Adattamento teatrale e regia - Giuseppe Dipasquale
Con Tuccio Musumeci
e con Debora Bernardi, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Lucia Fossi, Anita Indigeno, Claudio Musumeci, Ramona Polizzi, Vittoria Scuderi, Vincenzo Volo
Produzione - Teatro della Città Centro di Produzione Teatrale
Musiche - Matteo Musumeci
Movimenti coreografici - Giorgia Torrisi
Costumi - Dora Argento
Prima rappresentazione 13 aprile 2023, Teatro Brancati, Catania
(in scena fino al 23 aprile 2023, con replica extra il 29 aprile 2023)

La Pensione Eva dà seguito alla felice collaborazione tra Andrea Camilleri e Giuseppe Di Pasquale. Tratto dall'omonimo romanzo dell'autore del commissario Montalbano, lo spettacolo è ambientato negli anni Trenta nel casino di Vigàta, da cui transitano personaggi diventati iconici della bibliografia dell'autore. Interprete principale della commedia è Tuccio Musumeci: risate assicurate quindi.
«Quanto scritto intende essere semplicemente una vacanza narrativa che mi sono voluto pigliare nell’imminenza degli ottanta anni» scriveva Andrea Camilleri alla fine del suo romanzo La pensione Eva (Sellerio), per poi proseguire: «Desidero avvertire che il racconto non è autobiografico, anche se ho prestato al mio protagonista il diminutivo col quale mi chiamavano i miei famigliari e i miei amici. È autentico il contesto. E la pensione Eva è veramente esistita…».
Quell’autenticità della provincia siciliana degli Anni ‘40 viene ora portata in scena.
«Sono i provinciali, ma turbati dalla fine della guerra, anni Quaranta – racconta il regista Giuseppe Dipasquale - e per le stanze della Pensione Eva, il casino di Vigàta, transitano figure e personaggi indimenticabili. Ogni quindici giorni le sei “picciotte” partono e ne arrivano delle nuove. In mezzo a queste presenze carnali, trascorre la giovinezza di Nenè, Ciccio e Jacolino, sotto lo sguardo beffardo e rassegnato del Cavaler Lardera. Frequentando la Pensione, i ragazzi si imbattono in apparizioni spirituali, fantasmi letterari, vicende al confine fra la poesia e la realtà».
La storia narra di Nenè e dei suoi amici Jacolino e Ciccio che, prima da adolescenti e poi da giovanotti, trascorrono gli anni che li separano dallo scoppio della seconda guerra mondiale frequentando abitualmente la pensione Eva. Tutto finisce quando su Vigata si abbatte la guerra…
«Seguendo la strada di Gabriel García Márquez – conclude Dipasquale – , apprezzato dall’autore siciliano, che col romanzo Memoria delle mie puttane tristi, uscito nel 2004, rivive ormai in età avanzata l’esperienza giovanile di amori carnali e ne fa una riflessione sulla vita che sta per finire, Camilleri recupera attraverso il senso del piacere anche quello della morte che si incarna nei bombardamenti che fanno da sfondo alla vicenda». Una pièce coinvolgente e divertente allo stesso tempo, intrisa di memoria e sapore nostalgico a cui si aggiunge la vis recitativa unica del maestro Tuccio Musumeci, grande rappresentante del teatro di tradizione italiano.

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