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Un sabato, con gli amici

dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri



Libero adattamento di Marco Grossi

Produzione Compagnia Malalingua
in collaborazione con Alt Academy e Associazione Fondo Andrea Camilleri

con Pierluigi Corallo, Alessandra Mortelliti, Fabrizio Lombardo, Silvia Degrandi, Luca Avagliano, Marcella Favilla, Alberto Melone

luci Claudio De Robertis / scene Filippo Sarcinelli

costumi Monica De Giuseppe / musiche Oliviero Forni

assistente alla regia Monica De Giuseppe, organizzazione Marianna de Pinto

regia Marco Grossi

Prima rappresentazione 15-16 marzo 2025, Teatro Piccinni, Bari
 
nell'ambito della stagione teatrale del Comune di Bari,
in collaborazione con Puglia Culture 
 
L'evento si inserisce tra le iniziative per il Centenario della nascita di Andrea Camilleri, promosso dal Fondo Andrea Camilleri con il Comitato Nazionale Camilleri 100 

Repliche
17 marzo 2025, Teatro Luciani, Acquaviva delle Fonti (BA)
18 marzo 2025, Teatro Paisiello, Lecce

 



Un sabato, con gli amici è un romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 2009. Appartiene a quel filone di produzione letteraria meno nota dell’autore, in quanto non legata alle ambientazioni siciliane cui è associata la sua fama e che, a torto, hanno finito per essere considerate, nell’immaginario collettivo, l'unico luogo narrativo della sua produzione letteraria.
La vicenda è ambientata in un quartiere altoborghese di una grande città italiana. Tre coppie di amici si ritrovano a passare una serata insieme, come d'abitudine. L'impianto richiama subito l'immaginario di un interno borghese tipico della commedia classica anglosassone alla Neil Simon e proprio come una commedia d'altri tempi i personaggi si presenteranno a noi. Ma un evento imprevisto finirà per far riemergere antichi e pericolosi fantasmi. L’occasione è data dalla presenza di un vecchio amico, riaffiorato da un lontano passato per chiedere aiuto e sostegno elettorale, in vista della sua recente candidatura politica. La nuova presenza andrà a rompere gli equilibri faticosamente raggiunti dalle coppie. Ognuno dei protagonisti ha uno scheletro più o meno ingombrante nell'armadio o si trova a fare i conti con un trauma irrisolto: chi conduce una relazione clandestina con un altro all’interno del gruppo, chi ha assistito a omicidi o suicidi, chi è stato violato nell'anima o nel corpo, chi anziché vittima è stato carnefice, ma ha avuto ugualmente una vita segnata.
Sono temi complessi e affatto facili, che Camilleri ha avuto il merito di affrontare con una narrazione d'impatto e un linguaggio schietto, essenziale e realistico. I temi in campo sono di estrema attualità, il lavoro esplora la complessità della psiche umana, attraverso conflitti irrisolti, perversioni e deliri, la cui origine spesso risiede nei ricordi di infanzia, luoghi metafisici in cui la personalità e l'“io” si sono formati.
Il lavoro di adattamento e di allestimento per il teatro, pur restando fedele all’intreccio e allo stile narrativo originali, ha puntato su una chiave di lettura ironica, per esprimere tutto il potenziale di gioco scenico del romanzo, con l’obiettivo di realizzare una black comedy noir dall’impianto squisitamente corale. Una rilettura dell'opera narrativa, in cui la commedia finisce con l'insinuarsi inesorabilmente nelle trame del dramma, stravolgendone codici e significati, con l'obiettivo di renderne ancora più violento e crudo il messaggio. Una fusione che porterà la storia a prendere una piega sempre più imprevedibile, destabilizzante e grottesca. L’apparente leggerezza dell’inizio cederà presto il passo al vissuto di ognuno e, in un crescendo di colpi di scena, si arriverà all'inevitabile atto finale, necessario a che l’equilibrio possa essere ristabilito. Quella che prenderà vita sulla scena sarà l'affannosa lotta di una generazione cresciuta a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, per affermare il proprio io, nonostante i continui fallimenti, nonostante la morte, nonostante tutto..




Last modified Tuesday, March, 11, 2025