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Troppu trafficu ppi nenti

di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale

Testo attribuito a Messer Angelo Florio Crollalanza, archetipo, pare, dell’illustre testo
Molto rumore per nulla dietro la cui figura dell’autore si cela William Shakespeare






Il gioco delle coppie. Eterno ed universale capriccio della commedia umana, che tanto "rumore" produce per nulla. Quel gioco, malizioso e sublime. con il suo corredo di intrighi menzogne, travestimenti, e comiche schermaglie, in "Troppu trafficu ppi nenti" - traduzione in lingua siciliana di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale della commedia scespiriana "Molto rumore per nulla", inscena per la regia dello stesso Dipasquale anima di presenze rutilanti una Messina fuori dal tempo e dallo spazio, crocevia di culture e di mescolanze linguistiche dove l'inganno, la "diceria", l'arguta ironia sono soprattutto condizioni dello spirito, filosofia di vita. Tappeti orientali, cuscini di seta, broccati e velluti riempiono di richiami esotici una scena essenziale perimetrata da fuochi a suggerire un accampamento d'attori in una Sicilia arcaica, mescolanza babelica di suoni, di voci ed echi arabeggianti. Qui si rappresenta la storia dell'amore della bella Ero e di Claudio, la capitolazione "romantica" dei fiero Benedetto e dell'ostinata Beatrice, le perfide trame di Don Juan il Bastardo, il gioco divertito e disincantato di un alchimista delle "relazioni" come Don Pedro, l'amore paterno e l'amabile ospitalità di Leonato, governatore di Messina. Tutto rigorosamente risolto nella "leggerezza" della commedia che, per la messinscena catanese si avvale di un'affiatata compagine di attori quasi tutti siciliani, ad eccezione di Gian Paolo Poddighe, che il pubblico ricorderà la scorsa stagione nella "Messa di misericordia" di. Mignosi. "Ho dovuto vedermela soprattutto con questa straordinaria lingua siciliana storicizzata", spiega Poddighe che è d' origine sarda e che, nella commedia, è Leonato. il governatore di Messina, padre della giovane Ero, "Come recitare in una lingua straniera. Mi piace il mio personaggio per le sue molteplici oscillazioni psicologiche: dalla bonarietà scanzonata e un po' ridicola dell'inizio, ai picchi di intensa drammaticità".

Bella ed esuberante nel suo generoso decolleté rinascimentale. Tiziana Lodato - nota soprattutto come attrice cinematografica e per la seconda volta sulla scena teatrale catanese dopo "Le città del mondo" di Vittorini dell'estate scorsa - è la giovane Ero, innamorata più del matrimonio che dell'amore e pronta a convolare a nozze con Claudio. "Ero mira al matrimonio ed è lusingata dal partito del Principe", spiega la Lodato, "Acquista un profilo più umano solo quando, ingiustamente calunniata e ripudiata da Claudio, sviene".

Giovanni Carta, attore palermitano, è Claudio, l'innamorato "tutto d'un pezzo" di Ero: "Ho cercato di togliere tutto l"ovvio" del giovane innamorato. impregnandolo di indolenza gattopardesca, di leggerezza goliardica". Artefice del gioco delle coppie e degli scambi amorosi, elegante deus ex machina, viveur irridente e scanzonato. Don Pedro, principe d'Aragona. è l'attore Pietro Montandon: "Enigmatico avventuriero. Don Pedro è il vero motore della commedia, colui che innesca, spesso con cinismo, la miccia delle relazioni amorose. Potrebbe essere lo stesso Shakespeare che muove i fili come un burattinaio e guarda al pubblico con complicità".

Ad ostacolarne i progetti, mosso da gelosia e rivalità, è Don Juan il Bastardo, archetipo del perfido lago: "Finalmente faccio il cattivo!", esulta entusiasta l'attore Filippo Brazza, "Cerco di non farlo troppo di "maniera", presentandomi in incognito dalla prima all'ultima scena. Faccio venire la cattiveria da "dentro" e per un attore è un esercizio molto intrigante".Ma se la coppia Ero - Claudio aspira con naturalezza "piccolo-borghese" al matrimonio, il gioco amoroso più divertente e autentico è affidato ad un'altra coppia, molto anticonvenzionale, avvezza a lunghe e irresistibili schermaglie linguistiche. Lui è l'ironico Benedetto, raisonneur e scapolo impenitente. Lei è l'intelligente e indomita Beatrice. "Benedetto è esigentissimo. Ha un tale concetto dell'amore che non lo spreca facilmente", spiega Angelo Tosto del suo personaggio. "Cerco di usare per lui tutta quella ironia che credo sia già nel mio stile recitativo e nella mia fisicità". "Beatrice è una "rispustera", diremmo noi catanesi", aggiunge l'attrice Alessandra Costanze, "E. allora come oggi, la donna di grande intelligenza e di esuberante vivacità allontana gli uomini, anzi li fa scappare".

