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RASSEGNA STAMPA

APRILE 2015

 
La Sicilia (ed. di Agrigento), 1.4.2015
Agenda
Premio Pippo Montalbano

Mercoledì prossimo, alle 18,30, nel foyer del teatro Pirandello di Agrigento, si terrà la sesta edizione del Premio Pippo Montalbano. Quest'anno il Premio sarà conferito a Gaetano Aronica, Francesco Bellomo, Andrea Camilleri, i Dioscuri, Riccardo Liotta, Sabino Taormina e Francesco Naccari. Interverranno la pittrice Stefania Bruno, con i suoi magici giochi di sabbia, e i maestri Angelo Sanfilippo ed Edoardo Savatteri.
 
 

La Sicilia, 1.4.2015
Incontro con Fabio Costanzo, tra i protagonisti anche nella nuova serie della fiction
«Sul set di Montalbano ritroverò tanti amici»

Ultimati i casting, impeccabilmente curati dalla Brah'ma Corporation di Federico e Pino Cori (e svolti negli studi di posa D'Antone), a breve cominceranno le riprese dei nuovi episodi del commissario Montalbano, l'ormai famoso poliziotto ideato da Andrea Camilleri.
Come di consueto il progetto è blindato, ma da indiscrezioni s'è appreso che i prossimi sceneggiati, che saranno sempre diretti dal veterano Alberto Sironi, dovrebbero essere in totale 8 e si comincerà con due fiction intitolate "La piramide di fango" e "Il covo di vipere".
Uno dei co-protagonisti, a fianco di Montalbano-Zingaretti, è il giovane attore catanese di indubbio talento, Fabio Costanzo, divento ormai un habitué della serie televisiva. Egli infatti interpreta un personaggio spesso presente, ovvero Pasquale Cirrinciò, il figlio un po' scapestrato della "cammarera" Adelina, una sorta di tata che prepara per il commissario squisiti manicaretti, con in testa gli arancini al ragù, la caponatina e la parmigiana di melanzane.
Cirrinciò, delinquentello che non di rado si becca gli scappellotti dell'investigatore, finisce col diventare presto il suo confidente, una preziosa fonte di informazione utile alla risoluzione di svariate indagini.
Allora, Fabio, soddisfatto di tornare a far parte del cast di Montalbano?
«Molto, anche perché sul set ci saranno attori ormai diventati amici. S'è creato un bel gioco di squadra, io giro prevalentemente con Zingaretti e i suoi ispettori Fazio e Galluzzo, con tutti mi trovo benissimo, Luca è un compagno di lavoro ideale, è gentile, altruista, pronto a insegnare certi trucchi del mestiere. Lui è un tipo esigente ed estremamente professionale, poi fuori dal set è allegro, disponibile, scherzoso e ama giocare al calcio, infatti organizza delle partitelle con la troupe e se la cava anche bene, in campo, è atletico e pieno di energia».
Lei fa molto teatro e ha fatto pure cinema. Preferisce il palcoscenico o il piccolo e grande schermo?
«Il teatro dà emozioni molto lunghe, immediate, sia durante le prove, sia al debutto sia nelle repliche, perché per due ore sei a contatto con il pubblico e ne avverti gli umori, l'entusiasmo o l'accoglienza tiepida, fino all'applauso che è una vera scarica di adrenalina. Tv e cinema sono invece esperienze mediate; esaltano in quei pochi momenti in cui ti vedi sullo schermo o quando ti fermano per strada, ti riconoscono e ti fanno i complimenti. Quindi per me lo schermo è più gioco, più sereno divertimento, il teatro è un impegno duro ma tutto sommato appagante».
Zingaretti è goloso come Montalbano?
«Adora la cucina siciliana, gli arancini poi lo mandano in estasi… sì, è di palato fine, ma esige, a ragione, pietanze appetitose e arancini da grand gourmet. Sapesse che mangiate, nelle pause, sul set…».
Mario Bruno
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 1.4.2015
Incontro con Fabio Costanzo, tra i protagonisti anche nella nuova serie della fiction
Inchini e violenze della Sicilia in processione
La folla si inferocisce in "Mastro don Gesualdo" per le imposte chiuse e ne "L'esclusa"

[...]
Fino ad arrivare ad Andrea Camilleri che ne fa una ribalta da sotie. In Il corso delle cose la processione di San Calogero viene vietata dal vescovo perché dà sfogo a contubernali pagani, sicché di fronte alle proteste si decide di sconsacrare il santo dopo la processione così da renderlo libero di fare a modo suo, ma viene visto sbadigliare in mancanza di ogni eccesso. In Un filo di fumo i ricchi commercianti promuovono una processione per grazia ricevuta mentre i poveri celebrano una messa per le loro vittime. Nello Stivale di Garibaldi i risorgimentali chiedono al prefetto l'autorizzazione a portare lo stivale in processione. Nella Setta degli angeli Matteo Teresi si affaccia al balcone al passaggio della processione e al sostituto del capomafia dice a voce alta di salutarglielo. L'inchino si è convertito in sberleffo.
Gianni Bonina
 
 

Llegir en cas d'incendi, 3.4.2015
Fer-se mafiós per vèncer la màfia
Amb ‘La banda los Sacco’, Camilleri explica la història real d’una família siciliana convertida en màfia

Andrea Camilleri torna amb La banda de los Sacco (Destino, amb traducció de Juan Carlos Gentile Vitale), una mena de Gomorra de principis del segle XX basada en la història real dels Sacco que un descendent de la família va fer arribar a l’escriptor sicilià. Camilleri relata l’ascens a Raffasali (Sicília) de la família de Luigi Sacco, un humil jornaler especialment hàbil amb l’empelt del pistatxer. Luigi es casa amb Antonina i tenen sis fills, als quals inculquen la cultura del treball, al mateix temps que, a poc a poc, va comprant terres i ampliant la seva casa. Els fills es casen, alguns es guanyen la vida a l’estranger, prosperen…. “Però hi havia la màfia”, escriu implacable Camilleri.
Efectivament, un dia arriba a la casa de la família una carta anònima exigint-los el pagament de la quota que, segons la màfia, li pertany. Els Sacco ho denuncien als carabinieri, però la resposta d’aquests és desoladora: “no podem fer res”. Per tant, els Sacco hauran de defensar-se ells mateixos i, d’aquesta manera, entrar en un cercle viciós de morts, delacions, traïcions, corrupció, condemnes de presó… Vides truncades que acaben a la presó, al cementiri o a la clandestinitat, sense la possibilitat d’establir-se, treballar, casar-se i tenir descendència. Passen de ser la família Sacco a la banda dels Sacco.
Camilleri descriu com la màfia destrueix una família honrada i treballadora que no ha volgut sotmetre’s a les lleis de la màfia. Denuncia la inoperància de l’Estat que tanca els ulls davant les injustícies, no actua per aturar els abusos i fins i tot es converteix en còmplice d’aquesta sèrie de despropòsits. La situació es complica amb l’ascens del feixisme, ja que els Sacco professaven idees socialistes.
L’autor sicilià ha tractat nombroses vegades el tema de la màfia en les novel·les protagonitzades per l’inspector Salvo Montalbano, però mai amb aquest estil de crònica periodística que dóna com a resultat un relat cru, descarnat i sense embuts. La comparació entre La banda de los Sacco i els personatges mafiosos que apareixen en els casos de Montalbano és esfereïdora, ja que revela com, malgrat el progrés i els anys transcorreguts, la societat siciliana segueix sotmesa a aquest fosc poder.
Marta Planes. Lleida
 
 

Corriere della Sera (ed. di Roma), 4.4.2015
Scuola
Ex studenti del Mamiani: borse di studio per i liceali

Tre borse di studio per un totale di 15mila euro per i liceali di Roma a basso reddito che vogliono andare all'università. È il progetto Scholarship degli ex studenti del Mamiani, liceo storico di Prati, che hanno dato vita all'associazione «Officine Terenzio» lanciando questa iniziativa. Il progetto è stato ideato ed avviato con lo scopo di reperire i finanziamenti per borse di studio destinate agli studenti economicamente svantaggiati e meritevoli di proseguire gli studi dopo gli esami di maturità dei Licei Classici statali romani verso Università statali. Per il 2015 sono disponibili 15.000 euro, donati dall'Associazione Tennisti Professionisti tramite Simone Bolelli, che verranno destinati a tre studenti scelti attraverso un'attenta selezione a cura di un comitato scientifico che include Melania Mazzucco, Alberto Asor Rosa, Andrea Camilleri ed Ugo Gregoretti. Possono partecipare tutti gli studenti che siano iscritti nel 2014-15 all'ultimo anno di un qualunque liceo classico di Roma, e che ricadano nelle fasce di reddito ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente). Info e istruzioni sono contenute nel bando scaricabile sul sito dell'associazione (www.officineterenzio.it), le domande vanno inviate entro il 30 aprile.
 
 

AgrigentoWeb, 4.4.2015
Il Premio “Pippo Montalbano” torna al “Pirandello”

In occasione del V Anniversario dell’intitolazione del Foyer del Teatro Pirandello a Pippo Montalbano, avvenuta l’8 aprile 2010, la sesta edizione del Premio Pippo Montalbano cambia location. Dal Castello Chiaramonte di Favara, dove tornerà il prossimo anno, si sposta all’interno del Foyer.
[...]
Quest’anno l’ambito riconoscimento andrà a: Gaetano Aronica, Francesco Bellomo, Andrea Camilleri (che per motivi di salute non potrà ritirare personalmente il premio), Il Gruppo Musicale i Dioscuri nell’anno della loro storica Reunion, Riccardo Liotta, Sabino Taormina e Francesco Naccari.
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Ingresso libero. Inizio alle ore 18,30
 
 

TvBlog, 7.4.2015
Il Commissario Montalbano, si girano i nuovi episodi (mentre Rai 1 va di repliche)
Il Commissario Montalbano torna sul set: dopo i casting di marzo si parla di set aperti ad aprile, sempre in Sicilia.

Il Commissario Montalbano in Sicilia per girare i nuovi episodi da aprile 2015, ovvero a breve, almeno stando alle indicazioni fornite dai siti specializzati in casting che hanno dato spazio alla richiesta di attori per i nuovi episodi della serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, che vedremo probabilmente su Rai 1 nel 2016.
Lo scorso marzo, infatti, la Palomar - la casa di produzione che firma uno dei maggiori successi della storia della fiction italiana - ha cercato attori e comparse, uomini e donne di tutte le età, rigorosamente siciliani, che non abbiano già partecipato a precedenti serie de “Il commissario Montalbano” o de “Il giovane Montalbano” per le riprese dei nuovi film tv.
Allontanato il rischio di uno spostamento del set in Puglia, come minacciato dalla società di produzione di fronte ai ritardi della Regione Siciliana per i mancati finanziamenti, tutta la grande famiglia de Il Commissario Montalbano sta per riunirsi nei luoghi cari a Salvo e ai suoi fans. Un buon segno dopo mesi di tentennamenti e di fumate nere che non lasciavano molte speranze per un nuovo ciclo con Luca Zingaretti (a breve papà bis) protagonista.
Per ingannare l'attesa, Rai 1 rispolvera le repliche proponendo un ciclo di sei appuntamenti, ribattezzato La Primavera di Montalbano, in onda da venerdì 10 aprile alle 21.15: la scelta è caduta su Il Gatto e il Cardellino (2002), Giro di Boa (2005), Par Condicio (2005), La Pazienza del Ragno (2006), Il gioco delle tre carte (2006), La vampa d'agosto (2008).
Solo sei sui 26 film tv trasmessi tra il 1999 e il 2013. Ora ne aspettiamo almeno altri quattro tutti nuovi, magari tratti dagli ultimi romanzi (Un covo di vipere, La piramide di fango) e dai racconti pubblicati in qualche (più o meno) recente raccolta come Capodanno o Ferragosto in giallo. Dubito che i nuovi episodi si possano vedere in tv prima della Primavera 2016. Ma abbiamo fede.
Giorgia Iovane
 
 

InterVenti, 9.4.2015
Tu avrai successo. Scrivi! Lascia perdere gli amici!
Intervista al professor Alfonso Gaglio, scrittore e amico da sempre di Andrea Camilleri

