secreta, Massimo Felisatti y Fabio Pittorru nos han dibujado el rostro violento de Roma, Fruttero y Lucentini mostraron aquello que se esconde detrás de la fachada burguesa de Turín, Massimo Carlotto nos ha contado cómo el paisaje del noroeste es menos dulce de lo que parece, Renato Olivieri nos ha conducido por las calles de una Milán dulcemente stendhaliana, pero donde impera el dios dinero, Santo Piazzese y Domenico Cacopardo nos han descrito una Sicilia aún totalmente por descubrir”.
Luis Fernando Afanador
 
 

RND, 4.4.2020
Hände weg - Was passiert mit dem Handschlag nach Corona?
Die Hand sollen wir uns nicht mehr geben. Aber anstatt einfach nur „Hallo“ zu sagen, klatschen wir jetzt mit den Ellbogen ab. Oder mit den Füßen.
Warum ist uns der Handschlag überhaupt so wichtig?
Und kann das uralte Begrüßungsritual die Corona-Krise überleben?

In einem Krimi aus der Montalbano-Reihe von Andrea Camilleri geht der Commissario in die Küche des Restaurants zum Koch. Montalbano ist ein Feinschmecker und ein Freund der sizilianischen Küche, weshalb man in diesen Krimis im wahrsten Sinne auf den Geschmack kommen kann. Jedenfalls ist Commissario Montalbano in dieser Szene so begeistert von dem Essen, dass er zum Koch geht und ihm die Hand drückt. Ohne Worte. Überwältigt. Es ist ein nicht ausgesprochenes Lob und das Eingeständnis, dass es für manches einfach keine Worte gibt. Doch das macht nichts, der Handschlag hat alles gesagt.
In diesen Tagen wäre diese Szene undenkbar. Nicht nur, weil Hungrige kaum noch geöffnete Restaurants finden. Vor allem würde Montalbano dem Koch nicht die Hand schütteln wollen und dürfen.
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Kristian Teetz
 
 

Todo Literatura, 4.4.2020
Te recomendamos seis libros para viajar a través de la lectura en Semana Santa
Hemos seleccionado seis libros de autores extranjeros con los que poder viajar a diferentes partes del mundo sin salir de casa. Para ello, sólo tienes que abrir las tapas de los libros y disponerte a viajar con la imaginación, que es el medio de transporte más barato. Prepárate para disfrutar con nuestra selección.

A Roma
Los viajes a Italia siempre son un poco más especiales cuando lo hacemos a través de la pluma del maestro Andrea Camilleri. Sobre todo con su última novela Km 123, un thriller contemporáneo 100% Camilleri: inteligente, rápido, de múltiples voces que nuca dan respiro y que sumergen al lector en una trama endiabladamente hábil para disfrutar de principio a fin. El autor nos traslada a la ciudad de Roma a través de frenéticos diálogos entre personajes, al más puro estilo teatral. Hay también espacio para la crítica a la sociedad, en este caso, a la superficialidad de las relaciones de pareja, a las mentiras dentro de la propia familia, al consumismo feroz en la cultura italiana del momento, etc.
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Evaristo Aguado
 
 

Yorkshire Post, 4.4.2020
TV boxsets of the week: This Country, Inspector Montalbano and Derry Girls
Now we are all staying in a lot more for the foreseeable future, The Yorkshire Post is launching a new weekly recommendation service on the best TV series to catch up on. Here's what our writers have chosen this week:

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Inspector Montalbano (BBC iPlayer)
Review by Yvette Huddleston
Set in the stunning scenery of Sicily and based on the detective novels by Italian author Andrea Camilleri, this excellent (subtitled) series, originally launched in Italy in 1999, quickly garnered an army of loyal fans here in the UK after its first appearance on BBC 4 in 2012.
Starring Luca Zingaretti as Sicilian detective inspector Salvo Montalbano, it is “slow television” at its best. The mystery that Montalbano is investigating – usually a murder – unfolds at a leisurely pace.
There is plenty of time for coffee, flirtation, laughs and lengthy lunches (with wine). This is Sicily, after all. It is beautifully shot, making the most of its setting, but it doesn’t shy away from the dark shadow that hovers over that sunny island – the Mafia. Montalbano and his colleagues, while determined to stand up to the powerful forces of organised crime, take a pragmatic approach.
Series 14 is currently on air in Italy, so we might have to wait a little while to see it over here, but in the meantime there are more than 30 episodes available on BBC iPlayer to keep you occupied.
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Yvette Huddleston
 
 

Maison de la Poésie, 5.4.2020
Dimanche 5 avril 2020 - 14H30
Italissimo
Projection de « Conversazione su Tiresia »
de & avec Andrea Camilleri

Projection du spectacle « Conversazione su Tiresia » au théâtre grec de Syracuse. Mise en scène et réalisation de la captation par Roberto Andò (VO durée 85 min).

Le succès en tant qu’écrivain, Camilleri l’a connu assez tard, vers la fin des années 90. Né en 1925 à Port Empédocle, en Sicile, il avait déjà une longue carrière de metteur en scène, acteur de théâtre et scénariste. Ses polars et ses romans ont fait de lui l’un des auteurs les plus aimés d’Italie. Dans Conversazione su Tiresia, on le voit sur scène, dans le plus beau théâtre de sa Sicile bien-aimée, raconter l’histoire du célèbre devin grec, Tirésias, devenu aveugle comme lui. L’écrivain, alors âgé de 93 ans, mêle son histoire personnelle et le mythe grec avec sa verve poétique, ironique et irrévérencieuse. Testament artistique, ce texte est le dernier écrit et mis en scène par Camilleri avant sa mort, en 2019.
Dans le cadre du Festival ITALISSIMO, Festival de Littérature et Culture italiennes.


 
 

Ufficio Stampa Rai, 5.4.2020
RAI 1 06 APR 2020, 21:25
Il Commissario Montalbano
"Un diario del '43"

Un nuovo lunedì sera insieme alle indagini del commissario più amato della televisione. Torna su Rai1 Salvo Montalbano, il personaggio interpretato da Luca Zingaretti, nato dalla penna di Andrea Camilleri, protagonista della serie “Il Commissario Montalbano”, la tv movie collection tra le più acclamate da pubblico e critica. Alle 21.25 andrà in onda il film tv, “Un Diario del ‘43”, per la regia di Alberto Sironi.
Tre storie arrivano a Montalbano dal passato: la scoperta di un diario scritto nell’estate del 1943 da un ragazzo dove confessa di aver compiuto un atto terribile all’indomani dell’8 settembre 1943. Un novantenne, vigatese di nascita, che si presenta a Montalbano chiedendogli un favore e contemporaneamente un altro novantenne, Angelino Todaro, uno dei più ricchi imprenditori della città, viene trovato morto. Tra le luminarie della festa di San Calorio, Montalbano capirà che le tre storie sono collegate fra loro, ma in modo del tutto sorprendente.
Una produzione Rai Fiction - Palomar che vede nel cast insieme a Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Selene Caramazza, Angelo Russo, Giulio Brogi, Roberta Caronia, Marco Basile, Roberto Nobile, Aldo La Spina, Davide Lo Verde, Giovanni Guardiano, Rosa Giustolisi, Aglaia Mora, Angelo Tosto, Silvia La Monaca, Francesco Colaiemma, Nellina Laganà, Nino Bellomo, Lorenzo Adorni, Fabrizio Romano, Dominic Chianese e con la partecipazione di Sonia Bergamasco che veste i panni dell’amata Livia.
 
 

Il Riformista, 5.4.2020
L'emergenza
Il coronavirus rilancia la TV, boom di ascolti per il Papa e Montalbano

Che in tempi difficili occorrano rassicurazioni individuali e collettive è un’esigenza che anche una sommaria psicologia può confermare, Ancora più forte, ritorna nella straordinarietà di questa emergenza. E nulla sembra funzionare meglio nell’opera di conforto e consolazione dello specchio/finestra della televisione. Proprio lei che sembrava perdere terreno, nella piena social-i phone che riempie la complicata e difficile quotidianità di tanti, è tornata a consolidare il rapporto con gli spettatori. In modi diversi e solo apparentemente contraddittori. Anzitutto, con la piena dell’informazione, tutta la schiera dei talk-show con l’aggiunta di speciali e approfondimenti, tutti concentrati sull’andamento dell’epidemia, con le squadre degli esperti e degli opinionisti di mestiere a passare da un canale all’altro e a generare un effetto sul pubblico su cui sarà il caso di interrogarsi perché mette in gioco la credibilità di un sistema e il modo in cui assolve a una funzione essenziale in questa società.
E poi, un altro versante, più rivolto alle emozioni e a sentimenti messi alla prova dall’emergenza e proprio per questo alla ricerca ansiosa di figure immediatamente affidabili, a cui dare fiducia e in cui riconoscersi. E non importa se reali o immaginarie, perché il confine è più sottile di quanto si possa pensare e quella che chiamiamo fiction può celare una verità e l’autenticità di un rapporto che lavora nel conscio come nell’inconscio. È un aspetto interessante da sottolineare ed è in questo senso che mi pare di poter dire che in questi giorni di obbligata e incerta clausura si siano imposte due figure sulla cui vicinanza/diversità vale la pena di riflettere. Papa Francesco e il commissario Montalbano.
Nessuna irriverenza, solo una constatazione che dice di come entrambi, in modi ovviamente del tutto diversi, abbiano assolto a una funzione che riguarda la sensibilità di ciascuno e di tanti.
[...]
E Montalbano? Non sembri incongruo e profano l’accostamento con il personaggio di una serie. No, il commissario non intercede, non ha nulla a che fare con l’umano e con il divino, e però anche lui, nei modi di una finzione in cui in tanti si riconoscono e anzi proprio per questo, officia una laica cerimonia di rassicurazione e risponde alla vertigine di certe domande fondamentali. Accendi la tv e Montalbano c’è e non tradisce, con il disincanto verso le cose e gli uomini di cui conosce tentazioni ed efferatezze, con la libertà nei confronti del potere, con il piacere irresistibile per gli arancini, le sarde a beccafico e per la femminilità: non è un Papa ma, nel suo regno diverso e tutto terrestre, si presenta come un angelo venuto in terra a rimettere, per quanto può, ordine.
Sta con noi, vigila, protegge e svolge la missione che deve, consegnato a una solitudine eroica che non lo farà arrivare nella Terra Promessa. Piazza San Pietro e Vigata sono remote l’una dall’altra, un virus tremendo vi ha riunito la gente e una speranza impaurita si è proiettata nella Preghiera di un Papa e, fatte le proporzioni, nella dignità resistente di un commissario.
Guido Barlozzetti
 
 

Blob Ante Virus, 6.4.2020
CamilleriSono



Rucci & Vecchia
 
 

La Nacion, 6.4.2020
Carta de Camilleri a su bisnieta

Poco antes de morir, el escritor italiano Andrea Camilleri decidió dejar un legado especial a su bisnieta. Matilda tenía entonces 4 años y el creador del comisario Montalabano, de 92, la certeza de que no vería a la niña convertirse en adulta ni conocería el mundo en el que le tocaría ser protagonista. Le escribe entonces una carta que es, en verdad, un compendio de sus memorias y biografía. Para que Matilda sepa "de la boca del caballo" (como reza el refrán turfístico que Joyce Cary elevó a título de novela magistral) quién fue su bisabuelo, más allá del relato de sus padres y demás parentela. Nunca se sabe cómo lo recordarán a uno quienes sigan respirando después del último adiós.
Así, Háblame de ti (Salamandra) es un mensaje en una botella lanzado al océano del tiempo y la incertidumbre (¿será en el futuro Matilda una mujer que se interese por comprender su propia historia y la de su país, el aire de los tiempos que la precedieron?, ¿o preferirá flotar, ignorante de todo, en la inmanencia y la pequeñez del presente que le toque?). "Te escribo a ciegas, tanto en sentido literal como figurado. En sentido literal, porque en los últimos años la vista me ha ido abandonando poco a poco. Ahora no puedo leer ni escribir, solo dictar. En sentido figurado, porque no consigo imaginarme cómo será el mundo dentro de veinte años", confiesa Camilleri. Sin embargo, para los lectores de este siciliano global (por no decir universal, algo que él tampoco hubiera imaginado, por lo menos, antes de la década del 90 del siglo pasado), el testimonio vale, ahora y mucho. Especialmente en momentos en que el mundo ha vuelto a cambiar -esta vez merced a una pandemia- cobra singular relevancia el recuerdo de alguien que vio derrumbarse el sistema de vida conocido por una guerra mundial y el ascenso y la caída de los totalitarismos.
Dado que, en última instancia, la destinataria de esas páginas es una niña, resulta difícil dilucidar si lo que anima estas líneas es esperanza genuina o cítrica ironía peninsular: "Prefiero ser yo quien te hable de mis tiempos con mis propias palabras, aunque (así lo deseo de todo corazón) algunas de ellas, como por ejemplo ?nazismo', ?fascismo', ?racismo', ?campo de concentración', ?guerra' o ?dictadura', te resulten remotas y obsoletas".
Nacido en 1925, Camilleri comienza evocando su infancia en Porto Empedocle, pueblo de pescadores. "Los hijos de los campesinos iban al colegio con los zapatos colgados del cuello para no gastarlos y no se los ponían hasta el momento de entrar en el aula", le cuenta a la niñez próspera de Matilda. Luego abundan los recuerdos de una adolescencia rebelde y una juventud bohemia, en la que ya despuntaba el talento artístico del narrador y dramaturgo. Llegado a este punto, el joven Camilleri, desencantado de las ideas de Mussolini y seducido por el comunismo, aprendió una lección que no olvidaría. En 1949, viajó a Roma para rendir el examen de ingreso en la carrera de dirección teatral de la Academia Nacional de Arte Dramático. Necesitaba una buena puntuación que le permitiera acceder a una beca, único modo de cursar los estudios. Al término del intenso intercambio de preguntas y respuestas, Orazio Costa, el profesor que lo examinaba, le dijo: "Sepa usted que no comparto nada de lo que ha dicho durante nuestra conversación". Formado en sucesivos regímenes de pensamiento y de fe en los que la disidencia era pecado mortal, Camilleri se dedicó a vagar por Roma, seguro de que había sido rechazado. Hasta que se enteró de que desde la Academia lo buscaban desesperadamente: de todos los que se habían presentado, él era el único alumno que Costa había admitido. Ante la perplejidad del joven estudiante, el profesor explicó: "No compartir las ideas de una persona, cuando son certeras e inteligentes, no significa en absoluto rechazarlas. Al contrario". Para Camilleri fue toda una lección de vida de la que muchos aun hoy podemos aprender.
Verónica Chiaravalli
 
