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Intellettuali a confronto con i giudici
Passi significativi estratti dai dialoghi Tabucchi-Borrelli, Lucarelli-Di Pietro, Ferrara-Davigo, Bettin-Colombo, Camilleri-Del Ponte |
- | 3 febbraio | Messaggero Veneto |
Art |
Salvate Montalbano, c’è un giudice che lo vuole sposato AMORI Carla Del Ponte interroga Camilleri sulla vita privata del commissario. Ma gli «eroi» possono cambiare? Carla Del Ponte, il magistrato svizzero che l’Onu ha incaricato di indagare sui «crimini contro l’umanità», non è solo animata da sacrosanta curiosità professionale circa fondi e conti sospetti. In un colloquio di 25 pagine con Andrea Camilleri su corruzione e giustizia pubblicato su MicroMega, manifesta una legittima curiosità femminile circa la vita sentimentale di Salvo Montalbano, il commissario inventato dallo scrittore. Solo un paragrafo di mezza pagina intitolato «Montalbano, e l’amore?», dove Carla Del Ponte interroga Camilleri premettendo: «Io come donna non posso esimermi ... |
Cesare Medail | 3 febbraio | Corriere della Sera |
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A confronto i traduttori di Camilleri e Pennac PALERMO - Montalbano e Malaussène s'incontrano a Palermo e si accorgono di avere parecchie cose in comune. L'ironia, innanzitutto, e la difficoltà ad essere tradotti in una lingua diversa da quella di nascita. Ma la sfida è stata vinta: infatti Andrea Camilleri e Daniel Pennac, gli autori delle due saghe letterarie che hanno per protagonisti l'intrepido commissario e il «capro espiatorio» di professione, hanno un grande successo anche all'estero. L'idea di mettere a confronto due traduttori è stata del Centre culturel Français e della Società italiana dei francesisti che hanno promosso nello splendido Palazzo Isnello l'incontro «Le sfide della traduzione: due autori intraducibili»: protagonisti Serge Quadruppani per Camilleri, e Yasmina Melaouah per Pennac, introdotti dalla scrittrice Beatrice Monroy che ha evidenziato, citando come esempio Leone Ginzburg, l'importanza del mestiere di traduttore ... |
Maria Lombardo | 3 febbraio | La Sicilia |
Rec |
Andrea Camilleri e il teatro le parole che ha sempre detto
IN UN DIZIONARIO IL VECCHIO AMORE DEL GIALLISTA |
Tiberia De Matteis | 3 febbraio | Il Tempo |
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Eco, Tabucchi e Camilleri «Non andremo a Parigi a nome di questo governo» ROMA - Gli scrittori Umberto Eco, Antonio Tabucchi, Vincenzo Consolo e Andrea Camilleri non faranno parte della delegazione italiana al Salone del libro di Parigi, «perché il governo Berlusconi non ha nulla a che vedere con la cultura». Lo ha annunciato ieri a Parigi lo stesso Consolo, in occasione della presentazione della manifestazione, che quest'anno è dedicata all'Italia, respingendo l'invito degli organizzatori a entrare nella rappresentanza ufficiale, anche se tutti e tre parteciperanno a titolo personale. «Non vogliamo ... |
M. M. | 6 febbraio | Gazzetta di Parma |
Art |
Italiani, ospiti d'onore molto polemici PARIGI — Nonostante i tentativi placare le polemiche dopo le dichiarazioni del 17 gennaio scorso del ministro della cultura francese Catherine Tasca («Non auspico che il presidente Berlusconi sieda al mio fianco all'inaugurazione»), al Salone del Libro di Parigi, presentato ieri, la politica è tornata in scena, stavolta con l'intervento dello scrittore Vincenzo Consolo che, subito dopo la conferenza stampa, ha respinto "ufficialmente", anche a nome dei colleghi Antonio Tabucchi e Andrea Camilleri, l'invito degli organizzatori a far parte della delegazione italiana, anche se tutti e tre gli scrittori parteciperanno alla manifestazione a titolo personale. «Non vogliamo rappresentare il governo italiano — ha detto Consolo — perchè non può esserci cultura in un Paese senza democrazia nè democrazia senza cultura». |
- | 6 febbraio | Il Resto del Carlino |
Art |