Porto Empedocle, giovedì 9 aprile 2015.
Per capire fino in fondo l’opera di Andrea Camilleri, bisogna andare, almeno una volta, a Porto Empedocle, conoscere di persona i luoghi nativi, dove si è formato, con chi ha stretto le sue prime amicizie, vedere le navi che arrivano e ripartono, passeggiare lungo il porto di fronte a quel “mare africano”, la vita ancor oggi dura dei pescatori, i furgoncini “Ape” sulla via Roma con il pescato della notte. E poi i sapori del pane al sesamo o dei cannoli preparati al momento, le semplici e accoglienti trattorie con i piatti di mare tipici, dai “purpiteddri” agli involtini di spada. E ancora, le signore empedocline benvestite all’uscita dalla messa della domenica dove le aspetta la zingara a un obolo. I palazzetti signorili della vecchia Porto mescolati ai segni devastanti della speculazione edilizia degli anni Sessanta-Settanta. Le ciminiere monumentali della centrale termoelettrica che si stagliano, massacrandola, contro la bella baia di Porto Empedocle. E poi la parte bassa e la parte alta della città che “pare Nuovaiorca coi grattacieli” come si legge ne “Il cane di terracotta”. E quelle stradine di collegamento strette e ripidissime che a farle a piedi ti viene il fiatone. E poi i magrebini in giro per la città e quegli sbarchi di migranti. E tanto ancora... Un microcosmo, insomma, dove in quella sicilianità profonda inevitabilmente s’innestano e si condensano i contrasti inquietanti del mondo di oggi.
Faccio i miei giri, esploro. In Via IV Novembre 16, c’è “La casa del pesce”, pescheria di Massimo d’Amico, dove acquisto calamari e sarde freschissime. Parlando del più e del meno il discorso scivola sul maestro Camilleri. Così vengo a sapere che, al portone accanto, abita il prof. Alfonso Gaglio, uno degli amici più cari dello scrittore. Volendo intervistarlo, Massimo mi consiglia di prendere contatti con il figlio Luigi, ingegnere presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Porto Empedocle. Due giorni dopo, alle dieci e mezzo, mi apre la porta del prof. Gaglio la gentile nipote Maria Rita.
[...]
Alessandro Eugeni (AE): Alfonso Gaglio e Andrea Camilleri. Come vi siete conosciuti?
AG: La nostra conoscenza risale ai quattordici-quindici anni. Abitavamo entrambi in via La Porta, lui all’inizio, io alla fine. Ma da bambini non ci siamo frequentati perché per sei anni sono stato mandato a studiare a Catania dai Salesiani, presso il collegio San Francesco di Sales.
[...]
AE: Quando iniziò la sua frequentazione con Camilleri?
AG: Fu proprio negli anni del Liceo. Frequentavamo lo stesso Liceo Classico, il “Luigi Pirandello” di Agrigento, anche se non stavamo nella stessa classe, essendo io più grande di tre anni.
AE: Avevate già gli stessi interessi?
AG: Camilleri da giovane scriveva poesie, leggeva romanzi americani e c’era in lui qualcosa di interessante.
AE: E con gli altri amici di Porto Empedocle?
AG: Eravamo un gruppo di amici: oltre ad Andrea Camilleri, c’erano, tra gli altri, i fratelli Burgio, Alfonso e Francesco, stessa età del primo, e Filippo Ferrara, che era il più esuberante.
[...]
AE: E le sue conversazioni con Camilleri?
AG: Quando Andrea rientrava dalla capitale a Porto Empedocle, passeggiavamo in via Roma o al porto. Lui mi parlava sempre di romanzi polizieschi che leggeva e aveva in mente. Non era ancora conosciuto, ma io sapevo quello che lui aveva in testa. Lo invogliavo a scrivere e gli dicevo: “Tu avrai successo. Scrivi! Lascia perdere gli amici!”.
[...]
Alessandro Eugeni
 
 

TvZap, 9.4.2015
Il commissario Montalbano, le 10 curiosità sulla fiction

Il Commissario Montalbano è un’istituzione del palinsesto di Rai Uno. Il personaggio, nato dalla penna di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti dal 1999, è garanzia di ascolti sempre sopra la media per la rete ammiraglia di Viale Mazzini, che non perde mai occasione di riproporlo in prima serata. In attesa dei nuovi episodi, che dovrebbero esser trasmessi nel 2016, la fiction torna su Rai Uno, da venerdì 10 aprile alle 21.15, con un ciclo di repliche dal titolo La primavera di Montalbano comprendente i seguenti film tv: Il gatto e il cardellino (2002), Giro di boa (2005), Par condicio (2005), La pazienza del ragno (2006), Il gioco delle tre carte (2006), La vampa d’agosto (2008).
Per entrare in situazione, ben lieti di riascoltare l’inconfondibile “Montalbano sono!” pronunciato dal protagonista, proponiamo una carrellata di curiosità su Il commissario Montalbano. Si parla di libri, arancini, fumetti e donne, tante donne.
1) Montalbano, l’omaggio in un cognome
Montalbano è un cognome molto diffuso in Sicilia. Di Salvo, diminutivo di Salvatore, il Sud Italia è pieno. Andrea Camilleri per battezzare il suo commissario però non ha scelto a caso. L’intento dello scrittore siciliano è stato quello di omaggiare Manuel Vasquez Montalban, autore spagnolo che ha ideato il personaggio del detective privato Pepe Carvalho, uno dei più iconici della letteratura noir del Novecento. Un romanzo per iniziare ad amarlo? Puntate su Il centravanti è stato assassinato verso sera.
2) La location si fa in quattro
Volete fare un giro a Vigata, il paese siciliano dove sono ambientate le storie del Commissario Montalbano, ma non riuscite a trovarlo su Google Maps? Il motivo è semplice: in realtà la cittadina non esiste, anche se è ormai noto che dietro questo nome di fantasia si celi Porto Empedocle, città natale di Camilleri in provincia di Agrigento. Le riprese della fiction sono effettuate però nel ragusano nella Sicilia orientale: chi vuole vedere il commissariato deve andare a Scicli, mentre coloro che desiderano guardare la bellissima casa di Montalbano devono dirigersi a Punta Secca, frazione marittima di Santa Croce Camerina.
3) Zingaretti, Montalbano a tutti i costi
Come arrivò Luca Zingaretti a interpretare il personaggio che ha segnato in positivo la sua carriera? Lo racconta lui stesso in una bella intervista a Repubblica pubblicata nel 2002: “Camilleri era stato un mio professore in Accademia. E i suoi libri su Montalbano mi erano piaciuti. Avevo perfino provato a comprare i diritti. Quando seppi che lo portavano in tv, chiesi di fare il provino. Fui scelto. Telefonai subito a Camilleri: ‘Non ti avevo detto niente’, gli dissi, ‘ma ora che ho avuto la parte me la faccio sotto’. Sapevo come volevo fosse Montalbano, ma non sapevo come arrivare a quel risultato”.
4) Il vero Montalbano, di bronzo
Se passate da Porto Empedocle noterete in centro, in Via Roma, una statua bronzea di un uomo baffuto di mezza età, con folta capigliatura e un viso segnato dalle rughe. Stenterete a crederci, ma quello è il Commissario Montalbano come viene descritto da Camilleri nei libri editi da Sellerio. Il look di Montalbano, presto riconoscibile dalla pelata di Zingaretti, è una variazione della fiction Rai. Per la cronaca: la statua è stata realizzata dallo scultore Giuseppe Agnello.
5) Montalbano & co.
Se Il Commissario Montalbano ha conquistato il pubblico italiano molto lo si deve ai personaggi che accompagnano il protagonista. Tra questi da ricordare sono Mimì Augello (Cesare Bocci), il vice di Montalbano noto per il suo debole per le donne di Vigata, e Giuseppe Fazio (Peppino Mazzotta), ispettore preciso e puntuale, sempre al fianco del commissario interpretato da Zingaretti. Indimenticabile poi Agatino Catarella, agente decisamente sui generis, a cui dà il volto Angelo Russo.
6) Arancino o arancina?
A Salvo Montalbano piace mangiare. Celebri sono le sue scorpacciate di pesce, consumate nei deliziosi ristorantini di Vigata, e la pasta ‘ncasciata, preparata dalla fida Adelina Cirrinciò. Un piatto ha però diviso la Sicilia: gli arancini. Camilleri descrive al maschile le famose palle di riso fritte, come da tradizione catanese, ma dalle parti di Palermo si declinano al femminile ovvero arancina. Una disquisizione linguistica a cui i siciliani tengono molto.
7) Topalbano
Il successo di un personaggio si misura anche dalle parodie e dagli omaggi riservatigli. Deve quindi aver fatto un enorme piacere a Camilleri e non solo il numero 2994 di Topolino, in cui compare Topalbano, versione Disney a fumetti del celebre commissario. In questa storia, chiamata Topolino e la promessa del gatto, Minni si trova in Sicilia e viene rapita da un gruppo di criminali. Indovinate chi aiuta il suo fidanzato a salvarla? La risposta è presto detta. Camilleri ha commentato: “Questo numero mi ha emozionato tantissimo. È stato meglio di ricevere il premio Nobel!”.
8) Tutte le donne di Montalbano
Belen Rodriguez, Afef, Alessia Merz, Francesca Chillemi, Isabella Ragonese, Margareth Madè. Solo alcune delle attrici che hanno interpretato donne capaci di far girare la testa al commissario Montalbano. Il protagonista ha però giurato fedeltà più o meno a Livia, fidanzata sempre troppo lontana con la quale vive una relazione molto altalenante. A dare il volto al personaggio sono state prima Katharina Böhm e poi Lina Perned.
9) Montalbano varca i confini
Il Commissario Montalbano è la fiction Rai che negli ultimi vent’anni ha spopolato maggiormente all’estero. I diritti sono stati venduti in tutto il mondo: dagli Stati Uniti ai paesi dell’est Europa, passando per l’America latina, la Russia e il Regno Unito. Il pubblico fuori i confini italiani ha premiato anche Il giovane Montalbano, la miniserie prequel con protagonista Michele Riondino.
10) Mangiare Montalbano all’estero
Vigata Burger, Vigata Drinks, Vigata Pizza. Li potete trovare a Londra nei menù del Vigata, un ristorante gestito nella City da Salvo Di Betta, ristoratore siciliano originario di Porto Empedocle, da più trent’anni trapiantato nel Regno Unito. Gli inglesi, che hanno guardato le gesta del Commissario Montalbano su BBC, non sono i soli ad apprezzare il personaggio ideato da Camilleri e la sua cucina. In Francia esiste infatti da diversi anni Casa Vigata, un delizioso ristorante che si trova a Parigi.
Alessandro Buttitta
 
 

AgrigentoNotizie, 9.4.2015
Porto Empedocle, via al cantiere per i lavori in piazza del Casellante
Piazza del casellante è anche un omaggio all'opera letteraria "Il casellante" dello scrittore empedoclino Andrea Camilleri ambientata proprio lungo questa tratta ferroviaria

Sopralluogo questa mattina in piazza del Casellante a Porto Empedocle del sindaco Lillo Firetto che ha seguito le fasi di apertura del cantiere che prevede nel giro di poche settimane la sistemazione del sito.
Lo spiazzo è funzionale alla prevista riattivazione della linea ferroviaria fino alla Stazione Porto per la partenza dei treni per Agrigento lungo lo storico e suggestivo percorso nella Valle dei templi.
Le opere prevedono tra le altre, la realizzazione dell'orlatura, la pavimentazione in pietra lavica e la piantumazione di ulivi saraceni.
Piazza del casellante è anche un omaggio all'opera letteraria "Il casellante" dello scrittore empedoclino Andrea Camilleri ambientata proprio lungo questa tratta ferroviaria.
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 11.4.2015
La replica del Commissario Montalbano vince negli ascolti con il 17,74%
Al secondo posto la fiction “Le Tre Rose di Eva 3” totalizza il 16,93% di share

A vincere la sfida degli ascolti di venerdì 10 aprile è la replica di Il Commissario Monalbano – Il gatto e il cardellino che su Rai 1 cattura 4.644.000 spettatori (17,74%).
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Caterina Maconi
 
 

QuotidianoNet, 12.4.2015
La biblioteca
Relax letterario

Quarantasei, irresistibili, pagine. Una medicina ideale se vi sentite un po’ così, se volete carpire segreti e tecniche di grandi scrittori o se, semplicemente, volete «ammazzare il tempo». Insomma, non esitate a tirare fuori 7 euro per acquistare ‘‘Andrea Camilleri incontra Manuel Vázquez Montalbán’’ (Skira).
Un testo che riproduce la registrazione di un indimenticabile incontro tra i due protagonisti della scena letteraria mediterranea al Festivaletteratura di Mantova del 1998. Il dialogo è serrato, incalzante, improntato alla leggerezza o, meglio, a una leggerezza ‘impegnata’.
L’inizio è fulminante. Camilleri: «Credo che sia stato lo stesso Montálban a scrivere su Tatuaggio, uno dei libri che ha per protagonista Pepe Carvalho, sia nato per una scommessa... etilica. Ora, la mia curiosità è sapere se Pepe nasce da questa scommessa, e poi qual era l’alcool, perché son perfettamente convinto che dal whisky nasca un certo tipo di letteratura, dal gin un’altra, dal vino un’altra ancora».
Vázquez Montalbán cita Rafael Alberti (uno dei più grandi poeti spagnoli del Novecento) per dire una verità applicabile a tutto il genere letterario. Alla domanda: lei legge scrittori spagnoli? Alberti rispose: faccio fatica «perché i protagonisti impiegano quaranta pagine per salire una scala o trenta per aprire una finestra».
Francesco Ghidetti
 
 

TvZap, 13.4.2015
Il Commissario Montalbano, al via le riprese dei nuovi episodi
Due gli episodi inediti in programma, il primo ciak è previsto per il 20 aprile; scongiurata l’ipotesi di un trasferimento in Puglia, le nuove indagini del personaggio interpretato da Luca Zingaretti rimangono in Sicilia

Rai Fiction chiama e Montalbano risponde presente: gli ascolti li vince sempre e comunque, anche all’ennesima replica, ma adesso il Commissario sta per tornare davvero. Le indiscrezioni dei giorni scorsi circa possibili nuovi episodi del Commissario Montalbano hanno trovato conferma: saranno due gli episodi freschi freschi che Rai Fiction, insieme a Palomar, ha in cantiere per il prossimo anno.
Le riprese partiranno il 20 aprile e, con tutta probabilità, si concluderanno nel mese di giugno dopo sette settimane di lavoro. La location? Niente paura, a parte una parentesi a Roma e a Cinecittà, teatro delle indagini di Luca Zingaretti sarà sempre la splendida Sicilia, patria del personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri. Rientrati infatti i problemi sorti tra produzione e Regione Sicilia, che nei mesi scorsi avevano fatto balenare l’idea di un trasferimento in Puglia: mobilitazione collettiva e nuovo stanziamento di fondi regionali per salvare Salvo, che così è rimasto un prodotto autoctono.
Ma le novità non finiscono qui: i piani della produzione sono quelli di girare ogni anno due nuove puntate, per prolungare così ancora per qualche anno il mito di uno dei personaggi televisivi italiani più amati di sempre.
 
