home page





Il gioco è alla fine
(Fin de partie - Finale di partita)



Autore Samuel Beckett
Data Prima assoluta in Italia, 8 settembre 1958, Teatro dei Satiri di Roma
Regia Andrea Camilleri
Traduzione Luigi Candoni
Personaggi e interpreti Hamm: Mario Chiocchio
Clov: Gino Rocchetti
Nagg: Mario Milita
Nell: Marisa Piergiovanni


Un giovanotto di belle speranze teatrali, tombeur de femmes assai disinvolto e per questo allontanato dall'Accademia d'arte drammatica e alla disperata ricerca di uno stipendio per potersi mantenere, trova accoglienza e lavoro in un teatrino underground di Roma.
Lì, al Teatro dei Satiri, c'è un drammaturgo friulano che dirige il Festival delle Novità, spregiudicata rassegna di teatro d'avanguardia.
Proprio a quel giovanotto di belle speranze ha coraggiosamente affidato la regia di Come siamo stati, primo lavoro rappresentato in Italia di un Arthur Adamov reduce dall'avventura surrealista e vicino ai temerari equilibrismi del Teatro dell'Assurdo. Successo insperato dinanzi allo stesso Adamov, presente alla prima nell'estate del 1957.
Così l'anno dopo il drammaturgo friulano si procura il copione di Finale di Partita di Samuel Beckett, lo traduce, intitolandolo Il gioco è alla fine e ne affida la regia al giovanotto di belle speranze. L'8 settembre del 1958 il testo del Nobel irlandese calca per la prima volta i palcoscenici italiani. Il drammaturgo di nome fa Candoni Luigi, il giovanotto di belle speranza Camilleri Andrea.
"Arriva il giorno della prima al Festival delle Novità, un'intelligente invenzione di un autore drammatico che si chiama Luigi Candoni. Allo spettacolo assiste anche Adamov che subito telefona a Beckett per dirgli che è andata benissimo. Adamov si spinge a dichiarare che questa edizione è migliore di quella parigina di Roger Blin!".
Sono proprio le parole del padre di Montalbano a raccontare di lui e di Candoni in un prezioso volume (Gran Teatro Camilleri, 2015), che spiega agli smemorati di oggi quale fosse il clima culturale dei teatri off di Roma nel secondo dopoguerra e di come uno dei più accesi innovatori della scena teatrale italiana fosse proprio un drammaturgo venuto dalla Carnia.
 
(Paolo Patui, Messaggero Veneto, 2.10.2021)



Last modified Tuesday, December, 20, 2022