Scrittori contro il premier Salone di Parigi. Tabucchi e Consolo attaccano. Zeffirelli insorge ROMA – Vincenzo Consolo e Antonio Tabucchi, parlando anche a nome di Andrea Camilleri e Umberto Eco, hanno ieri confermato a Parigi il loro rifiuto di far parte della delegazione che rappresenterà il governo Berlusconi al Salone del libro, previsto nella capitale francese dal 22 al 27 marzo. La loro presenza alla manifestazione sarà solo a titolo personale. I due scrittori hanno motivato questa loro decisione, esprimendo una preoccupata avversione per l’attuale assetto politico nazionale e dando anche voce a un diffuso disagio dell’intero mondo culturale. «Anch’io, come Andrea Camilleri, non voglio rappresentare questo governo italiano – ha detto Consolo –, perchè non ha niente da spartire con la cultura». Parole salutate ... |
Renato Venditti | 6 febbraio | Messaggero Veneto |
Int |
Sgarbi ha voluto strumentalizzarci
“Al Salone del Libro di Parigi andrò solo gli ultimi due giorni, per incontrare i miei lettori, i traduttori, gli editori. Sia chiaro, ci andrò a spese mie, e non rappresenterò il governo Berlusconi”. |
Salvo Fallica | 6 febbraio | l'Unità |
Rec |
I colori della nostalgia
ANDREA CAMILLERI, L'odore della notte Uno degli argomenti su cui Gramsci ritornava più frequentemente nei suoi appunti di prigionia era il rapporto fra passato e presente — poi infatti il titolo assegnato dai curatori della prima edizione a uno dei sei volumi dei Quaderni del carcere. La domanda è semplice: "Quale deve essere l'atteggiamento di un gruppo politico innovatore verso il passato, specialmente verso il passato più prossimo?". Le risposte sono invece problematiche, se non contraddittorie. Gramsci era pienamente consapevole dell'ingombrante ostacolo che il tradizionalismo rappresentava per lo sviluppo del paese, anche nella sua forma sublimata di grande patrimonio culturale; da qui la sua condanna come "conservatori e reazionari" degli intellettuali "cristallizzati", quelli che "pensano di potersi riallacciare al passato". Però era anche un umanista, convinto del pregio di quel patrimonio: "Ma il passato è perciò da gettar via?". La soluzione che propone è tipicamente dialettica, un compromesso: "La forza innovatrice non può non essere già immanente nel passato, non può non essere in un certo senso essa stessa il passato, un elemento del passato, è essa stessa conservazione-innovazione". |
Francesco Erspamer | febbraio | La Rivista dei Libri (The New York Review of Books) |
Art |
Nostalgici della vecchia «kultura» «FACCIAMOCI molto male», sembra la parola d'ordine fra gli intellettuali radicali di sinistra. Ha cominciato Nanni Moretti con il suo comizietto in piazza Navona dove, oltre a mostrare il re nudo, ovvero il suo partito privo di idee, ha dimostrato una irresistibile vocazione all'intolleranza additando come «squadrista» il mite Emilio Fede e demonizzando l'attuale governo di centro-destra, quasi fosse una minaccia per la democrazia. Per evitare che la polemica si concentrasse sulla povertà di idee e di strategie dei dirigenti dei DS, come stava succedendo in questi giorni, sono intervenuti adesso alcuni scrittori molto conosciuti in Francia soltanto perché sono stati tradotti grazie alla rete di complicità editoriali-giornalistiche di cui hanno goduto per anni e alle quali non sono estranei, come scrivevo qualche giorno fa, i direttori degli istituti ... |
- | 7 febbraio | Il Tempo |
Art |
DONINELLI E LA CAPRIA «Grosso errore mettersi sull’Aventino» «CREDO che al Salone del Libro bisognerebbe parlare di letteratura e non di politica. Invece, una opportunità divulgativa come la mostra di Parigi viene trasformata in una occasione di polemica che, francamente, mi sembra abbia trovato sfogo nella sede meno appropriata». Risponde così Raffaele La Capria alla questione sollevata da Consolo, Tabucchi e Camilleri che, nel corso della presentazione del Salon Du Livre, hanno fatto sapere che non parteciperanno alla manifestazione perché, come ha spiegato Antonio Tabucchi in un intervista rilasciata al quotidiano francese «Le Monde», «nell'Italia di Berlusconi si assiste ad una caduta della democrazia». «Politica e cultura si intrecciano, una cultura indipendente non esiste - continua La Capria - Dico solo che sarebbe meglio far conoscere la validità degli scrittori italiani piuttosto che esportare all'estero una situazione così ... |
- | 7 febbraio | Il Tempo, |
Art |
Cara Parigi, non ci avrai. Ma poi al Salone andranno tutti
POLEMICHE Dopo il no politico alla fiera del libro, Consolo precisa che sarà presente solo su invito dei francesi. E ci saranno anche Eco, Tabucchi e Camilleri |
