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Rassegna stampa 

Febbraio 2002

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Art Intellettuali a confronto con i giudici

Passi significativi estratti dai dialoghi Tabucchi-Borrelli, Lucarelli-Di Pietro, Ferrara-Davigo, Bettin-Colombo, Camilleri-Del Ponte

A dare corpo a questo numero monografico di MicroMega sono soprattutto i grandi dialoghi su Mani Pulite, sei dialoghi densi e ponderosi che non possiamo certamente riassumere, ma dei quali ci sembra opportuno offrirvi alcune battute, in attesa che possiate apprezzarli nella loro interezza e complessità.Particolarmente ponderoso è Sulla giustizia e dintorni in cui Antonio Tabucchi dialoga con Francesco Saverio Borrelli.
Tabucchi: La classe politica attualmente al governo sta chiaramente processando la magistratura. Paradossalmente fa ciò che voi dovreste fare nei suoi confronti, secondo ciò che lo storico letterario Bachtin, riferendosi al momento "eversivo" di certe feste popolari che scandiscono il ...

- 3  febbraio Messaggero Veneto
Art Salvate Montalbano, c’è un giudice che lo vuole sposato
AMORI 

Carla Del Ponte interroga Camilleri sulla vita privata del commissario. Ma gli «eroi» possono cambiare?

Carla Del Ponte, il magistrato svizzero che l’Onu ha incaricato di indagare sui «crimini contro l’umanità», non è solo animata da sacrosanta curiosità professionale circa fondi e conti sospetti. In un colloquio di 25 pagine con Andrea Camilleri su corruzione e giustizia pubblicato su MicroMega, manifesta una legittima curiosità femminile circa la vita sentimentale di Salvo Montalbano, il commissario inventato dallo scrittore. Solo un paragrafo di mezza pagina intitolato «Montalbano, e l’amore?», dove Carla Del Ponte interroga Camilleri premettendo: «Io come donna non posso esimermi ...
Cesare Medail 3 febbraio Corriere della Sera
Art A confronto i traduttori di Camilleri e Pennac

PALERMO - Montalbano e Malaussène s'incontrano a Palermo e si accorgono di avere parecchie cose in comune. L'ironia, innanzitutto, e la difficoltà ad essere tradotti in una lingua diversa da quella di nascita. Ma la sfida è stata vinta: infatti Andrea Camilleri e Daniel Pennac, gli autori delle due saghe letterarie che hanno per protagonisti l'intrepido commissario e il «capro espiatorio» di professione, hanno un grande successo anche all'estero. L'idea di mettere a confronto due traduttori è stata del Centre culturel Français e della Società italiana dei francesisti che hanno promosso nello splendido Palazzo Isnello l'incontro «Le sfide della traduzione: due autori intraducibili»: protagonisti Serge Quadruppani per Camilleri, e Yasmina Melaouah per Pennac, introdotti dalla scrittrice Beatrice Monroy che ha evidenziato, citando come esempio Leone Ginzburg, l'importanza del mestiere di traduttore ...
Maria Lombardo  3 febbraio La Sicilia
Rec Andrea Camilleri e il teatro le parole che ha sempre detto

IN UN DIZIONARIO IL VECCHIO AMORE DEL GIALLISTA

LA PASSIONE di una vita condensata in trentaquattro voci è l'ultimo regalo di Andrea Camilleri ai suoi lettori. Nel volumetto «Le parole raccontate. Piccolo dizionario dei termini teatrali» lo scrittore siciliano, che ha raggiunto una vera notorietà soltanto nell'autunno della sua esistenza grazie all'improvviso successo editoriale dei suoi romanzi, si concede finalmente il lusso di rivelare il suo antico e costante amore per il teatro. Aneddoti, ricordi e confessioni personali si mescolano alle riflessioni critiche e alle definizioni tecniche nel consueto stile di levità intellettuale e di gradevole lettura che ha reso ...

