Libero adattamento e regia di
Massimo Venturiello
con
Massimo Venturiello
e con il
Quartetto Klezmer
Pasquale Laino sax soprano e clarinetto basso
Riccardo Manzi chitarra e voce
Andrea Pandolfo tromba e flicorno
Fabia Salvucci voce e percussioni
Direzione musicale
Pasquale Laino
Scene
Alessandro Chiti
Luci
Marco Laudando
Sound designer
Loris Durante
Costumi
Camilla Grappelli
Aiuto costumista Anita
Farina
Direttore di scena Antonio Chirivino
Aiuto regia Marianna de Pinto
Produzione Officina Teatrale
Distribuzione BM
Produzioni di Paolo Broglio Montani
in occasione del Centenario della nascita di Andrea Camilleri 1925 -2025
in collaborazione con Fondo
Andrea Camilleri
Prima messa in scena il 9 giugno 2025 alla Officina Pasolini di
Roma
Repliche:
Napoli, Campania Teatro Festival - Teatro Nuovo,
14 giugno 2025
Roma,
Tor Bella Monaca Teatro Festival,
22-23 luglio 2025
Siamo nel 1912. Un anno dopo la morte di Gustav Mahler, la sua giovane vedova,
Alma, celebre per essere “la più bella ragazza di Vienna” e appena trentenne,
incontra il pittore Oskar Kokoschka. Tra i due nasce una storia d’amore
dirompente, fatta di erotismo, creatività e drammatica intensità. Lettere
appassionate, viaggi, fughe, e una gelosia divorante scandiscono due anni di
relazione febbrile. Ma l’animo irrequieto di Alma mal sopporta l’ossessiva
gelosia e il violento bisogno di possesso di Kokoschka e la donna pone fine a
questa travolgente passione. Il giovane pittore, devastato dall’abbandono, parte
perla guerra con il cuore in pezzi. Al suo ritorno, reduce da una ferita alla
testa, profondamente segnato dal conflitto e incapace di superare il dolore
della perdita, arriva a commissionare una bambola con le sembianze di Alma, un
surrogato inquietante della donna amata. Questa è la storia. Un viaggio nelle
pieghe più oscure dell’animo umano, dove il desiderio si trasforma in ossessione
e l’amore in selvaggio controllo dell’altro. In un tempo in cui le relazioni si
riflettono sempre più spesso nella superficialità del virtuale, il testo esplora
dinamiche antiche eppure, attualissime: il bisogno d’amore che si confonde con
il dominio, il confine sottile tra passione e ossessione, e il tragico destino
di chi non riesce ad accettare il rifiuto. Una ballata noir in cui voce e musica
costruiscono una partitura unica che rende possibile l’evocazione di un racconto
in cui espressionismo e dramma costruiscono un avvincente vortice emotivo e
narrativo. La musica Klezmer non accompagna ma compone insieme alla voce
dell’attore la parabola ritmica di una scrittura serrata e intensa.