 

TvZap, 13.4.2015
Il Commissario Montalbano, trama 17 aprile: su Rai 1 replica dell’episodio Il Giro di Boa
Ecco cosa accadrà nella prossima puntata de Il Commissario Montalbano, in onda il 17 aprile.

Mamma Rai ancora una volta ha colpito nel segno. Venerdì andrà in onda un'altra puntata de Il Commissario Montalbano, la fortunata serie Tv creata dalla penna di Andrea Camilleri. Si tratta di repliche che Rai 1 sta riproponendo, ed a giudicare dai primi ascolti, con grande successo. L'obiettivo era di togliere il monopolio del venerdì sera a Canale 5 con le Tre Rose di Eva 3, ebbene la prima replica di venerdì scorso, 10 aprile, è andata alla grande vincendo il primetime della serata. 4,6 milioni per Luca Zingaretti contro i 4 milioni di Mediaset.
Nella scorsa settimana è andata in onda la puntata intitolata Il Gatto e Il Cardellino. Si trattava dell'episodio 4 della quarta stagione, questa volta andrà in onda il primo della quinta stagione, intitolato Il Giro di Boa. Benché quindi le repliche proposta dalla Rai non siano partite dall'inizio della serie, la programmazione sta cercando comunque di rispettare l'ordine cronologico. La messa in onda originaria dell'episodio in questione risale al 22 settembre 2005, ma a quanto pare Montalbano non è invecchiato ed il pubblico italiano continua a seguirlo con simpatia ed affetto. Sono invece passati 2 anni dall'ultima puntata inedita, l'episodio 26, intitolato Una Lama di Luce, ossia il quarto della nona stagione, andò invece in onda il 6 maggio 2013. Vediamo invece cosa accadrà nella puntata che andrà in onda il 17 aprile in prima serata su Rai 1.
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La Sicilia (ed. di Siracusa), 13.4.2015
Si scelgono le location che ospiteranno le riprese della prossima serie
Montalbano non lascia la Sicilia e si sposta a Noto

Noto. Il commissario Salvo Montalbano e le sue gesta, restano in Sicilia. Non solo nel ragusano, tra Punta Secca, Santacroce Camerina, Sampieri e Donnalucata, ma anche nel siracusano. A Noto, infatti, presto partiranno i sopralluoghi per la scelta definitiva di alcune location, che ospiteranno le riprese della prossima serie dedicata al personaggio nato dalla penna di Andrea camilleri e interpretato da Luca Zingaretti.
A comunicarlo è lo stesso sindaco di Noto Corrado Bonfanti, che nel fine settimana ha partecipato ad un incontro promosso dalla Social Movie Production tra le stanze dell'assessorato regionale al Turismo, a Villa Igea a Palermo, dal titolo "Ciak, si Cinema". Bonfanti era presente in qualità di relatore: da sindaco di Noto, città che ha già ospitato le riprese della famosa serie Tv ad inizio anni 2000, ma anche da presidente del Distretto Turistico del Sud-Est. Perché Montalbano, tra arancini e indagini, è un volano di turismo, e quando la produzione ipotizzò un trasferimento in Puglia delle prossime riprese della fiction, Bonfanti fu uno dei primi ad avviare la mediazione, in cui erano già coinvolti diversi soggetti politici e culturali, per scongiurarlo. Tentativo andato a buon fine, a quanto pare.
«Da questa settimana - ha commentato Bonfanti al rientro dalla trasferta di Palermo - inizieranno i sopralluoghi conclusivi in città. La produzione è alla ricerca di nuove location, che ospiteranno circa una settimana di riprese della prossima serie de "Il Commissario Montalbano». La presenza del primo cittadino a Villa Igiea non era dovuta solo alla questione "Montalbano". Bonfanti è stato appunto uno dei relatori dell'incontro.
«Abbiamo fatto il punto - ha proseguito - sulle iniziative già consumate e quelle già in cantiere che ci permetteranno di riavviare l'importante volano di promozione che possono rappresentare il cinema e la televisione. Promozione che vuol dire anche sviluppo del territorio, in cui si deve abbandonare la concezione campanilistica. E' stata anche l'occasione per raccontare, commentare e ricordare, tutte le esperienze maturate dal comprensorio in questi ultimi 60 anni di cinematografia».
E infatti, l'elenco dei film, delle pubblicità e delle serie tv girate a Noto in passato è decisamente importante. Da Maléna di Giuseppe Tornatore a Storia di una capinera di Franco Zeffirelli, passando da alcune scene dell'ultimo film di Ficarra e Picone. La spiaggia di Calamosche è stato il teatro della pubblicità di una nota compagnia di telecomunicazioni, mentre una storica villa ha ospitato le riprese dello spot di un profumo all'essenze siciliana di due stilisti siciliani.
All'incontro erano presenti anche l'assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo Cleo Li Calzi, che arriverà in città il 24 aprile, il responsabile dell'Ufficio speciale regionale per il Cinema e l'Audiovisivo Alessandro Rais, la principessa Alliata e Carlo Degli Esposti.
O. G.
 
 

Siracusa News, 14.4.2015
Noto, Sopralluogo per la prossima serie su Montalbano. Oggi in città il regista Alberto Sironi

Il regista della fiction "Il Commissario Montalbano" Alberto Sironi è stato oggi pomeriggio a Noto, per vedere dal vivo e confrontarsi con la produzione sulle possibili nuove location per le prossime riprese della fortunata serie Tv.
È stato proprio il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, a condividere sul proprio profilo Facebook le foto dei sopralluoghi. Sironi ha girato il centro storico, alla ricerca di diverse ambientazioni, sia interne che esterne, e sembra aver focalizzato la propria attenzione sulla Loggia del Mercato di via Rocco Pirri.
Nei prossimi giorni, la produzione comunicherà le scelte definitive. Nel frattempo Noto torna a essere protagonista sugli schermi, dopo diverse pubblicità e tanti film, tra cui Malèna di Tornatore e Storia di una capinera di Zeffirelli.
Nella foto, condivisa dal sindaco Bonfanti, un momento del sopralluogo di oggi pomeriggio nella Loggia del Mercato.
 
 

La Sicilia, 15.4.2015
Alcune riprese della fiction anche nel siracusano
Montalbano, ciak a maggio. Set anche a Noto
Ieri in città il regista Sironi. Si girerà alla Loggia del mercato e a Palazzo Ducezio

Noto. Prima l'annuncio nel weekend, poi direttamente la foto, caricata sulla pagina personale di Facebook. Il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, presidente del Distretto Turistico del Sud-Est, sembra essere riuscito a mantenere la promessa: il commissario Montalbano resta in Sicilia, e alcune riprese della prossima serie saranno girate anche nel Siracusano. Che non si tratti di una guerra campanilistica, di un tentativo di spostare in provincia di Siracusa la fiction forse più famosa della Tv italiana, è sempre stato un punto fermo dell'idea e delle azioni di Bonfanti, che tra un bilancio da approvare un'Infiorata da organizzare (quella di quest'anno sarà dedicata alla Catalogna, e si svolgerà come di consueto la terza domenica di maggio), ha tessuto una fitta ragnatela per scongiurare il trasferimento della fiction oltre lo Stretto, in quella regione Puglia che sarà pure bella, come lo è del resto tutto lo Stivale, ma che con Montalbano, le sue indagini e i suoi famosi arancini, ha ben poco da vedere.
Montalbano resta in Sicilia, vuol dire che presto Luca Zingaretti tornerà a indossare i panni del commissario di polizia di Vigata, la città immaginaria in cui lo scrittore Andrea Camilleri ha deciso di ambientarne le peripezie. Lo farà a Punta Secca, a Santa Croce Camerina e in generale in provincia di Ragusa, tra le cui bellezze architettoniche si è mosso per risolvere i casi più difficili. Lo farà anche a Noto: la conferma è arrivata ieri pomeriggio, quando nel centro storico della capitale del barocco, non è passata inosservata la presenza del regista della serie Tv Alberto Sironi, per il sopralluogo che Bonfanti aveva annunciato sabato mattina, dopo l'incontro nelle stanze dell'assessorato regionale al Turismo dal titolo "Ciak si Cinema", e ha comunicato via Facebook con tanto di foto.
Le riprese si terranno a maggio, per quella che dovrebbe essere la decima serie di episodi, e Noto offrirà alla regia di Sironi la Loggia del Mercato di via Rocco Pirri e la sede comunale di Palazzo Ducezio, dove qualche mese fa erano state girate alcune scende dell'ultimo film di Ficarra e Picone. Dietro a questa decisa, e a lungo andare vincente, difesa dei luoghi di origine della serie televisiva, c'è un concetto piuttosto chiaro quanto semplice: gli episodi di Montalbano rappresentano la miglior pubblicità possibile per le bellezze della zona, diventando così un volano turistico che nessuno può permettersi di perdere. Convinta la produzione, la Palomar di Carlo degli Esposti, grazie anche al coinvolgimento di altre cariche istituzionali, le strade del regista Sironi e del sindaco di Noto Bonfanti adesso si dividono: al primo il compito di riuscire ad esaltare ancor di più il territorio, al secondo, nelle vesti di amministratore, il compito di coinvolgere altri colleghi per fare "rete". Una scommessa che nel ragusano ha già dato i suoi frutti: per Pasquetta, la casa di Montalbano a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina, è stata presa d'assalto dai turisti.
Ottavio Gintoli
 
 

RagusaNews, 15.4.2015
Commissario Montalbano, si gira all'ex mercato di Noto
Sopralluoghi in vista del ciak

Noto - Il regista Alberto Sironi e lo scenografo Luciano Ricceri in cerca di nuove location per il Commissario Montalbano, le cui riprese inizieranno a fine mese fra le province di Ragusa e Siracusa.
Grazie ai buoni uffici del direttore del Distretto turistico del Sudest, Fabio Granata, la Palomar di Carlo Degli Esposti sta trasferendo una parte del set nella città di Noto.
Nei giorni scorsi, Alberto Sironi ha valutato la location dell'ex mercato.
 