Cesare Medail | 7 febbraio | Corriere della sera |
Art |
Culture L'ITALIE SE DECHIRE
Refusant de cautionner la politique de Berlusconi, des écrivains s'interrogent sur leur présence au salon du Livre de Paris. Certains se sont déjà désistés. |
Eric Jozsef | 7 febbraio | Libération |
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Camilleri: «Andrò a Parigi a spese mie per evitare incontri molto spiacevoli» Salone del libro e delle polemiche Sgarbi accusa il ministro francese Tasca di «razzismo culturale» |
Marco Neri | 8 febbraio | Gazzetta del Sud |
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Andrea Camilleri: "Je viendrai au Salon du livre à mes frais"
Pour l'écrivain sicilien, en Italie, "il est presque impossible de faire quoi que ce soit sans tomber sur une propriété, totale ou partielle, de Berlusconi". |
Alain Salles | 8 febbraio | Le Monde |
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Lettere al Corriere Il Salone del libro di Parigi e la protesta degli scrittori Mi sembra scandaloso il fatto che un gruppo di scrittori italiani abbia deciso di optare per un Aventino, cioè di disertare il Salone del libro di Parigi per colpire così Berlusconi e il suo governo. Non ho alcuna simpatia per l’uomo di Arcore, non l’ho votato e tanto meno lo voterei oggi. Ma non capisco cosa c’entri con tutto ciò la partecipazione a una fiera libraria. Come sempre si è distinto per finezza Umberto Eco, il quale ha annunciato che andrà lo stesso in Francia (a spese del suo editore) e farà fino in fondo i suoi doveri di scrittore. Di grande scrittore. Lino Proia Caro signor Proia, Vincenzo Consolo, Andrea Camilleri e Antonio Tabucchi non hanno annunciato che non andranno al ... |
Paolo Mieli | 10 febbraio | Corriere della sera |
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DAL RACCONTO DELLO SCRITTORE SICILIANO UN MELODRAMMA CHE DEBUTTERA´ AL «DONIZETTI» DI BERGAMO
Il fantasma di Camilleri all´opera |
Armando Caruso | 14 febbraio | La Stampa |
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Lettere al Corriere La scelta di Camilleri Caro Mieli, lo scrittore Camilleri si rifiuta di andare a Parigi in occasione dell’Inaugurazione del Salone del Libro. Dice, in sostanza, che non gli piace Berlusconi e che non vuole aver niente a che fare con tutto ciò che lo riguarda. Però, in un’intevista di un po’ di tempo fa, disse che la sua fortuna iniziò quando Costanzo lo chiamò a Canale 5 (televisione di Berlusconi) e poté così pubblicizzare i suoi libri pubblicati dalla Mondatori (casa editrice di Berlusconi) e poi vendere alla televisione il personaggio del commissario Montalbano, ecc. Questi intellettuali che in un bellissimo (e coraggioso, di questi tempi) articolo ... |
Vari | 13 febbraio | Corriere della sera |
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"Il mo esordio? La vigilia della pensione" Professione scrittore - La storia di Andrea Camilleri Andrea Camilleri è l'inventore del "commissario Montalbano": l'eroe dei romanzi polizieschi che svettano in cima alle classifiche. E' anche l'autore di appassionanti storie ottocentesche ambientate in Sicilia. "Il re di Girgenti", l'ultimo, è ormai alla sua quinta ristampa. A settant'anni suonati, il "caso letterario" del momento, non fa che ripetere che il più stupito di questo successo tardivo è proprio lui. "Da ragazzo scrivevo poesie. Le avevo mandate ad Alba De Cespedes e a Ungaretti ed erano state pubblicate nella collana "Specchio" della Mondadori. E scrivevo anche racconti: uscivano periodicamente sul quotidiano L'Ora ... |
- | 15 febbraio | Corriere lavoro |
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Gli spinosi casi del dottor Agrò
I tormentoni del sostituto procuratore creato da Cacopardo. Ex magistrato, lo scrittore originario di Letojanni racconta una Sicilia tra gattopardi e cattiva amministrazione |
Marcello Benfante | 17 febbraio | La Repubblica, ed. di Palermo |
Rec |
Andrea Camilleri. Tutto il teatro in poche parole Non definizioni, ma racconti. Niente di obiettivo ed esaustivo, molto di personale. Con "Le parole raccontate", Andrea Camilleri racconta i suoi quarant'anni di teatro. Perchè, "in fondo, una parola è il più breve racconto che c'è. Come il guscio di un uovo, contiene un'infinita possibilità di racconti". Così, "Arlecchino", "Attore", fino a "Teatro" e "Testo" diventano voci di una piccola enciclopedia personale da Grande Dilettante, che ricorda da lontano la "Nuova Enciclopedia" di Savinio. Una memoria immaginifica e divagante, con molto di autobiografico. "Questo dizionario è incredibilmente e volontariamente lacunoso... Perciò non me ne voglia il lettore", avverte ... |
