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Rassegna stampa 

Luglio 1998

Tipo Titolo Autore Data Fonte
Art "IO, IL COMMISSARIO DI CAMILLERI"

ROMA - Non si può definire un uomo elegante ma curato, ha un forte senso della giustizia ma in fondo è un po' anarchico, è generoso nel suo lavoro, ma dalla passione, quella vera, ha preso le distanze - ha una fidanzata lontana che forse non sposerà mai - vive in una casa affacciata sul mare ma, come molti siciliani, nei confronti del mare nutre una certa diffidenza. Nelle contraddizioni sta il fascino di Salvo Montalbano, un commissario che abita nell' immaginaria cittadina siciliana di Vigàta e che mezza Italia pensa di conoscere, di aver incontrato una volta nella vita; ognuno, leggendo i romanzi di Andrea Camilleri, l' ha ...
Silvia Fumarola 3 luglio la Repubblica
Art SIRONI: "CERCHERÒ DI CATTURARE I COLORI E LO SPIRITO DELLA VERA SICILIA"

Ci racconta la sua sfida: portare i romanzi in televisione

ROMA - Alberto Sironi è un regista appassionato: per girare Il grande Fausto, la storia di Fausto Coppi, il sogno della sua vita, ci ha impiegato otto anni. Adesso si cimenta con uno scrittore che ama, Camilleri, e con una serie di film di cui, per la prima volta, non firma anche la sceneggiatura. "Mi rimproverano sempre perchè dicono che faccio l' "autore completo". Le sceneggiature di Angelo Pasquini e Francesco Bruni erano pronte, perfette: se questi film li faccio male la colpa sarà solo mia. Dopo tanti anni di fatica, portare sullo schermo Montalbano è come un regalo, perchè di storie così belle in giro, non ce ne ...

Silvia Fumarola 3 luglio la Repubblica
Rec Lingua, plot e ironia 

C'è la corsa a scrivere di Camilleri, il fenomeno dell'anno. Primo da settimane nella classifica libri, centinaia di migliaia di copie vendute, consensi generalizzati sui giornali, presto anche in tv. Il suo successo ha inizio con la serie gialla dominata dal Commissario Montalbano, una sorta di Maigret più colto, che unisce l'acume dell'indagine al piacere della conoscenza. Ma prima della serie gialla Camilleri aveva scritto più di un romanzo che giallo non era pur se, come i gialli, nasceva da un pretesto colto nella storia reale della Sicilia e, come i gialli, si affidava a una trama spessa e serrata che sviluppava, avvolgendoli in una ...
Angelo Guglielmi  3 luglio Panorama 
Art LA VIA DI CAMILLERI LA SUA FORZA NEGLI INTRIGHI E NELLA LINGUA

Due modi di raccontare

Il giallo italiano è così ricco da potersi permettere lussi inconcepibili fino a pochi anni fa. Di quasi nessun' altra narrativa del genere thriller può dirsi altrettanto, tantomeno della più ricca, quella americana. Ogni thriller americano assomiglia ormai ad un altro thriller americano. Dal momento che il repertorio delle astuzie investigative alternate alle scene di violenza e di sesso non è infinito, il risultato è che quei romanzi finiscono per confondersi nella memoria in un unico amalgama dove ormai la sola cosa ...
Corrado Augias 8 luglio la Repubblica 
Art Caro Camilleri, stia attento al suo pubblico 


Il caso Camilleri fa abbastanza impressione, perché indica uno strano modo di leggere degli italiani. Camilleri è scrittore di buon talento, che predilige l'aspetto artigianale, minimo, quasi dimesso della letteratura. E lo predilige alla letteratura che vuole essere spettacolare, epica, grandiosa, in una parola, "alta". 

