Lorenzo Pavolini intervista lo storico Umberto Gentiloni che ripercorre i giorni
dello sbarco alleato in Sicilia nell'estate del 1943 tra repertori e letture
affidate a Ninni Bruschetta.
Un libro al día,
1.6.2025
Andrea Camilleri: La masacre olvidada
Idioma original: italiano Título
original: La strage dimendicata Año de
publicación: 1984
Traducción: Juan Carlos Gentile Vitale
Valoración: bastante recomendable
Ensayo histórico con el que el recordado Andrea Camilleri se puso en "modo Sciascia",
por así decirlo, en uno de los primeros libros que publicó (unos cuantos años
antes de que obtuviera su gran éxito internacional con las novelas policiacas,
por lo que podemos colegir por dónde podría haber ido su carrera literaria, si
hubieran sido otras las circunstancias). Este breve libro estaría, pues, en la
línea de El teatro de la memoria y, sobre todo, Los apuñaladores,
pues, al igual que éste, trata sobre un hecho luctuoso y más o menos ya olvidado,
incluso por los historiadores, ocurrido en el siglo XIX. Sólo que en vez de un
ataque en Palermo, nos encontramos ante una masacre producida a comienzos de
1848 en el pueblo natal (hoy ciudad) de Camilleri, Porto Empedocle, que por
aquel entonces era un puerto que pertenecía a Agrigento y que se llamaba Borgata
Molo (por cierto que muy divertida, por llena de ironía y aun de retranca,
resulta la crónica que hace el autor de los diferentes nombres que va teniendo a
lo largo de los siglos su localidad. Más divertida aún si pensamos que cuando
escribió este libro, aún no sabía que a Porto Empedocle se le daría oficialmente durante
unos años también el nombre de Vigàta, como en sus novelas). Entre el 25 y el 26
de enero de aquel 1848 se produjo en la localidad una revuelta, encuadrada
dentro de la Revolución siciliana antiborbónica (y que podemos relacionar, a su
vez, con la oleada revolucionaria que recorrió ese año toda Europa), durante la
cual, el mayor Emanuel Sarzana, al mando de la prisión situada en la Torre de
Carlos V que se encuentra en la entonces Borgata Molo, provocó la muerte de 114
presos a los que había encerrado en un foso, al cortarles el suministro de aire.
Decisión tomada, por contextualizarla un poco, durante el asedio que muchos
habitantes del lugar y familiares de los presos habían puesto a la Torre, pero
que no deja de ser una salvajada de aciago resultado. Camilleri nos ofrece
un recorrido no sólo por los sucesos de aquel momento, sino los antecedentes
-con especial interés sobre cómo era la vida de los presos y como la burguesía
local se aprovechaba del trabajo cautivo... menos mal que esas cosas ya no pasan,
¿verdad?- y, sobre todo, de lo que ocurrió después, cuando las consecuencias se
difuminan en una neblina de imprecisiones, rumores y silencios que él trata de
concretar con una finura, ya digo (perdón por repetirme), de lo más "sciasciana".
Al final, queda un pequeño ensayo que se lee en una tarde, de lo más interesante
y que ilustra perfectamente la famosa máxima de Lampedusa (o del príncipe de
Salina, mejor dicho) de que "todo cambie para que todo siga igual"... Nota: se
me escapa la razón por la que se decidió poner en la cubierta de un libro sobre
una matanza de presos en la Sicilia de mediados del XIX el retrato de una joven
belga del siglo XVII (aunque es cierto que Ediciones Destino a veces ha
utilizado otras obras pictóricas del pasado para envolver libros de Camilleri);
en todo caso, eso me ha servido para conocer a Michael Sweerts, pintor flamenco
que hacía unos retratos de excelente factura, como se ve.
Muchos más libros del gran Andrea Camilleri (pero muchos menos de los que
escribió) reseñados aquí.
Juan G. B.
Porto Empedocle, la culla di un genio letterario
Nel cuore della Sicilia, a Porto Empedocle, il 6 settembre 1925 nasceva Andrea
Camilleri, un uomo destinato a lasciare un’impronta indelebile nella letteratura
mondiale. Figlio di questa terra aspra e affascinante, Camilleri ha portato i
profumi, i colori e le contraddizioni della Sicilia in ogni angolo del pianeta,
grazie alla sua penna inconfondibile e al suo alter ego letterario, il
commissario Salvo Montalbano. La sua storia è quella di un siciliano che, pur
restando profondamente legato alla sua isola, ha conquistato un pubblico
internazionale, diventando un simbolo della cultura italiana. Dalle radici siciliane al successo globale
Camilleri cresce in una Sicilia vibrante, tra il mare di Porto Empedocle e le
strade polverose di Agrigento. La sua formazione è eclettica: studia regia
all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, lavora come sceneggiatore e
regista teatrale, collaborando con la RAI e portando in scena opere di
Pirandello, altro grande siciliano. Ma è con la scrittura che Camilleri trova la
sua vera vocazione. Negli anni ’90, all’età di settant’anni, pubblica Il birraio
di Preston, ma è con La forma dell’acqua (1994) che nasce il fenomeno Montalbano,
un personaggio che incarna l’essenza della Sicilia: ironico, riflessivo, amante
della buona cucina e della giustizia. I romanzi di
Camilleri, tradotti in oltre 30 lingue, hanno venduto milioni di copie in tutto
il mondo. La serie di Montalbano, ambientata nella immaginaria Vigàta, è
diventata un simbolo universale, grazie anche alla fortunata trasposizione
televisiva con Luca Zingaretti. La RAI ha tratto enorme successo da queste
storie, che mescolano il giallo all’italiana con un linguaggio unico, intriso di
dialetto siciliano e di un’ironia che parla a tutti. Un
linguaggio che racconta l’anima siciliana
Ciò che rende Camilleri unico è il suo stile. La sua scrittura è un mosaico di
italiano e siciliano, un “vigatano” inventato che dà vita a dialoghi vivaci e
personaggi indimenticabili. Come lui stesso spiegava, il dialetto non è solo un
vezzo, ma un modo per catturare l’essenza della sua terra: “Il siciliano è una
lingua che ha una forza espressiva straordinaria, capace di dire in una parola
ciò che l’italiano direbbe in dieci”. Questa scelta linguistica, unita a una
profonda conoscenza della storia e della cultura siciliana, ha reso i suoi
romanzi autentici e universali. Le sue opere
non sono solo gialli: sono un viaggio nella Sicilia più vera, quella delle
contraddizioni, della bellezza struggente e delle ingiustizie sociali. Camilleri
non ha mai nascosto il suo impegno civile, affrontando temi come la mafia e la
corruzione, ma sempre con un tocco di leggerezza che rende le sue storie
accessibili a tutti. Un’eredità senza tempo
Camilleri è stato un narratore instancabile, autore di oltre 100 libri, tra
romanzi storici, saggi e racconti. La sua capacità di intrecciare trame
avvincenti con riflessioni profonde sull’umanità gli ha valso numerosi
riconoscimenti, tra cui il Premio Campiello alla carriera e il Premio
Internazionale di Letteratura Mondello. Anche dopo la sua scomparsa, il 17
luglio 2019, il suo lascito continua a vivere: le sue opere sono studiate nelle
scuole, i suoi libri continuano a essere pubblicati postumi, e Montalbano rimane
un’icona globale. La Sicilia di
Camilleri è diventata un’attrazione turistica: i luoghi di Vigàta, come Punta
Secca (la casa di Montalbano) e Scicli (il commissariato), attirano migliaia di
visitatori ogni anno, desiderosi di immergersi nel mondo creato dal maestro. L’impatto globale di un siciliano doc
Andrea Camilleri non ha solo raccontato la Sicilia: l’ha fatta conoscere al
mondo. I suoi romanzi hanno ispirato lettori in Europa, America, Asia,
dimostrando che le storie radicate in una cultura locale possono diventare
universali. La sua abilità nel dipingere personaggi complessi, come Montalbano,
che combatte la criminalità ma non disdegna un piatto di arancini, ha reso la
Sicilia un luogo dell’immaginario collettivo, sinonimo di passione, mistero e
bellezza.
La sua influenza si estende oltre la letteratura. Camilleri ha ispirato
generazioni di scrittori, registi e artisti, dimostrando che si può essere
profondamente radicati nella propria terra e, al tempo stesso, parlare al mondo
intero. La sua Sicilia, con le sue luci e ombre, è diventata un simbolo di
resilienza e creatività. Un orgoglio siciliano
Andrea Camilleri è stato un ambasciatore della Sicilia, un uomo che ha
trasformato la sua isola in un universo letterario senza confini. La sua eredità
è un invito a scoprire la Sicilia non solo come meta turistica, ma come fonte di
ispirazione e cultura. Come disse una volta: “La Sicilia è un luogo dove tutto è
possibile, perché è una terra di contrasti”.
Grazie a lui, il mondo ha imparato ad amare questi contrasti, rendendo Camilleri
uno dei siciliani più celebri e amati di sempre.
Clarín, 2.6.2025
Sabores de Montalbano: el centenario de Camilleri con recetas y cultura en
Sicilia
La cocina siciliana y la obra de Andrea Camilleri se encuentran en un evento
único. "Le cucine di
Camilleri" celebra el centenario del escritor con degustaciones y actividades
culturales.
Tres días de celebraciones reflejan el legado cultural del maestro de
Montalbano.
Los ya icónicos arancini, pero también la pasta 'ncasciata', las sarde a
beccafico, la pappanozza, los purpi a strascinasali, la caponatina y los
cannoli: estos son solo algunos de los platos de la cocina siciliana que, con
una mirada personal,
se han convertido en parte integral de la literatura de Andrea Camilleri. Una inmersión en
sabores, que entre la comida, el vino, el teatro, la música, la narración, la
tradición y la invención, será la protagonista de Le cucine di Camilleri,
un evento de tres días con actividades, encuentros, actuaciones y degustaciones
en Ragusa Ibla. La actividad, del 6 al 8 de junio, es parte de las celebraciones
del centenario del nacimiento del escritor. Trasciende
Sicilia "Incluso a través de
sus recetas, Camilleri trasciende Sicilia y, por lo tanto, sabe cómo llegar a un
público mucho más amplio. Su cocina también refleja esa sutil diferencia entre
la realidad y el mundo que evoca", explica Guglielmo Ferro, curador de la
iniciativa promovida por la Cámara de Comercio del Sureste de Sicilia en
colaboración con el Fondo Andrea Camilleri y el Comité Nacional Camilleri 100,
en colaboración con el Ayuntamiento de Ragusa y la Red Mirabilia. "Es como su
siciliano. Sus recetas no son exactamente sicilianas, sino que también son
literarias, revisadas e inventadas. Para él, la comida es principalmente un
compartir que va más allá de la mesa, y de ahí nació todo el proyecto", agrega
Ferro. Entre los eventos,
además de las degustaciones, organizadas en colaboración con Slow Food, de
productos típicos, vinos y preparaciones inspiradas en los platos de las novelas
del escritor, se encontrará un recital con Moni Ovadia y Mario Incudine sobre
textos de Camilleri, la jornada de estudio "Realidad estratificada: lecturas
críticas, impactos socioeconómicos y desafíos del universo Montalbano". Además, Cesare Bocc,
acompañado de músicos, leerá historias del comisario en el Circolo di
Conversazione (que la audiencia televisiva conoce porque era el lugar, en la
ficción, donde Montalbano solía encontrarse con el doctor Pasquano; el concierto de
los Hermanos Mancuso, figuras de referencia en la música popular, que
presentarán canciones del álbum "Manzam…", ganador en 2021 del Premio Tenco al
mejor álbum en dialecto. "El objetivo de
estos tres días es también devolver a Camilleri lo que aportó a esta zona de
Sicilia –explica Antonio Belcuore, comisario extraordinario de la Cámara de
Comercio del Sureste de Sicilia–. Si tiene fama internacional, se la debe a sus
libros". Actos del centenario Es un evento que
creo que tendrá una gran repercusión –explica Felice Laudadio, presidente del
Comité Nacional Camilleri 100–. El programa de actos del centenario comenzó en
marzo y llama la atención la presencia de público de todas las edades,
incluyendo a muchos jóvenes. Laudadio, amigo del
escritor, solía comer los famosos arancini en su casa varias veces: "Era una
celebración de la participación. El almuerzo, con los platos de los que habla,
era una oportunidad para estar juntos, para experimentar el concepto de grupo".
"Las recetas que papá incluía en sus novelas –explica Andreina Camilleri, la
hija mayor del escritor y presidenta del Fondo Andrea Camilleri– eran las de su
familia. Su madre era una gran cocinera y sus tíos también eran muy buenos. l
también sabía cocinar; por ejemplo, hacía arancini o munnizza, un plato sencillo
preparado con verduras cocidas y galletas.
Con información de Ansa.
In questo divertente volumetto, Camilleri si cimenta nella (riuscita)
realizzazione di una falsa novella di Boccaccio, una di quelle “piccanti”,
dichiarata ricevuta dalla nipote di uno studioso del novellista, Giovanni
Bovara, durante la Grande Guerra, prima della morte, per anni dimenticata,
rinvenuta in pagine manoscritte a Trento da un commilitone. Boccaccio, ivi
inviato come ambasciatore l’aveva portata con sé…
Completano il testo una “nota” che spiega l’esclusione della novella dal
Decamerone e un glossario…
La storia è semplice: a Palermo un giovane, Antonello Marino, innamoratosi a
prima vista della giovane e bella Iancofiore, moglie del dirimpettaio, il
vecchio medico Pietro Pagolo Losapio, gelosissimo anche e soprattutto per via
della sua quasi totale impotenza, riesce a intrattenere con lei una relazione.
