Titolo Cuore di madre
Autore Roberto Alajmo
Data prima edizione 2003
Paese Italia
Lingua Italiano
Editore Mondadori
Collana Scrittori italiani e stranieri
Data edizione letta 2003
Pagine 233
Euro  
Mini recensione Calcara. Non la cittadina nel bolognese, quella inventata di Alajmo: in Sicilia. Cosimo non ha lavoro. Peggio: non ha clienti mentre il lavoro ce l'ha. Ripara pneumatici ma esclusivamente quelli di bicicleta. Non quelli delle moto o delle macchina. Non è dunque un gommista. "Biclettista" è scritto sull'insegna. Clienti niente. Peggio: gente niente. Nessuno viene a parlargli. Tutti lo evitano. Perchè?
Da tempo vive solo, nella casetta di campagna. Non sta più con la madre. Per ragioni techniche dice lui. Causa il tubo che spande, riparato da ormai quattro anni. Cosimo non è tranquillo.
Ha qualcuno in casa.
Una donna? L'amante?
Curiosità della madre.
Chi sta nella casa con Cosimo? Perchè?
Non sta a me dirlo ma voi a leggerlo.
"Cuore di madre" è un noir soffocante, "à huis clos" si direbbe in francese.
Opprimente. Sorprendente, atipico anche se... Un rapporto madre-figlio pesante, pieno di "non detti" e di "fatti". Un tuffo nell'assurdità di certe situazioni al di fuori della normalità.
Alajmo rende benissimo la situazione, impostando un atmosfera schiacciante. Un bel libro.

Don Peppone

Aggiungo qualcosa a quanto scritto così bene a proposito dell'atmosfera schiacciante citata da Don Peppone... L'effetto che su di me ha avuto Cuore di madre è davvero schiacciante, sconvolgente...
Mi ha fatto tornare alla mente un ricordo, un paragone proprio calzante: il film La mosca, di John Carpenter...
Per me è in assoluto uno dei film più angoscianti mai visti...grandissimo! l'angoscia, per me, non deriva tanto dalle trasformazioni progressive quanto da quella incredibile scena in cui il protagonista ormai è un ammasso indefinibile, con solo due occhi vivi...Geena Davis è lì davanti a questa "cosa" con una pistola e "deve" ucciderla...e quegli occhi le chiedono questo, però lei non ce la fa...è disperata...questa scena è davvero lunghissima, e mi ha sempre comunicato una tensione, una disperazione quasi insostenibile...al cinema, nella sala, mi scappò di esclamare: spara, ti prego!...e poi mi vergognai parecchio...
Ecco, Cuore di madre mi ha fatto davvero questo effetto...avrei voluto poter intervenire, nella prima, soffocante parte del libro ed entrare in quella casa, che "vedevo" così bene, e aprire le finestre, fare entrare aria e sole...e poi nella seconda parte, letta tutta d'un fiato, poter entrare, prendere tra le braccia quel bambino e scappare, portarlo via... Nessun libro mi aveva mai
fatto un effetto simile...è una lettura che non ti lascia, ti accompagna per un po' anche dopo aver finito il libro...e fa davvero l'effetto di un pugno sul cuore e sullo stomaco...grande!

Paola l'amanuense genovese