Nella straordinaria ricchezza di toni e registri di "Troppu trafficu ppi nenti", un momento di grande comicità è affidato al trio delle guardie della ronda notturna. D commissario Carruba, i cui "svarioni linguistici". spiega l'attore Mimmo Mignemi. "smorzano la tensione drammatica nutriti come sono di contaminazioni arabeggianti". Il caporale Sorba (Aldo Toscano) e il suo assistente (Giovanni Vasta) "che lo seguono nelle disavventure grammaticali e", aggiunge Toscano, "rappresentano un potere costituito incapace di intervenire sulla realtà.

Giovanna Caggegi

Il copione è stato pubblicato nel volume Teatro (Lombardi, 2003) e in seguito singolarmente sempre da Lombardi e poi da Mondadori




Prima messa in scena: Catania, Piazza Duca di Genova, rassegna Sole Voci Estate catanese, 5-8 settembre 2000


Repliche:
Festival de Théâtre Atelier, Sfântu Gheorghe (Romania), 2000
Festival Internazionale Shakespeariano di Danzica (Polonia), 2005
Catania, agosto 2005
Tindari (ME), Teatro Antico, Festival Teatro dei due Mari, 28 giugno 2008
Catania, Cortile Platamone, 30 giugno - 12 luglio 2009
Roma, Silvano Toti Globe Theatre, 14-22 luglio 2009
Messina, Teatro Vittorio Emanuele, 8-10 gennaio 2010
Roma, Silvano Toti Globe Theatre, 22 giugno - 2 luglio 2017
Roma, Silvano Toti Globe Theatre (data non conosciuta)

Ercolano (NA), Esedra della Villa Campolieto, Festival delle Ville Vesuviane - Progetto '700, 8-9 luglio 2023
Aidone (EN), Area archeologica di Morgantina, Barbablù Fest, 4 agosto 2023
Segesta (TP), Teatro Antico, Segesta Teatro Festival, 7-8 agosto 2023
Catania, Teatro Vitaliano Brancati, 2-10 maggio 2024
Siracusa, Teatro Massimo Città di Siracusa, 11-12 maggio 2024

con (in ordine di apparizione): Angelo Tosto, Ramona Polizzi, Lucia Portale, Anita Indigeno, Lorenza Denaro, Filippo Brazzaventre, Ruben Rigillo, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Alex Caramma, Vincenzo Volo, Valerio Santi, Rosario Valenti, Pietro Casano
regia e scene: Giuseppe Dipasquale
costumi: Dora Argento, Angela Gallaro
produzione: Teatro della città / Artelè

Se davvero Shakespeare fosse siciliano? Ci piacerebbe, per spirito di patria, poterlo credere, ma la storia, si sa, non la si fa coi se! Tuttavia, immaginiamo una Messina in mezzo al Mediterraneo così come Shakespeare se la poteva immaginare: esotica, viva, crocevia di magheggi che avrebbero fatto di una festa nuziale il complicato intreccio per una giostra degli intrichi. Immaginiamola seguendo con le orecchie la parlata di quei personaggi, che nel vivo di un dialetto carico di umori e ambiguità, dipana le trame di una vicenda originariamente semplice, ma dai risvolti complicatissimi. Immaginiamo che tutto ciò sia il frutto di un carattere tipicamente mediterraneo, se non propriamente siciliano ed ecco che potremmo anche credere, anche solo per una volta, che William Shakespeare, di Stratford-upon-Avon, sia potuto essere quel tale Michele Angelo Florio Crollalanza partito in fuga da Messina.
Poiché non c’è nulla di meravigliosamente siciliano che il potere complicare, da un dato semplice, una vicenda fino a farla diventare surreale. Moravia amava marcare con Leonardo Sciascia la differenza tra un siciliano e un milanese: un milanese tende a rendere essenziali anche le cose più complesse, un siciliano, diceva Moravia a Sciascia, rende complicate anche le cose più semplici.
Ecco, questo
Troppu trafficu ppi nenti è il modello eterno di un carattere terribilmente semplice, come quello siciliano, che ama complicarsi l’esistenza in un continuo ‘arrovugliarsi’ su se stesso.
Giuseppe Dipasquale




Last modified Tuesday, April, 23, 2024