Come? Fintosi malato, riesce a farsi curare in casa dal medico!, dichiarandosi
impotente e rispettoso delle donne sposate, disposto ad applicare un valido
medicamento contro l’impotenza che lo stesso medico usa con successo. Una sera,
sentito gemere per via del “fuoco” che il medicamento provoca, Iancofiore entra
in camera di Antonello per porgergli la richiesta acqua e, ascoltato il di lui
problema, finisce ingenuamente per toccarlo, “guarendolo miracolosamente”. I due
fanno sesso per tutta la notte, proseguendo l’indomani approfittando
dell’assenza di Pietro che, come di consueto, la domenica si reca in visita a un
suo possedimento di campagna. Al ritorno, Antonello si dichiara guarito,
ringraziando il medico al quale chiede di salutargli la mai conosciuta
Iancofiore! Lieto di aver tanto guadagnato (per i generosi pagamenti anticipati
del padre del giovane) e di aver avuto successo con il suo medicamento, Pietro
si dimostra un ingenuo cornuto…
L'omicidio di un mezzo delinquente con alcuni precedenti per furto di bestiame
accoglie il commissario Montalbano, appena arrivato a Vigàta. Gli basta poco per
capire che le indagini stanno andando nella direzione sbagliata.
Questa sera, martedì 3 giugno, grande ritorno in Rai per il Commissario
Montalbano, ma senza il buon Luca Zingaretti. Il canale Rai Premium riproporrà
infatti Il giovane Montalbano, il prequel della storica serie con
Zingaretti nel quale il commissario, raccontato negli anni della sua gioventù, è
interpretato dal talentuoso Michele Riondino. In attesa del doveroso epilogo
della saga originale, ancora mai andato in onda, non rimane dunque che lasciarci
trascinare ancora una volta nell’universo narrativo nato dalla penna
dell’indimenticabile Andrea Camilleri. Ecco allora nel dettaglio qualche
anticipazione di ciò che vedremo stasera in tv su Rai Premium. Il giovane
Montalbano:
cosa vedremo stasera Nella puntata
di questa sera, ambientata nell’autunno 1990, conosceremo Salvo Montalbano, un
giovane vicecommissario originario di un paesino siciliano di montagna,
fidanzato con un’insegnante che lavora a Catania di nome Mary. Salvo, pur amando
Mary, si trova a disagio nel momento in cui la ragazza inizia a parlargli di
convivenza, futuro e matrimonio. Ma le novità arrivano anche sul lavoro nel
momento in cui Montalbano viene trasferito a Vigata, la città in cui vive suo
padre, con il quale non ha certo un buon rapporto. Arrivato al
nuovo commissariato, Montalbano cerca di conoscere gli agenti e i colleghi con i
quali dovrà collaborare, compreso Carmine Fazio. Da qui partirà dunque la prima
indagine del vicecommissario: l’omicidio di Casio Aletto, un delinquente con
precedenti per furto di bestiame. Le accuse ricadono sul pastore Tano Boruso, ma
Montalbano comprende che la realtà è un’altra. Insomma,
un grande ritorno che farà indubbiamente piacere ai tantissimi fan dell’universo
del Commissario Montalbano, che avranno modo di ripercorre la gioventù del
protagonista e di rivedere gli splendidi scorci di una Sicilia anni Novanta. Il
tutto accompagnato dal talento dell’attore Michele Riondino, in grado di
regalare al pubblico l’interpretazione intensa e puntuale di uno dei Commissari
più famosi della televisione. E mentre i
fan attendono ancora di vedere l’epilogo della saga principale con Luca
Zingaretti nei panni dell’iconico Commissario, una chiusura doverosa per un
progetto longevo come questo, non rimane che riguardare Il giovane Montalbano,
un mix di storia, cronaca, memoria, emozione e cultura che non potrà che
emozionare e coinvolgere il pubblico di telespettatori proprio come la prima
volta. Quando e dove
vederlo
La puntata de Il giovane Montalbano andrà in onda questa sera, martedì 3
giugno, in prima serata su Rai Premium alle ore 21.20 circa. Puntata disponibile
anche in diretta streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay. Un
appuntamento veramente imperdibile.
Debora Manzoli
La collana Quaderni camilleriani (fondata nel 2016, reperibile
all’indirizzo https://www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/)
ha pubblicato il suo venticinquesimo volume, curato da Morena Deriu: è
intitolato Vati, sirene, giocatori e suoni di campanelli (https://www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/quaderni-camilleriani-25/)
e propone i contributi di Luca Crovi, Simona Demontis, Morena Deriu, Francesca
Favaro, Francesco Ottonello, Alberto Sebastiani, María Del Henar Velasco López.
Il titolo, Vati, sirene, giocatori e suoni di campanelli, sintetizza e
delinea il percorso interpretativo proposto dal volume. Il termine “vati”
richiama la dimensione profetica e mitica di figure antiche e portatrici di
saggezza che troviamo in Conversazione su Tiresia e Autodifesa di
Caino; “sirene” allude alle figure ibride e mutanti al centro di Maruzza
Musumeci e di Il canto del mare, enigmatiche mediatrici di una
comunicazione sospesa tra umano e divino, terra e mare; “giocatori” evoca
l’aspetto ludico e performativo assunto dall’universo montalbaniano in una serie
di cartoni animati interattivi prodotti all’inizio degli anni Duemila. Infine, i
“suoni di campanelli” rimandano non solo a Il sonaglio, ma anche a una
dimensione sonora e onirica che si fa simbolo di intermedialità e testimonia la
capacità del linguaggio camilleriano di stabilire un contatto empatico e
immediato con il pubblico. A chiudere il volume, le note su due personalità –
quelle di Augusto De Angelis e della misteriosa Carmen – che hanno inciso sulla
vita e sulla cultura di Andrea Camilleri.
Palermo. Saranno dedicati ad Andrea Camilleri, alla sua vita e alla lingua
creata in tanti romanzi, gli eventi che l'associazione Strada degli Scrittori
realizzerà per Agrigento Capitale della cultura 2025.
Iniziative che si terranno durante l'estate d'intesa con il Fondo Andrea
Camilleri e con il Comitato nazionale per il Centenario istituito dal Ministero
della Cultura.
Gli appuntamenti, inseriti nel progetto delle "Piazze della Capitale" voluto
dall'associazione fondata da Felice Cavallaro, avranno come obiettivo la
valorizzazione della figura di Camilleri e la promozione della sua opera fra i
turisti in arrivo nella Città dei Templi anche per scoprire a Racalmuto, Porto
Empedocle, Favara, Palma di Montechiaro, Santa Margherita Belìce, Sambuca di
Sicilia, Caltanissetta e in tanti altri centri i luoghi in cui hanno operato i
grandi scrittori del Novecento, da Pirandello a Sciascia, Russello, Tomasi di
Lampedusa, Navarro della Miraglia, Rosso di San Secondo e così via.
Momento centrale degli eventi, una due giorni che si terrà il 17 e 18 luglio
nella Valle dei Templi con la partecipazione di scrittori, attori, artisti e
familiari di Camilleri.
Fra gli altri anche Roberto Andò, il regista che ha legato il suo nome
all'ultima toccante interpretazione di Camilleri nei panni di Tiresia al Teatro
greco di Siracusa e a tanti film di successo, compresi i recenti "L'abbaglio" e
"La stranezza". A lui sarà assegnato la prima edizione del "Premio Camilleri"
istituito nel Centenario dall'Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano.
Previsti un concerto, un convegno sulla "lingua di Vigata" e una serata
spettacolo dal titolo "La Vera Vigata".
Durante l'estate l'associazione curerà, inoltre, l'installazione di corner
multimediali in alcuni dei comuni della Strada degli Scrittori con informazioni
continue per i viaggiatori anche attraverso le parole di Camilleri, frutto di
una intervista concessa dall'autore del Commissario Montalbano parlando di
Vigata e dintorni.
Si riunirà giovedì 5 giugno, alle ore 18, al piano terra della sede comunale di
via Pavia, il gruppo di lettura organizzato e promosso dall’assessorato alla
Cultura del Comune di Gallipoli, un’occasione preziosa per approfondire nuove
letture e condividere pensieri ed emozioni con altri appassionati di libri, in
un ambiente accogliente e stimolante.
TESTO
Nell’incontro di domani i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi
sul libro “La forma dell’acqua” di Andrea Camilleri. Nell’ambito del progetto
nazionale “Città che legge2, l’assessorato alla Cultura continua a promuovere e
sviluppare iniziative finalizzate a incentivare il ruolo educativo e culturale
della lettura: per questo motivo, gli incontri sono liberi e gratuiti, aperti ai
cittadini di ogni età. Inoltre il gruppo di lettura non è vincolato ai soli
residenti della città di Gallipoli ma aperto a tutte e a tutti.
Il giro di boa perché si cambia mare, tornando alla tradizione itinerante e
vagabonda di “Una marina di libri” che, in passato, è stata in alcune piazze del
centro storico, poi all’Orto Botanico, quindi a Villa Filippina. Ora il giro di
boa ai Cantieri Culturali della Zisa. Un luogo che per Palermo è il simbolo di
una possibile rinascita, non semplicemente turistica o commerciale, ma
soprattutto urbana e sociale. Qui hanno sede associazioni, istituti, enti,
fondazioni che operano in diversi campi – artistici, scolastici, culturali – e
qui è stato semplice e naturale trovare collaborazioni, alleanze, scambi com’è
giusto. Per “Una marina di libri” è lo spazio dove muoversi, l’acqua in cui può
navigare questo bastimento di libri, incontri, spettacoli che si radica sempre
più, diventando un appuntamento importante per Palermo e per la Sicilia. Una
fabbrica in rotta costante: fabbrica delle storie, fabbrica delle idee.
Ma il titolo di questa sedicesima edizione è anche l’omaggio non doveroso, ma
affettuoso e spontaneo, ad Andrea Camilleri – grande fabbricatore di storie –
per il centenario della sua nascita, ricordando che è stato uno degli autori
che, alla GAM (Galleria d’Arte Moderna), ha tenuto a battesimo le primissime
edizioni della manifestazione di Palermo. Un giro di boa per nuovi mari e una
nuova marina di libri, con tanti eventi, tanti spazi, sognando di far vivere
questa città di libri, di editori, di scrittrici e scrittori, di bambine e
bambini, di lettrici e lettori. Una città di carta e di fantasia. Gaetano
Savatteri
Direttore Artistico
ZAC – Zisa Arte
Contemporanea 5 giugno: ore
17:00 – 21:00 6, 7, 8
giugno: ore 10:00 – 14:00 / 17:00 – 21:00 Mostra
Vigàta nel mondo. Un viaggio attraverso le copertine dei libri di Andrea
Camilleri a cura di
Sellerio
GIOVEDÌ 5 GIUGNO
Ore 19:00 |
Cinema De Seta Vi
racconto una storia Teresa
Mannino legge Andrea Camilleri Nell’anno del
centenario della nascita di Andrea Camilleri, Teresa Mannino legge alcune pagine
del Maestro di Vigàta che ha incontrato e conosciuto bene.
VENERDÌ 6 GIUGNO
Ore 18:00 |
Legambiente Presentazione
del libro La mia Vigàta. Con Andrea Camilleri nella città del commissario
Montalbano di Lorenzo
Rosso VGS LIBRI Interviene:
Rino Schembri Sarà presente
l’autore Ricca di
aneddoti e curiosità, questa guida è indispensabile compagna di viaggio
attraverso i luoghi che hanno veramente ispirato le avventure del Commissario
Montalbano, guidati dai ricordi e dalle parole dello stesso scrittore.
SABATO 7 GIUGNO
Ore 17:00 | Casa
Forst Presentazione
della collana La memoria dei ragazzi Sellerio Intervengono:
Francesca Mignemi, Maria Romana Tetamo e Antonio Sellerio Letture di
Gisella Vitrano Antonio
Sellerio presenta la collana «La memoria dei ragazzi», con cui lo storico
editore palermitano si accinge a entrare nel mondo della letteratura per i più
giovani, mosso dal desiderio di confrontarsi con nuovi ed esigenti lettori. Tra
i primi titoli: Max e Nigel di A. Manzini e Guardie e ladri di A.
Camilleri.
Ore 18:30 | Spazio
Bianco Tutto il
mondo è Vigàta Introduce:
Gaetano Savatteri a cura di
Sellerio e Una marina di libri Salvo Piparo
racconta la magia della lingua di Andrea Camilleri. Alcuni brani tratti da La
forma dell’acqua, Il cane di terracotta e Il birraio di Preston
saranno letti e interpretati in vigatese e in sette lingue straniere.
DOMENICA 8 GIUGNO
Ore 12:00 | Spazio
Franco La
‘questione’ della lingua di Camilleri. E dopo? Intervengono:
Michele Burgio, Salvatore Ferlita, Rosario Russo e Gaetano Savatteri Con il suo
vigatese, Camilleri ha sdoganato gli usi dialettali o ha piuttosto “preso in
ostaggio” il siciliano? Tra nuove sperimentazioni e usi epigoni, quali sono le
tendenze e le prospettive linguistiche per il giallo siciliano?
