«Ho due romanzi in mano da troppo tempo e sono arrivato al 50 per cento della stesura per
entrambi. Uno con protagonista Spotorno e uno con La Marca che è nato da un
racconto poi trasformato nel primo capitolo. Questo secondo romanzo, partito dopo, arriverà
per primo. La Marca va in Africa per la prima volta in vita sua, anzi ci va due volte:
all’inizio come viaggio di piacere e poi per l’irresistibile richiamo di una vicenda che è
l’ossatura di questo romanzo. Il titolo sarà A sud di tutti i sud».
(Santo Piazzese, da un'intervista
a La Repubblica (ed. di Palermo), 27.5.2020)
«Sto lavorando a due romanzi, uno con il mio primo protagonista La Marca, l'altro con il
commissario Spotorno, protagonista de Il soffio della valanga. Ma preferisco non fare
previsioni né sui tempi né su quale dei due uscirà per primo».
(Santo Piazzese, da un'intervista
a Sicily Mag, 24.3.2017)
«Al mio quarto romanzo ho lavorato per un periodo di tempo con una certa
speditezza, arrivando a un terzo della sua estensione finale. Sono stato però
costretto a sospendere per sopraggiunti motivi non letterari, che mi hanno
tenuto distante dalla scrittura. Ora però dovrei essere in grado di riprenderne
la stesura. Il protagonista sarà uno Spotorno più giovane, che ha un bambino e
la moglie Amalia è incinta del secondo figlio. La storia che racconto si svolge
tra Palermo e un paese del comprensorio di Piana degli Albanesi. A mettere in
moto l'azione sarà una missione di Spotorno in Bielorussia. A darmi lo spunto è
stato un fatto di cronaca. Non azzardo previsioni su quando scriverò la parola
fine: posso solo dire che mi rimetterò subito all'opera».
(Santo Piazzese, da un'intervista
a La Repubblica (ed. di Palermo), 10.11.2011)
Santo Piazzese sta lavorando al suo nuovo romanzo, che avrà come
protagonista il commissario Spotorno e il cui titolo provvisorio
è La guerra di Totò Ivanovic.
L'indagine è cronologicamente anteriore a quella narrata ne
Il soffio della valanga, ed è
legata alla vicenda degli italiani che, alla fine della campagna di Russia della
Seconda Guerra Mondiale, scelsero di fingersi dispersi rifacendosi una vita in
Unione Sovietica. (17.11.2007)
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