Diana Ferrero | 17 febbraio | Il Sole 24ore |
Art |
Camilleri è pensionato Roma. LEGGO sul numero del 16 febbraio che Fedele Confalonieri, a comprovare in una intervista a "Le Monde" il pluralismo della Rai dichiara: «Il regista Andrea Camilleri, ad esempio, lavora alla Rai da trent'anni». Non so perché mi porti a esempio, ma devo precisare che da ben 11 anni sono andato in pensione dalla Rai per ragioni di limiti d'età e che da allora non vi ho più lavorato. |
Andrea Camilleri | 17 febbraio | La Repubblica |
Art |
E ora Camilleri si dà all’Opera
Va in scena un racconto dello scrittore con musica di Marco Betta |
Virman Cusenza | 21 febbraio | Il Messaggero |
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LA GIORNATA DELLA LEGALITA'
MILANO, SABATO 23 FEBBRAIO 2002 |
- | 23 febbraio | Mani pulite |
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Le voci nascoste di una lingua nazionale "L'italiano migliore? Nasce dai dialetti"
Intervista con Walter Pedullà, relatore con De Mauro e altri studiosi del convegno "Parlare oggi" che inizia martedì |
Salvatore Ferlita | 24 febbraio | La Repubblica, ed. di Palermo |
Art |
Andrea Camilleri: sa langue est sa pensée Foire du livre de Bruxelles Il n'est pas toujours besoin de courir au bout du monde pour commencer à écrire dans une langue autre que la sienne. Exemple: Andrea Camilleri, auteur de polars mettant en scène le commissaire Montalbano et d'autres ouvrages historico-policiers savoureux. Sicilien, Camilleri situe toutes ses histoires du côté de Vigata, petite ville imaginaire de Sicile. Ses personnages s'expriment en italien, en sicilien, en une langue inventée par l'auteur lui-même et dans différents autres dialectes du pays selon leur région d'origine. Dans l'ouvrage d'entretien qu'il vient de publier aux éditions Fayard avec le journaliste Marcello Sorgi, il cite une petite anecdote pirandellienne: «Que se passe-t-il quand un Florentin rencontre un Sicilien? Chacun pense dans son propre dialecte, puis, pour parler, ils se mettent d'accord et traduisent. Mais ce qu'ils pensaient s'affaiblit dans la traduction.» Désireux de ne pas affadir ses personnages, Camilleri les fait donc tous ... |
J.-M. W. | 27 febbraio | Le soir |
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Piccoli Camilleri annoiano Marco Vichi, "Il commissario Bordelli", Guanda, pp. 205, Euro 13,50 Il commissario Montalbano ha figliato. Il suo presunto erede si chiama Bordelli. E’ un ex partigiano, si commuove per i poveri diavoli, abita a Firenze. In vena di ricordi, frequenta ex prostitute e risolve casi di omicidio. Marco Vichi, che l'ha inventato, segue il canone senza troppa fantasia. Il commissario Bordelli è uno scapolo, pieno di malinconie, ha vivi ricordi infantili, fuma, ama la buona tavola, ha un cugino un po' scorbutico, amici nella mala, un giovane assistente figlio di un ex commilitone e un fedele medico legale. La sua indagine si svolge a Fìrenze nel 1963, in estate e riguarda una ricca signora con villa in collina, un fratello strambo che traffica coi topi, due nipoti un po' minchioni e un gatto. La storia è tutta imperniata sui dialoghi, interrotti qui e là ... |
Marco Belpoliti | 28 febbraio | Panorama |
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"Il mo esordio? La vigilia
della pensione" Professione scrittore - La storia di Andrea Camilleri Andrea Camilleri è l'inventore del "commissario Montalbano":
l'eroe dei romanzi polizieschi che svettano in cima alle classifiche. E'
anche l'autore di appassionanti storie ottocentesche ambientate in
Sicilia. "Il re di Girgenti", l'ultimo, è ormai alla sua quinta
ristampa. A settant'anni suonati, il "caso letterario" del
momento, non fa che ripetere che il più stupito di questo successo
tardivo è proprio lui. |
- | 15 febbraio | Corriere lavoro |
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Saturday, July, 16, 2011
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