 

La Repubblica, 6.4.2020
Prima scelta
Montalbano tra omicidi e vecchi diari

Il commissario Montalbano
Rai 1 - 21.25
C’era il compianto Alberto Sironi in regia per l’episodio replicato questa sera con il celebre commissario: è Un diario del ’43, andato in prima visione lo scorso anno. A vigata tre storie dal lontano passato si presentano in contemporanea a Montalbano, un vecchio diraio, una testimonianza e un omicidio con un collegamento insospettabile tra queste vicende.
[...]
Antonio Dipollina
 
 

Africa Daily News, 6.4.2020
« Commissaire Montalbano – Journal de 43 »: intrigue et distribution

Le 6 avril 2020, en prime time sur Raiuno, deuxième rendez-vous avec le nouveau cycle de répliques de fiction avec Luca Zingaretti tiré des romans de Andrea Camilleri.
Le deuxième épisode choisi est « Un journal de ’43 », diffusé par Rai pour la première fois en février 2019.
Cast
Réalisé par: Alberto Sironi
acteurs: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Sonia Bergamasco, Selene Caramazza, Angelo Russo, Giulio Brogi, Roberta Caronia, Marco Basile, Roberto Nobile, Aldo La Spina, Davide Lo Verde, Giovanni Guardiano, Rosa Giustolisi, Aglaia Mora, Angelo Tosto , Silvia La Monaca, Francesco Colaiemma, Nellina Laganà, Nino Bellomo, Lorenzo Adorni, Fabrizio Romano, Dominic Chianese.
intrigue
Trois histoires viennent Montalbano du passé: la découverte, après la démolition d’un vieux silo, d’un journal écrit à l’été 1943 par un garçon qui avait alors quinze ans, un certain Carlo Colussi. Le garçon, imprégné d’une idéologie fasciste, avoue qu’il a commis un acte terrible au lendemain du massacre du 8 septembre 1943. Le jour même de la découverte du journal, un homme de 90 ans à l’air vif, un certain John Zuck, s’est présenté de Montalbano. L’homme, de Vigatese de naissance, a été fait prisonnier par les Américains pendant la guerre. Complice également de la mort de ses deux parents dans un accident de voiture, il a décidé de rester aux États-Unis et d’y vivre. De retour à Vigata, il a découvert que son nom était incorrectement inséré sur la pierre tombale des personnes tuées pendant la guerre. Il demande à Montalbano s’il peut l’aider à faire effacer son nom du monument. Zuck aime beaucoup Montalbano, qui prend à cœur son affaire pirandellienne. Le lendemain de la rencontre avec Zuck, un autre de quatre-vingt-dix ans, Angelino Todaro, l’un des entrepreneurs les plus riches de la ville, est retrouvé mort. Quelqu’un l’a tué. Parmi les lumières de la fête de San Calorio, Montalbano comprendra que les trois histoires sont liées les unes aux autres. Mais de façon assez surprenante. C’est tragique.
 
 

Veramente, 6.4.2020
Se Salvini avesse letto almeno Camilleri...
E' nota la scarsa attitudine del leader leghista per la lettura. Riportiamo per lui e per tutti un episodio illuminante raccontato da Andrea Camilleri in uno dei suoi capolavori: IL RE DI GIRGENTI.

Siamo in Sicilia alla fine del '600. La peste divampa per tutta l'isola e i prelati tentano in qualche modo di arrestarla. Il periodo non era dei più tranquilli: occupazione spagnola, poi piemontese, rottura drammatica delle relazioni con il Papa, carestie, sommosse popolari, assalti e contrassalti.
Il vescovo di Montelusa decide di fare una solenne celebrazione per allontanare la peste dal paese. Il giovane Zosimo tenta di dissuaderlo ricordandogli che già 60 anni prima c'era stato un contagio e che in occasione di una messa celebrata nella chiesa di Santo Stefano tutti i trecento partecipanti erano stati infettati a morte,
Il vescovo non si lascia convincere e, dopo varie peripezie, celebra la santa funzione nella cappella privata del vescovado alla presenza dei notabili di Montelusa.
"Poi il pìscopo principiò, prigando il prigabile, cantando il cantabile, mentre tutti affumicavano nell'incenso. La cappella, al massimo, avrebbe potuto tenere cento pirsune: inveci ce n'erano duecento e passa; stipate come sarde, non potevano cataminare un braccio, inginocciarsi era un problema. Finita la funzione, spuntò una quistione di cerimoniale: immediatamente darrè il piscopo, nella processioni, dovevano starci i nobili o i giurati? Si misero d'accordo dopo un'altra orata, sempri nella cappella.
Mentre scendevano la scalonata che li avrebbe fatti arrivare al portone del palazzo pispicale, qualcuno sentì che le gambe gli si facevano di ricotta, un altro ebbe un giramento di testa, un altro ancora desi di stomaco. Il segretario del piscopo li tranquillizzò: erano stati in piedi troppo a lungo dintra la cappelletta assuficante. Prima di nesciri sulla piazza dove la gente aspittava, si fermarono tanticchia, dare il passo li faticava.
Niscirono e di colpo nella piazza si fece un silenzio strammato. In testa c'erano i nobili, com'era stato stabilito, ma a tutti parse che inveci di nesciri dal palazzo pispicale, niscivano da una lurida taverna. Con le gambe trìnguli mìnguli, i corpi ondeggianti, si sostenevano addritta solo perché, istintivamente, s'erano pigliati tutti sotto braccio. Nello slargo aperto davanti a loro di sei passi, avanzarono in fila come ballerine d'un balletto e dopo tre passi caderono tutti in avanti, facciabocconi, Antenore Grò duca di Favagrossa, Angelo Tuttolomondo principe di Ricottella, Pasquale Dalli Cardillo duca di Favara, Mariano Passacanendolo barone di Tripisciano, Paolo Arancio marchese di Terraverde, Massimo Filastò duca di Partanna. Appresso venivano i sinnaci, i decurioni, i giurati. Macari essi cadirono 'n terra, tutti, certo con minore stile e ordine dei nobili.
Appena la genti si fece persuasa che non di vino si trattava, ma di peste, sinni scappò terrorizzata; in piazza non rimase più nisciuno, solo i morti, proprio tutti quelli che avevano assistito alla missa nella cappella privata del pìscopo".
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 7.4.2020
Ascolti del 6 aprile: Montalbano, Harry Potter e “Il 7 e l’8”
La replica del “Commissario” supera il 20% di share, continua il boom della saga fantasy su Italia 1 con il 16,44%

Raiuno, Il commissario Montalbano - Un diario del '43: 5.970.000 spettatori, share 20,03%.
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Spark Chronicles, 7.4.2020
Montalbano distance Potter. Ranucci rule Leek return

Identical pattern to that of seven days prior to the evening tv 6 April, with cases and deaths from coronavirus in decline and the economic measures of the government to counter the effects of the corona virus as the central theme of the news and programs of study. In prime time on the major general-interest channels have aired a replica of ‘Il Commissario Montalbano’.
[...]
Prime time has won ‘Il Commissario Montalbano’. The episode ‘A Diary ‘43’, with Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Sonia Bergamasco in the cast stable of actors, has led Bbc1 at the altitude of 5,970 million viewers and 20% (down a point and a half compared to the replication of the seven days before).
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Eric Wilson
 
 

Africa Daily News, 7.4.2020
Inscriptions du 6 avril: Montalbano, Harry Potter et « Le 7 et le 8 »

TV>écouter>6 avril à l’écoute: Montalbano, Harry Potter et « Les 7 et 8 »
La réponse du « commissaire » dépasse la part de 20%, poursuit le boom de la saga fantastique sur Italie 1 avec 16,44%
07 avril 2020 | 09h30 L’équipe éditoriale de Smiles
Raiuno Commissaire Montalbano – Un journal de ’43: 5 970 000 spectateurs, part 20,03%.
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Spark Chronicles, 8.4.2020
the 90enne Angelo Todaro is killed

Monday, 6 April at 21:30 on Rai 1 will broadcast the replication of Commissioner Montalbano from the title ‘A diary of the 43‘. The fiction sample of success is being published in new form 18 February 2019, achieving ratings of more than 10 million viewers and an audience share of over 40%.
The episode will be preceded by a ‘Pill. Camilleri tells the story’, a program of 5 minutes in which the sicilian writer will tell about the background of the film. Il Commissario Montalbano (Luca Zingaretti) will investigate the discovery of a diary dating to 1943, and on the death of the entrepreneur at the age of ninety Angelo Todaro.
The plot of ‘A diary of the 43’ and the replication of Raiplay
After the demolition of the old silos, we are witnessing the discovery of a diary dating back to the summer of 1943, written by a young man, Carlo Colussi, which admits of being responsible for a massacre which took place the day after the signing of the armistice on 8 September 1943. Colussi was a slaughter of allied soldiers, who are guilty according to the latter to have done violence on his girlfriend.
On the same day of the discovery of the diary arrives in Vigata, the ninety-year-old Italian-american John Zuck, one of the best features from Montalbano and tells him to be born in the sicilian town.
He adds that his real name is John Zuccotti, who during the Second World War, was taken prisoner by the Allies, and that is an orphan; he decided also to remain in America to start a new life.
The old man discovers, among other things, that he was placed by mistake on the tombstone to the fallen of the war and asks for help to the commissioner, that his name be removed from the monument.
Montalbano connects the discovery of the diary to what happened to Zuck with themurder of the entrepreneur Angelo Todarobecause the young victim had killed the parents of Zuck for the account of a lawyer who would become the owner of their land, and after several years the american has bounced back from everything. Then we see a scene where Zuck confirms what was said by Montalbano, and he committed suicide, shooting herself in the head.
The commissioner Montalbano, meanwhile, meets Colussi, who in the meantime has become a priest and missionary to atone for what was done by the young, and this determines a turning point in the investigation. Between the illuminations of the Feast of St. Calorio, Montalbano, with the help of his faithful collaborators’augello and Fazio turns out that the three events are linked together in a way that is surprising and tragic.
Those who will not be able to follow live bet, will be able to see the replica on Raiplay [VIDEO]channel streaming on the Rai network.
[..]
Eric Wilson
 
 

Sellerio Editore, 9.4.2020
Andrea Camilleri legge I duellanti


Com’è nato I duellanti nel racconto di Andrea Camilleri

L’inconfondibile, e indimenticabile, voce di Andrea Camilleri in regalo per tutti i lettori.
In occasione della pubblicazione, nel 2012, della raccolta La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta, la casa editrice produsse un’applicazione che conteneva la lettura di tutti i racconti realizzata dal Maestro di Vigàta.
Un archivio da cui è tratto questo piccolo gioiello che, insieme alla famiglia Camilleri, abbiamo deciso di condividere con voi.
Introdotto da un video che abbiamo riscoperto con commozione, ecco in omaggio l’audioracconto I duellanti, da scaricare e ascoltare, per ritrovare almeno un po’ la voce dello scrittore più amato d’Italia, e sostenere, chi lo volesse, l’ospedale Spallanzani di Roma con una donazione all’indirizzo: donazioni.inmi.it.
 
