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Abbiamo fatto un viaggio

Racconto di una messa in scena

   

Autore Andrea Camilleri
Prezzo € 26,00
Tiratura 400 copie
Quattro immagini applicate a mano
Carta Gardapat
Sovraccopertina carta giappone Tant Select
Caratteri Baskerville corpo 11
formato cm 15 x 15
Prezzo € 26,00
Tiratura 400 copie
Quattro immagini applicate a mano
Carta Gardapat
Sovraccopertina carta giappone Tant Select
Caratteri Baskerville corpo 11
formato cm 15 x 15
Prezzo € 36,00
Tiratura 100 copie
Quattro immagini applicate a mano
Carta Gardapat
Sovraccopertina carta giappone Tela
Caratteri Baskerville corpo 11
formato cm 15 x 15
Pagine 56
Data di pubblicazione 6 settembre 2022
Editore Henry Beyle
Collana HB - OPERE BREVI, Volume XVI


Viene proposta la lettera in cui Andrea Camilleri racconta ai genitori la sua prima regia ufficiale, la messa in scena di Abbiamo fatto un viaggio di Raoul Maria De Angelis (Roma, Teatro Pirandello, 25 giugno 1953) e il primo incontro con Rosetta, la sua futura moglie.

In occasione dell'inaugurazione del Fondo Andrea Camilleri, il 7 giugno 2022 a Roma, è stata pubblicata in anteprima un'edizione speciale del libro, riservata agli invitati.

Il volume è stato presentato il 6 settembre 2022, presso il Fondo Andrea Camilleri, dall'Editore Vincenzo Campo insieme ad Antonio Manzini e Patrizia Severi, curatrice dell’Archivio.



L'ultima pagina della lettera dattiloscritta
(grazie alla Casa Editrice Henry Beyle e al Fondo Andrea Camilleri)


Miei cari, il mestiere di regista è faticoso!
Come vi dicevo, appena dato il via allo spettacolo, e il primo attore apriva la bocca per parlare e mentre Zennaro e Calendoli mi abbracciavano e mi baciavano per augurarmi il successo, proprio in quell'istante fu come se cominciasse a cadermi addosso una casa di dodici piani, cinque notti senza dormire, la fatica, la tensione dei nervi tutto si fece sentire all'improvviso. Rimasto solo con l'aiuto nel retropalco a dirigere lo spettacolo, per dieci minuti circa mi sentivo sprofondare in una specie di torpore come di annegato.
Ho resistito come ho potuto ma all'inizio del terzo atto son dovuto uscire a bermi mezza bottiglia di cognac e sono tornato alla fine. Il resto, gli applausi, le congratulazioni dei pochi amici che avevo invitati, Pavolini. Mila, Buazzelli, Graziosi mi sono divenuti ad un tratto insopportabili, ho incaricato Calendoli di pagare lui per me e me ne sono andato a casa. Ho dormito ininterrottamente, senza avere neppure la forza di svestirmi fino alle undici del mattino successivo, ora nella quale Mila mi ha letto per telefono le prime critiche e poi sono cominciate le altre telefonate.
Ora lo spettacolo si continua a criticare, a discutere, non è passato liscio, suscita polemiche e discussioni, proprio quello che volevo io, alcuni mi stroncano altri mi elogiano: ma una cosa è certa: che ho portato al successo un lavoro che nessuno prima di me aveva voluto mettere in scena perché troppo difficile, che ho fatto questo in condizioni disperate di tempo e di prove, che ho indovinato in pieno, checché ne dicano, la difficilissima scelta iniziale da farsi su tutta l'impostazione e il ritmo da dare al lavoro. Sono soddisfatto dal risultato, mi dispiace solo di sapere tra me e me che cinque giorni di più di prove mi avrebbero procurato un successo triplo. Pazienza, sarà per un'altra volta. Quello che ho ottenuto per ora è più che sufficiente. (...)
Se usciranno altre critiche ve le invierò. naturalmente. Ma pensate sempre che quelle critiche che dicono bene di me l'hanno dovuto dire a denti stretti, l'invidia che c'è in giro è tanta se pensate che tutti i critici sono anch'essi dei registi. Quando potete inviarmi dei quattrini fatelo per carità, vorrei prendere un po' di fotografie del mio spettacolo prima che finisca (lo toglierò verso il 6 di luglio) perché altrimenti non me ne resterà nessun ricordo. Sono felice, credetemi, del buon esito, sopratutto per voi: che avete sempre creduto in me compiendo sacrifici oltre ogni vostra possibilità e sono perfettamente conscio che non esiste misura in me per potervi ripagare. Il mio dispiacere di non avervi con me la sera della prima è stato grandissimo, ma compensato dal fatto di risparmiarvi, data la lontananza, una tensione nervosa che non credo avreste facilmente sopportato.

(Brano della lettera anticipato su Il Sole 24 Ore - Domenica del 4 settembre 2022))



Last modified Thursday, March, 09, 2023