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Sotto il cielo di Vigāta

Atto costitutivo della "Fondazione Letteraria Andrea Camilleri"

Inaugurazione della scultura di Giuseppe Agnello al COMMISSARIO MONTALBANO

Porto Empedocle, sabato 23 maggio 2009

 

 

Alle 10:45, nella Sala Empedocle del Palazzo Civico, Montalbano, un commissario non troppo di carta.
Firma ufficiale del Protocollo per la costituzione della Fondazione Letteraria Andrea Camilleri e
presentazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, composto dal Presidente Andreina Camilleri (in rappresentanza della famiglia dello scrittore), dall'editore Antonio Sellerio (come personalitā rappresentante la cultura siciliana), e dal Sindaco pro tempore di Porto Empedocle.
Interventi, fra gli altri, del Sindaco Calogero Firetto, di Andrea Camilleri e di Salvatore Ferlita.
La sede della Fondazione sarā nell’antica casa di campagna della famiglia di Camilleri, che č stata donata al Comune. L’edificio, dopo il restauro conservativo, custodirā tutta la documentazione scientifica, letteraria e teatrale dello scrittore, oltre a mobilia, oggetti e opere d’arte di proprietā della famiglia. Scopo della Fondazione sarā quello di promuovere la figura e le opere dello scrittore.

Alle 12:00, in via Roma (Palazzo Testa), scopertura, da parte di Andrea Camilleri, della scultura iperrealista raffigurante il commissario Montalbano realizzata da Giuseppe Agnello.


(Foto ANSA)

Adesso vi racconto la vera faccia del mio Montalbano
(Andrea Camilleri, da La Repubblica del 19.4.2009)


(Foto ANSA)

Cliccare qui per vedere un servizio di presentazione dell'evento
(da Speciale TG1 del 10.5.2009)

Alle 13:00, al Caffč Vigāta, aperitivo vigatese con gli arancini del commissario Montalbano.


(Foto Agostino - Camilleri Fans Club)

Alle 18:00, a Siculiana (Castello Chiaramonte), presentazione del romanzo Il cielo rubato. Dossier Renoir (Skira); con Camilleri ne parlano Fabio Carapezza Guttuso e Salvatore Ferlita.

Il cielo rubato

 

Nell'immaginario collettivo le immagini del commissario Montalbano corrispondono a quelle di Luca Zingaretti che l'interpreta in tv. In realtā il mio personaggio, quello che opera a Vigāta, č un po' pių anziano perchč naviga per i sessanta anni essendo nato nel '50. Il mio commissario č pieno di capelli, ha i baffi ed č facilmente riconoscibile sulla pagina. E' giusto quindi che Vigata - Porto Empedocle realizzi un'immagine del vero volto del commissario Montalbano, cosė come si puō desumere dalle mie, certo non ricche, descrizioni fisiche del personaggio. Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che in Italia di monumenti destinati a un eroe di romanzo esista solo quello a Pinocchio dovuto al grande scultore Emilio Greco. Ora immaginare Pinocchio, non dovrebbe essere difficile, dato che si tratta di un burattino oltretutto perfettamente descritto da Collodi. Eppure le decine e decine di pittori e di disegnatori che hanno tradotto in immagini Pinocchio, l'hanno fatto uno diverso dall'altro perché ogni artista, dentro di sé, aveva il "suo" Pinocchio. Di fronte a un personaggio come Montalbano, che č un uomo comune, i problemi del dargli una forma concreta si moltiplicano. Gli stessi lettori ne danno ogni volta un'immagine differente e, credetemi, non c'č una descrizione che coincida con un'altra. Accadrā cosė anche con quest'opera; č inevitabile. Questo č il Montalbano visto dal Maestro Giuseppe Agnello che l'ha, impresa certo non facile, tradotto in bronzo. A me piace questa immagine di Montalbano; soddisfa molto e ancor pių mi piace che il mio Commissario se ne stia appoggiato ad un lampione a guardare i "marinisi" che passeggiano! So giā che molti diranno che non somiglia a Montalbano. E che altrettanti diranno invece che gli somiglia. Č inevitabile: ogni lettore si crea un suo Commissario. Come ogni perso­naggio romanzesco Montalbano infatti č, pirandelliana­mente, uno, nessuno e centomila!

Andrea Camilleri

 


(Foto La Sicilia)

 

Dalla pagina scritta al marciapiede della Vigāta vera: in questo passaggio metamorfico, nel farsi bronzeo correlativo oggettivo, il commissario Salvo Montalbano, appoggiato ad un lampione di via Roma in atteggiamento meditativo, diventerā il genius loci della nostra comunitā. Che a lui guarderā come a una sorta di tridimensionale "redde rationem": monito incessante, vera e propria buona coscienza corale, la quale stazionerā in un angolo di via Roma, alla stregua di qualsiasi empedoclino. Da incrociare, salutare magari, per stare al gioco della finzione. Un motivo in pių per cementare quel legame che unisce Porto Empedocle ad Andrea Camilleri, una specie di cordone ombelicale che non verrā mai reciso. Anche per questo motivo abbiamo deciso di dare vita ad una Fondazione intitolata al nostro illustre concittadino: non un museo ma una struttura viva e dinamica.

Calogero Firetto
Sindaco di Porto Empedocle

 


(Foto Comune di Porto Empedocle)

 

Giuseppe Agnello č nato a Racalmuto (AG) nel dicembre del 1962.
Dal l989 insegna Scultura e Tecniche della Scultura tra l'Accademia di Belle Arti di Palermo e Carrara.
Attualmente insegna Tecniche della Scultura al Triennio e Scultura al Biennio specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Be1le Arti di Palermo.
Ha realizzato diverse opere pubbliche sia in Italia che all'estero e numerose esposizioni collettive e personali.
Ha collaborato alla realizzazione del progetto VB62 di Vanessa Beecroft per lo Spasimo di Palermo, č l'autore del ritratto bronzeo dello scrittore Leonardo Sciascia ubicato nella sua cittā natale.
Vive ed opera a Racalmuto in contrada Serrone.

   
(Foto Comune di Porto Empedocle e La Sicilia)

 


 
Last modifiedSaturday, July, 16, 2011