Ore 18:00 | Casa
Forst Presentazione
del libro Camilleriade. I luoghi, il commissario, i romanzi storici di Vito Lo
Scrudato, Mario Pintacuda, Bernardo Puleio Diogene
Multimedia Modera:
Margherita Perez Saranno
presenti gli autori a cura di
Centro evangelico di cultura “Giacomo Bonelli” Nei tre saggi
vengono analizzate alcune delle tematiche dell’intera produzione di Andrea
Camilleri: la struttura ambientale e linguistica in primo luogo,
l’inconfondibile tratto stilistico dei romanzi storici e della produzione
ispirata al commissario Montalbano. Verranno, inoltre, approfonditi i temi della
fede e della spiritualità attraverso l’analisi testuale della rappresentazione
teatrale Conversazione su Tiresia e del monologo Autodifesa di Caino.
Ore 18:30 | Institut
français Reading Quanto
dista Crongoli da Vigàta? di Epruno
Omaggio di Epruno (che compie i 25 anni di scrittura) al Maestro Andrea
Camilleri per i suoi 100 anni. Durante un viaggio di ritorno da una conferenza,
l’auto che trasporta Andrea Camilleri si guasta tra le montagne delle Madonie.
Salvato da Totò il Mandriano su un carretto, viene condotto a Crongoli, borgo
invisibile alle mappe ma vivido di personaggi. Tra racconti, pasti rustici e
filosofia contadina, Camilleri si immerge in un mondo che sembra uscito dai suoi
stessi romanzi. Un sogno notturno fonde Vigata e Crongoli. Al ritorno, porta con
sé un pacco colmo di sapori e memoria. Ogni anno, un cestino natalizio glielo
ricorda. Nessuno seppe chi fosse davvero, ma Crongoli lo custodì come uno di
casa.
La Repubblica (ed. di
Palermo), 5.6.2025
Il festival
Il nuovo detective e il ritorno del figlio
Una Marina al via
Ai Cantieri della Zisa inizia “Il giro di boa” con Cassar Scalia, Ciabatti e
Giordano
Chiara Valerio: “Camilleri era un Tiresia”
Il galleggiante arancione
che si tocca, si sfiora con soddisfazione per dire «ce
l'ho fatta», pur sapendo che bisogna intercettare il vento per continuare ad
andare, o ancora raggiungere il punto di svolta, quello che fa cambiare
direzione per imbracciare una strada inedita, lo scollinamento dopo la
fatica e le difficoltà. È preso in prestito dal linguaggio nautico, ma le
attinenze con la scrittura e l'ideazione di un libro sono tante, ecco perché il
tema di quest'anno di
Una Marina di libri, al via oggi alle 16,30 ai Cantieri culturali
alla Zisa, risuona molto di più tra gli scrittori protagonisti dell'omaggio ad
Andrea Camilleri nel centenario della nascita che oggi sarà celebrato dal
reading di Teresa Mannino (alle 19 al cinema De Seta).
È un giro di boa, per esempio, il nuovo personaggio creato da Cristina Cassar
Scalia, Scipione Macchiavelli, chiamato a indagare in "Delitto di benvenuto" (Einaudi)
e che sarà presentato oggi alle 17,30 Centro di fotografia Letizia Battaglia:
«Ho costruito Scipione Macchiavelli molto lentamente, ma sempre rifacendomi alla
mia regola personale di scrivere solo quello che mi piacerebbe trovare in un
libro da lettrice - dice Cassar Scalia - Volevo confrontarmi con un personaggio
maschile, per la prima volta, e volevo inserirlo in un'epoca che mi piace molto
raccontare ». Cassar Scalia riconosce, a proposito di Camilleri, che«il mondo del giallo italiano non sarebbe quello che è se non avesse
tracciato un solco così importante. A lui tutti noi dobbiamo la possibilità di
usare le lingue regionali nei nostri romanzi».
Alle celebrazioni del compleanno camilleriano si unisce anche Chiara Valerio,
che presenterà il suo "La fila alle poste" (Sellerio) domani alle 20all'Averna Spazio Open con Antonio Franchini. «Mi piace ricordare il
lettore vorace che è stato, lo scrittore che inventava parole, il suo aspetto
da Tiresia che sfuggiva ai vaticini, la birra piccola che aveva davanti le poche
volte che sono andata a casa sua, un armadio pieno di sigarette e la prima volta
che ho letto "La forma dell'acqua"», racconta la scrittrice che è al suo
personale giro di boa con la casa editrice siciliana.
[...]
Eleonora Lombardo
Da Battiato a Camilleri, “Repubblica” sarà presente a Una Marina di libri per
presentare le sue iniziative editoriali.
Domenica
alle 12 al Centro di fotografia Letizia Battaglia, Emanuele Lauria, capo della
redazione di Palermo, e Gaetano Savatteri, direttore artistico di Una Marina di
libri, racconteranno i contenuti di "L'ombra della luce", il libro di
"Repubblica" su Franco Battiato che martedì 10 tornerà in edicola, gratis con il
giornale.
[…]
Ma l'incontro di domenica, in un festival che ha per tema "Il giro di boa", in
omaggio al centenario di Andrea Camilleri, sarà l'occasione per annunciare il
prossimo libro di "Repubblica" dedicato, appunto, allo scrittore di Porto
Empedocle, la cui uscita è prevista a settembre. Anche in questo caso
l'obiettivo è restituire un ritratto quanto più completo possibile di Camilleri,
attraversando alcune parole fondamentali del suo vocabolario, dagli arancini a
Vigàta, dal giallo alla Sicilia, coinvolgendo testimoni a vario titolo, dagli
scrittori che si sono ritrovati sul solco tracciato nel noir siciliano, a chi ha
diviso l'avventura televisiva del commissario Montalbano.
[…]
La Repubblica (ed. di
Palermo), 5.6.2025
Gli arancini di Vigàta tre giorni all’insegna di storie e sapori
A Ragusa Ibla un programma dedicato alle pagine del creatore di Montalbano sui
cibi siciliani. Ospite Cesare Bocci, alias Mimì
Il commissario Montalbano è un buongustaio, amante
dei tipici piatti siciliani come la pasta "incasciata", "gli arancini", la
caponata e naturalmente il pesce fresco. La passione per il cibo è chiaramente
trasmessa dal suo inventore, Andrea Camilleri, per il quale la cucina non è solo
un aspetto del vivere quotidiano, ma un modo per esplorare e raccontare la
cultura siciliana, fatta di storia, tradizioni, ma anche di contraddizioni e
cambiamenti.
Da domani fino a domenica a Ragusa Ibla si svolgerà "Le cucine di Camilleri",
tre giorni ricchi di appuntamenti dedicati alla cultura e all'enogastronomia
ispirata proprio all'universo dello scrittore di Porto Empedocle. Il via domani
alle 17, con replica alle 20, al teatro di Donnafugata con lo spettacolo di Moni
Ovadia e Mario Incudine su testi di Camilleri (ingresso gratuito con
prenotazione obbligatoria su eventi.ragusaoggi.it) Sabato
invece all'auditorium Giambattista Cartia alle 10 è organizzata una giornata di
studi dal titolo "La realtà a strati: letture critiche, impatti socioeconomici e
sfide dell'universo di Montalbano". Nel pomeriggio, alle 17 e alle 20, nello
storico Circolo di conversazione, in via Alloro, l'attore Cesare Bocci, nella
serie Mimi Augello, il vice di Montalbano, accompagnato dalle musiche di Puccio
Castrogiovanni ed Eleonora Bordonaro, leggerà racconti che hanno come
protagonista il commissario Montalbano. Domenica, nella chiesa di San Vincenzo
Ferreri, degustazione di prodotti tipici ispirati ai piatti che compaiono nei
testi di Camilleri.
Paola Pottino
Buenos Aires. Nel quadro delle celebrazioni della Festa della Repubblica
Italiana in Argentina è stata inaugurata a Lomas de Zamora (Buenos Aires) una
mostra fotografica dedicata al centenario della morte del commediografo
napoletano Eduardo Scarpetta e al centenario della nascita dello scrittore
siciliano Andrea Camilleri.
L'iniziativa, riferisce una nota, rientra nell'ambito delle attività di
promozione del Paese sviluppate dall'Agenzia Consolare che, nell'occasione, ha
coinvolto nel lavoro di ricerca biografica sui due autori le sedi della Società
Dante Alighieri di Lomas de Zamora e di Lanus.
"L'arte e la letteratura italiane sono conosciute e apprezzate nel mondo - ha
dichiarato l'agente consolare Massimo Palozzi in occasione dell'inaugurazione -
e noi dobbiamo farci veicolo della loro diffusione, soprattutto in contesti
culturalmente vicini come quello argentino".
La mostra, ospitata nel Salon Azul della Società Unione e Stella di Lomas de
Zamora è stata visitata anche della visita speciale del Console Generale,
Carmelo Barbera.
Ragusa Ibla,
6-8.6.2025
Le cucine di Camilleri
Camilleri's Foodies Iniziative
per i cento anni della nascita del Maestro Andrea Camilleri
a cura di Guglielmo Ferro
Andrea Camilleri ha un legame profondo con la cucina e la tradizione
gastronomica della sua terra. La passione per il cibo, il modo in cui la cucina
siciliana permea i suoi scritti rimangono indimenticati. La cucina, per
Camilleri, non è solo un aspetto del vivere quotidiano, ma un modo per esplorare
e raccontare la cultura siciliana, fatta di storia, tradizioni, ma anche di
contraddizioni e cambiamenti.
Lo scrittore era un grande appassionato della cucina siciliana e nei suoi
romanzi si trovano numerosi riferimenti a piatti tipici, ingredienti locali e
pratiche culinarie che arricchiscono il contesto narrativo e i personaggi.
Prendiamo come esempio il Commissario Montalbano, il protagonista dei suoi
romanzi è spesso descritto mentre si dedica a piatti abbondanti e saporiti, come
pasta con le sarde, arancini, caponata, e naturalmente il pesce fresco. La
cucina per Camilleri è anche un elemento di resistenza contro l’omologazione e
la perdita di identità culturale: le ricette tradizionali siciliane, con i loro
sapori forti e decisi, sono simbolo di un modo di vivere che resiste alla
modernità e alla globalizzazione. Nel ciclo di
Montalbano, il cibo non è solo un contorno, ma spesso un momento di riflessione
e di piacere, che offre un respiro alla durezza delle indagini. I pasti sono
momenti di socialità, di confronto, ma anche di introspezione. Esempio classico,
la scena in cui Montalbano si gusta una “pasta con le sarde” (uno dei piatti più
tipici della cucina siciliana), con le sue sardine freschissime, finocchietto
selvatico, uvetta e pinoli. Questo piatto non è solo una prelibatezza
gastronomica, ma è carico di memorie e tradizioni che evocano il legame con la
terra e la sua storia. Camilleri
aveva anche un suo rapporto personale con la cucina. Non si limitava a parlarne
nei libri, ma in alcuni casi si divertiva a raccontare la propria esperienza
culinaria, anche attraverso le sue interviste o i suoi scritti extra-letterari.
È noto che amasse cucinare e che fosse un grande estimatore del cibo fatto in
casa, preparato con ingredienti freschi e genuini. Nel
romanzo Il ladro di merendine, ad esempio, Camilleri descrive con grande
dettaglio il piacere che il Commissario Montalbano trova nel mangiare un piatto
semplice ma perfetto, come il “cucchiaio”, una sorta di zuppa di pesce. Le
descrizioni di Camilleri evocano sensazioni profonde, legate non solo al sapore
ma anche al ricordo, alla tradizione e alla comunità. In
conclusione, Andrea Camilleri non è stato solo un narratore eccezionale, ma
anche un ambasciatore della cucina siciliana. La sua attenzione ai dettagli
gastronomici nei suoi libri è un tributo al cibo come simbolo di cultura,
identità e resistenza. Con i suoi capolavori, Camilleri ha fatto della cucina un
elemento narrativo ricco di significati, che va oltre la semplice descrizione di
piatti, entrando nel cuore di un’intera civiltà.
PROGETTO “Le
cucine di Camilleri” promosso
dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia in
collaborazione con Fondo Andrea Camilleri
e Comitato Nazionale Camilleri 100 in
collaborazione con il Comune di Ragusa, Mirabilia Network e CNA Cinema e
Audiovisivo Organizzato
da Teatro Quirino-Vittorio Gassman con il
Patrocinio dell’Università di Catania Gli eventi
gastronomici sono organizzati da Slow Food Ragusa
Per celebrare
il centenario della nascita del maestro Andrea Camilleri, dal 6 all’8 giugno
2025 si terrà una tre giorni ricca di eventi dedicati alla cultura e
all’enogastronomia ispirata all’universo di Camilleri. Durante le
tre giornate, Ragusa Ibla sarà il fulcro di un percorso culturale ed
esperienziale che unirà letteratura, arte e sapori del territorio, con il
coinvolgimento dell’Antico Circolo di Conversazione, del Teatro di Donnafugata,
della centrale Piazza Duomo e della Chiesa San Vincenzo Ferreri all’interno dei
Giardini Iblei.
PROGRAMMA
Venerdì 6
giugno: Apertura ufficiale e omaggio ad Andrea Camilleri
Teatro
Donnafugata: recital con Moni Ovadia e Mario Incudine su testi di Andrea di
Camilleri. Previste due repliche, ore 17 e ore 20. L’ingresso del pubblico sarà
gratuito, regolamentato da un sistema di prenotazione.