 

La Sicilia (ed. di Caltanissetta), 15.4.2015
Richiamata dalla produzione per registrare due nuovi episodi
La Iannì torna sul set del commissario Montalbano

È stata chiamata nuovamente dalla produzione dei due nuovi episodi del Commissario Montalbano la prof. ssa Giulia Iannì, già docente di lingua Inglese e - come si definisce lei stessa - "malata di teatro".
La prof. Iannì ha già preso parte ad altri due episodi della serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, e cioè la "Gita a Tindari" dove ha fatto la parte di una testimone e "Le ali della sfinge" girato a Modica dove l'attrice nissena interpreta il ruolo della vicina di uno dei protagonisti, Cannizzaro, e lo fa con un certo cipiglio burbero, tanto che nella casa dove è stata recitata la scena con l'attore Luca Zingaretti, gli amministratori locali hanno poi sistemato una targa dedicata anche a quella "vicchiareddra incazzata" che replica a muso duro al Commissario Montalbano.
«La cosa che mi ha fatto piacere - racconta la prof. ssa Giulia Iannì che ora ha 75 e dal suo matrimonio con l'avv. Vittorio Mammano ha avuto tre figli, Piero, Renato e Delia - è che sono stati quelli di Rai Fiction e della Palomar a cercarmi ancora una volta. Dovrò recarmi sempre nel Ragusano dove verrà girato il prossimo 5 maggio uno dei due nuovi episodi in programma, che si intitolerà "La piramide del fango"».
La prof. ssa Iannì è stata sempre una appassionata di teatro, essendo stata per oltre venti anni una delle protagoniste dello "Stabile Nisseno" assieme a Peppe Nasca, Giorgio Villa, Giovanni Lanteri, Peppe e Giovanni Speciale, Salvina Fama ed Elvira Sillitti. Ha insegnato Inglese al Commerciale, dove ha lasciato la sua "impronta" teatrale nelle edizioni del "Rapisardi show" degli anni ‘80».
«Ma la cosa che mi entusiasma di più - confida - è l'attività di recitazione che svolgo da una decina di anni alla parrocchia "Sacro Cuore", dove insegno teatro soprattutto ai bambini. Con loro siamo riusciti a fare delle belle cose che sono state pure apprezzate: tra queste anche una edizione molto bella di "Pinocchio", e poi "L'interrogatorio a Maria" di Giovanni Testori; per ultimo abbiamo portato in scena "L'abbraccio del padre" nelle scuole, a San Cataldo e proprio domenica scorsa anche a Gela. Faccio di tutto, soprattutto la regista ed in quest'ultimo spettacolo sono coinvolte una sessantina di persone che fanno recitano, ballano, fanno le comparse. Zingaretti ed il Commissario Montalbano? Luca è una persona splendida e recitare con lui è esaltante. Ma stare insieme ai ragazzi e trasmettere loro questa mia grande passione per il teatro non lo è da meno».
G. S.
 
 

La Sicilia (ed. di Ragusa), 16.4.2015
Luca Zingaretti torna a girare sul set ragusano

Ciak si gira. O meglio ciak si torna a girare perché a fine mese la Palomar torna in provincia di Ragusa per girare la nuova serie de "Il Commissario Montalbano". Straordinario veicolo di promozione turistica, per le scene che il regista Alberto Sironi ha più volte immortalato in questi oltre dieci anni di successi, la fiction tv tra le più amate al mondo vedrà la registrazione dei nuovi episodi come sempre interpretati da Luca Zingaretti. Il Montalbano "tradizionale" da non confondere con il giovane Montalbano, interpretato invece da Michele Riondino, che riaccende telecamere e riflettori sull'area iblea proprio mentre in tv, sulla Rai, vanno in onda nuovamente le repliche delle precedenti serie continuando ad ottenere grande successo in termini di ascolti. La Montalbanomania non si ferma mai e Palomar e Rai dunque non si tirano indietro. Già a fine mese (a quanto pare il 20 aprile da Ragusa ma è ancora una notizia in attesa di conferma) inizieranno le riprese dei nuovi episodi. In un primo momento sembrava che la location sarebbe stata spostata in Puglia per ritardi nell'erogazione dei fondi da parte della Regione Sicilia. Pare che tutto si sia risolto per il meglio, niente paura insomma: gli splendidi luoghi che fanno da sfondo alle avventure del commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri rimarranno gli stessi. Forse qualche ripresa in più ci sarà nel siracusano dove, con in testa Fabio Granata, si era addirittura cercati di portare interamente la produzione. Nei giorni scorsi, proprio a Noto, sono iniziati dei sopralluoghi per verificare. È stato proprio il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, a condividere sul proprio profilo facebook le foto dei sopralluoghi. Sironi ha girato il centro storico, alla ricerca di diverse ambientazioni, sia interne che esterne, e sembra aver focalizzato la propria attenzione sulla Loggia del Mercato di via Rocco Pirri. A marzo la casa di produzione Palomar aveva fatto partire i casting, facendo ben sperare per il futuro della fiction: uomini e donne di ogni età, ma rigorosamente siciliani, sono stati chiamati a raccolta per prendere parte alle riprese. Le nuove puntate andranno in onda nel 2016, il prossimo anno. Per il momento gli spettatori possono godersi le repliche in tv.
m. b.
 
 

La Repubblica (ed. di Palermo), 16.4.2015
Carlotto e la Sicilia, un amore noir “Il filo giallo da Capuana a Camilleri”
L'amicizia con Piazzese " Le sue indagini sono una discesa agli inferi in cui non serve il bene"
La passione per Sciascia "Il Giorno della civetta è uno di quei libri che cambiano la vita"
IL MAESTRO. Leonardo Sciascia, autore del "Giorno della civetta". Un libro che una volta letto cambia il modo di vedere la vita secondo Massimo Carlotto

Padova, un professore universitario scomparso. Solo la sua amante segreta, appartenente a una ricca e nota famiglia di industriali svizzeri, conosce la verità. Un caso perfetto per l'Alligatore, l'investigatore senza licenza Marco Buratti che da sei anni latitava come protagonista delle storie del maestro del noir italiano Massimo Carlotto che oggi torna a Palermo, alle 18 alla libreria Modusvivendi, per presentare il suo ultimo libro "La banda degli amanti" uscito per le Edizioni e/o.
[…]
Carlotto manca da Palermo da un po', l'ultima volta è stato in città in occasione delle riprese di un documentario europeo che legava le città agli scrittori «E io ero a Palermo per raccontare la città piena di musica e di profumi dei romanzi del mio amico Santo Piazzese» racconta.
In quell'occasione lo scrittore ha visitato la Squadra Mobile di Palermo, quale simbolo attivo della lotta alla mafia, e parlando del collega siciliano Piazzese, uno dei più amati, dice: «Nei suoi romanzi, le indagini di La Marca sono dei polizieschi con un delitto e una soluzione, il noir non è mai consolatorio, è una discesa agli inferi nel quale non serve il bene», spiega. […]
E la Sicilia, terra di giallisti, forse afflitta da un perenne bisogno di riscatto, nella realtà come nella finzione narrativa, lascia poco margine ai puristi del noir. Forse per la Sicilia si potrebbe azzardare una tradizione di autori in equilibrio funambolico fra giallo e noir, o di un giallo a tinte noir, cominciando dal Capuana de "Il marchese di Roccaverdina", passando per un fuori serie come Sciascia, per approdare a oggi con il già citato Piazzese, Gian Mauro Costa, che in libreria dialogherà con Carlotto, Piergiorgio Di Cara, Antonio Pagliaro e Giacomo Cacciatore.
Una buona scuderia di penne investigative forse incentivate dal successo di quello scrittore siciliano al quale Carlotto riconosce il merito di avere riabilitato la letteratura di genere, sottraendola alle detrazioni che spesso le sono state fatte: «Camilleri. Sono pazzo di lui, ho letto tutto e continuerò a leggere tutto. Adoro i romanzi storici, grazie a lui il giallo è diventato un genere amato, ricercato e seguito dal pubblico».
[…]
Eleonora Lombardo
 
 

Il Giornale, 17.4.2015
Torna Montalbano, via alle riprese delle nuove puntate
Gli episodi in cantiere, però, saranno solo due e, nonostante le polemiche dei mesi scorsi, verranno girati in Sicilia nel Ragusano

Montalbano non delude mai. Anche il ciclo di 6 repliche della fiction di Raiuno con protagonista Luca Zingaretti, sta portando a casa ottimi risultati in termine di share.
E chissà cosa accadrà con i nuovi episodi. Infatti, la Palomar, casa di produzione della serie, ha iniziato i casting per iniziare a girare nuovi capitoli delle avventure del commissario più amato d'Italia. Le riprese partiranno il prossimo 20 aprile, rigorosamente nel Ragusano, in tutte le località, ormai amate dal grande pubblico, che, grazie alla fiction, hanno avuto un grande ritorno turistico.
Sembrerebbero stati superate le divergenze che, qualche mese fa, hanno fatto acceso la polemica tra la produzione e gli enti regionali siciliani. Scongiurato, insomma, il paventato trasferimento dell'intera produzione in Puglia. Gli episodi in cantiere, però, saranno solo due. E, anche se non ci sono state comunicazioni ufficiali, i romanzi che trasformati in episodi della serie tv, saranno: Un covo di vipere del 2013, e La Piramide di Fango dello scorso anno, le uniche due opere con protagonista il Commissario Montalbano e che non hanno ancora avuto una veste televisiva.
Federico Nicci
 
 

17.4.2015
La giostra degli scambi
Il nuovo romanzo del Commissario Montalbano sarà in libreria il 30 aprile.
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 18.4.2015
Ascolti tv: il Commissario Montalbano vince anche in replica
Oltre 4 milioni e mezzo di telespettatori per la fiction di Rai 1. Quasi un milione in più rispetto a Le Tre Rose di Eva su Canale 5. Molto bene la replica "in chiaro" di Italia's Got Talent su Cielo

È stata una sfida tra fiction quella di ieri sera all’auditel. Sfida vinta da Rai 1 che ha riproposto una replica della serie Il Commissario Montalbano e l’episodio, intitolato Il giro di boa, è stato seguito da 4 milioni e 615mila spettatori, per uno share pari al 18,05%.
[...]
Lorenzo Di Palma
 
 

Giornale di Sicilia, 20.4.2015
Nella cittadina barocca la produzione della fiction sul commissario ha individuato cinque spazi scenici per «Piramide di fango» e «Una faccenda delicata»
Montalbano, nuovi episodi «ospitati a Noto
Il regista Sironi ha girato per le strade del centro siracusano: «Una meravigliosa bellezza che stordisce», il suo parere
Dalla prima settimana di maggio e per sei giorni il set cinematografico della casa di produzione Palomar si trasferirà a Noto che diventerà, almeno in parte, Montelusa, il capoluogo di provincia di Vigata.

Noto. Promessa mantenuta: Noto, con i suoi imponenti monumenti, torna a essere la scena ideale per i maestri del cinema. Carlo Degli Esposti e Alberto Sironi, rispettivamente produttore e regista della famosa serie televisiva Rai «Il commissario Montalbano» tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, hanno scelto la barocca città per due nuovi episodi sul celebre poliziotto nato dalla penna del novantenne scrittore e sceneggiatore di Porto Empedocle. Una scelta, dopo le fortunate esperienze del passato, per rilanciare il cinema in Sicilia (le riprese proseguiranno a Scicli, Punta Secca, Ragusa Ibla e Modica) e a Noto in particolare. Il primo «ciak» negli studi di Cinecittà, a Roma, il prossimo 20 aprile, poi dalla prima settimana di maggio e per sei giorni il set cinematografico della casa di produzione Palomar si trasferirà a Noto. Cinque, per il momento, gli spazi scenici selezionati dal regista Sironi che nei giorni scorsi è stato a Noto proprio per rifinire la scelta dei luoghi. «Una meravigliosa bellezza che stordisce», queste le parole del cineasta che dopo aver girato per un'intera giornata il salotto barocco si è pronunciato a favore della loggia del mercato di via Rocco Pirri (una vera e propria galleria all'aperto, naturale prolungamento del settecentesco palazzo Nicolaci dei principi di Villadorata) e largo Rattazzi, palazzo Ducezio, sede del Municipio (per gli interni), un caffè artistico del centro storico a due passi dalla Cattedrale, palazzo Landolina di sant'Alfano, e un antico edificio della strada principale della città.
Un set che al Comune costerà...? «Nulla», è la secca risposta del sindaco Corrado Bonfanti. «Non ci sarà alcun riconoscimento economico in favore della produzione. Dopo gli iniziali contatti tutto si è concluso in poche ore la scorsa settimana a Palermo nel corso, a Villa Igiea, di un incontro che ha avuto al centro della discussione il rilancio del cinema in Sicilia. L'obiettivo - spiega Bonfanti - è studiare nuove strategie per riavviare questo fondamentale volano di promozione e sviluppo del territorio e raccontare le esperienze maturate dal comprensorio in questi ultimi sessanta anni di storia cinematografica. Tornando agli episodi di Montalbano la produzione ha chiesto solo i necessari servizi, spazi e aree bonificate, e la presenza della polizia municipale per tu tt la durata delle riprese. Insomma, quello che un Comune chiamato a ospitare una troupe cinematografica deve mettere a disposizione».
Montalbano e le sue storie. Il primo episodio è «Piramide di fango», tratto dall'omonimo libro, edito da Sellerio, attualmente nelle librerie: un uomo viene trovato morto, mezzo nudo, in un cantiere. Ad ucciderlo un colpo di pistola sparato alle spalle. Le indagini portano a un giro di affari legato a gare d'appalto. Il secondo episodio in cantiere è «Una faccenda delicata», tratto da un racconto contenuto nel libro «Morte in mare a perto». Alle prese con le difficili investigazioni su un presunto caso di pedofilia in un asilo comunale di Vigata questa volta sarà un giovane Montalbano. Tanti i «ciak» previsti negli angoli più suggestivi del salotto buono della città: «Lo scopo è quello di mettere in luce le magnificenze barocche privilegiando, con un campo d'azione lungo, il tratto che congiunge piazza Municipio alla Porta Reale», spiega Corrado Di Lorenzo responsabile della Film Commission e da sempre un punto di riferimento in città e nel territorio per le produzioni cinematografiche. E qualche anticipazione c'è già: Noto per un'intera settimana vestirà i panni dell'immaginaria Vigata, ma soprattutto sarà Montelusa. Mentre palazzo Ducezio diventerà la sede della Procura (la sala delle riunioni della giunta municipale sarà l'ufficio del procuratore della Repubblica), a palazzo Sant'Alfano saranno allestite le sale operative della Questura.
Noto, almeno per i primi due episodi in programmazione il prossimo inverno, darà un nuovo volto all'immaginaria città siciliana di Montelusa.
Già dieci anni fa la capitale del barocco siciliano ospitò alcune scene dell'episodio «Giro di Boa». L'attenzione di Sironi allora fu tutta per la via Cavour, strada parallela al corso Vittorio Emanuele dove sorgono i maggiori edifici religiosi e civili della città. Le riprese furono fatte davanti al settecentesco palazzo della nobile famiglia Di Lorenzo dei marchesi del Castelluccio e nei bassi di un palazzo dei primi del Novecento che fu sede del commissariato. Tra gli spazi allora immortalati anche l'angolo che mette insieme il Belvedere del Santissimo Salvatore, la chiesa e il convento di san Francesco all'Immacolata, appena superata la Porta Reale. Diverse scene furono girate all'interno del carcere borbonico di piazza Mazzini, nella parte alta della città.
Prima della fine del mese, e in ogni caso entro il prossimo 2 maggio, dovrà essere allestito il cast dei figuranti. A giorni si conosceranno le date per la selezione anche se, com' è noto agli appassionati della serie televisiva, gli ambienti cari a Montalbano non hanno mai avuto abbondanza di questa tipologia di personaggi.
Vincenzo Rosana
 