Tiberia De Matteis  3  febbraio Il Tempo
Int Eco, Tabucchi e Camilleri «Non andremo a Parigi a nome di questo governo»

ROMA - Gli scrittori Umberto Eco, Antonio Tabucchi, Vincenzo Consolo e Andrea Camilleri non faranno parte della delegazione italiana al Salone del libro di Parigi, «perché il governo Berlusconi non ha nulla a che vedere con la cultura». Lo ha annunciato ieri a Parigi lo stesso Consolo, in occasione della presentazione della manifestazione, che quest'anno è dedicata all'Italia, respingendo l'invito degli organizzatori a entrare nella rappresentanza ufficiale, anche se tutti e tre parteciperanno a titolo personale. «Non vogliamo ...
M. M.  6  febbraio Gazzetta di Parma
Art Italiani, ospiti d'onore molto polemici

PARIGI — Nonostante i tentativi placare le polemiche dopo le dichiarazioni del 17 gennaio scorso del ministro della cultura francese Catherine Tasca («Non auspico che il presidente Berlusconi sieda al mio fianco all'inaugurazione»), al Salone del Libro di Parigi, presentato ieri, la politica è tornata in scena, stavolta con l'intervento dello scrittore Vincenzo Consolo che, subito dopo la conferenza stampa, ha respinto "ufficialmente", anche a nome dei colleghi Antonio Tabucchi e Andrea Camilleri, l'invito degli organizzatori a far parte della delegazione italiana, anche se tutti e tre gli scrittori parteciperanno alla manifestazione a titolo personale. «Non vogliamo rappresentare il governo italiano — ha detto Consolo — perchè non può esserci cultura in un Paese senza democrazia nè democrazia senza cultura». 
- 6 febbraio Il Resto del Carlino
Art Scrittori contro il premier
Salone di Parigi. Tabucchi e Consolo attaccano. Zeffirelli insorge


ROMA – Vincenzo Consolo e Antonio Tabucchi, parlando anche a nome di Andrea Camilleri e Umberto Eco, hanno ieri confermato a Parigi il loro rifiuto di far parte della delegazione che rappresenterà il governo Berlusconi al Salone del libro, previsto nella capitale francese dal 22 al 27 marzo. La loro presenza alla manifestazione sarà solo a titolo personale.
I due scrittori hanno motivato questa loro decisione, esprimendo una preoccupata avversione per l’attuale assetto politico nazionale e dando anche voce a un diffuso disagio dell’intero mondo culturale. «Anch’io, come Andrea Camilleri, non voglio rappresentare questo governo italiano – ha detto Consolo –, perchè non ha niente da spartire con la cultura». Parole salutate ...
Renato Venditti  6  febbraio Messaggero Veneto
Int Sgarbi ha voluto strumentalizzarci

“Al Salone del Libro di Parigi andrò solo gli ultimi due giorni, per incontrare i miei lettori, i traduttori, gli editori. Sia chiaro, ci andrò a spese mie, e non rappresenterò il governo Berlusconi”.

Andrea Camilleri, il famoso scrittore siciliano, tradotto in tutto il mondo, spiega con la sua graffiante ironia a l'Unità, come è maturata la sua decisione. “Guardi, glielo dico con franchezza, sin dal primo momento, a prescindere da ogni valutazione politica, avevo già deciso di non andare a Parigi. Insomma, non me la sentivo di andare in Francia, con un ruolo di rappresentanza, si tratta onestamente di un impegno gravoso. Però ci stavo riflettendo”.
Cosa le ha fatto cambiare idea?
Semplice, le iniziative sgarbiane. Il fatto che Sgarbi abbia iniziato a dire, che loro erano bravi, perché riuscivano a coinvolgere ...