Inoltre Camilleri scrive gialli, mette in scena un commissario, Montalbano, tanto simile a mille altri commissari che ben conosciamo. E ambienta le sue storie in un luogo immaginario della Sicilia. Storie che scrive usando il dialetto, ma che non è un linguaggio rivoluzionario, reinventato, non è il lombardo di Gadda, non è neppure il siciliano denso e sofisticato di Vincenzo Consolo. È una lingua che si fa leggere. Camilleri è bravo, e vende bene. I suoi libri figurano talvolta nei primi tre posti tra i libri ...
Roberto Cotroneo  9 luglio Panorama
Int

CRONACHE ITALIANE 

Andrea Camilleri, se lei fosse Giancarlo Caselli... «Prosegua. Mi piace». Allora: lei non è uno scrittore, ma il procuratore capo di Palermo. Lei non è siciliano di Porto Empedocle. E' piemontese di Alessandria. «Vada avanti». Bene. Qual è la prima cosa che fa appena arrivato in Sicilia? «Mi rivolgo a un siciliano onesto che sta dalla mia parte. Giorgio Bocca ha scritto L'Inferno. Ebbene, per esplorare l'inferno c'è bisogno di una buona guida. Anche Dante ne aveva una». E come fa a riconoscere «un siciliano onesto che sta dalla sua parte»? «Lo guardo negli occhi. La menzogna si vede subito». Poi? «Ascolto il sottodiscorso. Soprattutto le pause. Nella parlata di un siciliano, le pause sono importanti: aggiungono, orientano, modificano». Una cosa che non farebbe mai? «Dare confidenza». In Il cane di terracotta, un romanzo di Andrea Camilleri - lo conosce? E' un autore che va per la maggiore - il mafioso Tano u grecu apprezza il modo in cui il commissario Montalbano gli si rivolge («Mi sta dando del lei, poco le pare?»). «Appunto. Il "lei" restituisce la parità a persone che, a torto o a ragione, si sentono subalterne. Il "tu" che non puoi ricambiare è sempre offensivo. E il ...

- 12 luglio Corriere della Sera
Art MONTALBANO UN COMMISSARIO CON LA LINGUA MOLTO SPORCA

Per gli scrittori il dialetto è una risorsa
Nessuno più si sogna di censurare il ricorso a materie "basse"

Uno dei motivi del successo di Andrea Camilleri e del commissario Montalbano è indubbiamente quel suo italiano "sporco", reinventato a misura di un dialetto che ha già alle spalle una carriera letteraria e nella sua variante più grottesca e comica, anche cinematografica. Montalbano che "talia il ralogio", cioè che guarda l'orologio è un tardivo cugino del gaddiano commissario Ingravallo e onora, per così dire, l' illustre parentela. Per dirla in breve l' italiano "sporco" corrisponde al parlato di gran parte ...

Paolo Mauri 14 luglio La Repubblica
Art Carriere espresse
Da grande giallista a maestrino del pensierino
L’esame di Camilleri per il patentino di antiberlusconiano ad honorem


Egregio signor Andrea Camilleri, perché lo ha fatto? Perché non si è accontentato della fama travolgente che sta gratificando la sua opera letteraria, dei suoi deliziosi gialli che fanno la fortuna degli editori che li pubblicano per guadagnarci soldi a palate? Perché si è piegato al diktat che impone lo snocciolamento pubblico di banalità antiberlusconiane come pedaggio per l’ingresso nella serie A dei maestrini del pensiero? Non poteva accontentarsi di essere il giallista più letto d’Italia? No, lei non si è accontentato e oltre alle copie vendute ha preteso l’applauso della sinistra frou frou, affidando al suo organo di stampa,
- 18 Luglio  Il Foglio
Art Camilleri, l’eredità di Sciascia e il fantasma di Berlusconi


