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Itinerari siciliani
Alla scoperta della Sicilia e delle sue tradizioni




Itinerari


Sorpresa ... ...

A cura di Giuseppe Corrao

 

1,2,3 via ...

Dunque oggi illustrero' un percorso che ci fara' scoprire una parte della Sicilia non molto conosciuta,e fuori dai noti itinerari turistici di massa. Certo occorre una sviscerata passione,per sorbirsi diverse ore di auto tra tornanti e strade di montagna,ma a voi di certo questa non manca....vero?

Dopo essere da Palermo percorrete l'autostrada PA/CT fino a Bonfornello,di qua proseguite per la PA/ME e uscite allo svincolo di Castelbuono(anche perché l'autostrada é finita)fuori dallo svincolo girate a sinistra ed immettetevi sulla vecchia e gloriosa statale 113 in direzione Messina.Guardate, che bel mare che bella vegetazione,ma sopratutto la strada,che qui é piena di curve e camion.Percorrerete così circa 25 km.ed arrivate al bivio x Mistretta(appena prima di S.Stefano di Camastra)Ora vi trovate difronte ad un angoscioso dilemma:proseguire dritto ed entrare a S.Stefano per fare manbassa di ceramiche ed affini,con notevole sofferenza di portafogli e libretti d'assegno vari,oppure girare a destra e proseguire per la nostra meta. Atroce dubbio vero?Mentre voi vi macerate nell'incerta scelta,io proseguo verso Mistretta.

Mistretta ...

Sono circa 15 km.di salita che ci porteranno alla scoperta di una deliziosa cittadina,la romana Amestratus.Si sviluppo,in epoca medievale,intorno al castello normanno,in piazza dei Vespri c'é una chiesa del 600,San Giovanni ,con una bella scalinata a due rampe,accanto,il massiccio campanile ,di stile rinascimentale(il campanile é alto,pensate,circa 40 metri,tra i piu' alti della Sicilia)La chiesa Matrice é nella centrale piazza Vittorio Veneto,in qusta chiesa vi sono racchiusi un'insieme di stili che vanno dal '300 al barocco.Fate un giro per il centro,scoprirete angoli dove il tempo sembra fermo a cinque secoli fa'. Lasciate Mistretta é addentratevi per circa 20 km. circa all'interno(direzione Nicosia)in un paesaggio di selvaggia bellezza,boschi,vallate e un notevole panorama vi porteranno a circa 1100 mt.di quota in prossimita' di portella del Contrasto,proseguendo e raggiunto il bivio che indica Nicosia girate a sinistra x Cerami /Troina arriverete a Cerami (piccolo centro della provincia di Enna),proseguite per altri 20 km. circa e siete a Troina.

Troina

Questa fu uno dei piu' importanti centri normanni,il Conte Ruggero vi fondò il primo monastero basiliano dell'isola e vi costruì la chiesa Madre(ha subito trasformazioni nel 400 e 800)Degno di nota il campanile(in origine era una torre normanna,trasformata nel 500 nel suo attuale stato)Lungo il corso Vittorio Emanuele c'é la chiesa dell'Annunziata con il campanile a forma di cuspide interamente rivestito in maiolica.Troina ospitò nel 1088 il Papa Urbano II° (si trovava qui per chiedere al Conte Ruggero aiuto contro l'antipapa sostenuto dall'imperatore EnricoIV.)Usciti da Troina dirigetevi verso Cesarò (circa 20 km.)Cesarò fu nel passato un'importante centro strateggico,molte strade regie si snodavano nelle sue prossimita',e quindi la sua posizione era determinante per un controllo della zona.Subbi un duro bombardamento,durante il II° conflitto mondiale,vi si svolse anche un'accanita battaglia tra unita' anglo-americane e granatieri della Hermann Goering,a causa di ciò rimane ben poco della sua antica architettura.Alcuni ruderi del castello ducale e la chiesa Madre di impianto barocco,notevole anche palazzo Zito.Continuate per la statale 289 e arriverete,dopo aver attraversato boschi a perdita d'occhio,alla portella della Miraglia,siete a circa 1500 mt.di altitudine,e quindi vi consiglio di fermarvi in un delizioso rustico di montagna(vi consiglio di prenotare prima di partire,se non volete attendere molto)dove sarete (vostro malgrado)a commettere qualche peccatuccio di gola.Arrosti misti alla brace,contorni caserecci e un buon vinello contribuiranno a rinfrancarvi lo spirito e anche la panza. Finita la sosta ristoratrice continuate in direzione S.Fratello,arriverete a portella Femmina Morta (che brutto nome)poco dopo sulla destra seguite le indicazioni per portella Maulazzo,sulla vostra destra vedrete l'omonimo laghetto,continuando arriverete al Biviere di Cesarò.