Sabato
7 giugno: Appuntamento scientifico e laboratori culturali
Circolo di
Conversazione: nella sala principale l’attore Cesare Bocci, accompagnato dalle
musiche di Puccio Castrogiovanni ed Eleonora Bordonaro, legge racconti che
vedono protagonista il commissario Montalbano. Previste due repliche, ore 17 e
ore 20. L’ingresso del pubblico sarà gratuito, regolamentato da un sistema di
prenotazione.
Domenica 8
giugno: itinerari gastronomici e spettacoli
Chiesa di San
Vincenzo Ferreri: Degustazione di prodotti e preparati tipici ispirati ai piatti
che compaiono nei romanzi di Andrea Camilleri. Dalle ore 19 alle ore 20:30 sarà
consentito l’ingresso del pubblico che in questo caso, per accedere, dovrà
acquistare un ticket. Evento organizzato in collaborazione con Slow Food Ragusa.
Piazza Duomo/ scalinata Duomo: Concerto dei Fratelli Mancuso che presenteranno
brani tratti dall’album “Manzanà”. Ingresso al concerto libero e gratuito.
Comiso – Inizia oggi, 6 giugno, a Comiso “L’ingegnere di Babele”, il festival
culturale promosso e organizzato dalla Fondazione Gesualdo Bufalino, giunto alla
sua quinta edizione.
Un mese di incontri, visioni, letture e spettacoli, che nasce dal desiderio di
rileggere e restituire l’attualità di uno dei più eleganti e acuti scrittori del
Novecento, indagando allo stesso tempo i linguaggi della contemporaneità. […] La seconda
sessione, in programma domani 7 giugno a partire dalle ore 10.00, sarà
presieduta da Antonio Di Grado. Aprirà gli
interventi Nunzio Zago, con “Qualcosa su Camilleri giallista”.
[…]
Anche Sciascia, Buttitta e Camilleri saranno i protagonisti dell’evento di
domani (7 giugno 2025) a Villarosa, nell’ambito del progetto Si.M.Geo. Sistema
Ecomuseale del Rocca Di Cerere UNESCO Global Geopark e dell’area del GAL Rocca
Di Cerere Geopark.
[…] Alle 19, è
prevista l’esibizione dell’Associazione culturale l’Arpa di Enna con “Voci in
transito” – Memorie e destini in viaggio di una stazione siciliana” Un percorso
immersivo e suggestivo della durata di 35 minuti, dove grazie alle parole di
Sciascia, Buttitta, Camilleri e altri autori e autrici, cinque attori e un
musicista, con voce e percussioni, daranno vita a emozioni e storie che meritano
di essere raccontate e ascoltate, per trasmettere tracce significative e
durature, soprattutto nelle nuove generazioni.
[…]
La Repubblica (ed. di
Palermo), 7.6.2025
Alajmo “Quando Consolo mi tolse il saluto per colpa di Camilleri”
Lo scrittore a Una Marina di libri con la ristampa di “È stato il figlio”
“È un giallo di ispirazione cubista. Il film l’ha aiutato molto”
[...] Cent’anni
di Camilleri: come le piace festeggiarlo?
«Ho
un ricordo molto affettuoso, sapeva essere molto generoso e con me lo fu tanto,
gli sono ancora molto grato per una recensione di “Cuore di madre” che mi fece
litigare con Vincenzo Consolo. Ci sono persone sentimentali, Consolo invece era
“risentimentale”. In quel periodo ce la aveva molto con Andrea Camilleri e dopo
quella recensione mi iscrisse alla lista dei camilleriani. Io ero nelle
condizioni del bambino a cui si chiede a chi vuoi più bene, se alla mamma oppure
al papà. Per alcuni anni Consolo non mi rivolse la parola, poi ci siamo
chiariti. Camilleri è l’apripista del giallo siciliano e anche la zavorra che la
Sicilia letteraria si porta dietro. Una cosa è essere Camilleri, una cosa è
essere epigono di Camilleri».
Eleonora Lombardo
Pantheon, 8.6.2025
5. In Accademia
Chiamatemi Tiresia. Andrea Camilleri alla radio. Con Lorenzo Pavolini
In questa puntata raccontiamo Andrea Camilleri insegnante dell'Accademia
Nazionale d'Arte Drammatica di Roma attraverso i ricordi di alcuni dei suoi
allievi: Antonio Manzini, Emma Dante, Marco Presta, Davide Iodice e Giuseppe
Dipasquale.
La Repubblica – Robinson, 8.6.2025
Omaggi Il giovanissimo Camilleri
Nel centenario della nascita del grande scrittore siciliano, esce un volume che
ne ricostruisce l’infanzia
Qui l’autore spiega cosa ha scoperto su di lui
Illustrazioni di Alessandro Sanna
Ho appuntamento con Nené nel pomeriggio, a Roma. L’indirizzo lo so, e anche
l’orario: alle 15.30. Eppure alle 11 di mattina sono già lì. Non giriamoci
intorno: Nené è un bambino. Parlare con i bambini, ascoltare le loro storie, è
la mia vita. E allora perché questa apprensione? Perché quel
bambino è Andrea Camilleri. Perché quel bambino quest’anno compie un secolo. E
sì, io è lui che devo incontrare. Nell’anno in cui uno dei più grandi scrittori
italiani degli ultimi cent’anni compie cent’anni, io devo scoprirlo bambino. Mi piace
indagare le infanzie “dei grandi”. Illudermi di trovare in quel luogo
lontanissimo che non esiste più – la loro infanzia – gli indizi (le
spiegazioni?) delle loro vite adulte, le radici profonde e misteriose di quelli
che decenni dopo saranno i frutti più lucenti di un’esistenza. Voglio
provare a capire come ha imparato a scrivere – lui che avrebbe meritato il Nobel
per la Letteratura – voglio tentare di scoprire come ha iniziato a leggere (lui
che ha letto sempre, e tantissimo). Voglio provare a scoprire chi lo ha aperto
alla fantasia (e qui sto già barando, l’espressione non è né mia né di Nené, è
del Camilleri adulto che ricorda sé bambino). Sarà un
incontro “sulla carta”, è ovvio, perché dovrò invocarlo leggendole agende che
scriveva da piccolo, i suoi temi, le sue prime poesie; proverò ad ascoltare
quello che hanno da dirmi le sue foto di famiglia, quelle scattate a Porto
Empedocle, nella casina di campagna a fine anni ’20 (del ’900). A rendere
tutto più paradossale un dettaglio: l’incontro tra me e il Nené bambino è stato
organizzato dalle sue figlie. Figlie che non aveva quando era il Nené che
interessa a me, figlie che ora mi svelano il mistero dell’infanzia di loro papà:
Andrea Camilleri. È con Andreina, Elisabetta e Mariolina che ho appuntamento al
Fondo Andrea Camilleri (a Roma, in via Corridoni) in quello che è un archivio
minuzioso – vastissimo – di tutto quanto ha scritto. Nell’arco di una vita. Da
quando ha iniziato a scrivere, piccolissimo, a quando per farlo doveva dettare,
più che novantenne. Lettere – una valanga – poesie d’infanzia, temi, appunti,
elenchi di libri letti (da bambino: uno al giorno! Da ragazzo: anche due!),
appunti sul calendario («oggi si va a ballare»), dettagli di gioventù di un
tempo che profumano di adolescenza di tutti i tempi («oggi, niente da
segnalare»). Leggo quanto
posso, sono quasi tutti documenti inediti. Camilleri ha pubblicato oltre cento
libri, la produzione di Nené è tutta inedita, che privilegio! Una foto mi
incanta. Nené – quanti anni avrà? Undici? – vestito da Pierrot. Per carnevale.
Ha un’espressione tragicomica, da teatro. È questa foto che spiega tutto, che
svela un destino? Non credo. Vado più indietro. Eccone un’altra: Nené nella
casina di campagna di nonna Elvira, nella campagna di Porto Empedocle, gioca.
Seduto su una macchinina di legno. La faccia di chi fa una cosa serissima. I
capelli a scodella, le orecchie un poco a sventola. Mi pare non basti. Si può andare
ancora più indietro? Sì, si può. Nené con i compagni di classe. Nené è timido,
spesso malaticcio, amante, però, dei giochi scalmanati. Adora i suoi compagni di
classe, figli di contadini, carrettieri, muratori, pescatori. È da loro che
impara la vita. Lascio le
foto, leggo le poesie. Scritte intorno ai dodici anni. A mano e quindi a
macchina. Ed è proprio qui che accade, tra queste rime (alcune splendide) spunta
un cartoncino azzurro. E senza dubbio è – chissà che ne direbbe Montalbano? –
l’indizio che sigilla le due vite, quella del bimbo e quella dell’adulto, e che
rende evidente a me il senso che ha, oggi, incontrare Nené. Su quel
cartoncino due parole scritte a matita. In corsivo. Una grafia prescolare,
spontanea, urgente. Una linea unica di matita che non si solleva mai dal foglio,
non ancora netta, anzi, incerta. La mano non sa bene quello che fa, si capisce,
sta imparando a farlo, per bisogno, per gioco. Su quel cartoncino Nené ha
scritto un nome, il suo: Andrea Camilleri. Per esteso. Con quella scrittura
fragile di un bambino che su carta, per il tramite del nome, scopre la propria
voce. Mi pare che
il senso dell’incontro sia tutto qui: incontrare un grande scrittore
nell’istante in cui da piccolo, con una grafia tremula si accorge di esistere e
chiede ascolto. E quando un bambino prende parola per dire che c’è, esiste, ha
qualcosa da dire, ha un’identità, è un delitto far finta di niente. Soverchiarlo
di questioni adulte. In quella voce c’è la radice di un’esistenza, un atto di
riconoscimento. Un piccolo fiore di verità.
Incontrare Nené oggi è dire a una bambina o un bambino di qualsiasi parte del
mondo: «Ciao, ora dimmi di te». Un atto umano di accoglienza, uno di quelli di
cui è intessuta la vita intera di Andrea Camilleri.
Alessandro Barbaglia
Rendere omaggio a chi, più di tutti, con il traino della fiction del Commissario
Montalbano, ha permesso a Ragusa e provincia di ‘esplodere’, almeno in tema di
turismo. “Il combinato disposto libri-fiction-tv ha permesso la (ri)scoperta di
un territorio unico - spiega Antonio Belcuore, Commissario della Camera di
Commercio Sud Est Sicilia - con uno straordinario boom turistico accompagnato
dall'intelligenza di chi ha saputo seguire e governare i tempi moderni. Questa
terra deve molto ad Andrea Camilleri e non potevamo non rendergli omaggio per i
suoi primi cento anni”.
Ragusa – Tre sale, tre ambienti intimi, una platea di cento spettatori
distribuita attorno a tavoli e poltrone: ieri pomeriggio e sera al Circolo di
Conversazione di Ragusa Ibla, l’attore Cesare Bocci ha portato in scena i
racconti di Montalbano con una formula tanto inedita quanto suggestiva. Seduti
ai tavoli, tra luci soffuse e affreschi storici, gli spettatori hanno ascoltato
Bocci muoversi fisicamente tra le tre stanze, dando voce alle parole di
Camilleri. Non un recital tradizionale, ma una narrazione viva, alla quale si
sono alternati brani musicali eseguiti dal vivo da Eleonora Bordonaro (voce e
tamburello), Puccio Castrogiovanni (fisarmonica) e Marco Corbino (chitarra).
Un accompagnamento che ha rafforzato le atmosfere, i silenzi e le emozioni delle
storie. Bocci ha recitato alcuni dei racconti più noti dello scrittore-padre del
Commissario Montalbano, protagonista di libri di successo, tradotti in varie
lingue, e della nota fiction che è stata girata per buona parte in provincia di
Ragusa, la Vigata televisiva, e divenuta un successo planetario. L’appuntamento
rientrava nella tre giorni de “Le cucine di Camilleri”, un progetto culturale
curato dal regista Guglielmo Ferro, prodotto dal Teatro Quirino di Roma,
promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, in collaborazione con il
Fondo Andrea Camilleri, il Comitato Nazionale Camilleri 100, il Comune di
Ragusa, l’Università di Catania, Mirabilia Network e Slow Food Ragusa, Cna. A
fine spettacolo, Bocci ha condiviso con il pubblico un momento di commozione e
gratitudine: “Per 21 anni questa parte di Sicilia è stata casa per noi — ha
detto — Il set, la troupe, gli attori: tutto è diventato parte di una famiglia.
È merito di questi luoghi se Montalbano è arrivato nel mondo, e al contrario,
anche questi luoghi belli ne hanno beneficiato”. Non ha mancato di ricordare
l’importanza del tema gastronomico: “La cucina per Camilleri è condivisione.
Ricorre in molte opere, in alcuni casi è addirittura il titolo come per “Gli
arancini di Montalbano” Per quanto mi riguarda, sono un appassionato non solo
come buongustaio… ma anche ai fornelli”.
La mattinata di ieri, invece, era stata dedicata al convegno “La realtà a
strati”, promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia presso
l’Auditorium “G. B. Cartia”. Un confronto tra letteratura, economia e costume,
con le voci di vari esperti. Oggi, domenica 8 giugno, si vivranno gli ultimi
momenti. Ci si potrà immergere all’interno delle pietanze più note, raccontate
da Camilleri nei suoi libri e in particolare nei racconti di Montalbano. Nel
tardo pomeriggio alla chiesa di San Vincenzo Ferreri, a cura di Slow Food
Ragusa, l’avvio della degustazione di piatti camilleriani come caponata, pasta
‘ncasciata, cannoli, un viaggio gastronomico accompagnato dalle note del
gruppo I Casentuli mentre alle ore 21 in piazza Duomo si svolgerà il concerto
dei Fratelli Mancuso, che porteranno sul palco brani dal loro album Manzamà,
vincitore del Premio Tenco 2021.
