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Rassegna stampa 

Aprile 1992

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Rec Caccia con giallo

Dalla Sicilia e dall'Ottocento viene "La stagione della caccia", editore Sellerio (154 pagine, 15mila lire), autore Andrea Camilleri, regista, sceneggiatore e docente di regia all'Accademia nazionale di Arte drammatica.
A prima vista si potrebbe parlare di un giallo di alta qualità, ma anche di un'acquaforte in cui si rappresenta la provincia siciliana di un secolo fa, solare eppure affollata di ombre.
Un paese, una catena di delitti ed una trama che sembra perdersi e riaffiorare dalla nebbia dei misteri sono i tratti essenziali sui quali si intesse una narrazione indubbiamente ricca di richiami e di suggestioni.
Il farmacista che per amore ammazza sette persone, citato nell'inchiesta di Sonnino e Franchetti che nel 1876 affrontarono il problema ed il pianeta Sicilia può essere considerato solo lo spunto per un richiamo alla storia.

digamma 26 aprile CORRIERE DEL GIORNO DI PUGLIA E LUCANIA 
Rec La Sicilia incantata di Camilleri

L'ultimo libro pubblicato con Sellerio, "La strage dimenticata" ("Una strage di stato a ridosso della rivoluzione siciliana del 1848") risale al 1984. Ora e' uscito nella colonna "Biblioteca siciliana di storia e letteratura", il terzo romanzo - dopo "Il corso delle cose" e' un "Filo di fumo" - di Andrea Camilleri: "La stagione della caccia". Potrebbe sembrare a prima vista, un giallo, dato il gran numero di morti ammazzati e la sottilissima trama ordita per amore dall' insospettabile farmacista, il "forastieri" Fofo' La Matina; e il supporto documentario verrebbe, per dichiarazione dello stesso autore, da un piccolo dettaglio contenuto nei due grossi volumi editi da Cappelli "Inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia (1845-1876). Alla domanda di uno dei membri della commissione governativa se vi siano stati, di recente, fatti di sangue, il responsabile dell'ordine pubblico del paesino in cui si ambientera' la narrazione di Camilleri risponde : "No. Fatta eccezione di un farmacista che per amore ha ammazzato sette persone".

Renato Civello 26 aprile IL SECOLO D'ITALIA 
Rec «La stagione della caccia», storia siciliana di Andrea Camilleri
Come un colpo di teatro


Nomi e situazioni di questo delizioso librino, a detta del suo autore, «non hanno rapporto con persone realmente esistenti o con fatti realmente accaduti. Hanno invece rapporto tra me e la memoria della mia terra». Indizio numero uno di una cifra che emerge forte, fortissima fin nel singolare ordito lessicale scelto da Camilleri: come una vera e propria lingua letteraria, dolce, musicale, la sicilianità esplode piena nel linguaggio accorto e pigro, ritmato come avviene in quelle vecchie storie tramandate a voce per generazioni. E, indizio numero due, lo stesso racconto rivela di essere un piccolo monumento ironico ad una sicilianità prima sommessa, poi via via più evidente nell’intreccio dei rapporti familiari, nel chiaroscuro dei caratteri, nell’evocazione degli ambienti e dei luoghi.
TITTI MARRONE 28 aprile IL MATTINO 


Last modified Saturday, July, 16, 2011