 

ANSA, 9.4.2020
La voce di Camilleri ne I duellanti in regalo ai lettori
su sito Sellerio a sostegno Spallanzani. Anche video ritrovato

Roma - L'inconfondibile e indimenticabile voce di Andrea Camilleri in regalo ai lettori e a sostegno dell'Ospedale Spallanzani.
Dal 9 aprile sul sito dell'editore Sellerio sarà possibile scaricare gratuitamente l'audioracconto 'I duellanti', dalla raccolta La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta, letto dallo scrittore più amato d'Italia. Un piccolo gioiello che arriva nella Pasqua della pandemia introdotto da un video "riscoperto con commozione", dice la casa editrice, in cui lo scrittore racconta la lettura ritrovata. "I miei duellanti duellano a forza di gelati" dice Camilleri ricordando un episodio della sua giovinezza quando sulla spiaggia del suo Paese "arrivava un carrettino a forma di mezza barca, spinto a mano con dentro due pozzetti di gelati" e il gelataio Michele gridava "venite a prendervi il gelato da Michele perchè Michele deve mantenere due mogli".
"Negli anni, la presenza di Andrea Camilleri è stata sempre un importante punto di riferimento, morale e intellettuale. E in questo tempo tra i più difficili che l'Italia sta vivendo, la sua mancanza è un vuoto ancora più grande. L'editore Sellerio e la famiglia Camilleri hanno quindi deciso di donare la lettura di uno dei suoi racconti più brillanti per poter permettere di ascoltare e ritrovare la voce unica di Andrea" viene sottolineato nella nota dell'editore.
Nel 2012, per la pubblicazione della raccolta La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta, Andrea Camilleri e l'editore Sellerio decisero che quel libro poteva svilupparsi anche in un App. E La Regina di Pomerania divenne la prima applicazione di Camilleri che lesse tutti i racconti della raccolta insieme ad altri contenuti extra disponibili in audio. "Un archivio da cui è tratto questo piccolo gioiello che, insieme alla famiglia Camilleri, abbiamo deciso di condividere con voi" spiega la casa editrice.
L'audioracconto sarà disponibile in formato digitale sul sito della Sellerio - www.sellerio.it. I lettori che vorranno fare una donazione troveranno le indicazioni per sostenere l'Ospedale Spallanzani di Roma. Le informazioni su https://sellerio.it/it/camilleri-legge-i-duellanti/
 
 

ilSicilia, 9.4.2020
Disponibile sul sito della casa editrice Sellerio
La voce di Camilleri per sostenere lo Spallanzani | VIDEO



Rosa Guttilla
 
 

Montevideo Portal, 9.4.2020
Viaje de ida
#QuedateEnCasa: Carolina Brause recomienda el libro “Km 123”, de Andrea Camilleri
La última novela del maestro de la novela negra y creador del comisario Montalbano.

Fanática de la lectura, entusiasta de la Opera y de la Historia del Arte, profesional del área de marketing y comunicación, Caro Brause nos propone "Tips de una Personal Reader"; una contribución a #QuedateEnCasa, acercándonos recomendaciones literarias para acompañarnos en tiempos de Coronavirus.


 
 

Ufficio Stampa Rai, 11.4.2020
RAI 13 APR 2020, 21:25
Torna il Commissario Montalbano su Rai1 con "Gatto e cardellino"
Luca Zingaretti alle prese con scippi sparizioni e omicidi

Continuano su Rai1 gli appuntamenti con il Commissario Montalbano, la collection per la tv con Luca Zingaretti, per la regia di Alberto Sironi, che anche in replica si conferma tra le più amate e seguite dal grande pubblico. Lunedì 13 aprile, alle 21.25 sulla rete ammiraglia sarà riproposto il film tv “Gatto e cardellino”, tratto dall’omonimo racconto incluso nella raccolta “Gli arancini di Montalbano” di Andrea Camilleri (Mondadori editore). Nel paese di Vigata si susseguono una serie di scippi, dalle modalità a dir poco anomale. Intanto Ignazio Coglitore, uomo fanatico ed integralista, ha quasi distrutto il pronto soccorso dell’ospedale di Vigata dopo aver saputo che sua figlia Mariuccia è incinta. Come se non bastasse, uno stimato ginecologo, il Dottor Landolina, scompare dopo essere andato a pesca. A Salvo Montalbano il difficile compito di risolvere i casi.
 
 

La Repubblica (ed. di Bari), 11.4.2020
Streaming e nuovi set, il cinema è al futuro

«Mi auguro, soprattutto in questo momento così difficile, che il cinema pugliese possa continuare come ha fatto in tutti questi anni, a regalare sogni ed emozioni e ad essere un sostegno economico ai tanti lavoratori e alle loro famiglie che vivono di questo settore strategico della cultura » . Antonio Parente, direttore generale dell'Apulia film commission, pur non nascondendo i timori per la situazione che il comparto sta vivendo a causa dell'emergenza Covid — 19, immagina un futuro in cui si possa nuovamente, magari trovando nuove formule e modalità, continuare a fare cinema d'autore.
[...]
«Ritornando al cinema e al rapporto con il pubblico ci stiamo organizzando per la diffusione di rassegne cinematografiche e contenuti originali in streaming e sul canale Youtube della Fondazione. Sarà inoltre possibile vedere le masterclass che hanno tenuto grandi ospiti nei principali festival pugliesi. Penso all'indimenticabile incontro con Andrea Camilleri al Bif&st o quello che ha avuto come protagonista Abel Ferrara per Registi fuori dagli sche(r)mi».
[...]
Gilda Camero
 
 

südostschweiz, 14.4.2020
Andrea schreibt Matilda

Andrea Camilleri ist Erfinder des sizilianischen Kult-Commissario Montalbano und erfolgreichster Autor Italiens. Kurz vor seinem 92. Geburtstag schrieb er seiner jüngsten, fast vierjährigen Enkelin einen langen Brief, eine sehr persönliche Autobiografie auf 126 Seiten in angenehm großer Schrift: mit Leichtigkeit erzählt, pointiert, humorvoll – ein Geschenk fürs Leben.
Dieser 'Brief an Matilda' – ein italienisches Leben – hat es in sich. Welch' eine Vita dieser Sizilianer uns in diesem Büchlein präsentiert! Drei Stunden Lesegenuss der Extraklasse.
Andrea Camilleri war Drehbuchautor, Theater- und TV-Regisseur (RAI), Schriftsteller, Dichter und «daneben» gut 30 Jahre Professor in Rom, von 1977 bis 97 an der Accademia d'Arte Drammatica. Er hat über 100 Bücher geschrieben und dafür viele namhafte Preise und Auszeichnungen erhalten. Berühmt und unglaublich erfolgreich machten ihn seine Thriller, Detektiv- und Abenteuergeschichten mit Commissario Montalbano in Sizilien.
«Während ich Dir schreibe, Matilda, teilt der Verlag Sellerio mir mit, dass er allein in Italien gut 18 Millionen meiner Montalbano Romane verkauft hat. Die TV-Fassung hat zum gleichen Zeitpunkt in Italien über 1,2 Milliarden Zuschauer erreicht. Die Serie wurde in 63 Ländern ausgestrahlt und als Roman in 37 Sprachen übersetzt.» (S. 85 f).
Was sich wie ein Lebenswerk anhört, hat der Autor erst 1994 als 70 jähriger «Rentner» begonnen, nachdem er von Theater und Drama genug hatte, «die andere für ihn geschrieben hätten». Die verbleibenden gut 20 Jahre bis zu seiner Erblindung und seinem Tod machten ihn zum erfolgreichsten Autor seines Landes.
Auch Camilleri's Krimis sind durchaus gesellschaftskritisch und literarisch gehaltvoll, mit manchen Verweisen auf seine «Lieblinge» W. Shakespeare, L. Pirandello, W. Faulkner und E. A. Poe. Seine politischen Reizfiguren waren Berlusconi und Salvini.
Das italienische Staats-Fernsehen RAI hat seit 1999 etwa 30 der 37 Kriminalromane Camilleri's mit Luca Zingaretti in der Hauptrolle ausgestrahlt – regelmässig mit Rekordquoten, höher als jene der Finalspiele der italienischen Fußballmeisterschaft. Die Stärke diese Filme ist ihre Authentizität und Glaubwürdigkeit, die Symbiose von Sizilien mit vielen regionalen Dialektausdrücken, exzellenten Schauspielern und spannenden Plots.
Das unterscheidet sie auch von den ARD Krimis mit Commissario Brunetti von Donna Leon. Dort spielen deutsche Schauspieler in Krimis, die eine Amerikanerin in und über Venedig geschrieben hat und die in Italienisch nicht erscheinen dürfen. Entsprechend bieder und familiär kommt Brunetti rüber, während Montalbano ein «aufgeklärter Macho» ist, ganz harte Schale mit weichem, gar feinsinnigen Kern, nicht zuletzt, wenn es um die kulinarischen Köstlichkeiten der sizilianischen Küche geht.
Alles, von den Schauspielern bis zu den Requisiten ist bei Camilleri italienisch, echt und mediterran. Auch heuer strahlt RAI eine neue Staffel der Montalbano-Krimis aus LINK. Die deutsche Fassung erscheint bei Servus TV Deutschland. Viel Vergnügen!
Hans Peter Danuser
 
 

La Razón, 14.4.2020
#culturaencasa: De las enternecedoras confesiones de Andrea Camilleri al simbolismo cinematográfico de Medem
Libres y entretenidas recomendaciones culturales para este martes
"Háblame de ti" es el último libro de Andrea Camilleri dedicado a su nieta Matilda

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Libro
“Háblame de ti”
Aunque el maestro de la novela negra falleció hace apenas un año, la amplitud de su legado literario y personal merecía ser escuchado por los oídos más cómplices que existen: los de un niño. En este caso, niña. Y para más detalle, los de su propia nieta Matilda. Con el miedo renqueante de no poder asistir al crecimiento de su cerebro ni al inevitable placer de verla madurar, Camilleri le señala para introducir el comienzo de esta suerte de memorias: “Querida mía: Te escribo esta larga carta a pocos días de cumplir 92 años,cuando tú tienes casi cuatro y todavía no sabes lo que es el alfabeto. Espero que puedas leerla en la plenitud de tu juventud. Te escribo a ciegas, tanto en sentido literal como figurado. En sentido literal, porque en los últimos años la vista me ha ido abandonando poco a poco. Ahora ya no puedo ni leer ni escribir, sólo dictar. En sentido figurado, porque no consigo imaginarme cómo será el mundo dentro de veinte años, ese mundo en que te tocará vivir”. Después se precipitan las anécdotas, las confesiones, las primeras lecturas de Conrad y Melville y las descripciones contextuales de la censura de la Italia de Mussolini.
[...]

 
 

La Repubblica, 14.4.2020
Montalbano vince ancora: oltre 6 milioni per 'Gatto e cardellino'
L'ennesima replica dell'episodio del 2002 si conferma il più visto della serata con il 21,85% di share

Fazio innamorato, Mimì "strammo e confuso" alla vigilia delle nozze con Beba, mentre Montalbano risolve due casi come sempre a modo suo. Gatto e cardellino è uno degli episodi più amati della serie televisiva tratta dai libri di Andrea Camilleri, e all'ennesima replica su Rai 1 lunedì 13 aprile il film con Luca Zingaretti diretto da Alberto Sironi nel 2002 si conferma ancora una volta il più visto della serata con 6 milioni 118 mila telespettatori e uno share del 21,85 per cento.
Tratto dall’omonimo racconto incluso nella raccolta Gli arancini di Montalbano e dal racconto Una gigantessa dal sorriso gentile in Un mese con Montalbano, Gatto e cardellino è uno dei quattro titoli della quarta stagione della serie. Andato in onda la prima volta su Rai 1 il 18 novembre 2002 è stato visto da 9 milioni 795 mila spettatori con uno share del 32,84 per cento.
L'episodio si apre con una serie di scippi, dalle modalità a dir poco anomale: tre vecchiette vengono assalite da un ladro su una moto con il casco, che spara ma non riesce mai a uccidere. Montalbano scopre che sparava a salve solo per creare dei precedenti per uccidere poi veramente la vittima designata. Infatti muore una signora che era molto affezionata al suo gatto e al cardellino, ed è grazie a questi due elementi che il commissario scopre come sono in realtà andate le cose. Nel frattempo il vicecommissario Augello appare solo sporadicamente perché è in licenza matrimoniale, e viene sostituito da Barbara, amica di infanzia di Montalbano, che ha appena vinto il concorso in polizia e che porterà un po' di scompiglio. Soprattutto Fazio che se ne innamora da subito ma non ha il coraggio di dirle ciò che prova. Tutti insieme lavorano sul caso della scomparsa del dottor Landolina, legata alla giovane Mariuccia, rimasta incinta. Al termine dell'indagine Montalbano e Augello trascorrono insieme la sera dell'addio al celibato mentre Fazio trova il coraggio di invitare Barbara a uscire assieme.
Come sempre l'episodio è commentato sui social dove gli spettatori più attenti svelano gli aspetti più curiosi e divertenti della squadra di Vigata, oltre a sottolineare la totale assenza di Livia.
 