Salvo Fallica 6  febbraio l'Unità
Rec I colori della nostalgia

ANDREA CAMILLERI, L'odore della notte

Uno degli argomenti su cui Gramsci ritornava più frequentemente nei suoi appunti di prigionia era il rapporto fra passato e presente — poi infatti il titolo assegnato dai curatori della prima edizione a uno dei sei volumi dei Quaderni del carcere. La domanda è semplice: "Quale deve essere l'atteggiamento di un gruppo politico innovatore verso il passato, specialmente verso il passato più prossimo?". Le risposte sono invece problematiche, se non contraddittorie. Gramsci era pienamente consapevole dell'ingombrante ostacolo che il tradizionalismo rappresentava per lo sviluppo del paese, anche nella sua forma sublimata di grande patrimonio culturale; da qui la sua condanna come "conservatori e reazionari" degli intellettuali "cristallizzati", quelli che "pensano di potersi riallacciare al passato". Però era anche un umanista, convinto del pregio di quel patrimonio: "Ma il passato è perciò da gettar via?". La soluzione che propone è tipicamente dialettica, un compromesso: "La forza innovatrice non può non essere già immanente nel passato, non può non essere in un certo senso essa stessa il passato, un elemento del passato, è essa stessa conservazione-innovazione".

L'incapacità di uscire da questo ossimoro, di stabilire un rapporto produttivo ma distaccato rispetto al tempo andato (elaborare il lutto, storicizzare), ...

Francesco Erspamer   febbraio La Rivista dei Libri (The New York Review of Books)
Art Nostalgici della vecchia «kultura»

«FACCIAMOCI molto male», sembra la parola d'ordine fra gli intellettuali radicali di sinistra. Ha cominciato Nanni Moretti con il suo comizietto in piazza Navona dove, oltre a mostrare il re nudo, ovvero il suo partito privo di idee, ha dimostrato una irresistibile vocazione all'intolleranza additando come «squadrista» il mite Emilio Fede e demonizzando l'attuale governo di centro-destra, quasi fosse una minaccia per la democrazia. Per evitare che la polemica si concentrasse sulla povertà di idee e di strategie dei dirigenti dei DS, come stava succedendo in questi giorni, sono intervenuti adesso alcuni scrittori molto conosciuti in Francia soltanto perché sono stati tradotti grazie alla rete di complicità editoriali-giornalistiche di cui hanno goduto per anni e alle quali non sono estranei, come scrivevo qualche giorno fa, i direttori degli istituti ...
- 7  febbraio Il Tempo
Art DONINELLI E LA CAPRIA
«Grosso errore mettersi sull’Aventino»


«CREDO che al Salone del Libro bisognerebbe parlare di letteratura e non di politica. Invece, una opportunità divulgativa come la mostra di Parigi viene trasformata in una occasione di polemica che, francamente, mi sembra abbia trovato sfogo nella sede meno appropriata». Risponde così Raffaele La Capria alla questione sollevata da Consolo, Tabucchi e Camilleri che, nel corso della presentazione del Salon Du Livre, hanno fatto sapere che non parteciperanno alla manifestazione perché, come ha spiegato Antonio Tabucchi in un intervista rilasciata al quotidiano francese «Le Monde», «nell'Italia di Berlusconi si assiste ad una caduta della democrazia». «Politica e cultura si intrecciano, una cultura indipendente non esiste - continua La Capria - Dico solo che sarebbe meglio far conoscere la validità degli 
scrittori italiani piuttosto che esportare all'estero una situazione così ...
- 7  febbraio Il Tempo,
Art Cara Parigi, non ci avrai. Ma poi al Salone andranno tutti

POLEMICHE Dopo il no politico alla fiera del libro, Consolo precisa che sarà presente solo su invito dei francesi. E ci saranno anche Eco, Tabucchi e Camilleri

Mai come in questi giorni le acque agitate della politica italiana hanno riportato sulla cresta gli intellettuali. Dopo la strapazzata di Nanni Moretti ai capi della sinistra, dopo «il grido di dolore» di Dario Fo e l’intervista a Le Monde di Antonio Tabucchi (dove denuncia una «caduta della democrazia in Italia»), ecco a Parigi un altro romanziere, Vincenzo Consolo, prendere la parola durante la presentazione del Salon du livre all’Istituto italiano di cultura. Consolo ha affermato di non voler «rappresentare il governo italiano» alla rassegna, annunciando la propria defezione dalla «delegazione» dei sessanta scrittori italiani che sarà presente a Parigi dal 22 al 27 marzo, come riferito sul Corriere di ieri. Analoga posizione è stata ribadita su l’Unità da Antonio Tabucchi. Mentre Andrea Camilleri dice che ci andrà a sue 
spese e Umberto Eco fa sapere che ci sarà ma solo come invitato dal ...