 

RTBF, 20.4.2015
Fictions : Séries
Commissaire Montalbano La danse de la mouette
Lundi 20 avril 2015
 
 

La Repubblica, 21.4.2015
"Io leggo perché" porta i libri in piazza Capossela e Camilleri tra i testimonial

Svegliare i lettori assopiti, in tutta Italia. La prima edizione di "Io leggo perché" prende di petto il problema della scarsa lettura con una mobilitazione di massa, che giovedì invade cinque piazze ufficiali – Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza - più Massa Carrara, che l'ha organizzato spontaneamente, e la diretta Rai. L'AIE (Associazione Italiana Editori) promuove i libri con mille eventi gratuiti e 240.000 copie di ventiquattro bestseller, donati ai non lettori da trentamila "Messaggeri" negli stadi, nei supermercati, per strada e sui treni. Testimonial gli stessi scrittori, che hanno rinunciato ai diritti d'autore. Giovedì Andrea Vitali regala i suoi libri sul Milano-Torino, Cristiano Cavina sul Roma-Milano e Diego De Silva sul Napoli-Roma. Gli eventi pubblici gratuiti prevedono letture ad alta voce dei libri che ci hanno cambiato la vita. Al Teatro Argentina di Roma conduce Marino Sinibaldi. A Milano Pierfrancesco Favino presenta uno spettacolo (ore 21:05 su Rai Tre) con sessantaquattro ospiti: da Capossela a Gianrico Carofiglio, da Andrea Camilleri a Samuele Bersani, che con Pacifico e l'intervento di Guccini ha composto la colonna sonora della manifestazione. «Una storia che non conosci non è mai di seconda mano», canta Bersani.
Annarita Briganti
 
 

Siracusa News, 21.4.2015
Noto, Partono i casting per "Il commissario Montalbano" al Tina Di Lorenzo

Partono i casting per la quindicesima edizione de “Il commissario Montalbano”. L'appuntamento, per tutti coloro che volessero fare il provino, è venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18 nella sala Dante del teatro comunale Tina Di Lorenzo di Noto.
La Brahma Corporation, per conto della casa di produzione Palomar, ha comunicato la ricerca di donne 60 ai 70 sportive, e uomini e donne di varia età. Non sono, invece, richiesti minorenni. La produzione si riserverà di scegliere in base alle esigenze del copione.
 
 

RomaNotizie, 22.4.2015
Naked girls reading - le lettrici senza veli leggono Camilleri
Domenica 26 Aprile, dalle ore 20.00
La BOTTEGA degli ARTISTI di Roma
Albadoro Gala
presenta
NAKED GIRLS READING
** DONNE **
di Andrea Camilleri
Quinta Edizione
Lettrici saranno: Cindy Cardillo, Fanny Damour e Rita Lynch

Continua il successo di Naked Girls Reading ... da Chicago a Roma, il passo è breve!
Così come Roma profuma già di bella stagione, cambiando i suoi colori sotto la luce di un sole più caldo, di pari passo si scoprono le gambe e si ampliano le scollature delle donne, cullate dalla brezza primaverile di un maggio alle porte...
Donne celebrate, amate e raccontate! Come le donne ritratte dalla gentile penna di Andrea Camilleri, che le racchiude nei racconti dal titolo DONNE (per l’appunto), libro protagonista del reading più chiacchierato della capitale: il Naked Girls Reading che fa parlare, pensare e divertire e che Domenica 26 Aprile presso La Bottega degli Artisti, tornerà a deliziare gli occhi e le orecchie di chi vi prenderà parte...
L’autore racconta di anime fiere, solide d’innanzi a dolori o tentazioni e sempre pronte ad andare incontro al loro destino. Donne misteriose, che appaiono e scompaiano durante un viaggio in nave. Donne inebrianti, come la Sicilia... Donne scandalose, perchè forti di ciò che sono, libere nell’essere così come nell’apparire. Semplicemente Donne! L’altra parte dell’universo, un gioco geniale, un enigma irrisolvibile. Sono loro le protagoniste di questa ultima domenica d’aprile, celebrate da Camilleri come uomo, prim’ancora che scrittore.
Un sofisticato appuntamento quello che la produzione mette in scena per il pubblico. La sala adorna da fioche candele, divani e sedute intorno alle tre postazioni su cui siederanno le tre delicate artiste. Nell’aria delicati profumi ed incensi che accoglieranno gli avventori, ricevuti dalle tre lettrici che in questa occasione saranno: l’attrice e doppiatrice Cindy Cardillo e le performer di burlesque e attrici Fanny Damour e Rita Lynch. Padrona di casa che accompagnerà il pubblico nel turbine di quest’ esperienza sarà Albadoro Gala.
Il format proveniente dalla brillante Chicago regalerà alla piccola platea (selezionatissima), tre donne (tre artiste) adornate solo da perle e monili preziosi , che celebreranno il corpo, glorificandone il significato e il suo elegante proibito. Con sensualità ed attenzione, N.G.R. (acronimo Naked Girls Reading) accenderà gli animi dei curiosi ed amanti del mood Nude... il tutto senza tralasciare l’aspetto fondamentale dell’evento: la Letteratura. Non possiamo immaginare qualcosa di più sensuale ed intimo di una donna nuda, in una piccolo e curato spazio, leggere grandi classici della letteratura, alla luce fioca di lanterne d’epoca, drappeggi damascati e porcellane d’altri tempi...
Il costo è di 12 euro per la modalità solo ingresso oppure 20 euro, comprensivo di degustazione di Vino Rosso Biologico, accompagnato da tre assaggi della Cioccolateria Fonderia.
L’intera serata sarà dedicata al mondo della sensualità femminile, con proiezioni ed interventi musicali curati da La Bottega degli Artisti. E’ possibile prender parte all’evento prenotando la propria presenza al numero 348 4298631, o chiedendo informazioni a info@labottegadegliartisti.net.
 
 

AgrigentoInformazione.it, 22.4.2015
Elezioni Agrigento: Sgarbi con Alessi contro Alfano, Camilleri e Firetto

Vittorio Sgarbi ad Agrigento a sostegno della candidatura a sindaco di Silvio Alessi.
Il critico d’arte, più volte ad Agrigento al fianco di Giuseppe Arnone, responsabile provinciale dei Club di Forza Italia, parteciperà al dibattito politico.
La nota diffusa da "Agrigento 2020" riporta anche una dichiarazione di Sgarbi che dopo avere espresso “profondo sdegno a fronte della condizione di degrado in cui versa la città di Agrigento, relegata, da report recenti e meno recenti, all’ultimo posto in classifica in Italia per qualità della vita”, continua esprimemdo giudizi poco lusinghieri nei contronti di Andrea Camilleri, Angelino Alfano e di Lillo Firetto.
“Ho appreso – dice Sgarbi nella nota diffusa da Agrigento 2020 – che ad Agrigento un candidato sindaco, peraltro originario di Porto Empedocle, primo sostenitore della costruzione di un rigassificatore ai piedi della casa natale di Luigi Pirandello e della Valle dei Templi, si vanta del sostegno di Andrea Camilleri e dell’appoggio politico ed elettorale del ministro Alfano. Penso sia superfluo commentare: si tratta di due illustri personalità che tanto lustro hanno arrecato a se stesse tranne che, anche minimamente, ad Agrigento [sic! NdCFC]. Se io fossi ministro dell’Interno allora Agrigento sarebbe la prima città di Italia. E invece è l’ultima. Accolgo volentieri l’invito dell’imprenditore Silvio Alessi a offrire, con proposte e suggerimenti, avvalendomi anche della mia esperienza di amministratore, un contributo costruttivo alla campagna elettorale in corso ad Agrigento, contro tanta distruzione incarnata dalle illustri personalità fine a se stesse”.
 
 

Rai 3, 23.4.2015
Io leggo perchè
In onda: 21:05 - 23:15

Cliccare qui per il video integrale della trasmissione (visibile fino al 30.4.2015)

Tanti narratori, scrittori, artisti, musicisti, si alterneranno, introdotti e accompagnati da Pierfrancesco Favino, racconteranno una storia, leggeranno una pagina, suoneranno una canzone
[Ha partecipato anche Andrea Camilleri, con un intervento video registrato, NdCFC]
 
 

Il Sussidiario.net, 23.4.2015
Il commissario Montalbano/ I "segreti" dello 007 all'italiana che piace in tv (e in libreria)

«Montalbano sono»: con questa semplice frase, il commissario, da solo, è riuscito a raggiungere un grande successo, diventando un’originale rivisitazione italiana del famoso agente 007, a partire dal celebre detto «Io sono Bond, James Bond». Diversi fattori in comune hanno portato a questo risultato: la centralità della loro figura sottolineata da frequenti piani medi, le inquadrature dall’alto, le panoramiche che risaltano l’immensità del paesaggio occupando larga parte del filmico e il magnetismo della loro personalità da cui dipende tutto l’intreccio. Solamente una colonna sonora dal suono accattivante ma allo stesso tempo stridente e l’utilizzo prevalente del dialetto siciliano per quanto riguarda i dialoghi, sembrano voler distinguere Montalbano dall’agente 007. E anche se il primo è di genere poliziesco e il secondo è soprattutto un film d’azione, nella serie del commissario si assiste a un innovativo e avvincente equilibrio tra investigazione e movimento dato da un inaspettato clima di serenità e di divertimento.
Prendendo ad esempio la scorsa puntata trasmessa in replica venerdì scorso, la vicenda, infatti, inizia rispettando il genere classico del giallo, con il ritrovamento di un corpo senza vita, disperso nel mare del porto di Vigata. Il caso o destino irrompe turbando la bellezza del paesaggio sottolineata da un’ampia panoramica iniziale, specchio dettagliato, oltre che dell’ambiente, dello stato d’animo del commissario tranquillo, ma anche stanco e, in apparenza, prossimo alle dimissioni. Tuttavia, la gravità dell’omicidio viene immediatamente compensata dalla sottile ironia e comicità dei personaggi: è solo l’inizio di una serie di corrispondenze e contraddizioni che accompagneranno il protagonista nello svolgimento delle indagini a cominciare dalla possibile controversa identità della vittima.
La giustizia viene ridotta a “tanticchia di legge” ed è connotata dalla non ufficialità, in certi casi sembra non esistere e anche le varie testimonianze, rigorosamente in dialetto siciliano, sono caratterizzate da una certa ingenuità e superficialità. Il commissario invece si fa distinguere immediatamente per la sua forte personalità che, con il suo dialetto e le sue battute, contribuirà in modo sostanziale allo sviluppo degli eventi, visti da una prospettiva esterna. Fermezza, umorismo, intuito e spavalderia, in accordo con il protagonista delineato da Andrea Camilleri, fanno emergere in lui una particolare eleganza che da bontà d’animo si tramuterà presto in velata minaccia per il potenziale assassino.
Il registro informale che connota alcune frasi come “il cadavere è troppo apposto” e la presenza del dialetto siciliano sono molto importanti al fine di ottenere una familiarità che percorre in maniera uniforme tutti i personaggi, a partire dal commissario, per instaurare un rapporto solidale, quasi confidenziale, non solo tra il protagonista e i suoi colleghi, eliminando ogni differenziazione professionale, ma anche tra Montalbano e lo spettatore esterno alla vicenda, per metterlo a suo agio persino di fronte a un’indagine per omicidio. Il dialetto e le scene comiche hanno la funzione di dare quel tocco di leggerezza in più che aiuta sia lo spettatore che i protagonisti ad affrontare meglio la realtà drammatica che si trovano davanti, senza mancare di serietà e senza venire totalmente soffocati dalla pesante portata della tragedia.
 