 

Africa Daily News, 15.4.2020
Auditions du 13 avril: plus de six millions pour Montalbano
TV>écouter>Auditions du 13 avril: plus de six millions pour Montalbano
Les réponses du Commissaire dominent le premier soir, le deuxième programme le plus consulté est « Report » sur Raitre

Raiuno Commissaire Montalbano: 6 111 000 spectateurs, soit 21,88%.
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Rai, 15.4.2020
Detective Montalbano


PLAY - BROCHURE

Camilleri, the intriguing crime series “Detective Montalbano” stars Luca Zingaretti in the role of a Sicilian detective acting in the ancient, sunwashed Sicilian province of Ragusa as well as in the breathtaking surrounding countryside. Each episode of the series focuses on Montalbano’s personal war against his professional ideals, his commitment to his beautiful long-distance girlfriend and his constant flirtation with the ultimate temptress, Italian cuisine, making this crime series one of the best product of contemporary Italian fiction.
 
 

Money.it, 16.4.2020
Luis Sepúlveda: frasi, citazioni e opere dello scrittore scomparso
Le migliori frasi e citazioni di Luis Sepúlveda: tante le opere lasciate dallo scrittore scomparso oggi 16 aprile 2020, un fiume di parole uniche e straordinarie da condividere su WhatsApp, Facebook e Twitter.

[...]
“Tanti anni fa, la mia casa editrice, che è la stessa di Camilleri, mi dice che lui sarebbe arrivato da lì a poco in Spagna e aveva il desiderio di salutarmi. No, dissi io. Sono io che voglio salutare lui. Ho un’ammirazione enorme verso Camilleri, così come verso tanti altri autori siciliani da Luigi Pirandello a Leonardo Sciascia. La sicilianità è qualcosa di straordinario, l’aspetto che amo di più della Sicilia. È un’attitudine umana, una forma dell’essere che si traduce in qualità come per esempio l’ospitalità, un pregio tipico dei siciliani.”
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Matteo Novelli
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 16.4.2020
Taormina, quando Sepùlveda dichiarò il suo amore per la Sicilia

"Con la Sicilia non si può che avere un rapporto d’amore": mentre il mondo piange la scomparsa di Luís Sepúlveda, riaffiora dall'album siciliano l’appassionata “dichiarazione” dello scrittore cileno, che nel 2014, ospite di Taobuk, esprimeva alla sua maniera, con parole semplici e intense, il forte sentimento per la nostra isola e il coté letterario che egli conosceva e amava profondamente, da Tomasi di Lampedusa a Camilleri.
[...]
 
 

Fahrenheit, 16.4.2020
Francesco De Filippo, Maria Frega, Filosofia per i prossimi umani, Giunti
Cliccare per il podcast della puntata. Si parla del libro, che contiene un'intervista inedita ad Andrea Camilleri, a partire dal minuto 51:34

Se vi chiedessero all’improvviso: pensate a un’immagine che possa rappresentare la nostra realtà occidentale contemporanea, cosa vi verrebbe in mente? Forse una risposta azzeccata potrebbe essere quella di una comunità nevrotica, instancabile, ebbra di miliardi di connessioni, relazioni, produzioni, che corre disperatamente, ma priva di meta e senza avere uno specifico obiettivo. Ciò che manca in questa immagine è un orientamento, una consapevolezza, un senso; in una parola, filosofia.
 
 

AgrigentoOggi, 16.4.2020
Andrea Camilleri: “Quando nel 43 ad Agrigento promossero tutti per via della guerra”

Gli interrogativi nel mondo della scuola, oggi sono tanti. Si tornerà in aula entro il 18 maggio oppure no? E gli esami di Stato, come si sosterranno?
In questi tempi bui di coronavirus, dove l’incertezza regna sovrana e la ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina si affretta a dire che probabilmente, vista la particolare situazione, nessuno studente verrà bocciato, ecco fare un salto indietro nel tempo di quasi ottant’anni e scoprire che non sarebbe la prima volta ad Agrigento che accade una cosa del genere.
Nella primavera del 1943, in Sicilia, con l’incedere degli eventi bellici, le autorità scolastiche si interrogarono a lungo, un po’ come avviene oggi, sul da farsi e sulle decisioni da prendere per fare finire l’anno scolastico. All’epoca non c’era il virus ma la guerra era alle porte con gli americani che stavano per sbarcare sulla costa meridionale della Sicilia. Tutto il mondo era in fermento perché non si sapeva che cosa sarebbe successo di lì a poco.
Testimone di quel periodo è un giovane Andrea Camilleri, studente liceale all’ultimo anno del Classico ad Agrigento, (oggi Liceo Empedocle) uno studente piuttosto discolo e con l’apprensione per quell’esame di maturità.
Lo scrittore empedoclino, padre del Commissario Montalbano e di tante altre opere letterarie di successo, raccontava spesso di quei giorni di paura e attesa che precedettero l’arrivo degli alleati, lasciandoci di fatto una testimonianza storica che ha molte similitudini con le circostanze dei nostri giorni.
Narrava lo scrittore che diciottenne, nonostante l’arrivo della guerra, lui e i compagni non avessero altro desiderio che “liberarsi” del peso di quell’esame (che non diedero mai) per “scendere” finalmente alla “marina” per i bagni estivi “che si facevano – ricordava – nel tratto di spiaggia dove ora sorge la centrale elettrica”.
“Ricordo perfettamente un fine aprile del 1943. – Raccontava Camilleri nel libro-memoir “Caffè Vigàta”. “All’epoca ero a un punto della mia vita in cui non sapevo ancora bene cosa fare. Non vedevo soluzioni per il futuro. Dunque noi studenti del liceo classico dovevamo sostenere l’esame di maturità, che allora non era come oggi. Erano esami terribili. Se nonché, ci venne comunicato con largo anticipo sui tempi, che non avremmo potuto sostenere la “maturità” perché l’incalzare degli eventi bellici stava per bloccare ogni attività. Gli alleati erano già a Lampedusa e si sentiva lontano l’eco delle cannonate. E quindi, quell’anno, venne deciso che chi doveva venire promosso per scrutinio era promosso , mentre gli altri vennero bocciati. In realtà – concluse Andrea Camilleri ricordando quell’episodio – quell’anno ad Agrigento promossero largamente tutti, perché si stava andando incontro ad un esame assai più serio, che sarebbe avvenuto di lì a poco tempo, cioè l’inizio della guerra”.
Lorenzo Rosso
 
 

Agrigento Notizie, 17.4.2020
Emergenza Coronavirus, rinviato il concorso “La lingua di Vigata nelle opere di Andrea Camilleri”
L'iniziativa era promossa da Strada degli scrittori e Anp: gli elaborati potranno essere inviati entro il 15 dicembre 2020

A causa del protrarsi delle restrizioni finalizzate ad arginare il diffondersi del Sars-Cov2, la Strada degli scrittori e la delegazione di Agrigento dell'Associazione Nazionale dei dirigenti scolastici (ANP) sono costrette a rinviare la seconda edizione del concorso, dedicato alla lingua di Vigàta nelle opere di Andrea Camilleri. La prima edizione, come si ricorderà, era stata dedicata a Leonardo Sciascia in occasione del trentennale della scomparsa.
Lo comunicano con rammarico i vertici delle due organizzazioni per non vanificare l’impegno profuso dai docenti e dagli alunni già coinvolti. Si tratta comunque solo di un rinvio al prossimo anno scolastico, come sottolineano il presidente provinciale Anp Alfio Russo e il direttore della “Strada degli scrittori” Felice Cavallaro annunciando le nuove scadenze.
Gli elaborati, secondo le procedure previste nel nuovo bando, pertanto, dovranno essere inviati a concorsocamilleri@stradadegliscrittori.it entro il 15 dicembre 2020.
Testi e lavori prodotti saranno selezionati dalla commissione presieduta dal professore Vito Ferrantelli e l’elenco delle opere ammesse sarà pubblicato entro il 31 gennaio 2021. La cerimonia di premiazione è prevista tra il 23 e il 26 marzo 2021.“
 
 

La Repubblica, 17.4.2020
È morto Sergio Fantoni, una vita per cinema e sceneggiati
Attore, doppiatore e regista aveva 89 anni. Nella sua lunghissima carriera ha lavorato con i più grandi registi da Luchino Visconti a Blake Edwards, suo ultimo ruolo tv nel Commissario Montalbano

È morto Sergio Fantoni, attore, doppiatore e regista avrebbe compiuto 90 anni ad agosto. Nella sua lunghissima carriera ha lavorato con i più grandi registi, da Luchino Visconti a Blake Edwards, ha avuto una parentesi hollywoodiana, ma la popolarità la deve agli sceneggiati degli anni Settanta e Ottanta come Anna Karenina, La Piovra e La coscienza di Zeno. Il suo ultimo ruolo tv nel Commissario Montalbano di Sironi per l'episodio La voce del violino.
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TV Sorrisi e Canzoni, 17.4.2020
“Il commissario Montalbano”: Fazio e Catarella non mancano mai
Abbiamo fatto la classifica delle presenze dei personaggi negli episodi della serie. Ecco il risultato

Il segreto del successo di Montalbano? «È nel gioco di squadra» assicura il protagonista Luca Zingaretti, che una volta ci ha fatto questo esempio: «Una delle mie scene preferite è quando Montalbano alza il telefono e chiama un pari grado che aveva maltrattato il povero Catarella. “Non azzardarti mai più a trattarlo così...”. Gli fa una lavata di capo da paura. Perché la squadra non si tocca!».
Noi di Sorrisi abbiamo voluto approfondire il discorso e scoprire quanti campioni hanno giocato nella squadra del commissario, e quanto spesso.... E così, con l’aiuto della casa di produzione della fiction, la Palomar (che ringraziamo), ecco a voi la classifica delle presenze degli attori in tutti i ruoli di rilievo. Ma attenzione: oltre a queste “vecchie conoscenze” si sono avvicendate tante star, spesso chiamate a recitare in un solo episodio. Le trovate più in basso. A riprova che, quando si tratta di Montalbano anche i personaggi “secondari” contano. Sarà questo un altro segreto dell’inossidabile saga?
PRIMI A PARI MERITO PRESENTI IN TUTTE LE PUNTATE
Luca Zingaretti - Salvo Montalbano: 36 episodi
Ovviamente l’amatissimo interprete del commissario fa l’en plein: 36 su 36. Sono i privilegi di essere il protagonista della serie...
Peppino Mazzotta - Giuseppe Fazio: 36 episodi
L’attore calabrese è presente (come Zingaretti e Russo) in tutti gli episodi della serie, senza eccezioni. Del resto si sa che l’ispettore Fazio è un tipo fedelissimo e pieno di preziosi “pizzini”.
Angelo Russo - Agatino Catarella: 36 episodi
Chi l’avrebbe detto? Il simpaticissimo agente centralinista del commissariato si rivela indispensabile e non manca mai al fianco di Montalbano.
GLI ALTRI ATTORI RICORRENTI
Cesare Bocci - Mimì Augello: 35 episodi
Mimì perde il podio perché ha mancato un solo episodio: “La forma dell’acqua“. Lo sciupafemmine forse era distratto da una donna, al solito...
Davide Lo Verde - Galluzzo: 31 episodi
Siciliano di Sciacca (AG), l’interprete dell’agente dalla guida più spericolata di Vigata taglia il traguardo in ottima posizione.
Roberto Nobile - Nicolò Zito: 29 episodi
Il giornalista della tv Retelibera si è guadagnato la fiducia del commissario. Sarà perché è nato a Verona, ma è siciliano di origine?
Marcello Perracchio - Pasquano: 28 episodi
L’indimenticabile interprete dello scontroso (e assai goloso) medico legale della serie ci ha lasciati nel 2017.
Giovanni Guardiano - Jacomuzzi: 14 episodi
L’attore ragusano interpreta il dirigente della polizia scientifica sempre sensibile al fascino dei mass media, su cui ama apparire più del dovuto.
Giacinto Ferro - Bonetti Alderighi: 12 episodi
Scomparso nel 2016, l’artista di Palazzolo Acreide (Siracusa) ha interpretato il coriaceo questore che guarda spesso con sospetto Montalbano.
Sonia Bergamasco - Livia: 10 episodi
L’ultima (in ordine di tempo) tra le tre attrici che hanno dato il volto alla fidanzata di Montalbano. La Bergamasco è però prima per numero di presenze.
Isabell Sollman - Ingrid e Carmelinda Gentile - Beba: 9 episodi
Parità per le interpreti della bionda amica svedese del commissario e della fidanzata (e poi sposa) di Mimì Augello.
Katharina Böhm - Livia e Mirella Petralia - Adelina: 8 episodi
Si piazzano alla pari anche l’attrice che ha interpretato la prima Livia e il primo volto della colf del commissario.
Ketty Governali - Adelina: 6 episodi
Ha interpretato negli episodi più recenti il personaggio della cuoca tuttofare di Montalbano, spesso in attrito con la fidanzata Livia.
Gigliola Raja - Clementina Vasile Cozzo: 3 episodi
È stata l’anziana ex maestra che, nei primi episodi, aiutava a volte il commissario nelle indagini... e gli faceva anche un po’ da mamma.
Lina Perned - Livia: 2 episodi
La seconda Livia è arrivata nel 2013 ma è stata nel cuore di Salvo una sola stagione, quella degli episodi “Una lama di luce” e “Il sorriso di Angelica”.
[Fra gli altri attori non citati in questo elenco e apparsi in più di un episodio, avremmo aggiunto almeno Fabio Costanzo (che interpreta Pasquale Cirrinciò, il figlio di Adelina di professione ladro) e Tuccio Musumeci (che interpreta il Prof. Pintacuda), NdCFC]
ANCHE LORO HANNO SEGNATO UN... GOL
Gli attori che seguono sono comparsi in un solo episodio della saga.
VALENTINA LODOVINI
È la figlia della vittima in “Un covo di vipere”.
ALESSANDRO HABER
É un vagabondo, amico di Montalbano, nello stesso episodio.
ISABELLA RAGONESE
Fa perdere la testa al commissario in “L’età del dubbio”.
ALESSIA MERZ
È una affascinante vittima in “La voce del violino”.
SERENA ROSSI
Interpreta due gemelle in “La vampa d’agosto”.
FABRIZIO BENTIVOGLIO
È un uomo maturo innamorato di una ragazza più giovane in “La giostra degli scambi”.
MANDALA TAYDE
È la proprietaria di un cavallo scomparso in “La pista di sabbia”.
BARBORA BOBULOVA
È una seducente vicina del commissario in “Il gioco degli specchi”.
SERENA IANSITI
È una ragazza scomparsa in “Amore”.
STELLA EGITTO
È la sorella, nello stesso episodio.
BELEN RODRIGUEZ
Seduce Mimì in “Il campo del vasaio”.
AFEF JNIFEN
È una donna in difficoltà in “Il ladro di merendine”.
ANTONIA LISKOVA
È una ex drogata in “La luna di carta”.
FRANCESCA CHILLEMI
È l’ex fidanzata della vittima nello stesso episodio.
MARGARETH MADÈ
È una dirigente di banca che tenta il commissario in “Il sorriso di Angelica”.
[Fra gli altri attori non citati in questo elenco di "guest stars" sono piuttosto gravi, a nostro avviso, le assenze di SERGIO FANTONI, scomparso proprio oggi (che ha interpretato il Maestro Cataldo Barbera nell'episodio "La voce del violino") e di GIULIO BROGI (apparso nell'episodio "Un diario del '43"), NdCFC]
Paolo Fiorelli
 