Cesare Medail 7 febbraio Corriere della sera
Art Culture L'ITALIE SE DECHIRE

Refusant de cautionner la politique de Berlusconi, des écrivains s'interrogent sur leur présence au salon du Livre de Paris. Certains se sont déjà désistés.

Rome de notre correspondant.
Après Antonio Tabucchi et Andrea Camilleri, l'écrivain sicilien Vincenzo Consolo a décidé de se retirer de la délégation officielle italienne attendue fin mars à Paris, à l'occasion du 22e salon du Livre. «Moi non plus, je ne veux pas représenter ce gouvernement», a-t-il expliqué mardi, en dénonçant Silvio Berlusconi «qui n'a rien à voir avec la culture, ni avec la démocratie. Il n'y a pas de culture sans démocratie, ni de démocratie sans culture».
Il n'est pas exclu que d'autres auteurs rejoignent cette dissidence. «Sur la soixantaine d'écrivains conviés, certains ne viendront pas avec la délégation officielle pour des motifs d'organisation, quelques autres pour des motifs politiques, d'autres enfin viendront avec leurs éditeurs français», a vaguement résumé Gianni Vallardi, vice-président de l'association italienne des ...

Eric Jozsef 7  febbraio Libération
Art Camilleri: «Andrò a Parigi a spese mie per evitare incontri molto spiacevoli»
Salone del libro e delle polemiche

Sgarbi accusa il ministro francese Tasca di «razzismo culturale»

Andrea Camilleri, «salute permettendo», verrà a Parigi per il Salone del libro, ma a sue spese, in modo da non essere obbligato a partecipare a manifestazioni di nessun genere, e per «evitare così incontri molto spiacevoli». Lo ha dichiarato lo scrittore a «Le monde», ribadendo inoltre le sue aspre critiche al governo Berlusconi. «Avrei volentieri evitato, per amor di patria, di intervenire nelle polemiche suscitate dalle dichiarazioni del ministro della Cultura, Catherine Tasca», che ha detto di non auspicare la presenza del primo ministro italiano all'inaugurazione del Salone, il 22 marzo. «Ma la lettura di quel che Berlusconi ha detto a “Le Figaro” il 30 gennaio, prosegue Camilleri, mi ha fatto cambiare parere. Il ministro ha espresso uno stato d'animo, con sincerità e non per motivi diplomatici. Vorrei fare una domanda ai miei compatrioti ...

Marco Neri 8  febbraio Gazzetta del Sud
Int Andrea Camilleri: "Je viendrai au Salon du livre à mes frais"

Pour l'écrivain sicilien, en Italie, "il est presque impossible de faire quoi que ce soit sans tomber sur une propriété, totale ou partielle, de Berlusconi".

Andrea Camilleri (édité chez Fayard, au Fleuve noir et chez Métailié) est l'écrivain italien le plus populaire. Auteur de romans policiers sur la Sicile d'hier ou d'aujourd'hui, Camilleri a vigoureusement attaqué Silvio Berlusconi. Alors que la polémique après les déclarations de Catherine Tasca, refusant d'inaugurer le Salon du livre avec Silvio Berlusconi, font rage dans l'édition (Le Monde du 31 janvier), Andrea Camilleri explique dans un entretien au Monde qu'il viendra au Salon à ses frais, pour éviter les "rencontres très déplaisantes".
- Vous avez dit que Silvio Berlusconi était le "mal absolu", vous avez publié des fables apocalyptiques sur l'avenir de l'Italie. Quel bilan faites-vous de son action?
- Une série de lois (sur les faux bilans, les commissions rogatoires, les droits de succession, le rapatriement de capitaux) qui intéressent et favorisent ...