 

Velvet Pets, 23.4.2015
Massimo Perla dal set di Montalbano: “I cani e gli attori, per essere credibili, devono conoscersi”

Quando si parla di cani attori (e non di “attori cani”), non si può non pensare a Massimo Perla. Perché praticamente tutti i 4 zampe che vedete recitare nei film per il cinema o nelle fiction italiane sono suoi (o, al massimo, li hanno addestrati lui e il suo team nel centro all’Indiana Kayowa di Roma). E siccome di come si è avvicinato alla professione di addestratore ce lo ha già raccontato, oggi proprio il celebre educatore ha voluto svelarci in anteprima qualche piccolo segreto dal set delle nuove puntate de Il commissario Montalbano, che sta girando proprio in questi giorni a Punta Secca, in Sicilia.
Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato delle foto di Luca Zingaretti e Sonia Bergamasco in un letto matrimoniale con un cane bianco e nero…
Sì, si tratta di Polpetta, uno dei miei. In questa nuova stagione di Montalbano avrà un ruolo importante, perché sarà il cane della compagna del commissario, che poi è Sonia Bergamasco, anche lei new entry nel cast.
E come sta andando il lavoro?
Non dovrei dirlo per non portare sfortuna, ma tutto bene, Luca e Sonia sono molto bravi con gli animali. Inoltre, per rendere reale la relazione tra animale e attrice, in questi giorni, sto lasciando Polpetta alle cure di Sonia pure la notte. Ma anche prima di girare la Bergamasco era venuta al mio centro per conoscere l’animale e instaurare con lui un rapporto di confidenza e di fiducia.



E’ necessario questo lavoro di “avvicinamento uomo-cane” prima delle riprese?
Sì, soprattutto se si vuole far credere che ci sia un reale rapporto tra i due soggetti del film. Se non si conoscono, se un attore o un’attrice non hanno mai nutrito o giocato con il 4 zampe, è praticamente impossibile che sullo schermo la relazione tra loro sembri vera.



[...]
 
 

RagusaNews, 23.4.2015
Venerdì a Noto casting per il commissario Montalbano
Bisogna essere maggiorenni

Noto - Il Commissario Montalbano arriva a Noto. Tutto pronto per le riprese della fortunata serie televisiva. Nei giorni scorsi il regista Alberto Sironi ha visitato la città e selezionato le location. I set saranno allestiti a maggio ed impegneranno la squadra di produzione per circa una settimana. Venerdì 24 casting per selezionare comparse al teatro Tina di Lorenzo, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18. Possono partecipare uomini e donne di varia età, purchè maggiorenni. E in particolare donne dai 60 ai 70 anni con attitudine ginnica. Ristretto il numero delle comparse necessarie per le riprese a Noto.
 
 

ContattoNews, 23.4.2015
Il commissario Montalbano: anticipazioni di venerdì 24 aprile, Par condicio

Nuovo appuntamento con la fiction “Il commissario Montalbano“, in onda su Rai1 venerdì 24 aprile alle 21.10 con un episodio dal titolo Par condicio. Il commissario si trova a gestire l’inasprimento dei rapporti delle due grandi famiglie mafiose di Vigàta (Sinagra e Cuffaro), Al commissario Montalbano non quadrano molte cose: innanzi tutto perché dopo quindici anni di “pax mafiosa”, le due famiglie hanno ripreso ad ammazzarsi?
[…]
 
 

Millecanali, 24.4.2015
Montalbano senza Zingaretti?

‘Il Commissario Montalbano’ potrebbe diventare il ‘Doctor Who’ italiano e rigenerarsi, vale a dire che il personaggio andrebbe avanti ma con un attore diverso da Luca Zingaretti. L’idea viene dal produttore di Palomar, Carlo Degli Esposti, intervistato sul numero di aprile di Millecanali.
Il primo passo è stato segnato dall’arrivo di Michele Riondino: ‘Il giovane Montalbano’ – ha dichiarato Degli Esposti – è un tentativo di rendere il commissario eterno, è uno dei pochi prodotti che può aspirare all’immortalità”.
Come il protagonista della serie targata BBC, che va in onda dal 1963 con interpreti differenti? “Sì – conferma il produttore – , alcuni prodotti hanno il dono dell’unicità, altri no. Devo ammettere che ‘Braccialetti Rossi’ non è eterno, mentre Montalbano può gareggiare all’eternità nella sua realizzazione”.
E qui la rivelazione: la possibilità che sopravviva, addirittura, senza il volto che lo ha portato in Tv. “Luca Zingaretti – parola di Degli Esposti – è stato fondamentale, come lo sarà Michele Riondino, ma chissà quanti altri interpreteranno ancora Montalbano!”.
In attesa di scoprire quale attore potrebbe dar vita (dopo Zingaretti) al celebre commissario nato dalla penna di Camilleri, il produttore si sta occupando delle riprese delle produzioni che ha in cantiere, ossia “i due prossimi film de ‘Il commissario Montalbano’, in onda nel 2016, il nuovo progetto per la regia di Kim Rossi Stuart, al cinema probabilmente in primavera, e ‘Braccialetti Rossi 3’, in arrivo l’anno prossimo’.
Alessandra De Tommasi
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 24.4.2015
Test: quanto Montalbano c’è in te?
Scoprite con il nostro questionario (in... lingua originale) se somigliate al commissario più amato della tv

Siete solitari, riflessivi, golosi, passionali? Forse allora siete parenti del poliziotto interpretato da Zingaretti. Che, tornato in onda con le repliche di sei episodi, sta ottenendo ascolti record. Come al solito...

Scegli una risposta per ogni domanda

1. Qualcuno viene a tuppiare (bussare) alla porta. È una fimmina/masculo che ispira firticchio (voglia o capriccio). Tu:
A - Inizi ad acchianare (fai di tutto per raggiungere il tuo scopo): invitarla/o a cena.
B - Rimani imparpagliato (resti senza parole) ma poi ti rifai…
C - Cominci ad alliffari (adulare) sperando di fare colpo.
2. Sei con la tua zita/zito (fidanzata o fidanzato) e sta per iniziare una sciarratina (litigata):
A - Inizi a rispostiare (rispondi sgarbatamente per averla vinta).
B - Diventi mutànghero (silenzioso) ma poi cominci a pattiare (a cercare un compromesso) per arrivare a fare pace.
C - Senza una sciarratina che amore è!
3. Stai per addrummiscire (stai per andare a letto) e tutt’insèmmula (all’improvviso) suona il telefono:
A - Rispondi pazinziuso (rispondi pazientemente).
B - Dici che havìri chi fari (che sei occupato) e attacchi.
C - Esclami: Chi è che scassa i cabasisi (eufemisticamente rompe le scatole).
4. Hai un amico lento d’incascio (che non sa tenere un segreto), tu come ti comporti?
A - Ogni volta non riesci a non furiare (fare una sfuriata).
B - Vorresti struppiarlo (fargli del male) ma poi ti limiti a qualche battuta.
C - Scegli di addubbare (fai buon viso a cattivo gioco) però non gli sveli più nulla.
5. Il tuo capo ti dice di tràsere (entrare) nel suo ufficio, è incaniato (arrabbiato come un cane):
A - Pensi sia meglio agliuttìri (ingoiare il rospo) e poi fai come ti pare.
B - Ti senti aggiarniare (diventi giallo di paura).
C - Non riesci a non arrussicare (arrossire dalla vergogna) e murmuriari (borbottare) qualche scusa.
6. Oggi hai una certa lagnusìa (pigrizia, svogliatezza):
A - Pensi che passiàre (fare una passeggiata) sia quello che ti serve.
B - Ci vuole proprio na picca (un poco) di caffè.
C - Perché mai non potrei alloppiare (dormire profondamente) per tutto il giorno?
7. La tavola è conzata (apparecchiata), ma iddru parra sempre (ma l’altra persona parla sempre):
A - Ti fai una bella discurruta (conversazione).
B - Cominci a infuscarti (rabbuiarti) ma scambi qualche parola.
C - Dici m’avi a scusare (mi deve scusare) ma tengo pititto (ho molto appetito) e non parli più.
8. Per te il telefonino è:
A - Tutto. Se lo perdessi cominceresti a cataminarti (agitarti).
B - Una camurria (una rottura di scatole)… al massimo te lo fai prestare.
C - Un tipo di armiggi (arnesi), di cui non puoi più fare a meno.
9. Fosse per te avresti sempre gana di (voglia di):
A - Arancini a tinchitè (a iosa).
B - Di una brioscia (brioche).
C - Càlia e simenza (misto di legumi).
10. Ti sei fatto persuaso che il matrimonio sia:
A - carzaro (un carcere)
B - Tutto un friccicari (tutto un baloccarsi).
C - Non sei il tipo che si fa babbiare (prendere in giro) da certe favole.
Calcola i tuoi punti
La risposta «esatta» vale 3 punti, le altre due valgono 0 punti. Fai la somma delle tue risposte esatte e leggi il tuo profilo!
Risposte esatte: 1B; 2B; 3C; 4B; 5A; 6B; 7C; 8B; 9A; 10C.
DA 0 A 3 PUNTI: sei Coliandro
Che ci accucchia (cosa c’entra) Montalbano con te? Non vi somigliate nemmeno na picca (un poco).
Salvo è il tuo arriversa (contrario), meglio pigliare il fujuto (darsela a gambe). Magari c’è più affinità con l’ispettore Coliandro!
FINO A 9 PUNTI: sei Ingrid
Con Salvo bisogna appattarsi (mettersi d’accordo) e tu ci riesci tanticchia (un pochino). Ma lui è pur sempre un riservatissimo masculo del Sud, tu un’aperta fimmina del Nord. Tra voi c’è rispetto, ma ci su surruschi (vi sono dei guai).
FINO A 15 PUNTI: sei Livia
Di fronte all’imprevedibilità di Salvo, come Livia vi addrumate (accendete) e vi astutate (spegnete). E soprattutto sapete alliffari (prenderlo con le buone). Del resto lo sai, il tuo fidanzato non è facile da quatrare (inquadrare).
FINO A 21 PUNTI: sei Camilleri
C’inzertasti! (hai colto nel segno). Con Salvo vi somigliate a tinchitè (in abbondanza). Anche tu sei arrisorbuto (risoluto) e come lui non sai resistere a qualche farfantaria (raccontare una piccola bugia dopo una marachella). Specie in amore...
30 PUNTI: sei Montalbano!
Nessuno riesce ad assuperarti (superarti). Non trovi mai abento (quiete), tranne quando puoi addubbarti (rimpinzarti) di cibo, e ti si sta dietro affaticoso (a fatica) perché vai a badda allazzata (superi ogni ostacolo). Del resto... Montalbano sei!
Silvia Perazzino
 
 

El Español, 25.4.2015
Salvo Montalbano
Camilleri & Montalbano

Un filo de luz es la última novela del escritor italiano que ha llegado a nuestras librerías. Como las anteriores, nos transporta a ese universo mágico nacido de la imaginación de su creador y de una Sicilia etérea, profunda y literaria, romántica y brutal al mismo tiempo [...]
Fernando Baeta
 
 

TV Sorrisi e Canzoni, 25.4.2015
Ascolti tv: Montalbano imbattibile anche in replica
Le indagini del Commissario di Vigata si riconfermano il programma più seguito del venerdì

Rai1 si aggiudica di nuovo la gara degli ascolti del venerdì sera grazie al Commissario Montalbano: ieri l’episodio Par Condicio, pur in replica, è stato infatti seguito da 4 milioni e 246mila telespettatori, facendo totalizzare alla rete uno share del 17,01%
[...]
Lorenzo Di Palma
 
 

Libero, 26.4.2015
Rivoluzione nella storica fiction
Montalbano ero
Il produttore: dopo Zingaretti, protagonisti a rotazione