Umberto Eco – che fu intellettuale di inarrivabile statura letteraria e
filosofica – lo scrisse chiaramente nel suo testamento: per almeno dieci anni
dal giorno della morte nessuno avrebbe potuto utilizzare il suo nome per
commemorazioni, ricordi, celebrazioni. Sapeva quanto famelici e quanto sbracati
fossero figli e nipoti, fondazioni e case editrici che, con la banalissima scusa
di tenere viva la memoria del venerato maestro, in realtà fanno strame delle sue
opere. Basta pensare a quale mercato sia stato costruito, soprattutto in
Sicilia, sulle spoglie di Andrea Camilleri, il geniale padre del commissario
Montalbano. C’è un grande circo che gli gira attorno perennemente e che fa soldi
sfruttando anche i dettagli più insignificanti nascosti nei suoi racconti.
L’ultimo esempio arriva da Ragusa dove una vecchia confraternita dell’ingordigia
ha apparecchiato per il weekend uno spettacolo – spettacolo, si fa per dire – su
“le cucine di Camilleri”. Non potevano scegliere una ricetta più acida per
svilire e appannare la brillantezza dei suoi libri.
Giuseppe Sottile
Per chi non deve affrontare gli esami, l’anno scolastico è terminato quest’anno
il 7 giugno. Se nonostante la fine della scuola sei già proiettato verso una
nuova lettura, continua a leggere: anche in estate la lettura deve continuare ad
essere una buona abitudine per i ragazzi, i quali con più tempo libero e senza
gli impegni scolastici possono scegliere con maggiore libertà i libri da leggere
e dedicare più tempo alla lettura. 5 libri da
leggere dopo la fine della scuola in estate Di seguito,
ti suggeriamo 5 libri da leggere dopo la fine della scuola. Sono libri
distensivi, ciascuno a modo proprio, che aiutano a proiettarsi in un mondo
lontano da quello che viviamo nel quotidiano. “Il canto
del mare” di Andrea Camilleri e Maurizio De Giovanni Questo è, dei
libri di Andrea Camilleri, il più
fantasioso, poetico e delicato. Lo consigliamo ai giovani lettori, dagli undici
anni in su, per una lettura distensiva dopo la fine della scuola. Nel villaggio
dietro la Collina Secca, dentro la Casa Strana, vive da sempre la vecchia
Nonnamà, che mentre sbuccia frutta e verdure tiene i bambini di tutti, e
racconta loro le storie più belle, quelle che sono anche un po’ vere ma non si
sa mai fino a quanto. E così
Nonnamà racconta la storia di Gnazio, che tanto tanto tempo fa viveva in quel
villaggio e amava la terra e le piante, ma che poi era dovuto partire oltre il
mare, ed era stato via così tanto che quando era tornato era forse troppo
vecchio per avere una moglie, ma poi ne aveva trovata una, Maruzza. Maruzza
bella, bellissima, che ama Gnazio e ama anche il mare, e ha quella strana
attrazione per l’acqua. Chi è quella signora? , chiedono i bambini a Nonnamà, ma
lei non risponde, e con un sorriso continua a spuntare i fagiolini. Maurizio de
Giovanni, come una versione musicale al piano reinterpretata, rinarra Maruzza
Musumeci di Andrea Camilleri, e rende omaggio al più grande narratore italiano
in un’edizione impreziosita dai disegni di Mariolina Camilleri.
[…]
Nicoletta Migliore
La Repubblica (ed. di
Palermo), 8.6.2025
Una Marina, torna il libro su Battiato e a settembre l’alfabeto di Camilleri
Alle 12 al Centro di fotografia dei Cantieri “Repubblica” annuncia i suoi
progetti editoriali
[...]
Ma ai Cantieri della Zisa "Repubblica" annuncerà anche il nuovo libro in
lavorazione, dedicato, così come Una Marina di libri, al centenario di Andrea
Camilleri. Il libro sarà articolato seguendo l'alfabeto camilleriano, da
arancini a Vigàta, da giallo a Sicilia, attraversando così le parole-simbolo
dello scrittore, quelle che evocano i suoi mondi letterari. Anche in questo caso
ci saranno numerosi contributi dei testimoni del percorso di Camilleri: i
giallisti che hanno seguito la sua scia di apripista, i protagonisti
dell'avventura televisiva del "Commissario Montalbano", gli allievi
dell'Accademia d'arte drammatica, i registi che hanno messo in scena i suoi
testi, i linguisti per parlare del suo siciliano inventato, gli ambasciatori
della "nuova" Sicilia incarnata dallo scrittore che ha contribuito a creare
un'immagine diversa dell'Isola rispetto agli stereotipi del recente passato.
Il libro su Andrea Camilleri uscirà a settembre, in coincidenza con il
centenario dello scrittore.
Alle 18:30, nel giardino del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, Taobuk rende
omaggio a Andrea Camilleri, nel centenario della nascita. Il panel riunisce
Felice Laudadio, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Sellerio e Fausto Russo Alesi
per ripercorrere la sua opera tra narrativa, televisione e teatro. Si analizza
la scrittura di Camilleri come strumento di indagine linguistica e sociale,
saldamente radicata nel paesaggio siciliano.
[…]
GROSSETO Si chiude con un omaggio cinematografico il Festival Giallo Grosseto,
organizzato dalla Pro Loco, da La Farfalla Odv e dalla Fondazione Villa Elena
Maria, con la direzione artistica dello scrittore Carlo Legaluppi e in
collaborazione con la Libreria Mondadori Centro Storico Grosseto, che ha
trasformato Grosseto nella capitale italiana del thriller e del noir. Villa
Elena Maria in via Cimabue 115 ospita oggi un programma che culmina nella
proiezione speciale de "La donna della domenica", nel cinquantesimo anniversario
della pellicola. L’evento si apre alle 9 con una tavola rotonda dedicata al tema
"Gialli e Società" nei romanzi di tre pilastri della letteratura italiana:
Scerbanenco, Fruttero & Lucentini e Camilleri. Un momento di alta cultura che
vedrà confrontarsi esperti di calibro nazionale: Giuseppe Previti di Giallo
Pistoia, Andrea Giannasi e Fabio Mundadori di Garfagnana in Giallo e NeRoma, e
Carlo Zaza di Giallo Garda, con la moderazione di Carlo Legaluppi. […]
Pasquale Laino sax soprano e clarinetto basso
Riccardo Manzi Chitarra
e voce
Andrea Pandolfo Tromba e Flicorno
Fabia Salvucci Voce e
percussioni Direzione musicale Pasquale Laino
Scene di Alessandro Chiti Luci Marco Laudando Sound
Designer Loris Durante
Costumi Camilla Grappelli Aiuto costumista Anita Farina
Direttore di scena Antonio Chirivino
Aiuto regia Marianna de Pinto Distribuzione BM Produzioni di
Paolo Broglio Montani
Evento con accesso limitato in presenza previa prenotazione su Eventbrite(Teatro
Eduardo De Filippo – Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario
Toscano)
Piccolo
Festival della Fiducia, 9.6.2025
18,15
Il mio Camilleri - incontro con Marco Malvaldi
Incontro inaugurale della IV edizione del Piccolo Festival della Fiducia, in
occasione dei 100 anni dalla nascita del maestro Andrea Camilleri.
Incontro con lo scrittore Sellerio MARCO MALVALDI, intervistato da MARCO GERI (Università
di Pisa)
Caponatina dolceamara, sarde a beccafico, arancini fragranti fritti sul momento,
pasta ‘ncasciata come solo Adelina sapeva fare, e poi ancora pasta con le sarde
alla palermitana e, a chiudere, l’immancabile cannolo farcito di ricotta e
adornato da granella di pistacchio. Sono stati i sapori intensi e familiari
della Sicilia letteraria di Andrea Camilleri a concludere ieri sera a Ragusa
Ibla, la tre giorni de “Le cucine di Camilleri”, tra degustazioni e
concerti, evocazioni e condivisioni. Curata da Slow Food Ragusa, la degustazione
finale ha trasformato il cibo in racconto collettivo: piatti cucinati come se
fossero pagine, bocconi che narravano – tra un sorso di Grillo e un morso di
pasta – il mondo del commissario Montalbano e il valore che la tavola aveva per
il suo autore.
Turisti e ragusani si sono ritrovati fianco a fianco a gustare le ricette amate
da Camilleri, quelle che nei romanzi scandivano le giornate del commissario più
famoso d’Italia, tra un caso e una “tracchiata” di Mimì Augello. “Camilleri ci
ha insegnato che la cucina è prima di tutto condivisione – ha ricordato il
regista Guglielmo Ferro, curatore dell’iniziativa – In questa tre giorni abbiamo
voluto celebrarlo nel centenario della nascita, ma anche riportare per le strade
e i luoghi di Ragusa Ibla un po’ dello spirito di Montalbano. E la risposta del
pubblico è andata oltre ogni aspettativa”. La serata allietata anche dalle note
del gruppo “I Casentuli”, si è conclusa con l’intenso concerto dei Fratelli
Mancuso, che con i brani del loro album Manzamà – Premio Tenco 2021 –
hanno offerto in anteprima al pubblico una riflessione in musica sulla memoria,
la lingua, le radici.
L’intera manifestazione, promossa dalla Camera di Commercio del Sud Est
Sicilia con il contributo del Fondo Andrea Camilleri, del Comitato Nazionale
Camilleri 100, del Comune di Ragusa, dell’Università di Catania, di Mirabilia
Network, Slow Food Ragusa e Cna, è stata un successo di pubblico e
partecipazione. Una celebrazione diffusa tra teatri, piazze e palazzi storici
della Vigata televisiva, con un programma fitto che ha visto protagonisti Moni
Ovadia, Mario Incudine, Cesare Bocci e numerosi studiosi durante la giornata di
studi dedicata al fenomeno Montalbano. “Il nostro auspicio – ha
dichiarato Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di
Commercio del Sud Est Sicilia – è che Le cucine di Camilleri diventi un
format replicabile. Abbiamo voluto restituire qualcosa a Camilleri, che con i
suoi romanzi ha reso famosa questa parte di Sicilia nel mondo. E ci siamo
riusciti grazie a una squadra appassionata e a un pubblico curioso e
affettuoso”. Cibo, musica, parole, identità. In una Sicilia che – tra una
“trazzera” e un’inchiesta del commissario – sa ancora raccontarsi con sapori che
diventano storie e storie che sanno di casa.
Dopo "L'ombra della luce", il libro su Franco Battiato, di nuovo in edicola
martedì 10, una nuova avventura editoriale de La Repubblica Palermo è
stata presentata ieri ai Cantieri culturali alla Zisa, in occasione della Marina
di libri, dal caporedattore Emanuele Lauria e il caposervizio cultura, Mario Di
Caro, che hanno ricordato quando lo scrittore siciliano prendeva posizioni
politiche, anche forti, scrivendo sulle pagine del giornale e quando si espresse
contro il ponte sullo stretto.
Noemi La Barbera
TAORMINA. Una settimana “letteraria” per omaggiare e ricordare uno degli
scrittori siciliani più amati e più conosciuti nel Mondo, a cent’anni dalla sua
nascita. Sette giorni che la Fondazione Taormina Arte dedicherà all’inventore
del Commissario Montalbano e di personaggi che hanno lambito le sponde di luoghi
lontanissimi dalla Sicilia ma vicini in termini filiali. Dal 31 agosto al 6
settembre 2025, anche la Città di Taormina omaggerà il genio di Andrea Camilleri,
con eventi che culmineranno proprio il 6 settembre, giorno in cui lo scrittore e
drammaturgo nacque a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, nel 1925.
Ovviamente, nel centenario di Camilleri, la Sicilia e anche Taormina non
potevano esimersi dal celebrare un evento di tale portata, visto che il maestro
ha rappresentato per tutto il Mondo della Letteratura un punto di riferimento. E
lo è ancora oggi, dato che i suoi romanzi sia storici che polizieschi sono letti
e riletti da generazioni di appassionati e da addetti ai lavori, che trovano in
Camilleri il baluardo della sicilianità e dell’estro isolano. Camilleri ha
rappresentato, nel corso della sua carriera, un coacervo di grandi valori e di
alta competenza linguistica, avendo inventato un registro che molti gli
invidiano e che viene considerato la cifra stilistica maggiore della sua
creatività. Ma, oltre a questo, è stato anche un innovatore, un uomo fuori dagli
schemi e che ha fortemente voluto bene alla sua terra. Un intellettuale scomodo,
a volte, e che tuttora fa discutere i critici letterari sull’Universo narrativo
che ha inventato di sana pianta, attingendo dal serbatoio della sua Isola. Per
questo motivo e per altro, dunque, “Camilleri 100” sarà una grande festa,
organizzata da Taormina Arte e promossa dall’Assessorato regionale ai Beni
culturali e all’Identità siciliana, retta da Elvira Amata che è stata presente
alla cerimonia di presentazione dell’evento, a Roma. Nelle prossime settimane si
saprà molto sul programma delle sette serate taorminesi. Mentre anche in altre
parti d’Italia si stanno scaldando i motori per celebrare l’evento. Una
ricorrenza che sarà sostenuta pure dall’Associazione Fondo Andrea Camilleri, dal
Comitato nazionale Camilleri 100, da Palomar, da Rai Fiction e da Siae.