Alain Salles 8  febbraio Le Monde
Art Lettere al Corriere
Il Salone del libro di Parigi e la protesta degli scrittori


Mi sembra scandaloso il fatto che un gruppo di scrittori italiani abbia deciso di optare per un Aventino, cioè di disertare il Salone del libro di Parigi per colpire così Berlusconi e il suo governo. Non ho alcuna simpatia per l’uomo di Arcore, non l’ho votato e tanto meno lo voterei oggi.
Ma non capisco cosa c’entri con tutto ciò la partecipazione a una fiera libraria.
Come sempre si è distinto per finezza Umberto Eco, il quale ha annunciato che andrà lo stesso in Francia (a spese del suo editore) e farà fino in fondo i suoi doveri di scrittore. Di grande scrittore.
Lino Proia

Caro signor Proia, Vincenzo Consolo, Andrea Camilleri e Antonio Tabucchi non hanno annunciato che non andranno al ...
Paolo Mieli 10  febbraio Corriere della sera
Art DAL RACCONTO DELLO SCRITTORE SICILIANO UN MELODRAMMA CHE DEBUTTERA´ AL «DONIZETTI» DI BERGAMO

Il fantasma di Camilleri all´opera
Un atteso ritorno al teatro

I fantasmi vanno in crociera su navi di lusso, anche se a bordo di «camurrie» (scocciature) e di «camurrusi» (scocciatori) ce ne sono in coperta e sottocoperta. «Camurrie» e «camurrusi» sono le espressioni sicule ironiche, graffianti e al tempo stesso sonnolente di Andrea Camilleri che si ascolteranno in scena a Bergamo, Lucca e Messina, le città che si sono accaparrate l´opera lirica «Un fantasma nella cabina» scritta dal regista e sceneggiatore Rocco Mortelliti (genero dello scrittore) e da Marco Betta, composta da quest´ultimo, direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo, tratta dal racconto dello scrittore siciliano, pubblicato da La Stampa per la serie «Il commissario di bordo». Un ennesimo fantasma dell´opera sulla scia della

Armando Caruso  14  febbraio La Stampa
Art Lettere al Corriere
La scelta di Camilleri

Caro Mieli, lo scrittore Camilleri si rifiuta di andare a Parigi in occasione dell’Inaugurazione del Salone del Libro. Dice, in sostanza, che non gli piace Berlusconi e che non vuole aver niente a che fare con tutto ciò che lo riguarda. Però, in un’intevista di un po’ di tempo fa, disse che la sua fortuna iniziò quando Costanzo lo chiamò a Canale 5 (televisione di Berlusconi) e poté così pubblicizzare i suoi libri pubblicati dalla Mondatori (casa editrice di Berlusconi) e poi vendere alla televisione il personaggio del commissario Montalbano, ecc. Questi intellettuali che in un bellissimo (e coraggioso, di questi tempi) articolo ...
Vari 13 febbraio Corriere della sera
Art "Il mo esordio? La vigilia della pensione"
Professione scrittore - La storia di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri è l'inventore del "commissario Montalbano": l'eroe dei romanzi polizieschi che svettano in cima alle classifiche. E' anche l'autore di appassionanti storie ottocentesche ambientate in Sicilia. "Il re di Girgenti", l'ultimo, è ormai alla sua quinta ristampa. A settant'anni suonati, il "caso letterario" del momento, non fa che ripetere che il più stupito di questo successo tardivo è proprio lui.
"Da ragazzo scrivevo poesie. Le avevo mandate ad Alba De Cespedes e a Ungaretti ed erano state pubblicate nella collana "Specchio" della Mondadori. E scrivevo anche racconti: uscivano periodicamente sul quotidiano L'Ora ... 
- 15  febbraio Corriere lavoro
Art Gli spinosi casi del dottor Agrò