Tra canali a pagamento, nuove reti, abbonamenti incrociati e offerte on demand, al pubblico televisivo erano rimaste due uniche, granitiche, certezze: Terence Hill che sfrecciava in bicicletta a dirimere casi, e Luca Zingaretti che esclamava: «Montalbano, sono». Ebbene, ora potremmo perderle entrambe. All'indomani delle voci (mai confermate dalla LuxVide) sulla volontà di Terence Hill di lasciare la serie Don Matteo, arriva infatti la notizia che la prossima stagione di Commissario Montalbano potrebbe essere l'ultima con Zingaretti. E stavolta non si tratterebbe di banali pettegolezzi da corridoio, come nel caso di Terence Hill: a contemplare l'ipotesi di un recasting del celebre personaggio di Raiuno è lo stesso patron della Palomar, Carlo Degli Esposti. In un'intervista rilasciata al mensile Millecanali, il produttore ha infatti immaginato un futuro alla Doctor Who per Montalbano. Il riferimento è alla celebre serie inglese la cui caratteristica principe è il periodico cambio del protagonista: è dal 1963 che il personaggio del dottore muta continuamente volto. «Alcuni prodotti hanno il dono dell'unicità, altri no. Devo ammettere che Braccialetti Rossi non è eterno, mentre Montalbano può gareggiare all'eternità nella sua realizzazione». Tradotto: Commissario Montalbano può andare avanti benissimo, con o senza Zingaretti. Un bello smacco per l'attore, il cui contributo è stato invece decisivo per il successo della fiction: la sua performance è tra le poche a vantare più di due espressioni facciali ed è riuscita a valorizzare il personaggio, dandogli personalità e ritmo. Eppure quella di Degli Esposti non sembra una sparata, quanto semmai un'oculata strategia, avviata già da qualche anno. Il primo tassello per la trasformazione di Montalbano in Doctor Who sarebbe stata posta nel 2012 con il lancio dello spin off Il giovane Montalbano. Un titolo che, effettivamente, è funzionato nonostante l'assenza (dettata da ragioni narrative) di Zingaretti. «Il giovane Montalbano è un tentativo di rendere il commissario eterno, è uno dei pochi prodotti che può aspirare all'immortalità». Da qui, l'affondo del produttore: «Luca Zingaretti è stato fondamentale, come lo sarà Michele Riondino, ma chissà quanti altri interpreteranno ancora Montalbano!». Il sospetto però è che dietro al desiderio di rinnovamento della Palomar si possano nascondere anche ragioni che esulino dalla sfera puramente creativa. Non è un mistero, per esempio, che il compenso di Luca Zingaretti per Montabano sia molto corposo, se non addirittura superiore a quello di qualsivoglia suo collega. Cambiare interprete potrebbe dunque voler dire risparmiare in cachet. In ogni caso, sulla possibile sostituzione di Zingaretti dovrà esprimersi anche RaiFiction. Ed è difficile immaginare che la proposta venga accolta a braccia aperte dal servizio pubblico. Il risiko è troppo alto e forse, a fronte degli alti ascolti e degli investimenti pubblicitari attirati dalla serie, non avrebbe neanche senso correrlo. Palomar tuttavia vanta la forza contrattuale per incaponirsi e, se così fosse, sarebbe una bella rogna per il servizio pubblico che già deve vedersela con l'incognita Terence Hill. Tra l'altro, al netto di ogni scenario meta-televisivo, su quest'ultimo grava la reale incognita dell'età: Hill non è un Highlander e l'età avanza. Se sia lui che Zingaretti lasciassero i propri personaggi storici, la Rai perderebbe due delle sue produzioni a «risultato sicuro».
Francesca D’Angelo
 
 

ANSA, 26.4.2015
Montalbano e Zingaretti non si separano
Attore da 15 giorni di nuovo sul set, si girano due film l'anno

Roma - Montalbano e Zingaretti non si separano, anzi l'attore è da 15 giorni sul set per girare il nuovo film nei panni del celebre commissario, e ne girerà due l'anno nei prossimi tre anni, mentre su Rai1 vanno in onda le repliche che fanno il pieno di ascolti. Lo precisa il produttore Carlo Degli Esposti che "smentisce nel modo più categorico" le notizie di un possibile smarcamento del Commissario Montalbano dal suo interprete storico Luca Zingaretti: "è il miglior centravanti della squadra".
 
 

TVZap, 26.4.2015
Il Commissario Montalbano, nessun addio di Luca Zingaretti: ‘È il miglior centravanti della squadra’
Il produttore Carlo Degli Esposti smentisce alcune indiscrezioni: l’attore girerà due film all’anno nel prossimo triennio

Il Commissario Montalbano e Luca Zingaretti non si separano, anzi l’attore è da 15 giorni sul set per girare il nuovo film nei panni del celebre personaggio e ne girerà due all’anno nei prossimi tre anni. A precisarlo è il produttore Carlo Degli Esposti che interviene dopo l’articolo “Montalbano ero” pubblicato domenica 26 aprile da “Libero”, in cui si adombra che l’avventura di Zingaretti nei panni del commissario creato dalla penna di Andrea Camilleri sia vicina al termine. Il produttore “smentisce nel modo più categorico le affermazioni lì riportate relative a un possibile smarcamento del Commissario Montalbano dal suo interprete storico Luca Zingaretti”.
Poi Degli Esposti aggiunge: “Zingaretti è con noi, è per la Palomar il miglior centravanti della squadra, altri scenari sono del tutto privi di fondamento e dimostrano quanto in Italia la squadra che vince sia perennemente bersagliata dall’invidia e dalla calunnia. E’ successo in passato tante volte, ma questo non ha impedito a Montalbano di vivere 16 anni fantastici di successo e non gli impedirà di proseguirlo anche dopo la maggior età”.
Ancora attualmente le repliche della fiction stanno ottenendo grandi ascolti. Un successo che non si ferma ai confini italiani: “L’eternità di Montalbano andrà oltre ogni campagna denigratoria – sottolinea Degli Esposti – basti pensare che uno degli episodi è appena andato in onda in Gran Bretagna ed ha invaso le pagine Twitter. Va bene in Inghilterra, in Francia, in Germania, ovunque, e abbiamo sempre resistito a chi voleva ucciderlo o farci discutere”.
 
 

Recensionilibri, 26.4.2015
La relazione di Andrea Camilleri |Mondadori

Il termine “relazione” e il suo duplice significato fa da leitmotiv al romanzo. Infatti il protagonista Mauro Assante è un dirigente dell’Authority preposta al controllo delle banche italiane. È stato incaricato di ispezionare la Banca Santamaria i cui bilanci risultano poco chiari e stilare una relazione conclusiva che porterà probabilmente al commissariamento della banca.
Mauro ha un carattere chiuso e schivo, egli stesso si definisce orso ed è riuscito ad aprirsi solo con la moglie Mutti con la quale è felicemente sposato ed ha un figlio, Stefano, di 7 anni.
Assante si ritrova ad affrontare questo incarico completamente solo in una Roma estiva e prevacanziera, costretto al lavoro mentre la moglie è già in vacanza in Trentino col figlio. Per circostanze fortuite conosce una meravigliosa bionda che improvvisamente bussa alla porta del suo appartamento. Pur non essendo interessato all’appuntamento con la escort (che qualcuno ha mandato a sua insaputa), Mauro ne rimane attratto e rapito. Partono così una serie di coincidenze ad equivoci che faranno incontrare di nuovo Mauro e la misteriosa Carla tanto da attrarsi sempre di più e desiderarsi l’un l’altro. Così, l’imperturbabile dirigente Mauro Assante inizia una relazione sentimentale passionale e razionalmente inspiegabile con la donna misteriosa, facendosi catturare e invischiare sempre di più fin da lasciarsi andare a confidenze sui segreti lavorativi.
Purtroppo il buon Mauro si ritrova vittima di pedinamenti e coinvolgimenti in situazioni assurde, che lui riconduce a raggiri e minacce conseguenti al delicato incarico istituzionale. La banca ispezionata è legata politicamente a personaggi di spicco romani e nazionali, e dal momento in cui comincia a stilare questa relazione Mauro Assante subisce telefonate fantasma, incursioni nel suo appartamento, consigli amichevoli dai colleghi di lavoro, appostamenti e così via con altri accadimenti al limite della follia. Egli è convinto che qualcuno stia costruendo una macchina di distruzione psicologica e gli stia cucendo addosso il discredito e l’infamia. Come reazione Mauro Assante non può far altro che incaponirsi nel suo compito e proseguire nelle sue relazioni. La tela del ragno si infittisce e Mauro ne resta al centro. Il complotto è compiuto.
La critica
L’ultimo romanzo del celebre Camilleri è più che altro un lungo racconto, infatti la divisione in capitoli è più un dovere tipografico che un elemento necessario alla storia. La lettura è agevolissima e anche breve, (mi è bastato un pomeriggio!) perché la trama ha dei punti di crescendo tipico del noir che ti spingono a scoprire l’epilogo rapidamente. I personaggi sono così ben delineati da immaginarli vivi e presenti. Oserei dire che la sensazione della lettura è quella di rimandare ad una fiction televisiva ben strutturata in una sola puntata. L’ambientazione contemporanea in una grande città, un piccolo intrigo politico-economico (anche se non troppo approfondito e lasciato molto nel vago!), la donna misteriosa che non rivela neanche il suo cognome e il suo passato, il complotto ben strutturato e il finale sicuramente fuori dalle aspettative sono elementi che fanno del romanzo una buona lettura e già un canovaccio per una stesura televisiva. Leggendo il libro mi sono tornati in mente alcuni passaggi e situazioni paradossali descritte nel libro Il diavolo, certamente pubblicato sempre da Camilleri per Mondadori nel 2012.
Dopo la lettura de La relazione rimane quel lieve amaro in bocca poichè Andrea Camilleri ci offre alcuni spunti di riflessione sulle situazioni, che alcuni ambienti e ruoli lavorativi costringono ad affrontare. Cinismo, integrità morale senza margine di errore, imperturbabilità e profonda responsabilità sono elementi imprescindibili per ruoli dirigenziali di elevato spessore, però il buon autore siciliano ci riporta sempre alla realtà incentrando l’attenzione sull’umanità dei personaggi. Ciò che siamo veramente è quello che sentiamo di essere o quello che dobbiamo essere per rispondere alla riprova sociale? I ruoli professionali ci obbligano ad assumere atteggiamenti e comportamenti che in fondo sono veramente nostri o sono soltanto maschere pirandelliane indossate per necessità? L’ispettore Mauro Assante, così ligio e rigoroso, dimostra di non essere scevro da tentazioni e, pur intuendo il complotto e il raggiro di cui è vittima, non è capace di affrontare con determinazione la situazione a dimostrazione che in ognuno di noi si possono aprire delle faglie di ingenuità che fanno crollare il grande castello di carte che ci siamo costruiti. L’animo umano è ricco di molteplici sfaccettature, che non sempre rispondono alla ragione e le reazioni finali possono essere il risultato di pura e inimmaginabile follia!
Annalisa Andriani
 
 

BooksBlog, 27.4.2015
Montalbano e Zingaretti inossidabili: continua il legame tra libri e fiction
“L'eternità di Montalbano andrà oltre ogni campagna denigratoria”, afferma Carlo Degli Esposti, produttore della fiction tratta dai libri di Andrea Camilleri

Ci sono film tratti dai libri che sono veramente brutti. Altri invece riescono a incarnare in maniera interessante il contenuto del libro (del resto, non dimentichiamo che si tratta di due mezzi espressivi diversi e, pertanto, non potranno mai essere perfettamente speculari). Si pensi ai film di Harry Potter, per esempio, che risultano molto fedeli al testo di J. K. Rowling. Ma non c’è bisogno di andare all’estero per trovare di queste situazioni: qui da noi abbiamo l’inossidabile binomio Salvo Montalbano-Luca Zingaretti che ha avuto un enorme successo e che, a quanto sembra, continuerà in questa avventura. Se c’erano state voci di un cambio di attore per dare vita al personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri, il produttore Carlo Degli Esposti sgombra il campo dalle dicerie: Sottolineare la grandezza della scrittura di Camilleri, l'eternità della sua spinta letteraria non può generare simili malevole illazioni. 'Zingaretti è con noi, è per la Palomar il miglior centravanti della squadra, altri scenari sono del tutto privi di fondamento e dimostrano quanto in Italia la squadra che vince sia perennemente bersagliata dall'invidia e dalla calunnia. È successo in passato tante volte, ma questo non ha impedito a Montalbano di vivere sedici anni fantastici di successo e non gli impedirà di proseguirlo anche dopo la maggior età.
E così Montalbano e Zingaretti non si separano, anzi rafforzano la loro liaison: da due settimane Zingaretti è sul set per girare il nuovo film nei panni del celebre commissario, e ne girerà due l'anno nei prossimi tre anni, mentre su Rai1 vanno in onda le repliche che fanno il pieno di ascolti.
Roberto Russo
 
 

La Sicilia (ed. di Ragusa), 27.4.2015
Sul set a Punta Secca
Montalbano mangia la caponata di Micieli
Il commissario più amato dal pubblico della tv tra i sapori iblei