Significativa anche la partnership con il “Comitato nazionale per le
celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri”, costituito dal
Ministero della Cultura, che parteciperà alle numerose iniziative in programma.
Enrico Scandurra
Prende il via mercoledì 11 giugno l’edizione 2025 de Il Giardino di Alceste,
rassegna letteraria gratuita promossa dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e
curata dalla compagnia Kanterstrasse. Il ciclo di eventi, intitolato quest’anno Di
persona, personalmente, rende omaggio ad Andrea Camilleri, in occasione del
centenario dalla sua nascita, celebrando uno degli autori più amati della
narrativa italiana contemporanea.
La rassegna prevede sei appuntamenti serali, tutti alle ore 21:30, distribuiti
in luoghi significativi del territorio comunale, dal 11 giugno al 17 luglio.
Ogni serata sarà dedicata alla lettura ad alta voce di un’opera di Camilleri,
accompagnata da improvvisazioni musicali dal vivo. A dare voce ai testi saranno
Simone Martini e Alessio Martinoli, con le musiche a cura di Piero Bindi. Il primo
appuntamento si svolgerà presso il Circolo Arci di Burchio, con la lettura di Gli
arancini di Montalbano. Seguiranno: Il birraio di Preston il 18
giugno al Circolo ricreativo di Ponte agli Stolli; Un filo di fumo il 25
giugno presso la Biblioteca “Rovai” di Incisa; La mossa del cavallo il 2
luglio al Circolo Arci di Restone; Autodifesa di Caino il 9 luglio al
circolo SMS di Poggio alla Croce; infine, La paura di Montalbano il 17
luglio nella suggestiva cornice di Villa Casagrande.
Il titolo della rassegna fa riferimento a una celebre espressione del
commissario Montalbano – “di persona, personalmente” – scelta per sottolineare
lo spirito diretto e coinvolgente degli incontri. L’ingresso è gratuito fino ad
esaurimento posti. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio
Cultura del Comune all’indirizzo email cultura@comunefiv.it o ai numeri 055
9125247 e 055 9125311.
Come ve lo immaginate Andrea Camilleri bambino? Lo racconta lo
scrittore Alessandro Barbaglia nel suo nuovo libro che esce oggi e s’intitola «Nené
nel paese delle magarìe». Nell’anno del centenario dalla nascita dell’autore
siciliano, Barbaglia ricostruisce la sua infanzia scorrendo le pagine dei diari
e dei romanzi di Camilleri, con un testo destinato ai ragazzi ma che potrà
apprezzare anche chi ama l’inventore di Montalbano, del Re di Girgenti e di
tanti personaggi indimenticabili. Come mai ha
scelto di scrivere un libro sull’infanzia di Andrea Camilleri? «Io ho una grande attrazione per l’infanzia degli scrittori: mi
chiedo sempre se in quegli anni di bambino si possano rintracciare gli indizi
della scelta di scrivere dell’adulto. Poi ho scoperto storie bellissime legate a
Camilleri, come il fatto che imparò a leggere a 5 anni con l’aiuto di una nonna
“magica”. Considerando il fatto che quest’anno ricorrono i cento anni dalla sua
nascita, ho pensato che fosse il momento giusto». Che cosa
significa «Nené nel paese delle magarìe»? «A Porto Empedocle nessuno lo chiamava Andrea ma con questo
soprannome. Lui è diventato Andrea Camilleri quando dalla Sicilia si è
trasferito a Roma per lavorare nei teatri come regista. Prima era Nené per
tutti». E «magarìe»
da dove nasce? «Il termine significa “magie” e risale a quando la nonna Elvira,
personaggio incredibile, gli leggeva “Alice nel paese delle meraviglie”, lo
invitava a chiudere gli occhi e poi gli chiedeva “Nené, le vedi le magarìe?”.
Lei parlava sempre in dialetto, siamo a Porto Empedocle nel 1930, e io ho voluto
conservare almeno la parola che richiama le magie e da lì sono partito per
raccontare». Com’era la
nonna Elvira? «Era un personaggio meraviglioso, una maga: parlava con gli oggetti
e spiegava a Nené che però con la sedia non si può usare lo stesso linguaggio
della pentola perché si esprimono in modo diverso. Credo che il senso di magia
che aleggia spesso nei libri di Camilleri sia l’eredità lasciata da nonna
Elvira».
Che
momento della vita di Camilleri è narrato nel libro? «È il periodo che va dai 6 ai 12 anni. Il 1932 segna uno
spartiacque nella vita di Camilleri: furono varate le leggi razziali e un amico
non poté più andare a scuola e poi lasciò proprio la città. Lui fu molto segnato
da quell’episodio che, in seguito, ha sempre indicato come la fine della sua
infanzia». Come si è
documentato? «Ho letto e studiato quarantatré libri, suoi romanzi o saggi
scritti su di lui, poi ho parlato a lungo con le figlie Andreina, Mariolina ed
Elisabetta che mi hanno accolto al Fondo Camilleri di Roma, dove sono conservate
tutte le sue carte. Lui, per fortuna, era un grafomane: fin da bambino teneva
diari in cui annotava quello che gli succedeva, giorno per giorno». Dopo questa
intensa lettura di Camilleri, quale suo libro consiglierebbe?
«Sicuramente “Maruzza Musumeci”, per me un vero capolavoro. Si potrebbe definire
un “cunto”, una storia popolare dedicata a una donna-sirena, erede di quelle che
tentarono di incantare Ulisse: lei è bellissima e affascinante ma emarginata
perché nessuno la capisce e la vuole con sé. Imperdibile, anche se ci mettevo un
minuto a riga per decifrare la lingua».
Barbara Cottavoz
Incontri, premi, ospiti e masterclass. Il festival delle serie tv Italian global
series festival, in programma a Riccione dal 21 al 28 giugno, sarà animato da
tanti appuntamenti. Vediamone alcuni. Camilleri
e Montalbano raccontati da Carlo Degli Esposti Carlo Degli
Esposti è il produttore che ha portato sul piccolo schermo Il commissario
Montalbano di Andrea Camilleri. Sarà lui a ricordare il grande scrittore
siciliano nel centenario della sua nascita, ripercorrendo la lunga
collaborazione che col tempo è diventata una grande amicizia. Degli Esposti ha
trasformato i romanzi di Camilleri in una delle storie televisive più di
successo del nostro Paese. E più longeve grazie all’interpretazione di Luca
Zingaretti che nei panni del commissario ha raccontato la corruzione, la
giustizia, la memoria storica e le tradizioni di una Sicilia autentica divenuta
specchio di tutta la penisola.
[…]
Gaia Giuliani
ROMA – Per milioni di spettatori è l’ispettore Giuseppe Fazio, il poliziotto più
affidabile del mondo, per oltre vent’anni di onorata carriera al fianco del
commissario Montalbano – Luca Zingaretti. Tirava fuori i foglietti con gli
appunti dal giubbotto, con l’intuizione giusta. Ma Peppino Mazzotta, 54 anni,
nato a Domanico (Cosenza), una carriera divisa tra teatro, tv e cinema, ha
collezionato una galleria di personaggi interessanti. L’ultimo, nella serie
Netflix Sara – La donna nell’ombra di Carmine Elia, con Teresa
Saponangelo. È l’antagonista, Enrico Vigilante, l’uomo che ha mosso i fili delle
stragi, l’anima nera, un fantasma che sa come muoversi. Nessuno spoiler. […] Dopo Fazio
ha pensato che sarebbe stato destinato a fare solo i buoni? «Ma no. Dopo,
paradossalmente, ho fatto quasi esclusivamente personaggi scuri. Ho fatto molto
più spesso i cattivi che i buoni. E mi sono trovato a mio agio anche in quei
ruoli lì, avevo fatto personaggi negativi in teatro, e avevo girato Anime
nere di Francesco Munzi». Andrea
Camilleri le aveva dato qualche consiglio per interpretarlo? «Non mi ha
mai detto nulla direttamente. Ma quello che mi voleva dire, secondo me, mi piace
pensare così, lo ha dimostrato nei fatti: ha preso questo personaggio, uno dei
tanti, e lentamente lo ha fatto crescere sempre di più, fino a farlo diventare
quasi coprotagonista. Così Andrea ha dimostrato che mi voleva in scena. Era
bello confrontarsi con lui, lo tempestavo di domande e dava risposte brillanti.
Ha vissuto di tutto, aveva tante conoscenze, non passava il tempo a parlare solo
di lavoro». Lei fu
scoperto dal regista Alberto Sironi, che era un uomo di teatro. «Sì, Alberto
sceglieva i suoi attori uno a uno, andava a vedere gli spettacoli. Mi vide in
scena e pensò che ero giusto per il ruolo di Fazio». Il
successo di Montalbano la travolse? «Le prime
puntate dovevano essere le uniche, ebbe un ascolto incredibile che ci sorprese
tutti. Il successo? Ti accorgi che sei sempre più osservato, la gente ti ferma.
All’inizio è stato faticoso perché sono una persona molto riservata, evitavo
anche di andare in giro. Poi ho capito che la curiosità della gente era una
manifestazione di affetto, ma non mi abituo mai. Di carattere sono chiuso.
Andare in metropolitana e vedere che le persone ti guardano, un po’ mi
imbarazza». […] Luca
Zingaretti l’ha definita “uno Stradivari”, è un bel complimento. «Bontà sua.
Sul set di Montalbano facevamo molte cose improvvisate, e quando si improvvisa
bisogna essere in sintonia. Noi lo eravamo tantissimo. Sì, ci siamo trovati». Dica la
verità, le è dispiaciuto che la saga di Montalbano sia finita senza il capitolo
finale, “Riccardino”, l’ultimo lavoro di Camilleri? «Dopo la
morte di Andrea, di Sironi, di Luciano Ricceri, dissi a Carlo Degli Esposti, a
Luca Zingaretti, a Cesare Bocci: abbiamo il dovere morale di chiudere questa
saga. Siamo qua per loro, a me sembrerebbe corretto realizzare Riccardino,
paghiamo un debito di gratitudine. Però le cose non si sono messe in ordine, non
si è realizzato. Io il finale lo farei. Tra poco non potremo più, perché siamo
tutti troppo grandi. Pazienza. Ma tanta gente mi scrive e mi ferma: perché non
girate l’ultima storia?».
[…]
Silvia Fumarola
Un omaggio ad Andrea Camilleri nel Centenario della nascita. E’ l’iniziativa
promossa dalla Casa di Giuseppe Casciaro Officina Culturale di Nusco. Lo
scrittore, regista e drammaturgo italiano, tra i più noti del secolo scorso,
“rivive” in un incontro culturale in cui interverranno, rispettivamente sul
filone cinematografico e letterario, l’attore Salvatore Mazza e il giornalista
Fiore Carullo, dopo l’introduzione del Presidente dell’Associazione Gianni
Marino e il coordinamento di Anna Di Paolo. L’evento si terrà alle 17.00 di
sabato 14 giugno presso la sala convegni dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo
dei Lombardi.
E’ il 1994 quando Camilleri pubblica con Sellerio La forma dell’acqua, in
cui è protagonista il commissario Montalbano. Scrive quindi un secondo
episodio, Il cane di terracotta (1996) che, nelle intenzioni dell’autore,
doveva essere conclusivo, allo scopo di affinare la figura del poliziotto. Visto
il grande successo commerciale Elvira Sellerio, a cui ormai è legato da profondo
affetto, lo convince invece a continuare la serie: «il primo Montalbano è
scritto per disciplina, il secondo per insoddisfazione e il terzo per soldi», ha
dichiarato senza infingimenti. Se è vero che una parte della critica lo ha
snobbando, relegandolo fra gli scrittori di genere e di facile intrattenimento,
negli ultimi anni la sua opera è stata largamente rivalutata, andando al di là
degli steccati da generi. Appare oggi chiaro come nei suoi romanzi racconti 25
anni di storia italiana.
Proprio nell'hotel dove il commissario sta ancora alloggiando viene commesso un
omicidio. È la notte di Capodanno e Montalbano ha dimenticato di fare gli auguri
al padre. Eppure abita a Vigàta…
Da domani, giovedì 12 giugno, Ragusa torna a respirare cultura con la XVI
edizione di “A Tutto Volume – Libri in Festa”, il festival che trasforma le
piazze, i vicoli e i palazzi barocchi della città in una grande libreria a cielo
aperto. Un evento attesissimo che fino al 15 giugno porterà oltre 50
appuntamenti gratuiti, autori di fama nazionale e internazionale, reading,
musica, incontri per grandi e piccoli.
Si parte con un omaggio speciale: il centenario di Andrea Camilleri, il grande
scrittore siciliano che ha raccontato come nessun altro la sua terra. In
apertura, una mostra-evento unica raccoglierà tutte le edizioni – italiane e
straniere – dei suoi romanzi, accompagnata da un tributo musicale del Vigata
Quintet e dalla partecipazione delle figlie Andreina e Mariolina Camilleri. A
condurre la serata inaugurale sarà Paolo Verri. L’evento si svolgerà alle 20
presso la rotonda del Lungomare Andrea Doria. Interverranno anche Mauro Novelli
e Vanessa Roghi. Al mattino, invece, appuntamento alle ore 12 a Palazzo La Rocca
con l’inaugurazione della mostra Camilleri 100 libri letti, scritti e visti, in
collaborazione con Casa Manzoni, Fondo Camilleri, Fondazione Arnoldo e Alberto
Mondadori, Sellerio.