 

Affaritaliani, 17.4.2020
L'ascensore, i top e i flop TV
Ascolti tv, Luca Argentero come Montalbano. Ecco cosa accadrà in autunno
In attesa delle nuove puntate si pensa anche all’ipotesi repliche?

[...]
Rai1 ha giocato i supplementari con Argentero e Doc. Che potrebbe rubare la leadership a Montalbano con un braccio di ferro di fuoco, tutto all’insegna dello share (ben oltre il 25%). Argentero come il commissario. Ma i fan di Montalbano già mettono in guardia tutti: “Guai a toccarlo”. Pericolo scongiurato. Almeno per adesso.
Francesco Fredella
 
 

Frontiere, 18.4.2020
Franco Di Mare racconta l'Europa e quello che resta del sogno di un continente senza confini, le barriere fisiche e spirituali che ancora separano uomini e nazioni e i luoghi dove invece si incontrano popoli, religioni e tradizioni.
Speciale fiction - C'era una volta il Sud
[Si parla del "Commissario Montalbano" dal minuto 36:00 al minuto 45:10, NdCFC]

È un fenomeno cominciato 24 anni fa, con la lunghissima serialità di "Un posto al sole". Dalla Sicilia di Montalbano alla Napoli dei Bastardi di Pizzofalcone, dalla Matera di Imma Tataranni, di nuovo alla Napoli degli anni del boom per l' "Amica Geniale": sono tante le fiction in cui il Sud è protagonista. Ed è un protagonista positivo. La puntata di Frontiere dal titolo "C'era una volta al Sud", si interroga sull'immagine del nostro Mezzogiorno al centro del racconto televisivo. Con le testimonianze di Eleonora Andreatta, direttore Rai Fiction, Alessandro Gassmann, Luca Zingaretti, Vanessa Scalera, lo scrittore Maurizio De Giovanni, Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, Marco De Marco, direttore de Il Riformista, il critico e conduttore televisivo Massimo Bernardini e il sociologo Luigi Caramiello.
 
 

Africa Daily News, 18.4.2020
Actualités
« Il commissario Montalbano »: Fazio et Catarella ne manquent jamais

Le secret du succès de Montalbano? «C’est en équipe», assure le protagoniste Luca Zingaretti, qui nous a donné cet exemple: «L’une de mes scènes préférées est lorsque Montalbano décroche le téléphone et appelle un pair qui a maltraité la pauvre Catarella. « N’ose plus jamais le traiter comme ça … ». Elle lui donne un lavage de tête de peur. Parce que l’équipe ne peut pas être touchée! ».
À Sorrisi, nous voulions approfondir la discussion et savoir combien de champions ont joué dans l’équipe du commissaire, et à quelle fréquence …. Et donc, avec l’aide de la maison de production de fiction Palomar (que nous remercions), vous êtes ici le classement de la présence des acteurs dans tous les rôles pertinents. Mais attention: en plus de ces « vieilles connaissances », de nombreuses stars vont et viennent, souvent appelées à jouer dans un épisode. Vous pouvez les trouver ci-dessous. Preuve que, s’agissant de Montalbano, même les personnages « secondaires » comptent. Est-ce que ce sera un autre secret de la saga inoxydable?
Premier mérite égal présent dans tous les épisodes
Luca Zingaretti – Salvo Montalbano: 36 épisodes
Évidemment, l’interprète bien-aimé du commissaire fait le plein: 36 sur 36. Ce sont les privilèges d’être le protagoniste de la série …
Peppino Mazzotta – Giuseppe Fazio: 36 épisodes
L’acteur calabrais est présent (comme Zingaretti et Russo) dans tous les épisodes de la série, sans exception. De plus, on sait que l’inspecteur Fazio est un type très fidèle et plein de précieux « pizzini ».
Angelo Russo – Agatino Catarella: 36 épisodes
Qui aurait dit ça? Le très gentil standard du commissariat se révèle indispensable et ne manque jamais aux côtés de Montalbano.
Les autres acteurs récurrents
Cesare Bocci – Mimì Augello: 35 épisodes
Mimì perd le podium car il n’a raté qu’un seul épisode: « La forme de l’eau ». Le désert était peut-être distrait par une femme, comme d’habitude …
Davide Lo Verde – Galluzzo: 31 épisodes
Le Sicilien de Sciacca (AG), l’interprète de l’agent du guide le plus téméraire de Vigata franchit la ligne d’arrivée en excellente position.
Roberto Nobile – Nicolò Zito: 29 épisodes
Le journaliste de Retelibera TV a gagné la confiance du commissaire. C’est peut-être parce qu’il est né à Vérone, mais est-il d’origine sicilienne?
Marcello Perracchio – Pasquano: 28 épisodes
L’interprète inoubliable du coroner grincheux (et très gourmand) de la série nous a quittés en 2017.
Giovanni Guardiano – Jacomuzzi: 14 épisodes
L’acteur de Raguse incarne le directeur de la police scientifique qui est toujours sensible au charme des médias de masse, sur lesquels il aime apparaître plus que nécessaire.
Giacinto Ferro – Bonetti Alderighi: 12 épisodes
Disparu en 2016, l’artiste de Palazzolo Acreide (Syracuse) incarne le commissaire maroquinier qui regarde souvent avec méfiance Montalbano.
Sonia Bergamasco – Livia: 10 épisodes
La dernière (par ordre chronologique) des trois actrices qui ont donné le visage à la petite amie de Montalbano. Cependant, Bergamasco est le premier en nombre d’apparitions.
Isabell Sollman – Ingrid et Carmelinda Gentile – Beba: 9 épisodes
Égalité pour les interprètes de l’amie blonde suédoise du commissaire et de la petite amie (puis de la mariée) de Mimì Augello.
Katharina Böhm – Livia et Mirella Petralia – Adelina: 8 épisodes
L’actrice qui a joué la première Livia et le premier visage de la gouvernante du commissaire est également placée sur un pied d’égalité.
Ketty Governali – Adelina: 6 épisodes
Dans des épisodes plus récents, il a joué le personnage du cuisinier bricoleur de Montalbano, souvent en friction avec sa petite amie Livia.
Gigliola Raja – Clementina Vasile Cozzo: 3 épisodes
C’était le vieil ex-professeur qui, dans les premiers épisodes, aidait parfois le commissaire dans les enquêtes … et le faisait aussi un peu comme une mère.
Lina Perned – Livia: 2 épisodes
La deuxième Livia est arrivée en 2013 mais une seule saison a été au cœur de Salvo, celle des épisodes « A blade of light » et « Angelica’s smile ».
Ils ont aussi marqué un … but
Les acteurs suivants sont apparus dans un épisode de la saga.
VALENTINA LODOVINI
Elle est la fille de la victime dans « A den of vipers ».
ALESSANDRO HABER
Il est un vagabond, ami de Montalbano, dans le même épisode.
ISABELLA RAGONESE
Cela fait perdre la raison au commissaire dans « The Age of Doubt ».
ALESSIA MERZ
Elle est une charmante victime dans « La voix du violon ».
SERENA ROSSI
Il joue deux jumeaux dans « August’s Blaze ».
FABRIZIO BENTIVOGLIO
Il est un homme mature amoureux d’une jeune fille dans « Le carrousel des échanges ».
MANDALA TAYDE
Elle est propriétaire d’un cheval disparu dans « La piste de sable ».
BARBORA BOBULOVA
Elle est une voisine séduisante du commissaire dans « Le jeu des miroirs ».
SERENA IANSITI
C’est une fille qui a disparu dans « Love ».
ÉGYPTE ÉTOILE
C’est la sœur, dans le même épisode.
BELEN RODRIGUEZ
Séduit Mimi dans « The Potter’s Field ».
AFEF JNIFEN
C’est une femme en difficulté dans « Le voleur de collations ».
ANTONIA LISKOVA
Elle est une ancienne toxicomane de « The Paper Moon ».
FRANCESCA CHILLEMI
Elle est l’ex-petite amie de la victime dans le même épisode.
MARGARETH MADÈ
C’est une gérante de banque qui tente la commissaire dans « Le sourire d’Angélique ».
Paolo Fiorelli
 
 

ArtEventi, 18.4.2020
L’abito fa l’investigatore!

Si dice che l’abito faccia il monaco proverbio valido anche per i detective (commissari, ispettori, vicequestori e investigatori per caso) della letteratura e delle serie tv. Ma se da un lato l’abbigliamento “consigliato” nella vita reale per chi vuole fare il detective (privato) è quello di uno stile “anonimo” per passare inosservato, dall’altro i nostri eroi ed eroine di carta hanno un loro segno distintivo, un capo d’abbigliamento che li rende riconoscibili a noi lettori e che ci fa dire: “Uh le Clark come Schiavone!” “Ecco l’impermeabile come il Tenente Sheridan!” (quest’ultima espressione è soprattutto da parte di chi ha i ricordi in bianco e nero).
Allora dicevamo che l’abito fa l’investigatore dei nostri romanzi preferiti, bene e dunque?
[...]
Pensando a Maigret si arriva al Commissario Montalbano, personaggio creato da Andrea Camilleri (scelto da Maurizio e Raffaele) il cui successo letterario è stato bissato da quello televisivo grazie anche all’interprete principale Luca Zingaretti. I due Montalbano, come tutti sappiamo, sono diversi come età e come aspetto fisico: più anziano quello di carta (è nato a Catania il 6 settembre 1950, più giovane quello in tv di 11 anni) con i baffi il primo, senza il secondo. Ma come veste il Commissario Montalbano? Elegante senza eccessi. Abbigliamento perfetto tanto che si parla di “stile Montalbano”: un classico casual con giacca e camicia, ma senza cravatta, dai colori chiari oppure scuri o in total black e poi le scarpe nere o marroni, stivaletti e scarponcini.
[...]
Elena Andreini
 
 

Ufficio Stampa Rai, 18.4.2020
RAI 1 20 APR 2020, 21:25
Il Commissario Montalbano alle prese su Rai1 con "Il gioco delle tre carte"
Luca Zingaretti indaga sulla strana morte di un uomo. Omicidio o incidente?

Ancora un lunedì sera all’insegna delle grandi e appassionanti indagini del Commissario Montalbano che ritorna su Rai1 con “Il gioco delle tre carte”, film diretto da Alberto Sironi e tratto dalla raccolta “Gli arancini di Montalbano” di Andrea Camilleri. L’appuntamento, con il celebre personaggio interpretato magistralmente da Luca Zingaretti, lunedì 20 aprile alle 21.25 su Rai1, vedrà Salvo Montalbano, insieme alla sua fidata squadra di amici e colleghi del Commissariato di Vigata, alle prese con un caso particolarmente intricato: il costruttore edile Girolamo Cascio viene trovato morto sul ciglio di una strada. Montalbano non crede alla tesi dell’incidente e comincia ad indagare fra i possibili nemici dell’uomo. Fra questi spicca la figura di un altro costruttore, Rocco Pennisi, concorrente di Cascio, appena uscito di prigione dopo una condanna di vent’anni per l’omicidio del suo socio Giacomo Alletto. Ma la soluzione del caso però non sembra così scontata. Nel cast insieme a Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Davide Lo Verde, Stefano Dionisi, Simona Cavallari e Valeria Milillo.
 
