Dopo essere rimasto ferito nel corso di una sparatoria, il commissario Vincenzo (Cecè)
Collura ha deciso di trascorrere un periodo di convalescenza su una nave di crociera.
Uomo di terra e non di mare, si trova a indagare su una serie di piccoli e divertenti "gialli",
aiutato da un fedele collaboratore, il triestino Scipio Premuda.
Il mistero del finto cantante, il fantasma apparso in una cabina, lo scambio tra due gemelle, la comparsa
di un cadavere sconosciuto, la bisca clandestina, il furto di preziosi gioielli: sono alcune delle
inchieste che Cecè conduce, seguendo il fiuto dello sbirro che ha in comune con l'amico Salvo
Montalbano.
"La Stampa" mi aveva chiesto una serie di racconti, io ci pensai un po' su e mi ricordai che ero stato a lungo indeciso sul
nome da dare al commissario Montalbano quando era
venuto fuori ne "La forma dell'acqua". Avevo allora due nomi che mi giravano nella testa: uno era
Montalbano e l'altro era Collura, cognomi tipicamente siciliani se altri mai ve ne furono. Poi
mi venne l'idea di rendere grazie a Vázquez Montalbán e così optai per il commissario Montalbano.
Ma ora dovendo scrivere dei racconti mi venne in mente di trovare un personaggio fisso. E subito è
stato come una sorta di risarcimento nei confronti del commissario Collura: qualunque fosse diventata
la funzione di questo personaggio che ancora non era nato, comunque si sarebbe chiamato Collura,
visto che, poveraccio, era rimasto nell'anonimato rispetto a Montalbano che io avevo scelto come
protagonista dei mie gialli.
La seconda cosa che mi venne in mente, perché mi piace scommettere con me stesso, era quella di
avere la possibilità di fare delle indagini all'interno di un luogo esattamente delimitato.
È un po' il giochetto che spesso fa Agatha Christie quando sceglie l'Orient Express o un aereo
per le sue storie. E quindi scelsi una nave da crociera perché offre una possibilità enorme di incontri con persone diversissime tra di loro.
Nacque così il commissario di bordo. Il commissario di bordo non è un vero e proprio poliziotto:
il commissario di bordo è soprattutto quello che si occupa del buon andamento dei croceristi,
della crociera stessa e del personale di bordo, ma non è un investigatore.
Allora mi vene in mente di farne un poliziotto momentaneamente a riposo che ha una certa deformazione professionale anche quando si trova
a svolgere un compito che poliziesco vero e proprio non è.
Andrea Camilleri
(dall'Intervista sul commissario Collura a cura di Giovanni Capecchi)
Il mistero del finto cantante (La Stampa, 13/7/98)
Il fantasma nella cabina (La Stampa, 27/7/98)
Trappola d'amore in 1ª classe (La Stampa, 3/8/98)
Bella, giovane, nuda
praticamente assassinata (La Stampa, 10/8/98)
Un mazzo di donne per il petroliere Bill (La Stampa, 17/8/98)
I gioielli in fondo al mare (La Stampa, 24/8/98)
Che fine ha fatto la piccola Irene? (La Stampa, 31/8/98)
La scomparsa della vedova inconsolabile (La Stampa, 7/9/98)
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