Santa Croce. Se un profumo potesse attraversare lo schermo. L'odore della terra, che se lo vedi ha i colori delle primizie che essa genera. I peperoni e i pomodori. E le olive. La caponata, quel caleidoscopio di sapori che è il piatto principe della bruna Sicilia, ha conquistato anche Montalbano. Il commissario, quello che per il mondo sta nella tivù e che a Punta Secca, ogni primavera, passeggia, tra le viuzze e sotto al faro, in spiaggia, sempre sulle gambe dell'attore romano Luca Zingaretti. La lavorazione dei nuovi episodi della fortunata serie televisiva sono iniziate lo scorso 20 aprile. E, anche quest'anno come i precedenti, uno dei telefilm più seguiti diventa il contenitore delle immagini della più bella costa Iblea. Ma anche dei suoi simboli, della sua cucina. E' stata la chance, questa volta, del giovane chef "puntaseccaro doc" Joseph Micieli per esserci, seppur attraverso i fornelli. "I colori fantastici della caponata del mio ristorante, Scjabica, sono stati a disposizione della troupe. Non realizziamo piatti di terra, generalmente, anche se siamo benissimo in grado di farli. Ma lo staff di Montalbano ci ha richiesto un bel piatto di scena, potevo rifiutare? No! ". Zingaretti e compagni hanno assaggiato - con ogni probabilità prima che venisse inquadrato dalle telecamere aperte sulla scena a due passi dal mare - anche il pane di San Giuseppe, il pane di diverse e particolari forme simboliche, lavorato e decorato a punta di coltello da mani abili ed esperte, entrato a fare parte del Libro delle celebrazioni del registro dei Beni immateriali della Regione nel 2007. Ne ha voluto fare dono il sindaco Franca Iurato in visita istituzionale a Punta Secca alla troupe che ha omaggiato con il pane "pulito". "Assaggiato e apprezzato da tutti - ha scritto il primo cittadino - compreso Luca Zingaretti e il regista Sironi, che ringraziamo assieme alla Palomar e allo scrittore Andrea Camilleri per la ricaduta positiva del loro lavoro nel nostro territorio". Il regista Alberto Sironi, lo scenografo Luciano Ricceri e la Palomar, casa produttrice della fiction, hanno scelto le location tra le province di Ragusa e Siracusa, le riprese dovrebbero andare avanti per sette settimane, per arrivare a conclusione entro il mese di giugno. Luca Zingaretti e il resto della troupe sono impegnati a girare le scene relative ai due nuovi inediti episodi di questo 2015.
Alessia Cataudella
 
 

Il Sussidiario.net, 27.4.2015
Il commissario Montalbano/ Quella 'verità' dietro al successo della fiction

Il ritorno de Il Commissario Montalbano su Rai 1, lo confesso, mi fa piacere. Anche se in attesa dei nuovi episodi, di cui sono iniziate le riprese, è il turno delle repliche. Ho letto quindi con interesse l’articolo sulla serie (seppur a partire da un solo episodio) pubblicato su queste pagine. L’autrice sostiene che il successo della serie sia dato da “l’aver dimostrato che la comicità e la bellezza, la serietà e la drammaticità degli eventi rappresentano diversi aspetti ugualmente veritieri della realtà di tutti i giorni, la quale, spesso e volentieri, oltrepassa e mette alla prova i limiti della logica umana”. In parte è vero, l’analisi è estremamente puntuale dal punto di vista cinematografico di ripresa e musiche, ma trascura altri aspetti ugualmente importanti e, a tratti, incorre in imprecisioni.
Per prima cosa, all’inizio dell’articolo si paragona Montalbano all’Agente 007. Secondo l’autrice, i due si distinguono per il genere, la colonna sonora, l’utilizzo in Montalbano del dialetto siciliano e il clima di equilibrio tra investigazione e serenità e divertimento che permea la serie di Camilleri. Lode all’autrice per aver individuato questo equilibrio, ma manca una cosa importante: Montalbano è italiano. Non è un dato scontato. Noi telespettatori lo guardiamo anche perché ce lo sentiamo più vicino alla nostra realtà, quasi immaginiamo e un po’ speriamo che in ogni commissariato ci siano persone di una simile correttezza e dedizione alla Giustizia. Già, perché Montalbano crede nella giustizia.
C’è infatti un’affermazione imprecisa: “La Giustizia viene ridotta a ‘tanticchia di legge’ ed è connotata dalla non ufficialità, in certi casi sembra non esistere e anche le varie testimonianze, rigorosamente in dialetto siciliano, sono caratterizzate da una certa ingenuità e superficialità”. Montalbano è fermamente convinto che la Giustizia sia una cosa importante e che le leggi vadano rispettate su tutto il territorio italiano. Quando utilizza l’espressione del ‘tanticchia’ è per criticare quanto pensava una coppia di anziani arrivati da un’altra regione italiana, convinti che in Sicilia la Giustizia non esista. Il commissario si arrabbia di fronte alle parole della coppia e si impunta a dimostrare ai due che anche lì sull’isola le leggi vengono rispettate.
Anche l’ingenuità e la superficialità delle testimonianze fanno parte del valore della serie. Perché nella realtà le persone semplici risponderebbero proprio così a qualsiasi interrogatorio. Molto probabilmente risponderemmo così anche noi, se nel nostro piccolo fossimo coinvolti in un’azione penale e ci trovassimo come testimoni davanti alla polizia: saremmo spaventati e le risposte alle domande non sarebbero certo quelle pronte, fluenti e sicure dei testimoni nei film più blasonati. La familiarità che l’autrice individua nel seguito dell’articolo, non è solo tra Montalbano e lo spettatore, ma tra tutti i personaggi e lo spettatore.
 
 

Yle TV1, 28.4.2015
Komisario Montalbano
TV1 sunnuntaisin 31.5.2015 - 21.6.2015 klo 22.15 - 00.15
Yle Areenassa 30 päivää

Ärhäkän omapäinen ja terävä komisario Salvo Montalbano palaa ruutuun sarjassa Komisario Montalbano (12). TV1 esittää uusintana yhdeksännen tuotantokauden neljä jaksoa.
Italialaisetsivän mielestä tarkoitus pyhittää välillä keinot, minkä vuoksi hän joutuu kahnauksiin esimiestensä kanssa.
Nokkeluutensa ansiosta hän selviää kiipelistä, johon usein liittyy kiinnostus kauniimpaan sukupuoleen.
Murtoaalto kurittaa Vigataa
Ensimmäisessä osassa murtovarkauksien aalto kurittaa Vigatan varakkaiden perheiden villoja. Varkaat hankkivat käsiinsä avaimen ja huumaavat asukkaat.
Pian käy ilmi, että monet uhreiksi joutuneista tuntevat hyvin toisensa. Onko tekijäkin oman kaupungin väkeä?
Sarja perustuu suositun italialaiskirjailijan Andrea Camillerin dekkareihin, joita on myös suomennettu.
Pääosissa: Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta ja Angelo Russo.
Il Commissario Montalbano. Tuotanto: Palomar S.p.a ja RAI Fiction, Italia, 2013. Sarja on esitetty TV1:llä edellisen kerran vuonna 2014.
 
 

LaNostraTV.it, 28.4.2015
Montalbano e Una grande famiglia 3, Cesare Bocci: “Vorrei un ruolo da protagonista”

In questo periodo lo vediamo il martedì e il venerdì in prima serata su Rai 1 con Una grande famiglia 3 (clicca qui per le anticipazioni della quarta puntata in onda stasera) e le repliche de Il Commissario Montalbano: Cesare Bocci è uno degli attori più apprezzati del piccolo schermo. Eppure, nonostante la sua indiscutibile bravura e una lunga gavetta, non ricopre mai il ruolo del protagonista.
Oltre ai ruoli di Mimì Augello ne Il Commissario Montalbano e di Leonardo in Una grande famiglia 3, lo ricordiamo in Elisa di Rivombrosa, in Provaci ancora prof con Veronica Pivetti e, nel 2014, in Un’altra vita con Vanessa Incontrada dove interpretava Pietro, uomo corrotto e senza scrupoli. Tutte fiction di grandissimo successo ma in cui Bocci è un comprimario. Come mai? Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, l’attore dice: “Non mi spiego neanch’io perché non mi affidano mai il ruolo del protagonista. Purtroppo non ho una risposta. Anzi, approfitto di Sorrisi per lanciare un appello”.
Cesare Bocci sente molto l’affetto del pubblico, e non solo in Italia visto che Montalbano è esportato in mezzo mondo. La fiction fa ottimi ascolti anche in replica: “Al di là delle storie particolari, dell’ottimo cast, dei personaggi credibili, alla fine la gente lo riguarda più volte perché ne ha nostalgia. Importante anche l’ambientazione: la Sicilia è una terra magica, bellissima”. Cesare Bocci svela che da pochi giorni sono tornati sul set per girare due nuovi episodi de Il Commissario Montalbano che, probabilmente, andranno in onda già in autunno.
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Isabella Adduci
 
 

TVZap, 29.4.2015
Il commissario Montalbano, un rapimento insolito in ‘La pazienza del ragno’
Prosegue La primavera di Montalbano con un altro film tv in replica venerdì 1° maggio alle 21.15 su Rai1

Quarto appuntamento con le repliche primaverili delle indagini del Commissario Montalbano (10 curiosità sulla fiction) venerdì 1° maggio alle 21.15 su Rai1, con Luca Zingaretti pronto a far suoi, come tutti i precedenti, anche gli ascolti della Festa dei Lavoratori. Il miglior modo per festeggiare l’inizio delle riprese per i nuovi episodi e per dimenticare il brutto spavento relativo al presunto divorzio tra l’attore e la produzione della fiction dedicata al personaggio nato dalla fantasia di Andrea Camilleri.
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SiciliaInformazioni.com, 29.4.2015
Montalbano a scuola: leggere la fiction e vedere il libro

Il Commissario Montalbano incolla davanti ai teleschermi milioni di italiani. Gli spettatori sono molti di più dei lettori di Andrea Camilleri, che pur sono tantissimi. Quando il loro numero si avvicinerà in modo significativo a quello dei lettori l’Italia avrà trovato la strada giusta per diventare un grande Paese. Si vede infatti molta tv, si legge poco, anzi, pochissimo. In Sicilia il 70 per cento – stando ad un recente sondaggio – non ha mai letto un libro. Dipende dalla qualità dei libri, dalla cultura “familiare”, dalla scuola, dai nuovi media, dai social o da che cosa?
L’abitudine alla lettura si acquisisce sin dall’infanzia, ma chi non ce l’ha la può acquisire. L’ambiente familiare e scolastico, come in tutto il resto, è una componente essenziale. Una volta a mettersi di traverso erano le candele che scarseggiavano nelle case di milioni di italiani, perché non c’erano soldi per acquistarle, e non è possibile leggere al buio, oggi sono le diavolerie dell’elettronica, le “pensate” dei maghi del web e della tv, che se ne inventano una al giorno per “catturare” quanta più gente possibile.
I libri sulle avventure del Commissario Montalbano potrebbero stanare i “sempre connessi” se si riuscisse ad migliorare gli stimoli alla lettura.
Nelle scuole si devono studiare i classici, su questo non ci piove, ma dare uno sguardo a Camilleri, o qualcosa che ci assomiglia, per incoraggiare la lettura, e competere con i social, non sarebbe davvero un peccato mortale. Ci sono tanti e tali spunti da cogliere nella scrittura di Camilleri – dal dialetto alla lingua italiana, dal linguaggio “cartaceo” alla fiction televisiva eccetera – da giustificare il tempo dedicato al Commissario Montalbano.
Una parentesi didattica? Chiamiamola pure così, ma è qualcosa di più, in verità. Anche un film può essere “letto”, così come un romanzo può essere “visto”. E non c’è niente di più divertente, ed istruttivo che passare dall’una all’altra parte della barricata, restando dove si è, con l’aiuto di Salvo Montalbano.
Salvatore Parlagreco
 
 

30.4.2015
La giostra degli scambi
È in libreria il nuovo romanzo del commissario Montalbano, come sempre edito da Sellerio.

Andrea Camilleri parla del suo nuovo libro (e di tanto altro) in un'intervista concessa ad alcuni Soci del Camilleri Fans Club, coordinati da Cristina Taglietti del Corriere della Sera. L'intervista sarà pubblicata sull'inserto letterario "La Lettura" domenica 3 maggio 2015; alcuni riflessi filmati saranno disponibili su Corriere.Tv.
 
 

Comune di Ragusa, 30.4.2015
Comunicato stampa
Il sindaco Piccitto e l’assessore al turismo Martorana visitano il set del Commissario Montalbano a Santa Maria delle Scale

Il sindaco Federico Piccitto e l’assessore al Turismo Stefano Martorana hanno incontrato ieri la produzione ed il cast della fiction televisiva “Il Commissario Montalbano”, presso Santa Maria delle Scale dove erano in corso alcune delle riprese della nuova serie. “E’ davvero una grande opportunità per la nostra città – sottolinea il primo cittadino – perché valorizza le risorse culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche del nostro territorio. Il protocollo d’intesa siglato dai comuni partner della provincia iblea con la Produzione Palomar rafforzerà senza dubbio la promozione del territorio con una ricaduta economica e turistica ancora più significativa”. La troupe della fortunata serie televisiva sarà presente nel territorio ibleo fino ai primi di giugno.
 
 

 


 
Last modified Friday, October, 19, 2018