 

Todo Literatura, 19.4.2020
Críticas
“Km 123”, de Andrea Camilleri

“Km 123” es el último thriller que Andrea Camilleri escribió, no su última novela porque si mis cálculos no fallan sería Il cuoco dell'Alcyon (El cocinero de Alcyon) su última novela escrita, perteneciente a la serie del comisario Montalbano. A la espera de que sea publicada, con otras tres novelas más de dicha serie que faltan por hacerlo, podemos considerar esta novela como su última obra maestra. El gran canto de cisne del maestro italiano.
En España, se ha publicado mal y desordenadamente la obra de Andrea Camilleri. Echo en falta la colección integra del comisario Montalbano y la reedición de todas sus magistrales novelas, bien es verdad que Ediciones Destino ha hecho un gran esfuerzo publicando recientemente La ópera de Vigàta, una de su primeras novelas, pero falta por ordenar sus muchas novelas en una única colección.
Andrea Camilleri trabajó como dramaturgo y guionista en la RAI gran parte de su vida, fue con sesenta y muchos años cuando decidió pasarse definitivamente a la narrativa. Allá por el año 1994 publicó su primera novela con el comisario Montalbano de protagonista, han sido en total 37 las obras en que ha sido protagonista el policía italiano. Además, ha publicado otros 60 libros, casi cien en total en poco más de 25 años de carrera. Imagino que muchas de sus obras las tuvo que escribir durante los años anteriores porque a razón de cuatro novelas al año no le daría tiempo para hacer muchas cosas más en su vida. Aun así, fue un escritor torrencial y con un fino estilo narrativo.
A Camilleri siempre le han gustado las novelas cortas, solía decir que “una novela perfecta no debe pasar de las 180 páginas”. En “Km 123” lo cumple a rajatabla, aunque ha añadido el estudio “Defensa de un color” para engordar un poco el libro. El color que defiende el escritor siciliano es el amarillo, ya que en Italia las novelas policiacas se denominan romanzo giallo. De ahí que el amarillo no pueda faltar en la portada del libro.
La novela es una obra maestra, ya lo he dicho anteriormente; que raya la perfección, y que es de una originalidad extrema. Una obra muy teatral y dramática donde los diálogos son los protagonistas de la novela, además de los personajes. Una novela de enredo criminal donde los policías, como siempre, se llevan la peor parte por su estulticia y su afán de buscar falsas soluciones para quitarse a los muertos de encima. Los personajes del director de policía Costantino Lopez, que quiere cerrar el caso lo antes posible, en falso, claro está, y el inspector jefe Bongioà, que sí lo quiere solucionar, pero no le dejan; y que se muestra con una sumisión que va más allá del vasallaje medieval ante su jefe, como si de un José Luis López Vázquez de película de los sesenta se tratase. Consigue en esos pasajes de un tono humorístico magistral.
No así el resto de la novela, ya que el misterio, el suspense, la tragedia y los asesinatos están presentes en toda la novela. Y casi todos ocurren en ese fatídico punto kilométrico de la Vía Aurelia. Camilleri narra la novela de una manera realmente insólita. No hay narración de los hechos salvo en los informes policiacos, toda la novela se basa en diálogos. Los que se mantienen por conversaciones telefónicas, whatsapps, correos electrónicos –los menos- o en las propias pocas charlas que tienen los diferentes protagonistas. Todo un original ejercicio de estilo despojado de todo lo superfluo.
El enredo surge, muy italiano por otra parte, entre amantes despechados y corrupciones inmobiliarias. Algo de lo que sabemos mucho en España. Según avanza la novela nos iremos enterando de esas dobles vidas de los protagonistas hasta llegar a una solución sorprendente que nos dejará atónitos. ¿Existe el crimen perfecto? Camilleri ha demostrado que sí, como también que sus muchos años como guionista los llevó a la sublimación en “Km 123”, donde se nota sus muchos años de oficio de guionista.
También son importantes en la novela los temas de la amistad y la fidelidad, desde luego que no quedan bien parados. Ni la amistad es fraternal ni la fidelidad es honesta. ¿Todos mienten? Yo creo… que deberán leer el libro para responder esa pregunta, se tarda tan poco que les quedará las ganas de volverlo hacer porque pocos libros como éste pueden ser tan entretenidos y creativos. Lo dicho una obra maestra de nuestro escritor cotempóraneo favorito italiano donde no se desvela la solución hasta la última línea.
Javier Velasco Oliaga
 
 

linkiesta, 19.4.2020
E(li's)books
Filosofia per i prossimi umani di Francesco De Filippo e Maria Frega
Ha ancora senso oggi parlare di filosofia? E chi sono i filosofi moderni? Scopriamolo in Filosofia per i prossimi umani

[...]
Filosofia per i prossimi umani si legge con piacere, bravissimi gli autori non solo nella scelta delle domande da formulare ma anche nella scelta dei loro “ospiti” e del modo in cui hanno declinato l’idea di filosofia. Non ho citato tra i miei preferiti Camilleri, intervistato non molto tempo prima della sua scomparsa, la sua è la prima intervista del libro, preziosa, ironica, bellissima e quindi intoccabile!
[...]
Elisabetta Favale
 
 

Quaderni camilleriani, 20.4.2020
Comunicato
Quaderni camilleriani volume 12

La collana Quaderni camilleriani (fondata nel 2016, reperibile all’indirizzo https://www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/) ha pubblicato il dodicesimo volume, curato da Duilio Caocci, Giuseppe Marci e Maria Elena Ruggerini: https://www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/quaderni-camilleriani-12/ .
Si intitola Parole, musica (e immagini) e affronta questioni che direttamente riguardano l’opera di Andrea Camilleri (il lessico dello scrittore, la sua passione per l’arte) come pure lo studio della musica composta da Franco Piersanti per lo sceneggiato televisivo di cui è protagonista il commissario Montalbano. Su questo tema indaga Ignazio Macchiarella, attento al rapporto tra le scelte del regista Alberto Sironi e le colonne sonore che hanno contribuito al ventennale successo dei film.
Luigi Matt è, invece, autore di una ricerca che ha per oggetto le caratteristiche linguistiche e stilistiche della produzione camilleriana ed è incentrata non solo sulla dialettalità, ma anche sugli altri tratti di romanzi e racconti plasmati con una lingua che lo specialista inquadra in un’ampia prospettiva storico-letteraria.
Maria Elena Ruggerini e Giuseppe Marci si dedicano, infine, a una ricognizione sull’interesse di Andrea Camilleri per le arti figurative e sui volumi nei quali le parole dello scrittore sono state accompagnate da immagini realizzate da differenti illustratori.
 
 

LaNostraTv, 20.4.2020
Montalbano, Peppino Mazzotta: “Gireremo l’uscita di scena di Salvo”
Montalbano, l’attore di Fazio Peppino Mazzotta rivela [Sic!, NdCFC]: “Esiste un romanzo di Andrea Camilleri ancora inedito”

Oggi lunedì 20 aprile, alle ore 21.15, andrà in onda su Rai 1 un’altra puntata dell’amatissima serie tv Il commissario Montalbano. Nonostante quelle che vanno in onda da un po’ siano soltanto repliche, il pubblico continua a tributargli un affetto spropositato. Peppino Mazzotta, attore che interpreta l’ispettore capo Giuseppe Fazio, ha rilasciato un’intervista al settimanale Tv Mia in cui ha spiegato che l’idea di tutto il cast è quella di tornare presto sul set per girare una puntata inedita. Se è già pronto un nuovo episodio, Il metodo Catanalotti, che andrà in onda il prossimo anno, Mazzotta spera che la serie potrà ulteriormente proseguire:
Esiste un romanzo di Andrea Camilleri ancora inedito, si intitola Riccardino. Verrà pubblicato presto e racconterà l’uscita di scena di Montalbano: sarebbe bello metterlo in scena in tv. Ne stiamo parlando.
Peppino Mazzotta, attore di Fazio in Montalbano: “Anche a Luca Zingaretti piace l’idea”
Anche l’attore di Giuseppe Fazio nella serie Il commissario Montalbano, Peppino Mazzotta, ha solo parole di elogio per Luca Zingaretti. Nel corso della settimana scorsa all’attore di Salvo Montalbano erano arrivati i ringraziamenti anche di Cesare Bocci, il vice commissario Mimì Augello, che aveva dichiarato: “Zingaretti mi è stato vicino nel dolore”. Ora Mazzotta fa sapere che Zingaretti è d’accordo, lui che ha anche diretto gli ultimi episodi, a mettere in scena l’uscita del commissario nella puntata inedita tratta dal romanzo di Andrea Camilleri Riccardino.
Montalbano, l’attore di Fazio Peppino Mazzotta: “Sto lavorando a un film thriller”
Intanto Peppino Mazzotta, attore che interpreta Giuseppe Fazio nella serie televisiva Il commissario Montalbano, racconta a Tv Mia di essere impegnato anche in altri progetti per il futuro:
Sto lavorando a un thriller che sarà trasmesso su Amazon Prime Video e a un testo teatrale su Sacco e Vanzetti.
Il primo pensiero comunque, ci tiene a sottolineare, va sempre al commissario Montalbano.
Paolo Parente
 
 

Africa Daily News, 20.4.2020
Actualités
« Commissaire Montalbano – Le jeu des trois cartes »: intrigue et distribution

Le 20 avril 2020, en prime time sur Raiuno, quatrième rendez-vous avec le nouveau cycle de répliques de fiction avec Luca Zingaretti tiré des romans de Andrea Camilleri.
Le quatrième épisode choisi est « Le jeu de trois cartes », diffusé par Rai pour la première fois en mars 2006.
Cast
Réalisé par: Alberto Sironi
acteurs: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Davide Lo Verde, Marco Cavallaro, Roberto Nobile, Carmela Gentile, Marcello Perracchio, Stefano Dionisi, Simona Cavallari, Pierluigi Corallo, Gigio Morra, Gilberto Idonea, Nuccio Vassallo, Barbara Tabita, Marcello Paride Benassai, Valeria Milillo.
intrigue
Girolamo Cascio, un constructeur bien connu de Vigata, lié à la famille mafieuse de Riolo, est retrouvé mort au bord d’une route. Ciccio Monaco, comptable dans le cabinet Cascio, est convaincu que l’homme n’est pas victime d’un pirate dans la rue mais qu’il a été tué et confie ses soupçons à Montalbano en signalant que, dans les jours précédant sa mort, Cascio avait été très bouleversé à partir de quelques appels téléphoniques faits par un homme avec une voix très rauque et désagréable. Les rapports scientifiques confirment les bizarreries dans la dynamique de l’accident.
Les soupçons se tournent vers Rocco Pennisi, qui vient d’être libéré de prison après avoir purgé vingt ans pour le meurtre de Giacomo Alletto, son ami et partenaire dans une entreprise de construction. L’homme s’était toujours déclaré innocent et il est possible qu’au cours des années passées en prison il se soit convaincu que le véritable responsable de la mort d’Alletto était Cascio qui, après sa condamnation, a repris la compagnie des deux anciens partenaires devenant le seul et incontesté roi de la construction de bâtiments à Vigàta.
Rocco Pennisi, un homme maintenant écrasé de douleur et qui ne croit plus à la justice, se déclare à nouveau innocent. Le cousin de Rocco, le professeur Tommasino, a déclaré au commissaire Montalbano que Rocco avait été l’amant de Renata Dimora, la belle épouse d’Alletto. Bien qu’Alletto ait été tué avec le pistolet de Pennisi et que Pennisi n’ait pas d’alibi pour la nuit du crime, Tommasino se dit convaincu que son cousin n’a pas seulement tué Alletto, mais n’a rien à voir avec la mort de Girolamo Cascio.
Intrigué, Montalbano commence à enquêter sur l’affaire et découvre que Virginia Pennisi, la sœur aveugle de Rocco, avait déclaré que, quelques jours avant la mort d’Alletto, quelqu’un était entré dans leur maison en faisant semblant d’être un travailleur du gaz et était entré en vigueur dans la pièce où Rocco gardait l’arme. La femme se souvient encore de la voix de l’homme, particulièrement rauque, coassante et ennuyeuse.
Pendant ce temps, le corps de l’Argentin Xavier Granieri est retrouvé sur une colline, tué par un coup de revolver. Fazio découvre que Granieri est en réalité Giovanni Lumia, un tueur de la famille mafieuse Riolo, en fuite depuis une vingtaine d’années. Grâce au répondeur de Lumia, Montalbano parvient à retracer la voix de l’homme: rauque, désagréable, coassant, tout comme celle dont se souviennent Virginie et Monaco. Montalbano reconstruit que, au moment du premier crime, Cascio, qui voulait le monopole de la construction à Vigata, a demandé aux Riolos de l’aider à organiser le meurtre d’Alletto afin de ramener le blâme sur Pennisi, le libérant ainsi de ses deux concurrents . Selon Montalbano, Lumia, l’auteur du meurtre au nom des Riolos, qui est retourné à Vigàta après des années de clandestinité, avait tenté d’extorquer plus d’argent à Cascio et, face à son refus, l’avait tué en tentant de faire retomber la faute. sur Pennisi.
L’affaire semble avoir été résolue mais Montalbano continue de s’interroger sur certains détails du premier meurtre et est convaincue que Renata Dimora est également impliquée dans le meurtre de son mari: elle seule aurait pu dire à Lumia où Rocco avait gardé l’arme et c’est elle qui avait donné rendez-vous faux à Rocco la nuit du crime pour le priver d’un alibi, certain que l’homme ne l’aurait jamais soulevé. La femme s’était ainsi libérée d’un amant possessif et d’un mari qu’elle n’aimait plus mais dont elle avait hérité l’énorme richesse. Montalbano met Renata dans une situation difficile et la fait tomber dans un piège, la forçant à avouer. Renata, cependant, se déclare complètement étrangère à la mort de Lumia. Montalbano découvre que le tueur est le père du tueur, un berger analphabète mais poète, qui, bouleversé par la révélation que son fils est un assassin odieux, a voulu le punir pour tout le mal qu’il a fait. Après avoir confessé la vérité à Montalbano, le vieux Lumia se suicide.
 