I tormentoni del sostituto procuratore creato da Cacopardo. Ex magistrato, lo scrittore originario di Letojanni racconta una Sicilia tra gattopardi e cattiva amministrazione

Notando che nei suoi "gialli" Sciascia procedeva come un gambero dalla lucidità analitica del prologo all'inesplicabilità dell'epilogo, Moravia concludeva che lo scrittore siciliano era ben lungi dall'essere quell'illuminista che tutti dicevano. Ma in questo giudizio, basato peraltro su un'acuta osservazione, c'erano due equivoci: che i romanzi di Sciascia non erano gialli, e che gli illuministi non erano positivisti (e anche i positivisti forse non erano poi così faciloni come si sono voluti dipingere). Ancora una volta dobbiamo rammaricarci che la lezione di Sciascia sia andata perduta, che il suo pessimismo della ragione ...

Marcello Benfante 17  febbraio La Repubblica, ed. di Palermo
Rec Andrea Camilleri. Tutto il teatro in poche parole

Non definizioni, ma racconti. Niente di obiettivo ed esaustivo, molto di personale. Con "Le parole raccontate", Andrea Camilleri racconta i suoi quarant'anni di teatro. Perchè, "in fondo, una parola è il più breve racconto che c'è. Come il guscio di un uovo, contiene un'infinita possibilità di racconti". Così, "Arlecchino", "Attore", fino a "Teatro" e "Testo" diventano voci di una piccola enciclopedia personale da Grande Dilettante, che ricorda da lontano la "Nuova Enciclopedia" di Savinio. Una memoria immaginifica e divagante, con molto di autobiografico. "Questo dizionario è incredibilmente e volontariamente lacunoso... Perciò non me ne voglia il lettore", avverte ... 
Diana Ferrero 17  febbraio Il Sole 24ore
Art Camilleri è pensionato

Roma. LEGGO sul numero del 16 febbraio che Fedele Confalonieri, a comprovare in una intervista a "Le Monde" il pluralismo della Rai dichiara: «Il regista Andrea Camilleri, ad esempio, lavora alla Rai da trent'anni». Non so perché mi porti a esempio, ma devo precisare che da ben 11 anni sono andato in pensione dalla Rai per ragioni di limiti d'età e che da allora non vi ho più lavorato.
Andrea Camilleri  17  febbraio La Repubblica
Art E ora Camilleri si dà all’Opera

Va in scena un racconto dello scrittore con musica di Marco Betta

UNO spettro si aggira sui palcoscenici di mezza Italia, è non è quello del comunismo, né quello dell’Opera. E’ uno spirito quasi domestico, con l’inconfondibile accento siciliano di Andrea Camilleri e la cadenza di un giovane musicista di razza come Marco Betta. Stiamo parlando del Fantasma nella cabina opera lirica che debutterà a dicembre al “Teatro della Novità" di Bergamo, frutto di una riduzione dall’omonimo racconto di Camilleri, che il genero dello scrittore - il regista Rocco Mortelliti - ha messo nero su bianco. Anche qui ci sarà un commissario, non il fatidico Montalbano, ma il suo conterraneo Cecè Collura, investigatore di bordo ingentilito da un approccio sofisticato e intellettuale alle indagini più ordinarie. Ma quella in questione è un’investigazione un po’ speciale: Collura, per curare i postumi di una ...

Virman Cusenza  21 febbraio Il Messaggero
Art LA GIORNATA DELLA LEGALITA'

MILANO, SABATO 23 FEBBRAIO 2002
PALAVOBIS ORE 14,30

Il 17 febbraio del 1992 aveva inizio lo scoperchiamento di Tangentopoli e l'inchiesta passata alla storia come Mani Pulite. Per mesi e mesi, l'Italia avrebbe assistito al miracolo di una "legge eguale per tutti" non già nella retorica dei discorsi ufficiali ma nella realtà della vita pubblica quotidiana.
A dieci anni di distanza, quei magistrati di esemplare imparzialità sono fatti oggetto di una violenta campagna massmediatica ...