Biviere di Cesarò

Siete rimasti alloccuti vero? Chi se lo aspettava uno spettacolo simile,faggi,agrifogli e tante altre specie di alberi che circondano uno specchio d'acqua pura a 1300 mt.di quota.Ca quali Alpi e Appennini ca' megghiu é.Il Biviere fa parte (come del resto tutta la zona che avete attraversato)del Parco dei Nebrodi,oltre alla rigogliosa flora,nel parco é presente una vasta varieta' di fauna,volatili come Gallinelle d'acqua,Aironi,Germani reali e molti ancora ,scelgono il Biviere per il particolare clima umido,animali come volpi,ricci,lepri,maiali selvatici,cinghiali e gli immancabili cavalli sanfratelliani, sono molto frequenti nel parco,pensate ci sono pure rari esemplari di gatto selvatico.

San Fratello

Dopo questa escursione naturalistica é ora di rimettersi in cammino,ritornate sulla statale e procedete verso S.Fratello(una ventina abbondante di km.)Se avete tempo qui potete visitare i ruderi(bi chi camurria,ma sempri ruderi arristaru)dell'antico castello normanno,e anche quelli(i ruderi) della chiesa Madre (1300 circa)Qui si parla uno strano dialetto (i libri dicono italo/gallico)S.Fratello fu colonizzato da i lombardi al seguito della contessa Adelasia(terza moglie del "Gran" Conte Ruggero )da qui lo strano dialetto,si dice.Sara'???

Il rientro

Ora é tempo di scendere verso il mare,ancora qualche curva e tornante e siete sulla statale 113,girate a sinistra e andate verso Palermo (attraverserete nell'ordine:Acquedolci ,Caronia Marina,Canneto,S.stefano,Torremuzza,Castel di Tusa,Milianni per arrivare al bivio di Castelbuono(lo ricordate?) qui prendete l'autostrada ed é fatta.
l'inviato



Ingredienti: 6 spigole per un totale di 1,200-1,500 kg., 4 pomodori maturi, 1 spicchio di aglio, mezza cipolla, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo, olio, sale e pepe. In una padella capiente, soffrigete la cipolla tritata finemente insieme con l'aglio. Quando la cipolla sara` imbiondita aggiungete le spigole, fatele dorare ed innaffiate col vino. Fate evaporare, salate, pepate ed unite i pomodori, privati delle bucce e dei semi, tagliati a picoli filetti. Eliminate l'aglio, coprite con un coperchio e fate cucinare a fuoco moderato per circa 15 minuti. Durante la cottura evitate di mescolare ma agitate soltanto il tegame, affinche` gli ingredienti si mischino bene e non si attacchino al fondo ed aggiungete dell'acqua qualora ve ne fosse bisogno. Servite le spigole ben calde dopo averle spruzzate con abbondante prezzemolo.



Spigole all'acqua pazza

da: Il cane di terracotta

 





Proverbio


 

Ci dissi lu priuri a la batissa: Senza dinari `un sinni canta missa.

Traduzione: Disse il priore alla badessa: Senza soldi non si canta la messa.




Last modified Saturday, July, 16, 2011