 

Amici della Musica, 20.4.2020
Zara Zabara le canzoni di Montalbano
La Sicilia di Andrea Camilleri
Olivia Sellerio cantante



L'evento è stato sospeso a seguito dell'emergenza per l'epidemia COVID-19.
 
 

mdr, 21.4.2020
"Kilometer 123"
Italienkrimi mit Spannungsgarantie von Erfolgsautor Andrea Camilleri
Andrea Camilleris letztes zu Lebzeiten veröffentlichtes Buch, "Kilometer 123", ist nun auf Deutsch erschienen. Es offenbart erneut die Meisterschaft des Autors bei der Figurenzeichnung. Camilleri ist einer der meistgelesenen Autoren Italiens und auch einer der beliebtesten: Das liegt nicht nur an seinem Werk, sondern daran, dass er sich einmischte. Als Gegner Silvio Berlusconis oder Matteo Salvinis bezog er Stellung und war eine öffentliche Gestalt. Camilleri war sogar so beliebt, dass er zusammen mit seiner prominentesten Figur, dem Commissario Montalbano, einen Gastauftritt in einem italienischen Mickey-Mouse-Heft hatte. Camilleri starb im Juli 2019 im Alter von 93 Jahren.

Kurz bevor der große italienische Autor Andrea Camilleri im Sommer letzten Jahres starb, erschien in Italien sein Kriminalroman "Kilometer 123". Ausnahmsweise ist es kein Fall für Commissario Montalbano, und auch kein Buch, das in Sizilien spielt, wo Camilleri herstammte und das sein Werke prägte. Auch keine Erzählung im herkömmlichen Sinn ist "Kilometer 123" – sondern ein aus Textnachrichten, Telefonaten, Zeitungsausschnitten, Protokollen und Gesprächen zusammengesetztes kriminalistisches Puzzle, das prompt nach Veröffentlichung die italienischen Bestsellerlisten anführte. Vor allem Camilleris großes Talent und Gespür für Dialoge wird hier also ins Rampenlicht gerückt.
Unfall mit Folgen
"Kilometer 123" beginnt mit einem zunächst harmlos erscheinenden Autounfall. Der Bauunternehmer Giulio Davoli landet auf der Via Aurelia Richtung Rom im Straßengraben. Seine Geliebte Ester versucht verzweifelt, ihn per SMS zu erreichen; Davolis Frau Giuditta wird von einer Krankenschwester benachrichtigt, sie solle seine persönlichen Sachen abholen. So nimmt eine verwickelte Geschichte ihren Lauf, in der es um Eifersucht und Betrug, um geheime Machenschaften und Rache geht. Und um Unfälle, die womöglich gar keine sind.
Corradini hat seine Aussage gegenüber Signor Antonio Presta, dem leitenden Angestellten der Gesellschaft, bei dem das angefahrene Auto versichert ist, im Wesentlichen bestätigt. Er habe den deutlichen Eindruck gehabt, dass es sich nicht um einen Unfall gehandelt habe, sondern um die gezielte Absicht des Fahrers des auffahrenden Autos, den von Davoli gefahrenen Wagen zu rammen.
Aus dem Buch "Kilometer 123" von Andrea Camilleri
Plastische Figuren
Nachdem klar ist, dass es sich um einen Mordversuch handelte, da ein SUV den Unternehmer von der Straße gedrängt hat, nimmt die Geschichte an Fahrt auf. Die von Camelleri sorgsam zusammengebastelten Schnipsel versorgen uns mit immer mehr kleinen Hinweisen, machen uns mit den Hintergründen der Figuren vertraut und führen uns natürlich zugleich auf falsche Fährten.
Auch in diesem schmalen Buch, das gewiss nicht zu den Meisterwerken Camilleris zählt, blitzt doch seine Fähigkeit auf, uns in raffiniert eingeschmuggelten Details die Figuren plastisch vor Augen zu führen. An winzigen Aussagen lassen sich die Verstrickungen der Figuren nach und nach enträtseln. Und Davoli erscheint lange als das heimliche Zentrum. Krumme Geschäfte und diverse Geliebte – Davoli hat nichts anbrennen lassen. Bis auch ihm alles ein wenig zu brenzlig wird.
Überraschungen inklusive
Natürlich kommt am Ende alles anders, als man denkt. Und das Gefängnis ist noch das geringste, was den Figuren widerfahren kann. Jedenfalls bietet der Plot einige Überraschungen; manchmal blitzt etwas Humoristisches auf wie bei einer Boulevardkomödie – mit schnell wechselnden Szenen und rasanten Wortwechseln, Intrigen und kauzigem Kommissar.
Dass Camilleri übrigens diese spezifische Form gewählt hat, kann als ästhetisches Experiment verstanden werden. Vielleicht hat es aber auch damit zu tun, dass der Großmeister des historischen und des Kriminalromans zuletzt fast ganz erblindet war. Die überschaubaren kleinen dialogischen Szenen mag er da der Konstruktion eines Erzähltextes vorgezogen haben.
Wer übrigens den Kommissar Montalbano vermisst: Lange vor seinem Tod hatte Camilleri verraten, dass der letzte Band der erfolgreichen Reihe längst geschrieben sei – aber erst nach seinem Ableben veröffentlicht werde. Das große Finale mit Montalbano steht also noch aus.
Angaben zum Buch
Andrea Camilleri: Kilometer 123
Kriminalroman
Aus dem Italienischen von Annette Kopetzki
142 Seiten, 22 Euro
ISBN: 978-3-463-00010-7
Kindler Verlag
Ulrich Rüdenauer
 
 

TvZoom, 21.4.2020
Ascolti tv analisi 20 aprile: Ranucci difende Papa Francesco, attacca Salvini e Meloni e allunga su Porro (con Berlusconi e pro Gallera e Fontana)
La replica del 2012 della saga di Vigata, Il gioco delle tre carte, arriva al 21,3%, mentre su Canale5 la prima tv di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald si ferma al 14,3%, ma poi rimane al comando in nottata. Report dedica la prima parte ai fondamentalisti cristiani e batte Porro che apre con Berlusconi e poi difende Gallera, Fontana e la Lombardia. Il confronto su Covid-19 è parziale, Ranucci si ferma alle 23.15.
Ascolti talk: in access prime time a stravincere è Lilli Gruber, Palombelli batte Moreno (con Spadafora e Cabrini)
Opzioni diverse: Il Commissario di Vigata vecchia maniera contro il secondo capitolo del titolo fantastico al primo passaggio free.

Luce contro ombre: Il gioco delle tre carte contro Animali Fantastici- I Crimini di Grindelwald. Un suggestivo confronto letterario, oltre tutto, caratterizzava la serata tv di lunedì 20 aprile; da una parte il realismo quasi magico e in salsa barocca di Andrea Camilleri, dall’altra il fantastico gotico di J.K Rowling. In entrambi i casi, per tutti e due i prodotti – agli antipodi per molti versi, ma non troppo distanti televisivamente in termini di target – era fondamentale l’immersione completa nei mondi diversissimi proposti dagli autori, e ben resi nelle trasposizioni audiovisive.
La sfida tra Camilleri e Rowling: le premesse secondo Auditel
Da una parte, quindi, c’era un vecchio episodio de Il Commissario Montalbano, tra quelli estratti dalle raccolte più riuscite della saga del commissario, Gli arancini di Montalbano (il soggetto è tratto da Il gioco delle tre carte, ma anche da Sostiene Pessoa, Come fece Alice e Una mosca acchiappata al volo), alle prese con la seconda parte di Animali fantastici, il prequel della saga di Harry Potter, ambientato 70 anni prima dell’era del maghetto e di Hogsworth, con al centro della storia l’altrettanto magico Newt Scamander. Il primo capitolo Dove Trovarli, mercoledì scorso su Canale 5 aveva perso il confronto con la replica del concerto veronese de Il Volo, ma aveva comunque ottenuto 3,239 milioni di spettatori pari al 12,4% di share. Ovvio quindi aspettarsi qualcosa in più dal capitolo fresco, con Jude Law nei panni di Albus Silente e Johnny Depp in quelli di Gellert Grindelwald.
Ma molto dipendeva ovviamente dalla concorrenza. Sette giorni prima un episodio camilleriano del 2002, Gatto e cardellino aveva avuto 6,1 milioni ed il 21,8% di share, confermando la predilezione dei tifosi di Vigata per le storie più vecchie. Nel precedente passaggio, il 23 aprile del 2018, sempre di lunedì, Il gioco delle tre carte aveva raccolto ben 6,385 milioni di spettatori pari al 27,11% di share.
Come volevasi dimostrare: sempre bene Salvo Montalbano, regge Newt Scamander
Su Rai Il Commissario Montalbano ha riscosso 5,9 milioni ed il 21,3% di share cedendo solo mezzo punto e ha vinto nettamente la serata.
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Emanuele Bruno
 
 

RagusaNews, 21.4.2020
Nel prossimo episodio si girerà la morte del Commissario Montalbano
Una morte metaletteraria

Ragusanews ne ha parlato a più riprese, anticipando la morte del Commissario Montalbano, una morte televisiva che non vedrà alcuno spargimento di sangue, nè un decesso naturale del personaggio, quanto una scomparsa "metaletteraria". Il nostro giornale ha sempre scritto che esiste un romanzo inedito di Andrea Camilleri, custodito in cassaforte e destinato alla pubblicazione dopo la sua morte, che purtroppo è sopraggiunta il 17 luglio 2019.
Il romanzo inedito si intitola Riccardino. Sarà pubblicato presto e racconterà l’uscita di scena di Montalbano. La società di produzione televisiva Palomar vuole fare la trasposizione cinematografico-televisiva di questo romanzo, che chiuda il ciclo ventennale degli episodi.
Ragusanews è in grado di anticipare che nella morte del Commissario Montalbano non sarà protagonista una pistola, e neanche un letto d'ospedale, quanto una macchina da scrivere. E lo stesso Andrea Camilleri, che parlerà, pirandellianamente col proprio personaggio, con affetto e rimprovero. Del resto, lo scrittore siciliano ha trasporto nel personaggio letterario molti dei tratti del padre, Giuseppe, un uomo che col suo modo di essere e di fare ha molto ispirato Andrea.
 
 

lifepr.de, 24.4.2020
Experimentell, packend, modern: Das Hörbuch "Kilometer 123" von Andrea Camilleri

Hamburg. Intrigen, Macht und Eifersucht mit viel Spannung, zu Gehör gebracht von 28 Sprecherinnen und Sprechern – das ist das Hörbuch zu Andrea Camilleris "Kilometer 123", das am 24. April 2020 bei GoyaLiT erscheint. Was das Hörbuch so besonders macht? In Form von SMS, Telefonaten, Emails, Polizeiberichten und Nachrichtensendungen lassen Hans Löw, Julia Nachtmann, Jacob Weigert, Oda Thormeyer, Volker Hanisch und 23 weitere Stimmen diesen experimentellen Krimi lebendig werden und versetzen Sie so an den Platz des Commissarios und mitten hinein in den geheimnisvollen Kriminalfall.
Alles beginnt mit einer unbeantworteten SMS. Die Absenderin ist Ester, und der Adressat ist Giulio. Warum Giulio nicht antworten kann: Er liegt nach einem heftigen Auffahrunfall auf Kilometer 123 der Via Aurelia im Krankenhaus. Wer hingegen die SMS von Ester liest, ist Giuditta, Giulios Ehefrau, die vorher von Esters Existenz nichts wusste. Dies könnte der Anfang einer Liebeskomödie sein, aber der Beigeschmack ist eindeutig ein anderer: Denn ein Zeuge sagt aus, dass Giulios Unfall keineswegs unbeabsichtigt, sondern versuchter Mord war, und die Angelegenheit wird ans Kriminalkommissariat übergeben. Kurze Zeit später findet sich eine Leiche, auf eben jenem Kilometer 123 auf der Via Aurelia. Und plötzlich ist nichts mehr so, wie es scheint.
 
