Quando vi tesi la mano
avete guardato altrove verso le colline
dove il giorno moriva soltanto per me
quando vi dissi che avevo bisogno di voi
avete preferito ascoltare
il suono d'una rauca tromba in un caffè
avete visto il mio corpo ridursi ad ombra
voi l'avete calpestato
coi vostri passi precisi e sicuri
pur di poter vivere ed amare
sono stato Adamo
pur di poter vivere e respirare
sono stato Caino
pur di poter vivere e sognare
sono stato Mosè
pur di poter vivere e sperare
sono stato Davide
ma voi avete sorriso e siete passati oltre
[...]
La poesia Uomo, di cui riportiamo un brano, è stata pubblicata
nell'antologia I poeti scelti
e sulla rivista Inventario (II, autunno 1949, pp. 97-9)
Nel 1947 legge la rivista "Sud", diretta da Pasquale Prunas, al quale invia il
poemetto Tempo. Prunas gli risponde entusiasta
promettendogli la pubblicazione sul numero successivo, che non uscirà mai. Ma,
poco tempo dopo, "Inventario", la rivista diretta da Luigi Berti aperta alle
grandi voci della letteratura straniera (è sulle sue pagine che Camilleri scopre Majakovskij
e Dylan Thomas) e con un comitato internazionale di enorme prestigio (Jean
Paulhan da Parigi, T.T. Eliot da Londra, Nabokov per la letteratura russa e
Ungaretti per quella italiana), include due sue poesie (Davide e Uomo)
nella sezione "Piccola antologia di poeti nuovi" che comprende proprio quel
gruppo di giovani letterati raccolti attorno a "Sud". Gli altri sono Luigi
Compagnone, Gianni Scognamiglio, Domenico Porzio e Raffaele La Capria.
(da Storie di Montalbano, Cronologia di Antonio Franchini)
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