Ieri Susanna Tamaro, oggi Andrea Camilleri. Nelle classifiche dei libri più venduti, periodicamente “esplode” un autore (non importa se, poniamo, quello stesso autore abbia alle spalle un numero considerevole di pubblicazioni passate inosservate). Così, oggi, non si parla che del “fenomeno Camilleri”. Ed è giusto, perché nella classifica dell’ultimo Tuttolibri de “La Stampa”, lo scrittore di Porto Empedocle, in una sola sezione,-quella della narrativa italiana- su dieci posti ne occupa otto. Dal primo (Un mese con Montalbano, Mondadori) al decimo (La forma dell’acqua, Sellerio). Nel mezzo, i suoi più noti best-seller, tutti editi da Sellerio: La concessione del telefono, Il ladro di merendine, Il birraio di Preston, La voce del violino...
Camilleri è, dunque, lo scrittore del momento, in Italia. Eppure, a leggere un articolo a lui dedicato sulla prima pagina del Foglio di ieri, si tratterebbe ...

 Matteo Collura  19 luglio  Corriere della sera,
Int La Sicilia di CAMILLERI
MONTALBANO TERRA E MARE


La Vigàta dove indaga il commissario più celebre d' Italia non esiste almeno ufficialmente Nel costruirla l' autore ha usato Porto Empedocle e la memoria della sua infanzia.

Porto - Empedocle La Vigàta del commissario Montalbano e delle altre storie di Andrea Camilleri è un paese di terra e di mare che non c' è più. Appartiene interamente alla giovinezza dello scrittore, nato a Porto Empedocle, dove i pescatori abitavano in piccole case a un piano dipinte di bianco, di giallo e di azzurro. E nei tre circoli ora scomparsi i borghesi - nobili non ce n' erano
- chiamandosi con i soprannomi, Ninì, Cecè, facevano della chiacchiera un' arte sopraffina. I dialoghi di Camilleri, straordinariamente vivaci e mossi, metà in siciliano e metà in italiano, risentono di queste conversazioni portate verso gli strati più alti e evanescenti della dialettica, per puro piacere. Il bisnonno materno, Giuseppe, possedeva una villa a due chilometri da Porto Empedocle, dove si giocava a biliardo, si suonava la pianola, si mangiavano sformati di melanzane ...
Stefano Malatesta 20 luglio La Repubblica 
Int IL CAVALIERE SECONDO ANDREA CAMILLERI 

Prima ha rovinato la tv, poi la politica 

Joe Bolton, cantante da crociera. Poca voce, ma grande charme. È il simil-Berlusconi che imperversa nel nuovo racconto dello scrittore del momento. E quello vero? Ne parliamo con l'autore 

Che cosa ci fa quello strano cantante con pochissima voce, un tipo sulla sessantina con i baffetti posticci, su una nave da crocera carica di signore anziane? Ma soprattutto, chi è questo cantante che si fa chiamare Joe Bolton, che sul registro di bordo compare con il più domestico nome di Paolo Brambilla ma che, come si accorge ben presto il commissario di bordo Cecè Collura, è uno che per qualche strana ragione vuole cantare in pubblico senza farsi riconoscere? Non è stato poi così difficile, per i lettori della "Stampa" di lunedì 13 luglio, scoprire che il protagonista del primo di una serie di racconti scritti per il ...
Chiara Valentini  23 luglio Panorama 
Art Arguzie e delitti della Sicilia di Camilleri 

A febbraio sul piccolo schermo per la Rai 

PALERMO. (sit) Vigata, quattro case che impicciano il mare con la collina, una Sicilia fonda, di quella che sospira sotto 40 gradi all'ombra: vicoli e pietre sono quelli calpestati da Salvo Montalbano, commissario per scelta, siciliano per nascita. Il protagonista della saga letteraria di Andrea Camilleri (quattro romanzi per Sellerio e una raccolta di inchieste per Mondadori) finisce sul piccolo schermo: Rai Cinemafiction porterà in tv a febbraio i quattro volumetti, ognuno trasformato in una puntata di un'ora e mezzo, protagonista un Montalbano con il viso di Luca Zingaretti. A dirigerle, sarà Alberto Sironi, il regista de 'Il ...

Simonetta Trovato  29 luglio Giornale di Sicilia
Misc Raccolta articoli vari - luglio -

Last modified Saturday, July, 16, 2011