Irene Savasta
AGI - "Tornare in Sicilia è sempre meraviglioso. È una terra bellissima, ma più
che bella è magica. Almeno a me ha sempre risuonato così". Lo ha detto
all’AGI Luca Zingaretti, ospite al Taormina Film Fest, dove ha incontrato il
pubblico: "Non tornavo dal 2019, a parte una breve apparizione per lo speciale
di Angela su Camilleri. Un po’ anche volutamente, perché mi avrebbe ricordato
quegli amici che se ne sono andati, con cui ho condiviso le esperienze di
Montalbano", ha spiegato l’attore. "Sarebbe
troppo triste rifare ciò che abbiamo fatto per vent’anni insieme senza di loro.
Per me è un capitolo chiuso", ha confermato l'attore chiudendo definitivamente
le porte alla trasposizione degli ultimi libri di Camilleri.
[…]
Thomas Cardinali
Secondo appuntamento del “Circolo della Stampa” della sezione agrigentina di
Assostampa Sicilia, con la collaborazione del Museo Diocesano di Agrigento e del
settimanale diocesano L’Amico del Popolo. Giovedì 26 giugno, alle 18:30,
all’interno del Giardino del Museo diocesano, in via Duomo n. 96, cornice unica
e suggestiva, incastonata tra le mura medioevali della città, sarà presentato il
nuovo libro di Lorenzo Rosso “La mia Vigata: con Andrea Camilleri nella città
del commissario Montalbano” edito da Vgs libri. Il libro esce in occasione dei
cento anni dalla nascita (Porto Empedocle 1925 – 2025) dello scrittore
empedoclino papà del commissario Montalbano. Tra luoghi reali e immaginari, il
giornalista e scrittore Rosso compie un viaggio alla scoperta della Vigàta
letteraria di Camilleri. Tra ricordi e parole del “maestro” sul suo paese natio,
affiora nel libro l’anima vera di Porto Empedocle che Camilleri ha trasformato
in una delle costruzioni narrative più originali della letteratura italiana
contemporanea.
Il “Circolo della Stampa” è il progetto culturale voluto dall’Associazione
siciliana della stampa per creare dibattito e confronto tra giornalisti e
società nell’ottica di un reciproco arricchimento. Ogni appuntamento vede i
componenti della sezione agrigentina del sindacato unitario dei giornalisti
dialogare con scrittori, poeti, attori, in un confronto costruttivo per
approfondire tematiche sociali e del territorio.
Settegiorni a
Tortona, 11.6.2025
Premi per la lettura e concorso “Il MangiaLibro”
Si sono concluse con la premiazione di giovedì 29 maggio le attività di lettura
per i più piccoli organizzate dalla biblioteca civica ed il concorso “Il
MangiaLibro” edizione 2024/’25 che ogni anno riscuote molto successo fra i
piccoli lettori.
[…] I libri più letti sono stati nella categoria Small “La famiglia Quattrossa
va a sciare” di Janna Carioli, nella Medium “Topiopì” di Andrea Camilleri, nella
Large “La fabbrica del cioccolato” di Roald Dahl. […]
Coppola di Andrea Camilleri donata da Andreina, Mariolina e Elisabetta Camilleri
Con Caterpillar e con la Rai, ritorna uno degli appuntamenti più
attesi: l’asta di Libera, che per anni ha animato il Caterraduno, la
grande festa radiofonica, unica nel suo genere in Italia.
Un’asta “benefica”, in occasione dei nostri 30 anni, con tanti pezzi unici
donati da artisti, intellettuali, sportivi e amici. Vi
aspettiamo il 12 giugno a Bologna, a Villa Celestina (bene confiscato alla
criminalità) con la conduzione di Massimo Cirri, Filippo Solibello e Marco
Ardemagni, e con tanti ospiti e sorprese! Partecipa
all'asta online seguendo la diretta youtube
e iscrivendoti al form in fondo a questa pagina Cosa
troverai all’asta Opere e
oggetti esclusivi donati da: Artisti
di fama nazionale
Personalità della cultura e della politica Atleti e
sportivi impegnati nel sociale
Ogni pezzo racconta un impegno, un legame, una storia di resistenza e speranza.
Consulta il catalogo
completo!
Palazzo La Rocca - Ragusa Ibla
Giovedì 12 giugno 2025 12:00
Inaugurazione della mostra “Camilleri 100 – Libri letti, scritti e visti”
In collaborazione con Casa del Manzoni, Fondo Camilleri, Fondazione Arnoldo e
Alberto Mondadori, Sellerio
Rotonda lungomare Andrea Doria - Marina di Ragusa
Giovedì 12 giugno 2025 20:00
Serata evento in occasione del centenario di Andrea Camilleri
intervengono Andreina Camilleri, Mauro
Novelli, Vanessa Roghi,
Antonio Sellerio
accompagnamento musicale dal vivo a cura del Vigata Quintet
conduce Paolo Verri
Hi! Ibla Tourist Information - Ragusa Ibla
Domenica
15 giugno 2025 10:00 iscrizioni e
partenza Hi! Ibla Tourist Information
In collaborazione con Antica Ibla – Centro Commerciale Naturale e Zonzo info e
iscrizioni 392.3139735 – info@zonzoapp.com Salvo
Montalbano, il celebre Commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri, è stato
qui. Nel suo soggiorno a Ibla, incantato dalla bellezza del posto o distratto da
qualche caso-rompicapo – forse entrambe le cose – ha lasciato tracce della sua
presenza, dimenticando in diversi luoghi alcuni oggetti personali. Sono immagini
importanti per lui, che ci chiede di ritrovarle, e importanti per noi, che siamo
chiamati, per questa volta, a vestire i panni degli investigatori al posto di
Montalbano. Riusciremo a
recuperare tutti i “reperti” dimenticati? E a ricomporre, attraverso di loro,
l’identità esatta del Commissario? La Caccia al
Tesoro Letteraria vedrà i partecipanti impegnati in una corsa contro il tempo,
in cui astuzia, logica, spirito di iniziativa, e lo stesso Camilleri con i suoi
scritti, concorreranno a fornire di volta in volta gli indizi necessari per
raggiungere le diverse tappe e completare il percorso, trovando e raccogliendo
tutti i reperti nascosti.
Una bella occasione per festeggiare uno degli autori più amati in una città a
lui cara. Un gioco aperto a tutti per trascorrere qualche ora di divertimento
con un’insolita Caccia a Tesoro che ci porterà sulle tracce di Montalbano.
A tutto volume, 12.6.2025
Camilleri 100
Un viaggio nell’universo di Andrea Camilleri in una mostra a Palazzo La Rocca di
Ragusa e una serata per celebrare il maestro di Vigata per A Tutto Volume –
Libri in festa a Ragusa.
Camilleri 100 –
Libri letti, scritti e visti Palazzo
La Rocca
(via Capitano Bocchieri 35, Ragusa)
12 giugno – 27 luglio 2025
Inaugurazione: 12 giugno 2025, ore 12 Il mondo di Andrea – Una festa per i 100 anni di Camilleri (Rotonda lungomare Andrea Doria, Marina di Ragusa)
12 giugno ore 20
con Mauro Novelli, Vanessa Roghi,
saluti di Andreina Camilleri, Antonio Sellerio
e l’accompagnamento musicale dal vivo a cura del Vigata Quintet.
Conduce Paolo Verri.
Ragusa – Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Sellerio Editore e Casa del
Manzoni tornano a celebrare Andrea Camilleri nell’anno del centenario della sua
nascita e in occasione del festival A Tutto Volume – Libri in festa a Ragusa.
Giovedì 12 giugno, alle ore 12, a Palazzo La Rocca a Ragusa, si inaugura la
mostra Camilleri 100 – Libri letti, scritti e visti, in apertura di A
tutto volume – Libri in Festa a Ragusa, una testimonianza del genio
narrativo e dell’eredità culturale di uno degli autori più amati d’Italia e del
mondo. L’esposizione, a ingresso gratuito, inaugurerà il 12 giugno e sarà
visitabile fino al 27 luglio 2025. La sera
del 12 giugno, alle ore 20, presso la Rotonda lungomare Andrea Doria – Marina di
Ragusa, Paolo Verri, Direttore generale di Fondazione Mondadori, condurrà Il
mondo di Andrea – Una festa per i 100 anni di Camilleri, una festa per i 100
anni dello scrittore siciliano. Con i saluti di Andreina Camilleri e Antonio
Sellerio (con un contributo video), con Mauro Novelli, Presidente di Casa del
Manzoni, Vanessa Roghi, e con l’accompagnamento musicale dal vivo a cura del Vigata
Quintet.
Camilleri 100 –
Libri letti, scritti e visti
Il progetto nasce
dalla sinergia tra Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Sellerio
Editore e Casa del Manzoni, e si inserisce in due importanti palinsesti: il
programma nazionale Camilleri 100, dedicato alle celebrazioni del
centenario dello scrittore siciliano, e il festival A Tutto Volume – Libri in
festa a Ragusa, testimonianza della vivacità culturale e letteraria della
città siciliana.
Camilleri 100 –
Libri letti, scritti e visti unisce e arricchisce due mostre di successo
inaugurate a Milano lo scorso 23 aprile in occasione della Giornata Mondiale del
Libro “Andrea Camilleri 100. Editori, scrittori, lettori” e con la mostra curata
dalla casa editrice Sellerio per “Una Marina di Libri”:
Cento di questi
Camilleri,
a cura del Master in Editoria di Fondazione Mondadori, Unimi e AIE, offre una
ricca selezione di edizioni straniere delle opere di Camilleri, provenienti in
parte dalla Biblioteca Italian Literary Agency conservata in Fondazione
Mondadori, testimoniandone la straordinaria diffusione internazionale. In
esposizione anche le iconiche copertine realizzate da Lorenzo Mattotti per
l’edizione celebrativa Sellerio del centenario, accompagnate dai bozzetti
originali.
Inseguendo un libro.
Camilleri lettor giovane,
a cura di Mauro Novelli, con la collaborazione del Fondo Andrea Camilleri, svela
i taccuini e le letture di formazione dell’autore, documentando la nascita di
uno sguardo critico e creativo alimentato da una vasta e appassionata pratica di
lettura.
Vigàta nel mondo. Un
viaggio attraverso le copertine di Andrea Camilleri.
Andrea Camilleri è una figura centrale nel catalogo Sellerio dal 1984, con 73
titoli pubblicati che hanno venduto oltre 50 milioni di copie in 34 paesi e sono
stati tradotti in 37 lingue. Di questi, 36 sono indagini del Commissario
Montalbano e 37 sono romanzi storici e testi teatrali. Montalbano è il suo
personaggio più celebre e tradotto, tanto che La forma dell’acqua, la sua
prima indagine, conta 35 traduzioni e 90 edizioni in Italia. Secondo la Società
Dante Alighieri, Montalbano è uno dei personaggi più rappresentativi della
letteratura italiana, al pari di Renzo, Lucia e Pinocchio. La serie TV dedicata
ha avuto un successo globale, raggiungendo più di un miliardo di spettatori. Per
celebrare il centenario della nascita di Camilleri, Sellerio ha lanciato una
nuova collana dedicata all’autore: dodici dei suoi libri più significativi,
ciascuno introdotto da celebri scrittori italiani e internazionali che
condividono la loro esperienza di lettura delle opere di Camilleri. Le copertine
di questa serie sono illustrate da Lorenzo Mattotti. Saranno esposti tutti i
volumi presenti nel catalogo Sellerio e di circa 70 traduzioni scelte tra le più
rappresentative. Un viaggio attraverso le copertine di Andrea Camilleri che
racconta Vigàta nel mondo.
Il percorso
espositivo
La mostra si snoderà
attraverso le sale di Palazzo La Rocca, creando un percorso articolato in due
aree tematiche:
Inseguendo un libro.
Camilleri lettor giovane
Un “Camilleri prima
di Camilleri”: questa sezione è dedicata alla formazione intellettuale e
letteraria del giovane Andrea Camilleri, ben prima del suo successo editoriale.
Saranno esposti libri appartenuti o letti dallo scrittore nel periodo
antecedente e immediatamente successivo al suo trasferimento a Roma. I
visitatori e le visitatrici potranno scoprire i suoi primi approcci alla
lettura, i gialli scoperti nella biblioteca paterna, le opere che segnarono la
sua maturazione in tempo di guerra, le passioni teatrali e poetiche, i libri che
influenzarono la sua idea di Sicilia e i testi manzoniani per lui cruciali. Al
centro di questa sezione, i tre taccuini di letture e appunti compilati tra il
1942 e il 1945, con un video di accompagnamento che ne sfoglierà virtualmente le
pagine.
Il successo
editoriale
Questa area si
concentra sulla svolta del 1994, anno di pubblicazione del primo romanzo del
Commissario Montalbano, e sull’affermazione di Camilleri come fenomeno
editoriale e culturale. Saranno esposti tutti i volumi di Andrea Camilleri
pubblicati con Sellerio ed edizioni in lingua straniera dei suoi romanzi, unendo
i volumi raccolti nelle mostre Cento di questi Camilleri e Vigàta nel mondo.
Con un approccio
filologico e narrativo, Camilleri 100 – Libri letti, scritti e visti si
propone di offrire una chiave di lettura critica e accessibile dell’opera e
della figura di Camilleri, restituendone la complessità attraverso una pluralità
di fonti e linguaggi.