- 23 febbraio Mani pulite
Art Le voci nascoste di una lingua nazionale "L'italiano migliore? Nasce dai dialetti"

Intervista con Walter Pedullà, relatore con De Mauro e altri studiosi del convegno "Parlare oggi" che inizia martedì

«All'unità italiana Mike Bongiorno ha giovato più del conte di Cavour Camillo Benso». È una celebre battuta di Umberto Eco, che dà la misura del ruolo di scuola di lingua svolto dalla televisione, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, determinando una diffusione rapida dell'italiano, a scapito però del lessico e della sintassi. È trascorso più di mezzo secolo dal miracolo compiuto dai mezzi di comunicazione, nel corso del quale studiosi, addetti ai lavori, scrittori e parlamentari hanno alimentato un dibattito estenuante sullo stato della nostra lingua, sull'omologazione imperante, sui debiti nei confronti del dialetto. Argomenti ...

Salvatore Ferlita 24  febbraio La Repubblica, ed. di Palermo
Art Andrea Camilleri: sa langue est sa pensée
Foire du livre de Bruxelles

Il n'est pas toujours besoin de courir au bout du monde pour commencer à écrire dans une langue autre que la sienne. Exemple: Andrea Camilleri, auteur de polars mettant en scène le commissaire Montalbano et d'autres ouvrages historico-policiers savoureux. Sicilien, Camilleri situe toutes ses histoires du côté de Vigata, petite ville imaginaire de Sicile. Ses personnages s'expriment en italien, en sicilien, en une langue inventée par l'auteur lui-même et dans différents autres dialectes du pays selon leur région d'origine.
Dans l'ouvrage d'entretien qu'il vient de publier aux éditions Fayard avec le journaliste Marcello Sorgi, il cite une petite anecdote pirandellienne: «Que se passe-t-il quand un Florentin rencontre un Sicilien? Chacun pense dans son propre dialecte, puis, pour parler, ils se mettent d'accord et traduisent. Mais ce qu'ils pensaient s'affaiblit dans la traduction.»
Désireux de ne pas affadir ses personnages, Camilleri les fait donc tous ...
J.-M. W. 27  febbraio Le soir
Art Piccoli Camilleri annoiano
Marco Vichi, "Il commissario Bordelli", Guanda, pp. 205, Euro 13,50

Il commissario Montalbano ha figliato. Il suo presunto erede si chiama Bordelli. E’ un ex partigiano, si commuove per i poveri diavoli, abita a Firenze. In vena di ricordi, frequenta ex prostitute e risolve casi di omicidio. Marco Vichi, che l'ha inventato, segue il canone senza troppa fantasia. Il commissario Bordelli è uno scapolo, pieno di malinconie, ha vivi ricordi infantili, fuma, ama la buona tavola, ha un cugino un po' scorbutico, amici nella mala, un giovane assistente figlio di un ex commilitone e un fedele medico legale. La sua indagine si svolge a Fìrenze nel 1963, in estate e riguarda una ricca signora con villa in collina, un fratello strambo che traffica coi topi, due nipoti un po' minchioni e un gatto. La storia è tutta imperniata sui dialoghi, interrotti qui e là ...
Marco Belpoliti  28  febbraio Panorama
Art "Il mo esordio? La vigilia della pensione"
Professione scrittore - La storia di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri è l'inventore del "commissario Montalbano": l'eroe dei romanzi polizieschi che svettano in cima alle classifiche. E' anche l'autore di appassionanti storie ottocentesche ambientate in Sicilia. "Il re di Girgenti", l'ultimo, è ormai alla sua quinta ristampa. A settant'anni suonati, il "caso letterario" del momento, non fa che ripetere che il più stupito di questo successo tardivo è proprio lui.
"Da ragazzo scrivevo poesie. Le avevo mandate ad Alba De Cespedes e ...

15  febbraio Corriere lavoro

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Raccolta articoli vari - febbraio Vari


Last modified Saturday, July, 16, 2011