 

The Telegraph, 24.4.2020
My Splendid Isolation: Antonio Pappano - 'Inspector Montalbano's fabulous Sicilian landscapes make me feel better'
The hyperactive conductor and pianist is finding comfort in television and has taken up a brand new hobby – relaxing

What I’m watching
Lots of Netflix series with my wife! We’ve just discovered [Italian crime series] Inspector Montalbano. I love it because of those fabulous Sicilian landscapes – they make me feel better – and Montalbano is such a fascinating, complicated character.
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Ivan Hewett
 
 

Kleine Zeitung, 25.4.2020
Hohe Krimi-KunstAndrea Camilleri: Letzter listiger Geniestreich
Wenige Wochen vor seinem Tod im Sommer des Vorjahres vollendete Andrea Camilleri mit „Kilometer 123“ seinen letzten Krimi. Ein kleiner großer Geniestreich, raffiniert und reich an stilistischen Tricks.

Er war ein notorischer Vielschreiber, der für sich selbst den 25-Stunden-Tag am Schreibtisch einführte. Und er stellte bis zuletzt an sich selbst höchste Qualitätsansprüche. Aber geradezu eine Majestätsbeleidigung wäre es, Andrea Camilleri bloß an seinen Krimis zu messen, wiewohl ihm sein Commissario Moltabano zu Weltruhm verhalf. Camilleri war ein immens politischer und systemkritischer Autor, der große Sizilianer hatte auch keinerlei Scheu, sich mit der Mafia anzulegen. Die zeitkritische Literatur war sein Lebensinhalt, bis zu seinem Tod im Alter von 93 Jahren im Sommer des Vorjahres. Halb erblindet schrieb er bis zuletzt, das Resultat ist der immens gefinkelte Krimi „Kilometer 123“. Es ist eine wahrhaftig mörderische Liebesgeschichte, verfasst in fast experimentellen Stil. Das Werk besteht fast ausschließlich aus Dialogen, eingestreut sind einige SMS und Mails und einige Zeitungsnachrichten.
Seelische Abgründe
Ein Kunstgriff, der diesem knapp 130 Seiten umfassenden Krimi nicht nur zu einem enormen Tempo verhilft, sondern auch Camilleris Meisterschaft der präzisen Figurenzeichung in Worten unter Beweis stellt. Tief in psychische und seelische Abgründe kann man blicken, allein durch die feinst geschliffenen und nicht selten entlarvenden Dialoge.
Der Titel dieses kriminellen Beziehungsgeflechts aus Hass, Eifersucht, Leidenschaft und Lüge bezieht sich auf einen vermeintlich Unfall, der sich bei Kilometer 123 der berühmten Via Aurelia ereignet, die nach Rom führt. Recht rasch stellt sich heraus, dass es sich um einen Mordversuch handelte. Der Lenker des Autos wird bsichtlich von der Straße gedrängt, landete mit seinem Auto in einer Böschung – aber er überlebt. Es ist die erste unter vielen Wendungen in einer äußerst spannenden Story, in die mehrere Pärchen verwickelt sind. An unterschiedlichen, möglichen Motiven besteht kein Mangel. Mehr preiszugeben, wäre Hochverrat. Es sind jedenfalls gefährliche Liebschaften zum Quadrat.
Montalbano kehrt zurück
Mittlerweile gibt es auch, wenig verwunderlich, eine exzellente Hörspielversion mit mehreren Sprecherinnen und Sprachen, ein guter Regisseur könnte diese bösartige Geschichte gewiss auch für die Theaterbühne adaptieren.
Wie viele Bücher sich im Nachlass von Andrea Camilleri befinden, ist nicht bekannt, aber es werden ziemlich sicher einige Werke sein. Und ein Geheimnis gab der Autor, der mehr als 100 Werke verfasste, schon einige Zeit vor seinem Tod preis. Es gibt mindestens noch einen Montalbano-Krimi, der auf ausdrücklichen Wunsch des Schriftstellers erst nach seinem Ableben veröffentlicht werden darf.
Lesetipp: Andrea Camilleri. Kilometer 123. Kindler, 142 Seiten, 22,70 Euro.
Werner Krause
 
 

Ufficio Stampa Rai, 26.4.2020
RAI 1 27 APR 2020, 21:25
"Il giro di boa" per il commissario Montalbano su Rai1

Ancora un appuntamento con il commissario più amato dagli italiani. Lunedì 27 aprile, su Rai1 alle 21.25, viene riproposto “Il giro di boa” tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri e diretto da Alberto Sironi.
Durante la consueta nuotata mattutina, Montalbano scopre il cadavere galleggiante di un certo Ernesto Errera, latitante calabrese. Nel frattempo, al porto di Vigata, avviene lo sbarco di un gruppo di immigrati extracomunitari. Fra questi, il commissario nota un bimbo dall'aria impaurita che lo guarda implorante. Successivamente, Montalbano viene a sapere che il bimbo ha tentato la fuga ed è morto investito da un'auto. La reazione di Montalbano è feroce, al punto da mettere a repentaglio la propria vita.
 
 

Africa Daily News, 27.4.2020
Actualités
« Commissaire Montalbano – Tournant »: intrigue et distribution

Le 27 avril 2020, en prime time sur Raiuno, cinquième rendez-vous avec le nouveau cycle de répliques de fiction avec Luca Zingaretti tiré des romans de Andrea Camilleri.
Le quatrième épisode choisi est « Point tournant », diffusé par Rai pour la première fois en septembre 2005.
Cast
Réalisé par: Alberto Sironi
acteurs: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Davide Lo Verde, Marco Cavallaro, Isabell Sollman, Roberto Nobile, Carmela Gentile, Giovanni Guardiano, Marcello Perracchio, Giacinto Ferro, Elia Schilton, Giovanni Argante, Gianna Piaz, Elio Veller, Giuseppe Caponnetto, Pippo Provvidenti.
intrigue
L’enquête la plus difficile du commissaire Montalbano commence par un cadavre flottant dans lequel le commissaire rencontre lors de sa baignade matinale habituelle. C’est le corps d’un homme dans un état de décomposition avancé, avec des poignets et des chevilles profondément gravés.
Montalbano arrive à la conclusion que l’homme a été assassiné quelques mois plus tôt; les courants ont traîné le corps sur la plage de Marinella, mais ce n’est pas le lieu du crime. Lors d’une conversation avec Ciccio Albanese au port de Vigata, Montalbano est témoin de l’atterrissage d’immigrants illégaux à partir d’un bateau de patrouille à quai à quai. Des hommes, des femmes et des enfants en descendent. L’un de ces derniers, âgé d’environ huit ans, vient de mettre le pied sur le quai tente de s’échapper; il a l’air effrayé. Montalbano l’atteint, le prend par la main et le ramène à sa mère, qui tombe et se tord une cheville dans la chaleur de courir vers lui.
Une ambulance est alors appelée; la femme et ses enfants sont accompagnés à l’hôpital. Mais le petit clandestin ne semble pas heureux d’être ramené par sa mère: à travers la fenêtre de l’ambulance, il lance à Montalbano un regard plein d’appréhension. Le commissaire ne peut oublier ces yeux pleins de tristesse et de peur.
Alors qu’au poste de police Catarella reconnaît dans l’identité de l’homme assassiné le visage d’un fugitif calabrais, tel Ernesto Errera, Montalbano apprend par la nouvelle que l’enfant non européen qu’il a rencontré au port de Vigata a été heurté par une voiture et est décédé. Montalbano est bouleversé, submergé par la culpabilité: il veut savoir ce qui est arrivé à cet enfant. Aidé par Fazio, il découvre que l’homme qui avait accompagné la femme dans l’ambulance puis aux urgences s’appelle Gaetano Marzilla, et est propriétaire d’un magasin qui avait été incendié il y a des années parce que l’homme ne s’était pas penché sur la raquette du dentelle; plus tard, cependant, il a dû recourir à des prêteurs pour remettre l’entreprise sur pied.
L’enquête du commissaire se poursuit dans le but de relier les événements et les meurtres qui se sont produits. Montalbano découvre un commerce clandestin d’enfants hors UE, dont le petit garçon rencontré au port a été victime, avec la complicité de la fausse mère. Le commissaire découvre que le fugitif Errera était en charge de cette affaire jusqu’à ce qu’un Arabe nommé Gafsa le tue pour le remplacer.
L’indignation que provoque la découverte de cette horrible et proche réalité à Montalbano provoque une réaction féroce qui le conduit à risquer même sa propre vie pour pouvoir la démanteler. Avec une incursion audacieuse et risquée dans la tanière ennemie, Montalbano et ses partisans pourront arrêter les coupables et mettre un terme au trafic infâme.
 
 

TvZoom, 28.4.2020
Ascolti tv analisi 27 aprile: il pubblico di Canale5 scappa da Tolkien e Porro lo accoglie con Salvini. Resiste Ranucci
Il giro di boa arriva al 21,5%, mentre su Canale5 Il Signore degli Anelli-La compagnia dell’anello si ferma al 9%, crollando dietro Rete4 e Italia1. Report dedica la prima parte alle fake news e ai network neofascisti, ma stavolta corre alla pari (più pubblico, meno share, in metà durata) con un Porro da record, che apre con il leader leghista e poi insiste sull’economia.
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Opzioni diverse: Il Commissario di Vigata vecchia maniera straccia il titolo fantastico in replica su Canale 5. Il pubblico di Mediaset boccia Tolkien ed emigra a Quarta Repubblica e da Aldo, Giovanni e Giacomo

Sicilia dei primi sbarchi di migranti con meno fritture di pesce ed arancini contro le atmosfere cupe della letteratura inglese: Il Commissario Montalbano contro Il Signore degli Anelli lunedì 27 aprile. Il mare e la luce al 37° parallelo da una parte, il mondo fantastico ma cupo di John Ronald Reuel Tolkien. Non adatto, almeno in piena atmosfera da ripartenza per la ‘fase due’ ad attrarre il pubblico dell’ammiraglia di Cologno
La sfida tra Camilleri e Tolkien: le premesse secondo Auditel
Del resto le premesse della sfida erano chiare. Da una parte, quindi, c’era un vecchio episodio de Il Commissario Montalbano, Il giro di Boa (a 8,8 milioni ed il 33,24% al battesimo nel 2005) che il 30 aprile del 2018 all’ennesima replica aveva comunque ottenuto 6,054 milioni ed il 25,23%. Dall’altra parte della barricata il cult Il Signore degli anelli- La compagnia dell’anello, che ad agosto del 2018 (però su Italia 1) si era fermato a quota 752mila spettatori e 6,21%.
Salvo Montalbano tiene botta, crolla La compagnia dell’anello
Su Rai Il Giro di Boa ha riscosso 5,9 milioni ed il 21,5% di share e ha vinto nettamente la serata, con La compagnia dell’anello su Canale 5 che ha fatto un notevole flop, riscuotendo solo 1,882 milioni di spettatori ed il 9%, finendo virtualmente dietro per ascolti a Report e Quarta Repubblica, ma anche ad Aldo, Giovanni e Giacomo che su Italia 1 hanno avuto 1,912 milioni di spettatori ed il 7,2% con Così è la vita.
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Emanuele Bruno
 
 

Il Messaggero, 29.4.2020
Morta Maj Sjöwall, pioniera del giallo svedese amata da Camilleri

Maj Sjöwall, la grande pioniera del giallo svedese, amata da lettori di tutto il mondo, autrice di molti romanzi e racconti e creatrice in coppia con il marito Peer Wahlöö, della serie di Martin Beck, si è spenta ieri dopo una lunga malattia, circondata dalla sua famiglia. Aveva 84 anni.
La collaborazione tra i due maestri del giallo ha avuto un fine anche politico: la denuncia della società neocapitalistica svedese. Si contano traduzioni in una trentina di lingue (tra le quali cinese e giapponese) e diverse trasposizioni cinematografiche e televisive della saga poliziesca di Martin Beck.
La casa editrice Sellerio la ricorda con affetto e gratitudine, orgogliosa di aver contribuito alla diffusione della sua opera, dal primo titolo in coppia con Peer Wahlöö, "Roseanna", fino all’ultimo, "Terroristi".
Di lei, Andrea Camilleri ha scritto nella nota all’edizione italiana di “Omicidio al Savoy”: «tra i padri fondatori del romanzo poliziesco contemporaneo, quello che oggi conosce tanto successo, quello cioè dove l'indagine poliziesca è solo un aspetto di un'indagine più ampia che investe tutta intera la società. Per questo motivo ho suggerito alla casa editrice Sellerio di ripubblicarli».
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Last modified Saturday, March, 13, 2021