Un’occasione per
valorizzare, studiare e divulgare l’eredità culturale di uno dei più
rappresentativi autori della letteratura italiana contemporanea.
Il mondo di Andrea –
Una festa per i 100 anni di Camilleri
Il 12 giugno alle ore 20 la Rotonda lungomare Andrea Doria a Marina di
Ragusa verrà animata da una festa per i 100 anni di Andrea Camilleri: ricordi,
aneddoti, racconti, l’eccezionale fenomeno Montalbano, e l’eredità dello
scrittore siciliano rivivranno attraverso le parole di Mauro Novelli, che
ricorderà i suoi incontri con lo scrittore e la passione dello stesso per
Manzoni, a 10 anni dalla sua visita, nel 2015, a Milano a Casa del Manzoni, di
cui Mauro Novelli è Presidente, Vanessa Roghi, che ha curato la nota
introduttiva, insieme a Luciano Canfora, dell’edizione celebrativa Sellerio de La
strage dimenticata e La bolla di componenda di Camilleri,
l’editore Antonio Sellerio (con un contributo video), guidati da Paolo Verri,
Direttore generale di Fondazione Mondadori. Con i saluti di Andreina Camilleri e
l’accompagnamento musicale del Vigata Quintet.
Il Centro Nazionale Studi Manzoniani è lieto di annunciare l’inaugurazione della
mostra Camilleri 100 - Libri letti, scritti e visti visitabile al Palazzo
La Rocca di Ragusa dal 12 giugno al 27 luglio.
L’esposizione nasce dalla collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto
Mondadori, Sellerio Editore e il Fondo Andrea Camilleri all’interno delle
celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore e del festival A
tutto volume - Libri in festa a Ragusa.
La prima sezione "Inseguendo un libro. Camilleri lettor giovane" a cura di Mauro
Novelli è stata esposta a Casa Manzoni dal 23 aprile al 31 maggio.
Inaugurata oggi a Ragusa la mostra Camilleri 100 – Libri letti, scritti e visti
come apertura della manifestazione “A tutto volume – Libri in festa a Ragusa”.
L’iniziativa in occasione del centenario della nascita. Stasera in programma una
serata interamente dedicata al maestro di “Vigata”. Si è scelto per questa
sedicesima edizione di partire con un omaggio “sentito” a Camilleri. Durante
l’inaugurazione è stato sottolineato come la manifestazione sia sempre più
attesa dal pubblico. L’obiettivo, semplice ma efficace, è proprio quello di far
incontrare quest’ultimo con gli autori.
Valentina Di Rosa
[…] Ma ad accendere il pubblico, che lo ha accolto con un’ovazione da stadio a
suon di “Un commissario, c’è solo un commissario” è stato Luca Zingaretti. Il
commissario è Montalbano, chiaramente. «Un personaggio scritto divinamente che
mi ha dato tantissimo ma con cui ho finito per essere identificato. Per questo
tanti registi non mi hanno chiamato – racconta l’attore al debutto alla regia
con “La casa degli sguardi” – Nel 2008 ho pensato di lasciare Montalbano ma mi
mancava troppo. E allora mi sono detto “chi se ne frega”: non potevo essere più
fortunato di così». Il suo pensiero va a Camilleri, nel centenario della
nascita: «Uno di quei talenti che nascono una volta ogni cent’anni». Zingaretti
è stato suo allievo all’Accademia d’arte drammatica a Roma: «Fu l’unico a
trattarci non come alunni, ma come colleghi. Il successo non lo cambiò: rimase
sempre fedele a sé stesso. Fu una lezione di vita: ci insegnò che l’autostima
non deve mai dipendere da quello che ci accade all’esterno». […]
Irene Carmina
Sololibri, 13.6.2025
Nené nel paese delle magarìe di Alessandro Barbaglia
Mondadori, 2025 - Un Andrea Camilleri bambino scalmanatissimo e fantasioso si
racconta nel ricordo delle estati felici a casa della nonna Elvira, quando
ancora non conosceva il suo destino di narratore straordinario capace di
incantare il mondo con le sue storie.
Nené nel
paese delle magarìe (Mondadori,
2025) è uno di quei libri nelle cui pagine la prosa sconfina nella poesia. Alessandro
Barbaglia attraversa i romanzi e i ricordi del grande Andrea
Camilleri e realizza in poco più di 100 pagine un omaggio
affettuoso e sentito. Il risultato non era scontato, anche considerato
l’inevitabile confronto con un gigante della letteratura, ma ogni frase, ogni
pensiero rivela un affetto rispettoso. Niente di strano: Barbaglia è un
fuoriclasse nel ricreare voce e pensieri di figure leggendarie, come il Bobby
Fischer de La mossa del matto (Mondadori,
2022) o Hedy Lamarr di L’invenzione di Eva (Mondadori,
2024). Così tra gli
omaggi per i cento anni del maestro di Vigata questo è sicuramente il più
delicato e originale, grazia anche alle illustrazioni di Alessandro Sanna. Una
storia per ragazzi, ma neppure poi tanto, che va benissimo anche per gli adulti
come molti dei libri dello scrittore novarese. Merito anzitutto del linguaggio
che riproduce fedelmente quel modo di parlare e pensare privatissimo a metà tra
dialetto e invenzione che è la lingua di Camilleri. Qui Andrea è ancora Nené,
ragazzino gracile e malaticcio che sogna “i
giochi scalmanatissimi”. Nelle estati trascorse a casa di nonna Elvira
impara la vita assieme agli amici veri. Ascolta raccontare per la prima volta Alice
nel paese delle meraviglie. E attraverso il piacere della lettura scopre
quello altrettanto prezioso dell’invenzione: la magarìa delle
parole, il talento che lo accompagnerà per tutta la vita.
E così pagina dopo pagina Nenè e il magico pimpigallo, la creatura mitologica
che lo viene a trovare negli assolati pomeriggi di lettura, entrano nel cuore di
chi legge. A suo modo rievocano il protagonista di un’altra grande favola per
adulti bisognosi di sogni come Il Piccolo
principe e la sua volpe saggia: ad Antoine de Saint-Exupery sono accomunati
da una grazia riflessiva unita ad una fantasiosa leggerezza. Dal Camilleri
adulto deriva invece la fascinazione delle storie che si fanno reali e che
iniziano nella fantasia di un bambino destinato a incantare il mondo. Come dice
Barbaglia in un post facebook: Volevo
raccontare il bambino che ancora non sa l’adulto che diventerà. Un’operazione
spericolata, come in fondo spericolati sono tutti i ragazzi cui è destinato il
libro. E come spericolato era Camilleri. Proprio
quello spirito audace e affilatissimo manca a tutti i suoi lettori ed è bello
ritrovarlo tra le pagine di questo cunto.
Ma Nené ci riporta anche, in questo principio di estate, alle stagioni felici
appartenenti al mondo mitico che è l’infanzia. E al gioco più scalmanato di
tutti. Correre,
saltare, volare, rabbrividire, amare, odiare, fare a botte e dare carezze.
Appena con la fantasia. Un gioco che
Alessandro Barbaglia sa giocare benissimo.
Antonella Gonella
Sarà disponibile online dal 14 giugno il nuovo podcast Original RaiPlay Sound,
“Radio Emilia”, in cui la voce di Francesco Guccini racconta la sua Emilia.
Attraverso un’ampia selezione di interviste e registrazioni televisive,
recuperate dagli archivi Rai dall’inizio degli anni ’80 ad oggi, Guccini
ripercorre la sua carriera, da “burattinaio di parole” a scrittore: tre puntate
tra Pavana, Bologna e Modena.
Nella prima puntata del podcast Francesco Guccini definisce il mestiere del
“cantautore”; nella seconda puntata racconta come è nato il suo brano “La
locomotiva”. Nella terza puntata, l’artista indossa i panni dello scrittore e
ripercorre l’esperienza nell’ambiente letterario, sottolineando l’importanza dei
suoi luoghi di appartenenza all’interno dei primi romanzi e dei gialli scritti a
quattro mani con Loriano Machiavelli. Ad arricchire la narrazione alcuni
interventi dei musicisti che hanno accompagnato Francesco Guccini nel corso
della sua carriera, Marco Villotti ed Ellade Bandini e, infine, un commento di
Andrea Camilleri. Selezione, editing, cura e sound design di Carlo Alberto Bondi.
Omaggio ad Andrea Camilleri in collaborazione
con Fondo Andrea Camilleri - Camillerie il giallo con Federico Bonati e
Luca Crovi - PresentazioneVi
scriverò ancora
(Sellerio Editore)
con
Luca Crovi
e Andrea Vitali, con la voce di Alessandra
Mortelliti
DI ANDREA CAMILLERI
LIBERO ADATTAMENTO E REGIA MASSIMO VENTURIELLO
CON PASQUALE LAINO (SAX SOPRANO E CLARINETTO BASSO), RICCARDO MANZI (CHITARRA E
VOCE), ANDREA PANDOLFO (TROMBA E FLICORNO), FABIA SALVUCCI (VOCE E PERCUSSIONI)
DIREZIONE MUSICALE PASQUALE LAINO
SCENE ALESSANDRO CHITI
LUCI MARCO LAUDANDO
SOUND DESIGNER LORIS DURANTE
COSTUMI CAMILLA GRAPPELLI
AIUTO COSTUMISTA ANITA FARINA
DIRETTORE DI SCENA ANTONIO CHIRVINO
AIUTO REGIA MARIANNA DI PINTO
DISTRIBUZIONE BM PRODUZIONI DI PAOLO BROGLIO MONTANI
PRODUZIONE OFFICINA TEATRALE IN OCCASIONE DEL “CENTENARIO DELLA NASCITA 1G25
-2025”
IN COLLABORAZIONE CON FONDO ANDREA CAMILLERI
TEATRO NUOVO
14 GIUGNO 2025, ORE 20:00
DURATA 75 MINUTI
Siamo nel 1912. Un
anno dopo la morte di Gustav Mahler, la sua giovane vedova, Alma, celebre per
essere “la più bella ragazza di Vienna” e appena trentenne, incontra il pittore
Oskar Kokoschka. Tra i due nasce una storia d’amore dirompente, fatta di
erotismo, creatività e drammatica intensità. Lettere appassionate, viaggi,
fughe, e una gelosia divorante scandiscono due anni di relazione febbrile.
Ma l’animo irrequieto di Alma pone fine a questa travolgente passione. Kokoschka,
devastato dall’abbandono, parte per la guerra con il cuore in pezzi. Al suo
ritorno, traumatizzato dal conflitto e incapace di superare il dolore della
perdita, arriva a commissionare una bambola con le sembianze di Alma, un
surrogato inquietante della donna amata. Questa è la sua storia. Un viaggio
nelle pieghe più oscure dell’animo umano, dove il desiderio si trasforma in
ossessione e l’amore in possessione.
In un tempo in cui le relazioni si riflettono sempre più spesso nella
superficialità del virtuale, il testo esplora dinamiche antiche eppure,
attualissime: il bisogno d’amore che si confonde con il dominio, il confine
sottile tra passione e ossessione, e il tragico destino di chi non riesce ad
accettare il rifiuto.
[…] Il
supplemento #707 propone anche un viaggio nella memoria letteraria della
Sicilia. Un articolo di Orazio Labbate e una mappa dell’isola disegnata da
Antonio Monteverdi mostrano chi tra gli autori siciliani (Andrea Camilleri,
Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Goliarda Sapienza, Stefano D’Arrigo,
Ignazio Buttitta, Vincenzo Consolo...) dispone o meno di targhe che lo
ricordano.
[…]
Cecilia Bressanelli
Andrea Camilleri ha attraversato il Novecento e i primi due decenni del nuovo
millennio con l’ostinazione di chi ha sempre concepito la scrittura come
mestiere, non come mitologia. Dalla Vigàta immaginaria alle case di milioni di
lettori e telespettatori, nazionali e non solo, Camilleri ha segnato una delle
traiettorie più riconoscibili della narrativa contemporanea, ridefinendo il
romanzo seriale e il ruolo dell’autore come figura capace di coniugare progetto
letterario, presenza pubblica e consapevolezza storica. A cent’anni dalla
nascita del grande scrittore siciliano resta, della sua opera, una lezione
insieme letteraria e civile: l’arte come mestiere, la forma come esercizio di
libertà, il romanzo come dispositivo critico. E il racconto, sempre, come modo
per stare dentro il proprio tempo senza farsene complice.
Interverranno: Felice Laudadio, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Sellerio e
Fausto Russo Alesi
Andrea
Camilleri traversed the 20th century and the early decades of the new millennium
with the persistence of one who always viewed writing as a profession, not as a
mythology. He was a true narrator in every sense of the word: capable of
building worlds, generating voices, and creating structure, rhythm, and
attention. His language—hybrid and mimetic—was never folkloric originality, but
a narrative machine meticulously crafted; his approach to genre, especially the
detective novel, was not one of adherence, but a conscious use of its rules to
express something more. From the
imaginary Vigàta to the homes of millions of readers and television viewers,
both national and international, Camilleri carved one of the most recognizable
trajectories in contemporary literature. He redefined the serial novel and the
role of the author as a figure who could combine literary project, public
presence, and historical awareness.
A hundred years after the birth of the great Sicilian writer, his work remains a
lesson in both literary and civic terms: art as a profession, form as an
exercise in freedom, and the novel as a critical device. And storytelling,
always, as a way of being present in one’s time without becoming complicit with
it.